Bornaviridae

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Bornaviridae
Nucleoproteina di Bornavirus
Classificazione scientifica
Dominio Riboviria
Regno Orthornavirae
Phylum Negarnaviricota
Subphylum Haploviricotina
Classe Monjiviricetes
Ordine Mononegavirales
Famiglia Bornaviridae
Generi[1]

Bornaviridae è una famiglia di virus neurotropi appartenenti all'ordine Mononegavirales, in possesso di un breve genoma ad RNA a singolo filamento negativo in grado di replicarsi all'interno nucleo cellulare della cellula ospite.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia comprende i seguenti generi e specie.[2]

Caratteristiche dei Bornaviridae[modifica | modifica wikitesto]

Morfologia[modifica | modifica wikitesto]

Al microscopio elettronico i virioni appaiono di forma sferica, diametro di 80-100 nm, ricoperti di un rivestimento lipidico la cui superficie esterna è ricoperta uniformemente da peplomeri della lunghezza di circa 7 nm. Non sono rilevabili strutture regolari del capside, mentre è visibile un core centrale elettron-denso di forma sferica del diametro di 50-60 nm.

Proprietà chimico-fisiche[modifica | modifica wikitesto]

I virioni hanno una densità di flottazione in CsCl di 1,16-1,22 g/cm−3 e in saccarosio di 1,22 g/cm−3. La densità di virioni in renografina è di 1,13 g/cm−3. L'infettività virale è distrutta rapidamente dal riscaldamento a temperature maggiori di 56 °C; ma l'effetto del calore sull'infettività virale è ridotto in presenza di siero. È possibile conservare i virus per lungo tempo a 37 °C, sebbene l'infettività virale possa essere persa dopo incubazione di 24 ore in presenza di siero, e inattivata con un pH inferiore a 5. L'infettività virale viene ridotta inoltre dall'irradiazione o distrutta completamente e rapidamente per mezzo di disinfettanti contenenti cloro o col trattamento con formaldeide. I virioni sono sensibili al trattamento con solventi organici e detergenti.

Genoma[modifica | modifica wikitesto]

Il genoma dei Bornaviridae è costituito da un singolo filamento negativo di RNA lungo 8900 nucleotidi, privo di tratto poli(A) e con un contenuto di guanina+citosina pari al 50%. Le sequenze nucleotidiche all'estremità 3′ sono in parte complementari a quelle dell'estremità 5′[4][5]. Come tutti i virus con genoma a RNA a singolo filamento negativo, l'RNA virale non può legarsi direttamente ai ribosomi della cellula infettata, ma deve prima essere trascritto in molecole di antigenoma complementare (cRNA) ad opera della RNA-polimerasi associata al virione. Il genoma virale codifica per proteine strutturali e proteine non strutturali. Caratteristica unica dei Bornaviridae è la sede di replicazione: il nucleo cellulare della cellula infettata[6].

Proprietà biologiche[modifica | modifica wikitesto]

I virus Bornaviridae infettano, durante il loro ciclo vitale, un solo tipo di ospite, soprattutto cavalli e pecore, ma anche cani, gatti, bovini e perfino lama[7], oltre che gli uccelli[8]. L'infezione umana è stata ipotizzata[9][10]; ma non ha trovato finora conferme convincenti[11].

I virus Bornaviridae sono distribuiti probabilmente in tutto il mondo; piccole epidemie (encefaliti immuno-mediate sono state registrate soprattutto in Germania e in Svizzera[12]. Si ritiene che i virus raggiungano l'encefalo attraverso il trigemello e si insedino soprattutto nei nuclei della base e nel corno d'Ammone. La cellula infettata non viene lisata e l'infezione della cellula sarà persistente. Attorno alle lesioni si sviluppa un infiltrato caratterizzato da linfociti T helper CD4+ e CD8+[6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Virus Taxonomy: 2019 Release, su talk.ictvonline.org, International Committee on Taxonomy of Viruses (ICTV), luglio 2019. URL consultato il 16 luglio 2020.
  2. ^ (EN) International Committee on Taxonomy of Viruses (ICTV), su talk.ictvonline.org. URL consultato il 16 luglio 2020.
  3. ^ Planz O, Pleschka S, Wolff T. «Borna disease virus: a unique pathogen and its interaction with intracellular signalling pathways». Cell Microbiol. 2009, Jun;11(6):872-9, PMID 19290912 DOI10.1111/j.1462-5822.2009.01310.x
  4. ^ http://www.ncbi.nlm.nih.gov/sites/entrez?db=NucCore&cmd=Search&dopt=DocSum&term=txid178830[Organism:exp] Sequenza completa del genoma
  5. ^ NCBI, Sequenziamento del genoma
  6. ^ a b Bilzer T, Planz O, Lipkin WI, Stitz L. (1995) «Presence of CD4+ and CD8+ T cells and expression of MHC class I and MHC class II antigen in horses with Borna disease virus-induced encephalitis». Brain Pathol. Jul;5(3):223-30, PMID 8520721
  7. ^ Jacobsen B, Algermissen D, Schaudien D et al. «Borna disease in an adult alpaca stallion (Lama pacos)». J Comp Pathol. 2010 Aug-Oct;143(2-3):203-8, PMID 20153871
  8. ^ Honkavuori KS, Shivaprasad HL, Williams BL, et al.« Novel borna virus in psittacine birds with proventricular dilatation disease». Emerg Infect Dis. 2008 Dec;14(12):1883-6, PMID 19046511 (Free dawnload Archiviato il 10 marzo 2010 in Internet Archive.)
  9. ^ Lieb K, Staeheli P. «Borna disease virus--does it infect humans and cause psychiatric disorders?» J Clin Virol. 2001 May;21(2):119-27, PMID 11378492
  10. ^ Dietrich DE, Bode L. «Human Borna disease virus-infection and its therapy in affective disorders». APMIS Suppl.' 2008;(124):61-5, PMID 18771101
  11. ^ Na KS, Tae SH, Song JW, Kim YK. «Failure to detect borna disease virus antibody and RNA from peripheral blood mononuclear cells of psychiatric patients». Psychiatry Investig. 2009 Dec;6(4):306-12. Epub 2009 Nov 5. PMID 20140130
  12. ^ Bilzer T, Stitz L. «Immunopathogenesis of virus diseases affecting the central nervous system». Crit Rev Immunol. 1996;16(2):145-222, PMID 8879942

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Lipkin WI, Briese T., «Bornaviridae». In: Knipe DM, Howley RM (editors), Virology. 5th ed. Philadelphia: Lippincott, Williams & Wilkins; 2007. pp. 1829–51.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàLCCN (ENsh2002000824 · J9U (ENHE987007530445705171
  Portale Microbiologia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di microbiologia