Utente:Marktastic/Sandbox/Epidoto

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Epidoto[modifica | modifica wikitesto]

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Epidoto
Formula chimicaCa2Al2Fe(SiO4)(Si2O7)O(OH)
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinotrimetrico
Sistema cristallinomonoclino
Classe di simmetria2/m - Prismatic
Parametri di cellaα =1.74, β = 1.77, γ = 1.79
Gruppo puntuale2/m
Gruppo spazialeP 21/m
Proprietà fisiche
Densità3.45[1][2] g/cm³
Durezza (Mohs)6[1] or 7[2]
Sfaldaturaperfetta secondo {001}, imperfetta su {100} [1][2]
Fratturairregolare[1] o regolare[2]
Coloreverde, verde-giallastro, verde-brunastro, nero[1][2], giallo[2], grigio[2]
Lucentezzavitrea[1][2]
Opacitàtrasparente, traslucida, opaca[1][2]
Strisciopolvere bianco-grigiastra[1] o incolore[2]
Diffusionecomune, diffuso[3]
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

L'epidoto è un minerale, appartenente al gruppo dell'epidoto, costituito da sorosilicati di calcio, alluminio e ferro. La sua formula è Ca2Al2Fe(SiO4)(Si2O7)O(OH).[4]

Abito cristallino[modifica | modifica wikitesto]

Si trova in forma di cristalli prismatici allungati, talvolta tozzi, raramente tabulari o pseudo-ottaedrici, generalmente ben terminati con un pleocroismo solitamente assente(X:incolore, giallo pallido, verde pallido; Y: giallo verdastro; Z: verde giallastro); si presenta anche con abito massivo, grossolano, granulare, o fibroso.[5]

Composizione e struttura[modifica | modifica wikitesto]

La struttura dell'epidoto contiene sia gruppi SiO44- indipendenti che gruppi Si2O76-. Nella struttura sono presenti inoltre catene di ottaedri AlO69- e (AlO4(OH)2)7- che condividono spigoli, orientate secondo la direzione dell'asse b. Al di fuori delle catene si trova una ulteriore posizione ottaedrica; questo sito è occupato da Al nella clinozoisite e da Fe3+ e Al nell'epidoto. Le catene sono collegate dai gruppi indipendenti SiO44- e Si2O76-. Il Ca+ occupa un sito a coordinazione 8 irregolare. Il sito occupato dal calcio può essere anche parzialmente riempito da Na+. Oltre ad Al il sito ottaedrico esterno alle catene può ospitare Fe3+,Mn3+ e più raramente Mn2+.[6]

Dalla struttura dell'epidoto deriva la struttura dell'allanite sostituendo parte del Ca2+ con elementi delle terre rare e compensando le cariche sostituendo parte del Fe3+ con Fe2+.[5]

Proprietà ottiche e fisiche[modifica | modifica wikitesto]

Molti dei caratteri dell'epidoto variano in relazione alla quantità di ferro presente come ad esempio il colore, le proprietà ottiche ed il peso specifico. Il colore varia dal verde, grigio, marrone al nero ma di solito presenta una caratteristica sfumatura verde giallastra o verde pistacchio. Gli indici di rifrazione dei minerali della serie dell'epidoto mostrano una moderata correlazione con la sostituzione di Al da parte del Fe3+. La correlazione è di tipo lineare, all'aumentare del contenuto in Fe3+, aumenta il valore dell'indice di rifrazione nγ. La variazione della birifrangenza è invece meno regolare ma sempre dettata dal grado di sostituzione Al-Fe3+.[5]

Origine e giacitura[modifica | modifica wikitesto]

L'epidoto si trova nelle rocce metamorfiche generalmente associato ad anfiboli. Si trova in rocce metamorfiche di grado più basso. Questi epidoti sono ricchi in ferro e spesso associati con clorite, prehnite, albite e calcite. Associazioni ad epidoto sono presenti nei prodotti del metamorfismo di contatto, particolarmente nelle rocce calcaree. Spesso è un costituente accessorio di rocce ignee acide e si trova anche come prodotto dell'alterazione idrotermale del plagioclasio.[5]

Miniere principali[modifica | modifica wikitesto]

Le principali miniere di ritrovamento sono[4]:

Utilizzi[modifica | modifica wikitesto]

Ha interesse prevalentemente mineralogico, scientifico e collezionistico. La pietra viene usata anche in gemmologia.[4]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h Scheda tecnica del minerale su webmineral.com
  2. ^ a b c d e f g h i j Scheda tecnica del minerale su mindat.org
  3. ^ Annibale Mottana, Rodolfo Crespi, Giuseppe Liborio, "Minerali e rocce", Mondadori Editore, 1977"
  4. ^ a b c "Epidoto" su mindat.org, su mindat.org.
  5. ^ a b c d Deer e Zussman, An introduction to the rock-forming minerals, Third edition, ISBN 9780903056274, OCLC 858884283.
  6. ^ Klein Cornelis, Mineralogia, 1. ed. italiana condotta sulla 22. ed. americana, Zanichelli, 2004, ISBN 880807689X, OCLC 849452792.
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