Lunar Polar Hydrogen Mapper

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LunaH-Map
Immagine del veicolo
Dati della missione
OperatoreNASA
DestinazioneLuna
Satellite diLuna
VettoreSLS Block 1
Lancio16 novembre 2022
Luogo lancioKennedy Space Center LC-39B
Proprietà del veicolo spaziale
CostruttoreArizona State University
Strumentazione
  • Scintillation neutron detector
Parametri orbitali
Orbitapolare
Inclinazione≈90°
Sito ufficiale

Il Lunar Polar Hydrogen Mapper (abbreviato in LunaH-Map) è uno dei CubeSat lanciati assieme alla missione Artemis 1 nel 2022,[1] dopo vari rinvii.[2][3] Il progetto è stato sviluppato dall'Università dell'Arizona, dopo l'assegnazione di un contratto da parte della NASA nel 2015 ed è diretto dal responsabile scientifico Craig Hardgrove.[4]

Obiettivo[modifica | modifica wikitesto]

L'obiettivo di questo satellite è mappare l'abbondanza di idrogeno nascosto un metro sotto la superficie lunare nel polo sud.[2] Verrà inserito in orbita polare intorno alla Luna con il perilunio in corrispondenza del polo sud. LunaH-Map fornirà una mappatura ad alta risoluzione della distribuzione di componenti ricchi di idrogeno, che tendenzialmente indicano presenza di acqua.[2][5] I risultati di questa missione permetteranno di aiutare gli scienziati a capire l'origine dell'acqua sulla Luna o potranno essere usati da future missioni robotiche o umane.[5]

LunaH-Map, oltre a quanto descritto sopra, darà una maggiore consapevolezza dell'affidabilità di uso di nanosatelliti per missione remote.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Ad aprile 2015 Hardgrove ha dato vita a un team misto di istituzioni accademiche, private e governative per proporre alcune missioni alla NASA. LunaH-Map era una di queste ed è stata scelta per la realizzazione.

Hardware[modifica | modifica wikitesto]

A differenza dei classici CubeSat in orbita terrestre bassa, LunaH-Map dove affrontare altre difficoltà e l'hardware tipicamente usato dai nanosatelliti non è adatto a garantire la stessa affidabilità in una zona così remota. Inoltre, poiché non estato rilasciato nell'orbita definitiva, è stato equipaggiato anche di un sistema di propulsione proprio.[6]

Lo strumento principale è un contatore a scintillazione formato da elpasolite, un materiale scintillatore che reagisce al neutrone termico.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ LunaH-Map, su lunahmap.asu.edu. URL consultato il 7 febbraio 2020.
  2. ^ a b c Jennifer Harbaugh, LunaH-Map: University-Built CubeSat to Map Water-Ice on the Moon, su NASA, 2 febbraio 2016. URL consultato il 7 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2016).
  3. ^ Adapter structure with 10 CubeSats installed on top of Artemis moon rocket, su spaceflightnow.com, 21 ottobre 2021. URL consultato il 15 gennaio 2022.
  4. ^ (EN) ASU chosen to lead lunar CubeSat mission, su ASU Now: Access, Excellence, Impact, 25 agosto 2015. URL consultato il 7 febbraio 2020.
  5. ^ a b (EN) CubeSats to the Moon, su planetary.org. URL consultato il 7 febbraio 2020.
  6. ^ (EN) How to build a spacecraft: The beginning, su ASU Now: Access, Excellence, Impact, 23 novembre 2015. URL consultato il 7 febbraio 2020.
  7. ^ Craig Hardgrove, Jim Bell et al., LunaH-Map CubeSat (PDF), su neutron.asu.edu.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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