Chang'e 6

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Chang'e 6
Immagine del veicolo
Dati della missione
OperatoreAgenzia nazionale cinese per lo spazio
Tipo di missioneRitorno di campioni
DestinazioneLuna
VettoreLunga Marcia 5
Lancio3 Maggio 2024 (pianificato)
Luogo lancioCentro spaziale di Wenchang
Durata53 giorni
Proprietà del veicolo spaziale
Massa8200 kg (al lancio)
CostruttoreCAST
Programma cinese di esplorazione della Luna
Missione precedenteMissione successiva
Chang'e 5 Chang'e 7

Chang'e 6 (嫦娥六号S, Cháng'é liùhàoP) è una missione spaziale cinese di esplorazione della Luna pianificata ufficialmente per la prima metà del 2024. Sarà la seconda missione di ritorno di campioni della Cina e la prima in assoluto che tenterà di recuperare campioni di terreno e roccia dalla faccia nascosta della Luna e di riportarli sulla Terra. Si prevede che la fase primaria della missione durerà circa 53 giorni, la sonda atterrerà nei pressi del bacino Polo Sud-Aitken per prelevare un massimo di 2 kg di campioni del suolo lunare.[1] Come le precedenti dello stesso programma, la navicella spaziale prende il nome dalla dea cinese della luna Chang'e.

Panoramica della missione[modifica | modifica wikitesto]

Chang'e 6 fa parte della IV fase del Programma cinese di esplorazione della Luna Chang'e. La missione segue gli orbiter Chang'e 1 (lanciati nel 2007) e 2 (2010), i rover Chang'e 3 (2013) e 4 (2018), nonché la missione di ritorno dei campioni Chang'e 5 lanciata nel 2020.[2][3]

Tutti i campioni del suolo lunare riportati dalle missioni precedenti (programma Apollo e programma Luna) provengono dal lato visibile del nostro satellite naturale. Il ritorno di un campione di suolo dalla faccia nascosta della Luna è considerato dalla comunità scientifica un obiettivo prioritario perché questo lato della Luna è molto diverso dalla faccia visibile e non è stata trovata alcuna spiegazione soddisfacente di questa dicotomia.[4] Una missione simile MoonRise è stata proposta nel 2017 come parte del programma New Frontiers della NASA ma non è stata selezionata.

Il sito di atterraggio previsto è nella parte meridionale dell'enorme Bacino Polo Sud Aitken la cui estensione è di circa 2400 km e più precisamente sul picco meridionale del bacino Apollo, il cui diametro è di 240 km.[5] Una volta che il lander sarà allunato un trivella perforerà il terreno cercando di raccogliere circa due chilogrammi di campioni.[4]

Componenti[modifica | modifica wikitesto]

La sonda spaziale Chang'e 6 è la copia di backup sviluppata per la missione Chang'e 5. Con una massa di 8,2 tonnellate, è composta da quattro moduli: un modulo di servizio responsabile del viaggio tra la Terra e la Luna (orbiter lunare), un lander dal peso di 3,8 tonnellate responsabile dell'allunaggio, un modulo di ascesa (ascender) che deve riportare i campioni di suolo in orbita lunare e una capsula di ritorno che li riporta sulla Terra.[6][5] Gli ingegneri cinesi hanno optato per uno scenario di ritorno del campione complesso: lo stadio di risalita, invece di ritornare direttamente sulla Terra (come le sonde sovietiche del programma Luna), si incontra con il modulo di servizio in orbita lunare: il campione viene poi trasferito nella capsula di ritorno che viene riportato in prossimità della Terra dove si separa dal modulo di servizio per compiere un rientro atmosferico.[6]

I carichi utili scientifici includono una telecamera per l'atterraggio, una telecamera panoramica, uno spettrometro mineralogico e un radar per l'esplorazione lunare.

Le comunicazioni con la Terra avverranno tramite il satellite Queqiao-2, il successore di Queqiao, che aveva supportato la missione Chang'e 4, la prima ad allunare sul lato nascosto della Luna.[6]


Partecipazione internazionale[modifica | modifica wikitesto]

Le autorità cinesi hanno riservato 10 chilogrammi di carico utile per esperimenti scientifici forniti da altri quattro paesi:[7]

  • uno strumento francese chiamato DORN (Detection of Outgassing Radon) per studiare il trasporto della polvere lunare e di altri volatili tra la regolite lunare e l'esosfera lunare, compreso il ciclo dell'acqua;[8]
  • uno strumento italiano dell'INFN denominato INRRI (INstrument for landing-Roving laser Retroreflector Investigations) costituito da un retroriflettore laser passivo da utilizzare per la telemetria laser del lander, simile a quelli utilizzati nelle missioni Schiaparelli e InSight;
  • lo strumento svedese NILS (Negative Ions on Lunar Surface), uno strumento per rilevare e misurare gli ioni negativi riflessi dalla superficie lunare;
  • il cubesat pakistano ICECUBE-Q, per rilevare tracce di ghiaccio sulla superficie lunare.

Panoramica della missione[modifica | modifica wikitesto]

Schema semplificativo ed orbita della missione Chang'e 6

Il lancio è previsto per maggio 2024, Lunga Marcia 5 porterà in orbita la missione effettuando una manovra di trasferimento orbitale simile a quella del suo predecessore con un trasferimento in orbita cislunare. Dopo il dispiegamento dei pannelli solari avverrà un undocking tra l'orbiter e il lander con successiva discesa del lander, il sito di allunaggio è stato scelto per lo spessore della crosta, l'attività vulcanica antica, l'età geologica, caratteristiche superficiali e per la struttura termica interna uniche nel suo genere. Dopo aver prelevato parte del materiale lunare, i campioni raggiungeranno l'orbiter con una manovra di rendezvous e successivo docking per poi posizionarsi in un'orbita di ritorno verso la Terra. A circa 5000km di quota in orbita terrestre i campioni lunari verranno sganciati e grazie ad uno scudo termico ablativo ceramico creato dalla Shanghai Ceramics Research Institute ritorneranno sulla Terra.[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) China National Space Administration, Deep Space Exploration Roadmap (PDF), su unoosa.org, United Nations Office for Outer Space Affairs, 2018. URL consultato il 7 marzo 2023.