Henipavirus

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Henipavirus
Struttura di Henipavirus
Classificazione scientifica
Dominio Riboviria
Regno Orthornavirae
Phylum Negarnaviricota
Subphylum Haploviricotina
Classe Monjiviricetes
Ordine Mononegavirales
Famiglia Paramyxoviridae
Sottofamiglia Orthoparamyxovirinae
Genere Henipavirus
Specie

Henipavirus è un genere di virus a RNA a singolo filamento negativo appartenente all'ordine Mononegavirales e alla famiglia Paramyxoviridae.[1] Il genere contiene un totale di 5 specie, tra cui Hendra virus e Nipah virus, che danno il nome al gruppo tassonomico.[2]

Gli henipavirus sono naturalmente ospitati dai pipistrelli della frutta e dai microchirotteri di diverse specie e sono in grado di causare malattie zoonotiche, talora mortali, in un gran numero di ospiti fra cui gli animali domestici e gli stessi esseri umani.[3][4]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il primo henipavirus scoperto è stato Hendra virus, nel settembre del 1994. Prima conosciuto come morbillivirus equino, ha infettato e causato la morte di 13 cavalli e del loro addestratore a Hendra, un sobborgo di Brisbane, in Australia.[5]

Nel 1998 in un allevamento di maiali della Malaysia, venne identificato un focolaio di una malattia neurologica e con sintomi respiratori, che ha portato al contagio di 265 esseri umani e 105 morti.[6][7][8] Si scoprì solo nel 1999 che si trattava di un virus che venne chiamato Nipah virus.[9]

Nel 2009 sono state rilevate in Eidolon helvum, un pipistrello della frutta che vive prevalentemente in Ghana, tre sequenze di RNA appartenenti a tre nuovi virus in relazione filogenetica con i già noti henipavirus. La scoperta di questi nuovi henipavirus al di fuori dell'Australia e dell'Asia indica che la regione di potenziale endemicità degli henipavirus potrebbe essere mondiale.[10]

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

Al microscopio elettronico, in preparazioni colorate negativamente, si osserva che gli Henipavirus sono virus pleiomorfi, ossia di forma varia, con struttura elicoidale del capside e diametro variabile da 40 a 600 nm. Possiedono una membrana virale composta da un doppio strato di lipidi, intervallati da numerose glicoproteine, che circonda esternamente l'involucro proteico della matrice virale. Il core virale comprende un'unica catena elicoidale dell'RNA genomico virale strettamente legato al nucleocapside e altri due antigeni proteici: la polimerasi P e la proteina di maggiori dimensioni L.[11]

Sulla membrana virale sono evidenti, come protrusioni, trimeri di proteine F (fusione) e tetrameri di proteine G (di attacco). La funzione della proteina G è quello di attaccare il virus alla superficie di una cellula ospite tramite EFNB2, una proteina presente in molte cellule di mammiferi.[12][13] La proteina F permette invece la fusione della membrana virale con la membrana della cellula ospite, permettendo la liberazione del contenuto del virione nella cellula infettata. La proteina F induce inoltre le cellule infettate a fondersi con le cellule vicine per formare i grandi sincizi multinucleati.

Genoma[modifica | modifica wikitesto]

Come tutti i Mononegavirales, il genoma dei virus del genere Henipavirus è costituito da RNA a singolo filamento negativo non segmentato. La trascrizione procede dalla sequenza 3'-terminale dell'RNA. In entrambe le specie le dimensioni dei genomi è 18,2 migliaia di coppie di basi e contengono sei geni, corrispondenti a sei proteine strutturali.[14] In comune con gli altri membri della sottofamiglia Paramyxovirinae, il numero dei nucleotidi nel genoma degli Henipavirus è un multiplo di sei, conosciuta come la regola dei sei. Deviazione dalla regola di sei, attraverso mutazioni o incompleta sintesi del genoma, porta a replicazione virale inefficiente, probabilmente a causa di vincoli strutturali imposti dal legame tra l'RNA e la proteina N.[15]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bert Rima, Anne Balkema-Buschmann e William G. Dundon, ICTV Virus Taxonomy Profile: Paramyxoviridae, in Journal of General Virology, vol. 100, n. 12, pp. 1593–1594, DOI:10.1099/jgv.0.001328. URL consultato il 5 aprile 2022.
  2. ^ Paramyxoviridae, su talk.ictvonline.org, International Committee on Taxonomy of Viruses (ICTV), 9 dicembre 2019. URL consultato il 24 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2020).
  3. ^ (EN) Yan Li, Jianmin Wang e Andrew C. Hickey, Antibodies to Nipah or Nipah-like Viruses in Bats, China - Volume 14, Number 12—December 2008 - Emerging Infectious Diseases journal - CDC, DOI:10.3201/eid1412.080359. URL consultato il 5 aprile 2022.
  4. ^ Sawatsky et al., Hendra and Nipah Virus, in Animal Viruses: Molecular Biology, Caister Academic Press, 2008, ISBN 978-1-904455-22-6.
  5. ^ Linda A Selvey, Rachel M Wells e Joseph G McCormack, Infection of humans and horses by a newly described morbillivirus, in Medical Journal of Australia, vol. 162, n. 12, 1995-06, pp. 642–645, DOI:10.5694/j.1326-5377.1995.tb126050.x. URL consultato il 5 aprile 2022.
  6. ^ (EN) Hume Field, Peter Young e Johara Mohd Yob, The natural history of Hendra and Nipah viruses, in Microbes and Infection, vol. 3, n. 4, 1º aprile 2001, pp. 307–314, DOI:10.1016/S1286-4579(01)01384-3. URL consultato il 5 aprile 2022.
  7. ^ Centers for Disease Control and Prevention (CDC), Update: outbreak of Nipah virus--Malaysia and Singapore, 1999, in MMWR. Morbidity and mortality weekly report, vol. 48, n. 16, 30 aprile 1999, pp. 335–337. URL consultato il 5 aprile 2022.
  8. ^ Lai-Meng Looi e Kaw-Bing Chua, Lessons from the Nipah virus outbreak in Malaysia, in The Malaysian Journal of Pathology, vol. 29, n. 2, 2007-12, pp. 63–67. URL consultato il 6 aprile 2022.
  9. ^ Nipah Virus (NiV) | CDC, su web.archive.org, 8 dicembre 2017. URL consultato il 5 aprile 2022 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2017).
  10. ^ Jan Felix Drexler, Victor Max Corman e Florian Gloza-Rausch, Henipavirus RNA in African bats, in PloS One, vol. 4, n. 7, 28 luglio 2009, pp. e6367, DOI:10.1371/journal.pone.0006367. URL consultato il 5 aprile 2022.
  11. ^ Hyatt AD, Zaki SR, Goldsmith CS, Wise TG, Hengstberger SG, Ultrastructure of Hendra virus and Nipah virus within cultured cells and host animals, in Microbes Infect., vol. 3, n. 4, 2001, pp. 297–306, DOI:10.1016/S1286-4579(01)01383-1, PMID 11334747.
  12. ^ Bonaparte, M; Dimitrov, A; Bossart, K; et al., Ephrin-B2 ligand is a functional receptor for Hendra virus and Nipah virus, in PNAS, vol. 102, n. 30, 2005, pp. 10652–7, DOI:10.1073/pnas.0504887102, PMC 1169237, PMID 15998730.
  13. ^ Negrete OA, Levroney EL, Aguilar HC, et al., EphrinB2 is the entry receptor for Nipah virus, an emergent deadly paramyxovirus, in Nature, vol. 436, n. 7049, 2005, pp. 401–5, DOI:10.1038/nature03838, PMID 16007075.
  14. ^ Wang L, Harcourt BH, Yu M, et al., Molecular biology of Hendra and Nipah viruses, in Microbes Infect., vol. 3, n. 4, 2001, pp. 279–87, DOI:10.1016/S1286-4579(01)01381-8, PMID 11334745.
  15. ^ Kolakofsky D, Pelet T, Garcin D, Hausmann S, Curran J, Roux L. «Paramyxovirus RNA synthesis and the requirement for hexamer genome length: the rule of six revisited». J Virol. 1998 Feb;72(2):891-9. PMID 9444980 (free full text)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • R. A. Lamb et al.: Genus Henipavirus. In: C.M. Fauquet, M.A. Mayo et al.: Eighth Report of the International Committee on Taxonomy of Viruses, London: San Diego, 2004, p. 663

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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