Elezioni politiche in Italia

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Le elezioni politiche in Italia sono le elezioni che determinano la composizione del Parlamento della Repubblica Italiana.

Sono regolate dalla Costituzione e dalla vigente legge elettorale. Si svolgono ogni cinque anni,[1] oppure in seguito a scioglimento anticipato delle Camere; in seguito alle elezioni si rinnova anche il Governo, che deve ottenere l'appoggio della maggioranza in ciascuna camera del Parlamento.

Organi da rinnovare[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Legislature della Repubblica Italiana.

L'organizzazione del potere legislativo in Italia è regolata dal Titolo I della seconda parte della Costituzione e prevede un Parlamento composto da due rami o Camere: la Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica. L'elezione a suffragio universale è contemporanea per entrambi i rami, sebbene con modalità distinte: per la Camera i cittadini maggiorenni votano raggruppati in circoscrizioni, per il Senato votano raggruppati su base regionale.

La durata di ciascuna Camera non può essere prorogata se non per legge e soltanto in caso di guerra, e le elezioni hanno luogo entro settanta giorni dalla fine delle precedenti. Finché non siano riunite le nuove Camere sono prorogati i poteri delle precedenti. Il periodo di durata effettiva del mandato parlamentare è detto legislatura. Nei circa 75 anni trascorsi dall'entrata in vigore della Costituzione (1º gennaio 1948) al finire del 2022, si sono succedute diciotto legislature dalla durata media di 4 anni e 2 mesi, in luogo dei previsti 5 anni: ciò poiché in molti casi si è avuto lo scioglimento anticipato delle Camere, e di conseguenza elezioni anticipate.[2]

Svolgimento delle elezioni[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Normativa elettorale dell'Italia.

Le elezioni politiche sono precedute da un periodo di trenta giorni detto campagna elettorale, per il quale la legge stabilisce alcuni princìpi volti a favorire un'equa e appropriata visibilità a tutti i principali partiti o movimenti politici (par condicio). Nel frattempo viene messa in moto la cosiddetta "macchina elettorale" costituita dagli uffici elettorali dei comuni, dalle prefetture e dall'ufficio elettorale centrale del Ministero dell'interno. Nei quindici giorni precedenti la data delle votazioni è fatto divieto di diffondere sondaggi di voto.

Il giorno che precede le elezioni entra in vigore il silenzio elettorale e, contemporaneamente, si costituiscono nei luoghi adibiti gli uffici elettorali di sezione, costituiti da un presidente, un segretario e quattro scrutatori. Usualmente più sezioni elettorali sono raggruppate in singoli edifici pubblici (generalmente scuole) e vengono presidiate per tutta la durata delle elezioni da rappresentanti delle forze armate e di polizia.

Elezioni politiche della Repubblica Italiana[modifica | modifica wikitesto]

Rappresentazione grafica dell'andamento dei maggiori partiti italiani nelle elezioni politiche dal 1994 al 2018.
     AN/FdI,      FI/PdL/FI,      LN/LSP,      M5S,      PPI/DL,      PDS/DS/PD,      PRC
Elezione Data Legislatura Seggi Camera Seggi Senato[3] Affluenza Legge elettorale
1948 18-19 aprile 1948 I 574 237 92,19% Proporzionale classico
1953 7-8 giugno 1953 II 590 93,81%
1958 25-26 maggio 1958 III 596 246 93,91%
1963 28-29 aprile 1963 IV 630 315 92,99%
1968 19-20 maggio 1968 V 92,91%
1972 7-8 maggio 1972 VI 93,26%
1976 20-21 giugno 1976 VII 93,40%
1979 3-4 giugno 1979 VIII 90,95%
1983 26-27 giugno 1983 IX 88,42%
1987 14-15 giugno 1987 X 88,60%
1992 5-6 aprile 1992 XI 87,07%
1994 27-28 marzo 1994 XII 86,07% Legge Mattarella
1996 21 aprile 1996 XIII 82,54%
2001 13 maggio 2001 XIV 81,35%
2006 9-10 aprile 2006 XV 84,24% Legge Calderoli
2008 13-14 aprile 2008 XVI 80,63%
2013 24-25 febbraio 2013 XVII 75,19%
2018 4 marzo 2018 XVIII 72,93% Legge Rosato
2022 25 settembre 2022 XIX 400 200 63,91%

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Articolo 60 della Costituzione.
  2. ^ 9 elezioni su 19: 1972, 1976, 1979, 1983, 1987, 1994, 1996, 2008, 2022. Inoltre tecnicamente le elezioni del 1953 e 1958 videro lo scioglimento anticipato del solo Senato, la cui legislatura al tempo aveva una durata di sei anni, al fine di sincronizzare le elezioni delle due Camere.
  3. ^ Esclusi i senatori a vita.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]