Gran Premio di San Marino 1986

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Bandiera di San Marino Gran Premio di San Marino 1986
423º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 3 di 16 del Campionato 1986
Data 27 aprile 1986
Nome ufficiale VI Gran Premio di San Marino
Luogo Imola
Percorso 5.040 km
Distanza 60 giri, 302.400 km
Clima Soleggiato
Risultati
Pole position Giro più veloce
Bandiera del Brasile Ayrton Senna Bandiera del Brasile Nelson Piquet
Lotus-Renault in 1:25.050 Williams-Honda in 1:28.667
(nel giro 57)
Podio
1. Bandiera della Francia Alain Prost
McLaren-TAG Porsche
2. Bandiera del Brasile Nelson Piquet
Williams-Honda
3. Bandiera dell'Austria Gerhard Berger
Benetton-BMW

Il Gran Premio di San Marino 1986 è la terza gara del campionato di Formula 1 del 1986, si è disputato il 27 aprile sul Circuito di Imola ed è stato vinto da Alain Prost su McLaren-TAG Porsche.

Vigilia[modifica | modifica wikitesto]

La Zakspeed iscrive una seconda vettura per l'olandese Huub Rothengatter, mentre la Lola adotta da questo gran premio il motore Ford Cosworth. Per il costruttore motoristico inizia una striscia di presenze consecutive nei gran premi che terminerà solo col Gran Premio del Brasile 2007.

Viene iscritta, ma non partecipa, la scuderia svedese Ekström.

Qualifiche[modifica | modifica wikitesto]

Nelson Piquet, fotografato nel paddock di Imola nel 1986.

Resoconto[modifica | modifica wikitesto]

Nelle qualifiche Senna ottenne il miglior tempo, seguito dal connazionale Piquet e da Mansell. Seguirono Alain Prost e Michele Alboreto. Rosberg, Johansson, Arnoux, Gerhard Berger e Fabi chiusero poi il gruppo dei primi dieci.

Al termine delle prove del sabato Piquet si dichiarò molto soddisfatto della sua vettura e affermò di ritenere di avere ottime probabilità di vincere la gara,[1] mentre Senna non si espose, evidenziando anzi alcuni problemi da lui rilevati durante le qualifiche.[1] Anche Prost ritenne soddisfacente la sua prestazione, rivelando un certo ottimismo.[1] Alboreto rilasciò invece dichiarazioni che invitavano alla prudenza, viste anche le continue rotture della Ferrari, mentre né PatreseDe Angelis vedevano possibilità di fare una buona gara.[1]

Risultato[modifica | modifica wikitesto]

Nella sessione di qualifica[2] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Q1 Q2 Distacco Griglia
1 12 Bandiera del Brasile Ayrton Senna Bandiera del Regno Unito Lotus-Renault 1.25:050 1.25:286 1
2 6 Bandiera del Brasile Nelson Piquet Bandiera del Regno Unito Williams-Honda 1.25:890 1.25:569 +0,519 2
3 5 Bandiera del Regno Unito Nigel Mansell Bandiera del Regno Unito Williams-Honda 1.26:752 1.26:159 +1,109 3
4 1 Bandiera della Francia Alain Prost Bandiera del Regno Unito McLaren-TAG Porsche 1.26:273 1.26:176 +1,126 4
5 27 Bandiera dell'Italia Michele Alboreto Bandiera dell'Italia Ferrari 1.26:428 1.26:263 +1,213 5
6 2 Bandiera della Finlandia Keke Rosberg Bandiera del Regno Unito McLaren-TAG Porsche 1.26:985 1.26:385 +1,335 6
7 28 Bandiera della Svezia Stefan Johansson Bandiera dell'Italia Ferrari 1.27:497 1.27:009 +1,959 7
8 25 Bandiera della Francia René Arnoux Bandiera della Francia Ligier-Renault 1.28:362 1.27:403 +2,353 8
9 20 Bandiera dell'Austria Gerhard Berger Bandiera del Regno Unito Benetton-BMW 1.28:559 1.27:444 +2,394 9
10 19 Bandiera dell'Italia Teo Fabi Bandiera del Regno Unito Benetton-BMW7 1.29:328 1.27:538 +2,488 10
11 16 Bandiera della Francia Patrick Tambay Bandiera degli Stati Uniti Lola-Hart 1.29:665 1.27:860 +2,810 11
12 18 Bandiera del Belgio Thierry Boutsen Bandiera del Regno Unito Arrows-BMW 1.29:931 1.28:022 +2,972 12
13 3 Bandiera del Regno Unito Martin Brundle Bandiera del Regno Unito Tyrrell-Renault 1.29:687 1.28:329 +3,279 13
14 26 Bandiera della Francia Jacques Laffite Bandiera della Francia Ligier-Renault 1.28:411 1.28:389 +3,339 14
15 17 Bandiera della Svizzera Marc Surer Bandiera del Regno Unito Arrows-BMW 1.30:156 1.28:637 +3,587 15
16 7 Bandiera dell'Italia Riccardo Patrese Bandiera del Regno Unito Brabham-BMW 1.30:641 1.28:828 +3,778 16
17 11 Bandiera del Regno Unito Johnny Dumfries Bandiera del Regno Unito Lotus-Renault 1.29:244 1.36:607 +4,194 17
18 24 Bandiera dell'Italia Alessandro Nannini Bandiera dell'Italia Minardi-Motori Moderni 1.29:985 1.29:244 +4,194 18
19 8 Bandiera dell'Italia Elio De Angelis Bandiera del Regno Unito Brabham-BMW 1.30:881 1.29:713 +4,663 19
20 14 Bandiera del Regno Unito Jonathan Palmer Bandiera della Germania Zakspeed 1.33:352 1.30:024 +4,974 20
21 15 Bandiera dell'Australia Alan Jones Bandiera degli Stati Uniti Lola-Ford Cosworth 1.30:087 1.30:517 +5,037 21
22 4 Bandiera della Francia Philippe Streiff Bandiera del Regno Unito Tyrrell-Renault 1.30:123 1.32:358 +5,073 22
23 23 Bandiera dell'Italia Andrea De Cesaris Bandiera dell'Italia Minardi-Motori Moderni 1.31:956 1.30:131 +5,081 23
24 29 Bandiera dei Paesi Bassi Huub Rothengatter Bandiera della Germania Zakspeed 1.40:903 1.31:953 +6,903 24
25 22 Bandiera della Germania Christian Danner Bandiera dell'Italia Osella-Alfa Romeo 1.37:485 1.33:806 +8,756 25
26 21 Bandiera dell'Italia Piercarlo Ghinzani Bandiera dell'Italia Osella-Alfa Romeo 1.34:461 senza tempo +9,411 26

Gara[modifica | modifica wikitesto]

Resoconto[modifica | modifica wikitesto]

Keke Rosberg impegnato con la sua McLaren ad Imola.

Al via Piquet superò Senna, portandosi al comando, mentre Nannini venne subito eliminato da un contatto al via con Jacques Laffite. Il brasiliano della Williams impose fin dall'inizio un ritmo gara molto elevato,[3] che il solo Rosberg, portatosi in seconda posizione, sembrò reggere.[3] Nel frattempo Nigel Mansell venne costretto al ritiro dopo appena cinque giri per problemi elettronici e pochi giri più tardi uscì di scena pure Senna.

I piloti della McLaren cominciarono, però, a recuperare terreno e, dopo le soste ai box, Prost si portò in testa, anche a causa di un rifornimento prolungato del compagno di squadra.[3] Piquet, invece, fu costretto a rallentare a causa di problemi alla frizione, tanto che Alboreto riuscì ad avvicinarsi parecchio.[3] Nell'ultima parte di gara, però, il pilota italiano fu costretto al ritiro, così come Rosberg che dovette rinunciare al suo secondo posto per aver finito la benzina a due giri dal termine, ma fu comunque classificato quinto.[3] Anche Prost rischiò di abbandonare la gara nel corso dell'ultimo giro per il medesimo motivo, ma riuscì procedendo a zigzag a far giungere alcune gocce di carburante al motore, concludendo la corsa al primo posto, con la sua McLaren che si spense definitivamente lungo il rettilineo dei box e con Berger, già doppiato, che rallentò a sua volta stando appaiato al francese per evitare di fare un giro in più.[3] Dietro di lui giunsero Piquet, Berger, Johansson, alle prese con problemi ai freni,[3] Rosberg e Patrese.

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Pos Pilota Costruttore Giri Tempo/Ritiro Pos. Griglia Punti
1 1 Bandiera della Francia Alain Prost McLaren-TAG Porsche 60 1:32:28.408 4 9
2 6 Bandiera del Brasile Nelson Piquet Williams-Honda 60 + 7.645 2 6
3 20 Bandiera dell'Austria Gerhard Berger Benetton-BMW 59 + 1 Giro 9 4
4 28 Bandiera della Svezia Stefan Johansson Ferrari 59 + 1 Giro 7 3
5 2 Bandiera della Finlandia Keke Rosberg McLaren-TAG Porsche 58 Mancanza di benzina 6 2
6 7 Bandiera dell'Italia Riccardo Patrese Brabham-BMW 58 Mancanza di benzina 16 1
7 18 Bandiera del Belgio Thierry Boutsen Arrows-BMW 58 + 2 Giri 12  
8 3 Bandiera del Regno Unito Martin Brundle Tyrrell-Renault 58 + 2 Giri 13  
9 17 Bandiera della Svizzera Marc Surer Arrows-BMW 57 + 3 Giri 15  
10 27 Bandiera dell'Italia Michele Alboreto Ferrari 56 Turbo 5  
Rit 21 Bandiera dell'Italia Piercarlo Ghinzani Osella-Alfa Romeo 52 Mancanza di benzina 26  
Rit 25 Bandiera della Francia René Arnoux Ligier-Renault 46 Ruota 8  
Rit 4 Bandiera della Francia Philippe Streiff Tyrrell-Renault 41 Trasmissione 22  
Rit 19 Bandiera dell'Italia Teo Fabi Benetton-BMW 39 Motore 10  
Rit 14 Bandiera del Regno Unito Jonathan Palmer Zakspeed 38 Freni 20  
Rit 22 Bandiera della Germania Christian Danner Osella-Alfa Romeo 31 Problemi elettrici 25  
Rit 15 Bandiera dell'Australia Alan Jones Lola-Ford 28 Surriscaldamento 21  
Rit 23 Bandiera dell'Italia Andrea De Cesaris Minardi-Motori Moderni 20 Motore 23  
Rit 8 Bandiera dell'Italia Elio De Angelis Brabham-BMW 19 Motore 19  
Rit 26 Bandiera della Francia Jacques Laffite Ligier-Renault 14 Trasmissione 14  
Rit 12 Bandiera del Brasile Ayrton Senna Lotus-Renault 11 Cuscinetto di ruota 1  
Rit 5 Bandiera del Regno Unito Nigel Mansell Williams-Honda 8 Motore 3  
Rit 11 Bandiera del Regno Unito Johnny Dumfries Lotus-Renault 8 Cuscinetto di ruota 17  
Rit 29 Bandiera dei Paesi Bassi Huub Rothengatter Zakspeed 7 Turbo 24  
Rit 16 Bandiera della Francia Patrick Tambay Lola-Hart[4] 5 Motore 11  
Rit 24 Bandiera dell'Italia Alessandro Nannini Minardi-Motori Moderni 0 Collisione con J.Laffite 18  

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Salvo indicazioni diverse le classifiche sono tratte da The Official Formula 1 website, su formula1.com.

  1. ^ a b c d Cristiano Chiavegato, Piquet lancia la sfida: <<Vinco io>>, in Stampa Sera, 27 aprile 1986, p. 27.
  2. ^ Sessione di qualifica, su statsf1.com.
  3. ^ a b c d e f g Cristiano Chiavegato, Vince Prost all'ultima goccia, in Stampa Sera, 28 aprile 1986, p. 23.
  4. ^ Maurice (ed.) Hamilton, AUTOCOURSE 1986-87, Hazleton Publishing, 1986, p. 234, ISBN 0-905138-44-9.
Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 1986
 

Edizione precedente:
1985
Gran Premio di San Marino Edizione successiva:
1987
  Portale Formula 1: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Formula 1