Fábio Bilica

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Fábio Bilica
Bilica con la maglia dell'Elazığspor nel 2013
Nazionalità Bandiera del Brasile Brasile
Altezza 187 cm
Peso 80 kg
Calcio
Ruolo Difensore
Termine carriera 2022
Carriera
Giovanili
?-1996Bahia
Squadre di club1
1996-1998Vitória10 (2)
1998-2002Venezia75 (1)[1]
2002-2003Palermo12 (0)
2003Brescia11 (0)
2003-2004Ancona17 (1)
2004Grêmio24 (1)
2004Goiás0 (0)
2004-2005Colonia15 (0)
2005-2007Istres41 (2)
2007-2008U Cluj15 (0)
2008-2009Sivasspor34 (1)
2009-2012Fenerbahçe46 (1)
2012-2015Elazığspor73 (1)
2017Auto Esporte-PB12 (0)
2017São Paulo Crystal9 (0)
2018Atlético Cajazeirense4 (0)
2019Batatais10 (0)
2019Miramar (PB)5 (1)
2020América de Pedrinhas2 (0)
2020Bandiera non conosciuta São Francisco-AC2 (0)
2021Fluminense de Feira1 (0)
2021Bandiera non conosciuta Forte Rio Bananal8 (0)
Nazionale
1999-2000Bandiera del Brasile Brasile U-2016 (2)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Fábio Bilica, pseudonimo di Fábio Alves da Silva, in Italia noto anche solo come Bilica[2] (Campina Grande, 4 gennaio 1979), è un ex calciatore brasiliano, di ruolo difensore. Il nome Bilica deriva dal fatto che da piccolo fosse vorace dei bilicas (lecca lecca).[2]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

In Italia[modifica | modifica wikitesto]

Fábio Bilica arrivò al Venezia guidato da Walter Novellino nell'estate 1998, insieme ai compagni di squadra Marcone e Tácio[3] (i quali, a differenza sua, non debuttarono mai in Serie A). Il 24 gennaio 1999, nella gara contro il Bari, fu l'unico ad abbracciare il connazionale Tuta dopo la rete che diede il successo ai lagunari.[4][5] Il 7 novembre successivo subentrò come portiere nell'incontro con il Milan parando un rigore a Ševčenko,[6] senza però evitare il conseguente gol dei rossoneri.[7] Nell'autunno 2001 fu protagonista di un fatto controverso giacché Roberto Baggio, allora calciatore del Brescia, denunciò di aver ricevuto dal brasiliano minacce di violenza fisica:[8] comparso davanti all'ufficio federale per le indagini,[9] non subì provvedimenti riconciliandosi addirittura con Baggio.[10] In quattro stagioni con i lagunari, totalizzò 75 presenze tra Serie A e Serie B.

Così come anche altri giocatori che avevano appena terminato l'annata a Venezia, Bilica iniziò la stagione 2002-2003 tra le file del Palermo, nuovo club dell'ex patron lagunare Maurizio Zamparini. Con i rosanero collezionò 12 presenze in Serie B, quindi nel gennaio del 2003 fu ceduto proprio ai lombardi del Brescia in Serie A,[11] dove rimase pochi mesi prima di passare in estate all'Ancona neopromosso nella massima serie: all'esordio fu espulso per reciproche scorrettezze con Paolo Maldini, nella sfida casalinga contro il Milan.[12] In maglia dorica realizzò invece l'unico gol in Serie A, nel pareggio contro il Modena del 20 settembre 2003.[13]

Grêmio[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la retrocessione della squadra marchigiana al termine del campionato 2003-04, tornò in patria al Grêmio.[14] L'esperienza durò pochi mesi per via del comportamento del calciatore, venuto persino alle mani con il tecnico Cláudio Duarte.[15]

Ritorno in Europa[modifica | modifica wikitesto]

Passò quindi al Colonia in Germania e poi all'Istres in Ligue 2 in Francia.[16]

Nella stagione 2007-2008 fu la volta dell'Universitatea Cluj in Romania, mentre nel giugno 2008 passò al Sivasspor in Turchia. Nel 2009 si trasferì al Fenerbahçe in uno scambio che vide andare il calciatore turco Yasin Çakmak al Sivasspor.[17] Alla sua seconda stagione nella squadra vinse il campionato, mentre nel 2011-2012 vinse la coppa nazionale.

Nel luglio 2012 passò al Elazığspor,[18] restando in Turchia fino al 2015.

Ritorno in Brasile[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2016 tornò a giocare in Brasile, nei campionati minori.

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Bilica totalizzò tra il 1998 ed il 2000 16 presenze e 2 gol con la maglia della Nazionale olimpica brasiliana. Partecipò ai Giochi Olimpici di Sydney nel 2000 in una rosa che vedeva la presenza, tra gli altri, dei nomi di Ronaldinho, Alex e Lúcio.[19]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Bahia: 1998
Bahia: 1998
Fenerbahçe: 2009
Fenerbahçe: 2010-2011
Fenerbahçe: 2011-2012

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ 1 rete subìta da portiere in Milan-Venezia del 7 novembre 1999 (4-1).
  2. ^ a b Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, Vol. 16 (1999-2000), Panini, 20 agosto 2012, p. 4.
  3. ^ Carlo Laudisa, Michele Contessa, Parma, finalmente Sartor, in La Gazzetta dello Sport, 20 giugno 1998.
  4. ^ Enrico Currò, "Non dovevo segnare quel gol", su repubblica.it, 26 gennaio 1999.
  5. ^ Il pasticciaccio di Venezia-Bari, su repubblica.it, 26 agosto 1999.
  6. ^ Enrico Currò, Bilica in porta para un rigore, in la Repubblica, 8 novembre 1999, p. 38.
  7. ^ Paolo Condò, Il Milan si risveglia piano, in La Gazzetta dello Sport, 8 novembre 1999.
  8. ^ Baggio conferma le accuse, su repubblica.it, 9 novembre 2001.
  9. ^ Bilica sarà interrogato in settimana, in la Repubblica, 12 novembre 2001, p. 40.
  10. ^ Tra Baggio e Bilica pace dopo le accuse, in la Repubblica, 20 novembre 2001, p. 53.
  11. ^ Gian Paolo Laffranchi, Guardiola: «Io e Baggio porteremo il Brescia in alto», in La Gazzetta dello Sport, 1º febbraio 2003.
  12. ^ Andrea Sorrentino, È stato lui a cominciare, in la Repubblica, 2 settembre 2003, p. 49.
  13. ^ Ancona e Modena, un punto a testa, su repubblica.it, 20 settembre 2003.
  14. ^ (PT) Grêmio contrata o zagueiro Fábio Bilica, su www1.folha.uol.com.br, 13 maggio 2004.
  15. ^ Mauricio Cannone, Picchia l'allenatore, Bilica licenziato, in La Gazzetta dello Sport, 27 novembre 2004.
  16. ^ M.N., Caccia a Bilica in mezzo mondo, in la Repubblica, 3 marzo 2006, p. 12.
  17. ^ (EN) Fabio Bilica Transfer Details Have Been Leaked, in fenerbahceworldwide.org, 09 giugno 2009. URL consultato il 17 maggio 2010 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2012).
  18. ^ (TR) Bilica Elazığspor'da, in htspor.com, 6 luglio 2012. URL consultato il 6 agosto 2012.
  19. ^ Scheda sul Brasile al Torneo olimpico di calcio maschile 2000, su FIFA. URL consultato il 17 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2011).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]