Enrico Medioli
Enrico Medioli (Parma, 17 marzo 1925 – Orvieto, 21 aprile 2017) è stato uno sceneggiatore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Palazzo Bocchi, in via Farini, figlio di Luigi del fu Emilio e di Ester Cattivelli, Enrico è il minore di quattro figli (Anita, 1914-2009; Emilio, 1916-1987; Peppino 1921-2011). Cresce fra Parma e Cortina d'Ampezzo dove, a otto anni, giocando con un ordigno bellico, perde tre dita della mano sinistra. A Parma frequenta il Collegio Maria Luigia da semi-convittore, dove ha insegnanti d'eccezione, quali il poeta Attilio Bertolucci e Ninina Giovanardi Alpi, madrelingua inglese e cognata di Attilio, per la lingua straniera. Buono sportivo, qui impara a montare a cavallo. Le persone a lui legate sono, primo fra tutti, il compagno di una vita Maurizio Chiari, poi l'editore Giulio Bollati, l'amministrativista Franco Bassi, l'avvocato Giuseppe Contino, e i futuri partigiani Ottavio Maria Ricci (cugino di Franco) e Giacomo Ulivi, medaglia d'argento al valor militare.
Nel 1945 si iscrive al Politecnico di Milano, alla Facoltà di Architettura, abitando, visti i tempi di ristrettezze, insieme a Maurizio Chiari, presso il celebre architetto Giò Ponti e la sua famiglia, in via Aurelio Saffi, 24. Durante quell'anno, dopo una serie di influenze, scopre di avere, come già il fratello Emilio, la tubercolosi. Curato prima in casa a Cortina d'Ampezzo e poi in sanatorio a Davos, si trova a mettere in pratica intensivamente l'inglese e il francese, cosa che gli tornerà molto utile quando, ormai guarito, si trasferirà a vivere a Roma nel 1950. Prima in via Ruggero Bonghi e poi, dal 1957, nella famosa casa di via Angelo Brunetti, inizia a frequentare l'ambiente del cinema traducendo dapprima i dialoghi dei film.
In questo periodo incontra gli amici che saranno anche i suoi compagni di lavoro: il commediografo e regista Giuseppe Patroni Griffi, l'attrice e autrice Franca Valeri e suo marito, il regista Vittorio Caprioli, l'americano Bill Weaver, grande traduttore dall'italiano in inglese, la pittrice Bice Brichetto, Luisa Rota, Laudomia, detta Domietta, Del Drago, il regista Filippo Sanjust e, almeno dal 1952, ultimo e più importante, il regista Luchino Visconti, conosciuto tramite lo scenografo Mario Chiari. Nel 1953 viene invitato da Suso Cecchi D'Amico a collaborare alla sua prima sceneggiatura, commissionata da Mario Soldati e tratta da un racconto di R. L. Stevenson, Il diavolo nella bottiglia, per un film che non verrà mai realizzato.
Seguono anni di grandi lavori: dopo la revisione dei dialoghi (non accreditati) di Guendalina, all'inizio progetto dell'amico Valerio Zurlini e che viene invece realizzato da Alberto Lattuada, alla sceneggiatura di La ragazza con la valigia, insieme a Giuseppe Patroni Griffi, cui si deve il titolo, fino alla stesura di parti di Lina e il cavaliere, nonché di canzoni con Fiorenzo Carpi, per Vittorio Caprioli, mentre Franca Valeri si incarica delle proprie. A ciò si accompagna il lavoro in teatro per Visconti, come assistente alla regia, nel Don Carlos (1958), ne Le duc d'Albe (1959), cui segue, nel 1960, la regia de La sonnambula per il Covent Garden Theatre di Londra.
Nel 1959 inizia la collaborazione con Visconti per il cinema: da Rocco e i suoi fratelli (1960) a L'innocente (1976). Medioli firmerà, da allora, quasi tutti suoi i film: Il Gattopardo (1963), Vaghe stelle dell'Orsa (1965), La caduta degli dei (1969), Ludwig (1973), Gruppo di famiglia in un interno (1974). Intanto Medioli collabora come sceneggiatore con altri registi: per Vittorio Caprioli Scusi, facciamo l'amore? (1968), con Franca Valeri, Pierre Clémenti e Valentina Cortese, e l'antesignano Splendori e miserie di Madame Royale (1970), con Ugo Tognazzi, cui segue, nel 1972, in contemporanea alla stesura di Ludwig, La prima notte di quiete, per Valerio Zurlini, con Alain Delon (protagonista e produttore), Sonia Petrovna, qui accreditata come Sonia Petrova, Renato Salvatori e Giancarlo Giannini.
Dopo l'acquisto da parte di Maurizio Chiari della villa di Orvieto, nel 1978, e la sua ristrutturazione, a partire dagli anni novanta Enrico e Maurizio vi passano periodi sempre più lunghi, avendo Enrico la possibilità di dedicarsi alla cura del grande giardino e coltivare la sua passione per la botanica. Qui, a 92 anni, preceduto da Maurizio il 6 marzo 2003, Enrico muore la sera del 21 aprile 2017 per arresto cardiaco.
Enrico Medioli è uno degli sceneggiatori di alcuni dei più noti capolavori del cinema italiano. Ha firmato sette film di Luchino Visconti e ha lavorato anche con registi, come Valerio Zurlini, Sergio Leone, Mauro Bolognini, Alberto Lattuada, Vittorio Caprioli e Liliana Cavani.
Ha vinto il Nastro d'argento nel 1961 per la sceneggiatura di Rocco e i suoi fratelli e nel 1969 ha ottenuto una candidatura all'Oscar con La caduta degli dei. Ha partecipato a note produzioni televisive, come La Certosa di Parma (1982) di Mauro Bolognini, I promessi sposi (1989) di Salvatore Nocita e Cime tempestose (2004) di Fabrizio Costa.
Enrico Medioli è il protagonista del film documentario Ritratto di sceneggiatore in un interno, per la regia di Rocco Talucci presentato in anteprima nazionale il 6 luglio 2013 al Teatro Caio Melisso di Spoleto nel cartellone del 56º Festival dei Due Mondi di Spoleto. Nel film, vincendo la sua celebre riservatezza,[1] Medioli racconta la sua vita e le sue sceneggiature, attraverso ricordi intelligenti e ironici, dipingendo così il ritratto di quegli anni che hanno rappresentato una grande pagina della storia culturale italiana,[2] ma rifiutandosi di mostrare qualsiasi propria foto prima della fine del montaggio.
Un profilo critico sulla sua opera, la biografia completa e la filmografia possono leggersi nell'unica monografia ad oggi esistente su di lui: Roberto Mancini, Francesca Medioli (a cura di), Il costruttore di immagini. Enrico Medioli sceneggiatore, Firenze, Aska Edizioni, 2015, con contributi di Roberto Mancini, Francesca Medioli, Rocco Talucci, Michele Guerra, Tinny Andreatta. Molte le testimonianze raccolte dai curatori e proposte nel volume. Tra le altre quelle di Gian Luigi Rondi, Irene Bignardi, Giuliano Ferrara, Laurence Schifano, Gaia Servadio, Franca Valeri, Umberto Orsini, Isabella Ducrot, Giorgio Treves, Roberto Levi, Sofia Varoli Piazza, Roberta Mazzoni. Il volume, donato a Medioli per il suo novantesimo compleanno, è corredato da una ricca messe di fotografie di famiglia e di amici, nonché da materiale iconografico pertinente, e da alcuni scritti inediti dello stesso.
Traduzioni
[modifica | modifica wikitesto]- Il leone d'inverno (accreditato)
- L'ultimo imperatore (non accreditato)
Cinema
[modifica | modifica wikitesto]- Graziella, regia di Giorgio Bianchi (1955)
- Rocco e i suoi fratelli, regia di Luchino Visconti (1960)
- Lettere di una novizia, regia di Alberto Lattuada (1960)
- La ragazza con la valigia, regia di Valerio Zurlini (1961)
- Il Gattopardo, regia di Luchino Visconti (1963)
- Vaghe stelle dell'Orsa..., regia di Luchino Visconti (1965)
- Scusi, facciamo l'amore?, regia di Vittorio Caprioli (1968)
- La caduta degli dei, regia di Luchino Visconti (1969)
- Splendori e miserie di Madame Royale, regia di Vittorio Caprioli (1970)
- La prima notte di quiete, regia di Valerio Zurlini (1972)
- Ludwig, regia di Luchino Visconti (1973)
- Gruppo di famiglia in un interno, regia di Luchino Visconti (1974)
- L'innocente, regia di Luchino Visconti (1976)
- La storia vera della signora delle camelie, regia di Mauro Bolognini (1981)
- Oltre la porta, regia di Liliana Cavani (1982)
- Il petomane, regia di Pasquale Festa Campanile (1983)
- C'era una volta in America, regia di Sergio Leone (1984)
- Gli occhiali d'oro, regia di Giuliano Montaldo (1987)
- L'assedio di Venezia, regia di Giorgio Ferrara (1991)
- 20 anni, regia di Giovanna Gagliardo (2012)
Televisione
[modifica | modifica wikitesto]- La Certosa di Parma, regia di Mauro Bolognini – miniserie TV (1982)
- La bella Otero, regia di José María Sánchez – film TV (1984)
- Gli indifferenti, regia di Mauro Bolognini – miniserie TV (1988)
- I promessi sposi, regia di Salvatore Nocita – miniserie TV (1989)
- La famiglia Ricordi, regia di Mauro Bolognini – miniserie TV (1995)
- Il grande fuoco, regia di Fabrizio Costa – miniserie TV (1995)
- Il quarto re, regia di Stefano Reali – film TV (1998)
- Michele Strogoff - Il corriere dello zar, regia di Fabrizio Costa – miniserie TV (1999)
- Cime tempestose, regia di Fabrizio Costa (2004)
- La baronessa di Carini, regia di Umberto Marino – miniserie TV (2007)
- Guerra e pace, regia di Robert Dornhelm – miniserie TV (2007)
- Coco Chanel, regia di Christian Duguay – miniserie TV (2008)
- Cenerentola, regia di Christian Duguay – miniserie TV (2011)
- Les Damnés, regia di Don Kent (2016)
Teatro e Opera
[modifica | modifica wikitesto]- Lina e il cavaliere di Vittorio Caprioli, con Franca Valeri e Nora Ricci (1958)
- Don Carlos di Giuseppe Verdi, regia di Luchino Visconti, direttore d'orchestra Carlo Maria Giulini. Covent Garden Theatre di Londra (1958)
- Le duc d'Albe di Gaetano Donizetti, regia di Luchino Visconti. Festival dei Due Mondi di Spoleto (1959)
- La sonnambula di Vincenzo Bellini, regia di Enrico Medioli, scene e costumi di Filippo Sanjust. Covent Garden Theatre di Londra (1960)
- Il diavolo in giardino di Franco Mannino (1963)
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- Nastro d'argento (1961)
- Premio Flaiano per la sceneggiatura (1987)
- Premio Sant'Ilario (2006)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ RITRATTO DI SCENEGGIATORE IN UN INTERNO Archiviato il 16 luglio 2014 in Internet Archive. festivaldispoleto.com
- ^ C'era una volta un bel paese corriere.it
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Enrico Medioli
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (IT) Sito ufficiale dell'Archivio Enrico Medioli Archiviato il 5 dicembre 2020 in Internet Archive.
- (EN) Enrico Medioli, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- Pagina di Enrico Medioli su un sito Internet dedicato a Luchino Visconti, su luchinovisconti.net. URL consultato il 27 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2007).
| Controllo di autorità | VIAF (EN) 85851520 · ISNI (EN) 0000 0001 1681 623X · SBN RAVV074712 · LCCN (EN) n96028827 · GND (DE) 140022821 · BNE (ES) XX1276200 (data) · BNF (FR) cb13621479n (data) · J9U (EN, HE) 987007426920605171 |
|---|