Io e mia sorella

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Io e mia sorella
Una scena del film.
Titolo originaleIo e mia sorella
Paese di produzioneItalia
Anno
Durata111 min
Generecommedia
RegiaCarlo Verdone
SoggettoLeonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Carlo Verdone
SceneggiaturaLeonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Carlo Verdone
ProduttoreMario Cecchi Gori, Vittorio Cecchi Gori
Distribuzione in italianoColumbia Pictures
FotografiaDanilo Desideri
MontaggioAntonio Siciliano
MusicheFabio Liberatori
ScenografiaEmilio Baldelli
Interpreti e personaggi

[[Categoria:Film italiani del 1987]]

Io e mia sorella è un film italiano del 1987, sceneggiato, diretto ed interpretato da Carlo Verdone, con la partecipazione di Ornella Muti ed Elena Sofia Ricci.

Trama

Carlo suona l'oboe in un'orchestra di musica classica. È sposato con Serena, violoncellista, bisbetica e pignola. La sorella del musicista, Silvia, aitante perdigiorno e senza lavoro fisso, vive da anni lontano da casa, tra la Grecia e l'Ungheria. Quando la madre di Carlo è sul punto di morire, questi la cerca per farla tornare indietro ma, una volta trovata la ragazza, per Carlo saranno "guai".

Silvia infatti romperà la tranquilla vita di Carlo che scoprirà cose della sorella che ignorava, a cominciare dalla relazione clandestina con l'avvocato Sironi, principe del foro milanese, ultrasessantenne pronto a lasciare la famiglia per la ragazza che, invece, non lo ama ma che voleva essere "riconoscente" per averla fatta rientrare in Italia in amnistia dopo un'accusa di spaccio di valuta falsa; come se non bastasse Carlo viene contattato dall'ambasciata ungherese che lo informa che la sorella si è sposata a Budapest con Gábor, noto campione di tuffi, dal quale ha avuto un figlio di nome Zoltán.

Carlo e Silvia partono per Budapest dove scoprono che Gábor è rimasto paralizzato a seguito di un incidente automobilistico e non può occuparsi del figlio, che ha affidato ad un istituto; Silvia cerca di ottenere l'affidamento del bambino, ma a causa dei suoi precedenti penali in Ungheria gli viene revocato e insieme a Gábor coinvolge Carlo nel rapimento del bambino.

Il rapimento riesce e, tornati in Italia col bambino, Silvia sembra aver messo la testa a posto accettando di tornare a vivere con l'avvocato Sironi, ma tempo pochi mesi e Carlo si trova l'avvocato sulla porta di casa perché Silvia è scappata con un cantante inglese conosciuto a un concerto. A questo punto, Sironi decide di tornare con la famiglia e affidare il piccolo Zoltán (e il cane) allo zio Carlo, che si trova di nuovo in mezzo agli enormi problemi della sorella.

Nuovamente contattato dalla sorella, Carlo parte alla volta di Brighton per portare il bambino alla madre, ma quando arriva nella cittadina inglese scopre che Silvia è stata ferita dalla moglie di David, il cantante, appunto, suo nuovo compagno, con un colpo di pistola, e quest'ultimo vuole che la donna dichiari alla polizia che si è trattato di un incidente per non far finire la moglie in galera; Silvia non ci sta e l'ennesima storia finisce con la donna che decide di chiudere con gli uomini e di pensare solo a Zoltán e all'altro figlio che aspetta senza sapere chi sia il padre. Carlo ancora una volta si trova costretto ad aiutare la sorella, ma tornati in Italia, Serena finge di accettare la nuova convivenza con la cognata, poi scappa di casa, lasciando Carlo solo a pagare per tutti gli errori di Silvia... che mette il coperchio alla situazione con questa frase molto significativa: 'perché non è mica facile vivere con te, Carlo'

Curiosità

  • Il film è ambientato a Spoleto.
  • Al botteghino il film incassò 8.993.924.000 £, cifra che lo pone all'8º posto nella classifica del box office italiano nel biennio 1987-1988[1].
  • Durante la lavorazione del film Ornella Muti era incinta del suo terzo figlio Andrea, nato dalla relazione con Federico Fachinetti.
  • Oltre alle musiche di Fabio Liberatori, nella colonna sonora è inserita la canzone Loving You Again di Chris Rea, che accompagna i titoli di coda.

Riconoscimenti

Note

Collegamenti esterni

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