Emanuele Fiano
Emanuele Fiano | |
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Deputato della Repubblica Italiana | |
In carica | |
Inizio mandato | 28 aprile 2006 |
Legislature | XV, XVI, XVII, XVIII |
Gruppo parlamentare |
XV: PD-L'Ulivo XVI-XVIII: Partito Democratico |
Coalizione | L'Unione (XV) PD-IdV (XVI) Italia. Bene Comune (XVII) Centro-sinistra 2018 (XVIII) |
Circoscrizione | Lombardia 1 |
Incarichi parlamentari | |
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Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Democratico (dal 2007) In precedenza: PDS (1996-1998) DS (1998-2007) |
Titolo di studio | dottorato di ricerca in Progettazione architettonica urbana |
Università | Politecnico di Milano |
Professione | Architetto |
Emanuele Fiano (Milano, 13 marzo 1963) è un politico italiano, deputato del Partito Democratico e membro della Presidenza del gruppo PD alla Camera dei Deputati.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Emanuele Fiano, detto "Lele", nasce a Milano nel 1963, terzo e ultimo figlio (dopo Enzo e Andrea) di Nedo Fiano (1925-2020), ebreo deportato ad Auschwitz e unico superstite di tutta la sua famiglia, e della moglie Rina Lattes (1930-2021).[1]
Si laurea in Architettura al Politecnico di Milano nel 1988 e nel 1989 sposa Tamara Rabà, psicologa; con lei va a vivere per un anno in Israele, in un Kibbutz al confine con il Libano, e successivamente la coppia ha 2 figli: Davide e Michael. Rientrato in Italia, insegna nei corsi di progettazione architettonica fino a conseguire il diploma di dottore di ricerca in progettazione architettonica urbana. Dopo essersi laureato si è abilitato alla professione di architetto e ha cominciato a svolgerla in forma libero-professionale.
A fianco alla sua carriera lavorativa si sviluppa anche la sua attività politica e nella Comunità Ebraica di Milano: dal 1988 al 2001 è stato consigliere della comunità ebraica milanese, diventando responsabile dei programmi culturali. Dal 1998 al 2001 è presidente della comunità. Dal 2001 al 2006 è stato invece consigliere dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Nel gennaio 2021 ha pubblicato il libro Il profumo di mio padre, che racconta della sua vita di sopravvissuto della Shoah e del rapporto con il padre sopravvissuto ad Auschwitz.[2]
Carriera politica[modifica | modifica wikitesto]
Gli inizi[modifica | modifica wikitesto]
Alle elezioni politiche del 1996 è stato candidato nel collegio Giambellino/San Siro di Milano per la Camera dei deputati, ma non risulta eletto (raggiunge il 37% contro il 47% del candidato del Polo per le Libertà e il 13% della Lega Nord).
Nel 1997 è stato invece eletto consigliere comunale per il PDS a Milano. È stato rieletto in consiglio comunale nel 2001 con 1060 preferenze e fino al 2006 è stato Capogruppo.
Dal 2005 è segretario nazionale di Sinistra per Israele, associazione politica, che insieme a Piero Fassino e Furio Colombo, che la presiede, si propone di sviluppare la conoscenza delle posizioni della sinistra israeliana e contrastare i pregiudizi anti-israeliani, che ritiene albergare anche in una parte consistente della sinistra italiana[3]. In questo modo ha promosso iniziative che riguardano la convivenza interculturale e il confronto, come iniziative per il dialogo tra israeliani e palestinesi.
Elezione a deputato[modifica | modifica wikitesto]
È stato un sostenitore della creazione del Giardino dei Giusti al Monte Stella a Milano. È eletto alla Camera dei Deputati nella circoscrizione III (Lombardia 1) nella lista dell'Ulivo alle elezioni dell'aprile 2006. Attualmente aderisce al Partito Democratico ed è stato eletto all'assemblea costituente nazionale nelle primarie del 14 ottobre 2007 in una lista a sostegno di Walter Veltroni. Alle elezioni politiche del 13 e 14 aprile 2008 è stato rieletto deputato con il Partito Democratico nella circoscrizione III (Lombardia 1). In occasione del primo congresso del Partito Democratico ha aderito alla mozione Franceschini e si è candidato per il ruolo di segretario regionale del partito in Lombardia, arrivando secondo alle primarie del 25 ottobre 2009 con il 30% circa dei consensi[4]. Dal 2009 è Presidente del Forum Sicurezza del PD.
Si è sempre impegnato nel campo del contrasto ai fenomeni di neofascismo, è favorevole all'applicazione della legge Mancino e ha proposto una petizione per impedire che formazioni di ispirazione dichiaratamente fascista possano presentarsi alle elezioni politiche[5]. Si è candidato alle elezioni primarie del Partito Democratico per la scelta dei parlamentari che si sono tenute il 29 dicembre 2012, risultando il quarto candidato più votato a Milano e provincia.
Il 16 settembre 2014 viene nominato Responsabile nazionale del PD con delega alle Riforme nella 2º Segreteria "unitaria" del segretario Matteo Renzi. È vicino alla corrente dell'ex segretario di partito Dario Franceschini, vicino ai renziani.
Nel 2017 Fiano è promotore di un disegno di legge sull'apologia del fascismo.
Candidatura a sindaco di Milano[modifica | modifica wikitesto]
A luglio 2015, a seguito della rinuncia di Giuliano Pisapia ad intraprendere un eventuale secondo mandato a sindaco di Milano, si candida nelle primarie del centrosinistra per la carica[6]. Contestualmente a Fiano presentarono le proprie candidature l'assessore comunale alle Politiche Sociali del Comune di Milano della Giunta Pisapia Pierfrancesco Majorino e il vice-capogruppo PD della Provincia di Milano Roberto Caputo. Tuttavia il 19 dicembre 2015 si ritira per sostenere il candidato sponsorizzato direttamente dall'allora Primo ministro Matteo Renzi, il commissario unico e amministratore delegato di Expo 2015 Giuseppe Sala.[7]
Rielezione alla Camera[modifica | modifica wikitesto]
È rieletto deputato alle elezioni politiche del 2018.
Nel 2019 il Segretario del PD Zingaretti lo chiama a far parte della segreteria nazionale con la funzione di responsabile nazionale per la politica estera.
Opere[modifica | modifica wikitesto]
- Emanuele Fiano, Il profumo di mio padre. L'eredità di un figlio della Shoah, Piemme, 2021, ISBN 9788856679618.
- Emanuele Fiano, Ebreo. Una storia personale dentro una storia senza fine, Piemme, 2022, ISBN 9788856683721.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Lattes, Rina - CDEC - Centro di Documentazione Ebraica - Digital Library, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 1º giugno 2020.
- ^ Libri: Fiano ricorda padre Nedo e orrori della Shoah - Libri, su Agenzia ANSA, 18 gennaio 2021. URL consultato il 16 febbraio 2021.
- ^ sinistraperisraele.it, Sinistra per Israele, https://web.archive.org/web/20060509172348/http://www.sinistraperisraele.it/home2.asp?idtesto=128&idkunta=185 . URL consultato il 14 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2006).
- ^ Pd, più di 100 mila al voto. «Si riparte da Milano», su milano.corriere.it, Corriere.it, 26 ottobre 2009. URL consultato il 26 ottobre 2009.
- ^ Neofascisti, Emanuele Fiano (Pd) lancia una petizione per impedire presentazione liste di CasaPound, Forza Nuova e Alba Dorata, su huffingtonpost.it, L'Huffington Post, 22 dicembre 2012. URL consultato il 27 dicembre 2012.
- ^ Ora a Milano si apre la corsa al successore - Lombardia, su ansa.it, ANSA, 22 marzo 2015. URL consultato il 16 settembre 2016.
- ^ Fiano: «Mi ritiro e sostengo Sala»E la Balzani inizia la raccolta firme, su milano.corriere.it, Corriere.it, 19 dicembre 2015. URL consultato il 16 settembre 2016.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikiquote contiene citazioni di o su Emanuele Fiano
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Emanuele Fiano
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su emanuelefiano.info.
- Opere di Emanuele Fiano, su openMLOL, Horizons Unlimited srl.
- Emanuele Fiano, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- Emanuele Fiano, su Openpolis, Associazione Openpolis.
- Registrazioni di Emanuele Fiano, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- Deputati della XV legislatura della Repubblica Italiana
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- Deputati della XVII legislatura della Repubblica Italiana
- Deputati della XVIII legislatura della Repubblica Italiana
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