Calling All Stations
Calling All Stations album in studio | |
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Artista | Genesis |
Pubblicazione | 2 settembre 1997 |
Durata | 67:42 |
Dischi | 1 |
Tracce | 11 |
Genere | Pop rock Rock alternativo |
Etichetta | Virgin Atlantic |
Produttore | Nick Davis, Tony Banks e Mike Rutherford |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | Francia[1] (vendite: 100 000+) Germania[2] (vendite: 250 000+) Italia[3] (vendite: 50 000+) Polonia[4] (vendite: 50 000+) Regno Unito[5] (vendite: 100 000+) Spagna[6] (vendite: 50 000+) Svizzera[7] (vendite: 25 000+) |
Genesis - cronologia | |
Singoli | |
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Calling All Stations è il quindicesimo e ultimo album in studio del gruppo musicale britannico Genesis, pubblicato il 2 settembre 1997.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Calling All Stations è l'unico album pubblicato dai Genesis dopo l'uscita dal gruppo del cantante e batterista Phil Collins – avvenuta nel 1996 – e prima che il gruppo si sciogliesse temporaneamente, nel 1999. Voce solista è Ray Wilson il quale cofirma anche tre brani, mentre la batteria è affidata ai turnisti Nick D'Virgilio e Nir Zidkyahu. Wilson venne scelto quando la maggior parte dei brani erano stati già scritti, a cavallo tra il 1992 e il 1995, come Congo (il primo singolo), Alien Afternoon, The Dividing Line e There Must Be Some Other Way mentre la title track, Shipwrecked (secondo singolo) e Not About Us nascono da idee di Mike Rutherford.
L'album raggiunge la seconda posizione nel Regno Unito, in Germania e Norvegia, la terza in Svizzera, la quinta in Francia, la sesta in Austria, la settima in Italia, l'ottava in Spagna e la nona in Olanda; il successo del disco resta confinato alla sola Europa, con circa un milione di copie vendute, mentre negli Stati Uniti risulta l'album del gruppo con la posizione più bassa in classifica dai tempi di Selling England by the Pound (1973).
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]Testi e musiche di Tony Banks e Mike Rutherford, eccetto dove indicato.
- Calling All Stations – 5:43
- Congo – 4:51
- Shipwrecked – 4:23
- Alien Afternoon – 7:51
- Not About Us – 4:38 (Banks, Rutherford, Ray Wilson)
- If That's What You Need – 5:12
- The Dividing Line – 7:45
- Uncertain Weather – 5:29
- Small Talk – 5:02 (Banks, Rutherford, Wilson)
- There Must Be Some Other Way – 7:54 (Banks, Rutherford, Wilson)
- One Man's Fool – 8:46
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]- Tony Banks – tastiere, chitarra acustica
- Mike Rutherford – chitarre, basso
- Ray Wilson – voce
- Nir Zidkyahu – batteria, nei brani 1, 2, 3, 4 (seconda metà), 5, 7, 10, 11; percussioni in Congo
- Nick D'Virgilio – batteria, nei brani 4 (prima metà), 6, 8 e 9
Classifiche
[modifica | modifica wikitesto]Classifica (1997) | Posizione massima |
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Austria[8] | 6 |
Belgio (Fiandre)[8] | 30 |
Belgio (Vallonia)[8] | 13 |
Canada[9] | 29 |
Finlandia[8] | 19 |
Francia[8] | 5 |
Germania[8] | 2 |
Italia[10] | 7 |
Norvegia[8] | 2 |
Paesi Bassi[8] | 9 |
Regno Unito[11] | 2 |
Spagna[12] | 8 |
Stati Uniti[13] | 54 |
Svezia[8] | 11 |
Svizzera[8] | 3 |
Tour promozionali
[modifica | modifica wikitesto]Concerti in Italia
[modifica | modifica wikitesto]- I concerti in Italia relativi al tour di Calling all stations nel 1998 furono i seguenti[14]:
- 17 febbraio - Casalecchio (Bologna) - Palasport
- 18 febbraio - Roma - Palasport
- 19 febbraio - Milano - Filaforum
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (FR) Genesis - Calling All Stations – Les certifications, su SNEP. URL consultato il 13 maggio 2015.
- ^ (DE) Genesis – Calling All Stations – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 13 maggio 2015.
- ^ Mario Luzzatto Fegiz, I Genesis: pensavamo fosse la fine ma ormai Ray è come Phil Collins, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 24 gennaio 1998, p. 32. URL consultato il 13 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2015).
- ^ (PL) bestsellery i wyróżnienia, su Związek Producentów Audio-Video. URL consultato il 13 maggio 2015.
- ^ (EN) Calling All Stations, su British Phonographic Industry. URL consultato il 13 maggio 2015.
- ^ (ES) Productores de Música de España, Solo Exitos 1959–2002 Ano A Ano: Certificados 1996–1999, 1ª ed., ISBN 84-8048-639-2.
- ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 13 maggio 2015.
- ^ a b c d e f g h i j (NL) Genesis - Calling All Stations, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 16 luglio 2017.
- ^ (EN) Top Albums - September 15, 1997, su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 16 luglio 2017.
- ^ Classifica settimanale WK 36 (dal 29.08.1997 al 04.09.1997), su fimi.it, Federazione Industria Musicale Italiana. URL consultato il 16 luglio 2017.
- ^ (EN) Official Albums Chart Top 100: 07 September 1997 - 13 September 1997, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 16 luglio 2017.
- ^ (ES) Fernando Salaverri, Sólo éxitos: año a año, 1959–2002, 1ª ed., Spagna, Fundación Autor-SGAE, settembre 2005, ISBN 84-8048-639-2.
- ^ (EN) Genesis – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 16 luglio 2017. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
- ^ Copia archiviata, su sites.google.com. URL consultato il 13 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2014)..
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Stephen Thomas Erlewine, Calling All Stations, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Calling All Stations, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Calling All Stations, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- Album pop rock
- Album dei Genesis
- Album del 1997
- Album rock alternativo
- Album certificati disco d'oro in Francia
- Album certificati disco d'oro in Germania
- Album certificati disco d'oro in Italia
- Album certificati disco d'oro in Polonia
- Album certificati disco d'oro nel Regno Unito
- Album certificati disco d'oro in Spagna
- Album certificati disco d'oro in Svizzera