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Renato Spagnoli[modifica | modifica wikitesto]

Renato Spagnoli (Livorno, 28 dicembre 1928) è un artista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Renato Spagnoli è nato il 28 dicembre 1928 a Livorno in via Garibaldi dove ora è situato lo studio fotografico FotoArte.

Durante le scuole d'avviamento, Spagnoli ha buoni risultati solo nel disegno geometrico, i cui lavori vengono esposti nelle mostre di fine anno. Il 28 maggio 1943 Livorno viene bombardata dagli americani e la famiglia Spagnoli è costretta a spostarsi a Marciana(Cascina). Un anno dopo tornano a Livorno in una nuova casa, perché l'altra è stata rasa al suolo dalle bombe il 28 giugno dell'anno precedente. Alla fine di quello stesso anno Spagnoli, inizia a lavorare in una cava a Montenero (sotto al monumento a Ciano).

Nel 1946 entra a lavorare come operaio per una ditta di manutenzione al deposito locomotive a Livorno. Nel 1948 si iscrive al PCL partecipando attivamente alle iniziative.

Nel 1950 conosce Lunella, con cui si sposerà nel 1955.

Nel 1956 la vita di Renato Spagnoli comincia ad evolversi, iniziando a disegnare "dal vero" con amici pittori (Pogni, Benedetti, Socci, Fabbri ed altri) e vincendo un concorso come verniciatore alle ferrovie dello stato. Nel 1958 nasce il figlio Enrico.

Nel 1960 si appassiona al Jazz e a scrittori americani come Henry Miller e Jack Kerouac. Con l'amico Giorgio Bartoli va a visitare la Biennale di Venezia che gli permette di scoprire l'arte contemporanea di ricerca. Nel 1961 abbandona l'arte figurativa e inizia a sperimentare l'action painting.

Nel 1963 dopo contatti tra artisti livornesi, Bartoli, Spagnoli, Graziani e Lacquaniti fondano un gruppo nella sede della federazione anarchica chiamato, "Atoma". Alla Galleria Numero di Fiamma Vigo, a Firenze, il gruppo espone e presenta il primo manifesto di poetica, in quella stessa occasione fanno conoscenza con i critici Giuseppe Gatt, Corrado Maltese, Guido Montana, Lara Vinca Masini e Umbro Apollonio. Poco più tardi Graziani esce dal gruppo.

Nel 1967, nella Galleria Sincron Spagnoli conosce Bruno Munari e partecipa a delle collettive con i più importanti artisti italiani. Dopo la mostra di Fabrizio Giraldi, il quale si interessa al lavoro di Spagnoli, il gruppo Atoma si scioglie.

Nel 1968 Spagnoli inizia a realizzare opere a stampa serigrafica e su lastra di metacrilato: dodici di queste lastre formano l'opera "Ambiente 68", una installazione di 15 mq in cui si può camminare all'interno. Nello stesso anno, selezionato con altri artisti da Munari per una mostra a livello internazionale, soggiorna a Parigi, come ospite di Eliseo Mattiacci, dove collabora con Giorgio De Marchis all'allestimento della Biennale dei Giovani.

Nel 1969 Spagnoli partecipa alle attività del centro Technè di Firenze realizzato dal poeta visivo Eugenio Miccini. Nel 1970 inizia a realizzare le prime mostre personali ed espone insieme a Giovanni Campus alla Galleria AL2 a Roma.

Tra il 1971 e il 1972 Spagnoli scopre l'amicizia di Roberto Peccolo che dura tutt'ora e soggiorna nuovamente a Parigi ospitato dall'artista argentino Hugo De Marco. Nel 1974 torna per la terza volta a Parigi, ospite del pittore Sérvulo Esmeraldo. Mario Guidotti, conosciuto pochi anni prima, lo presenta alla Galleria Qui Arte di Roma dove, poi esporrà. Nel 1976 Spagnoli partecipa a Expoarte a Bari e Lorenza Trucchi lo inserisce nell'annuario "Segnalati Bolaffi".

Tra il 1977 e il 1978 Renato Spagnoli decide di sperimentare lavori su carta e cartoncino, abbandonando il metacrilato, e utilizza nelle sue opere la lettera "A" con un effetto di illusioni ottiche. All'inizio degli anni'80 Luciano Caramel lo introduce nel catalogo che descrive le sue mostre personali di Macerata e Ferrara.

Tra il 1985 e il 1986, a Livorno, Spagnoli si unisce al gruppo "Portofranco" con il quale partecipa alla mostra/azione "armi improprie", eseguita in Piazza della Repubblica e Fortezza Nuova e alla mostra "indicazioni provvisorie" in prossimità dei Bottini dell'olio.

Nel 1988 viene premiato alla XIV edizione del concorso nazionale di pittura "Lario-Cadorago". Nell'anno successivo partecipa alla mostra "wortlaut", rivolta agli artisti internazionali che si dedicano ai simboli letterali, allestita prima a Colonia, poi a Bochum e riproposta l'anno dopo a Praga.

Nel 1991 Giorgio Di Genova lo inserisce nel volume dedicato alla "generazione degli anni venti" della sua "storia dell'arte italiana". In quello stesso anno la lettera "A" scompare dalle sue opere.

Nel 1994 il Comune di Livorno organizza una sua mostra personale per la quale, Spagnoli, realizza tre grandi opere: "macchina saggia", "un conto in sospeso", "ascensione facile". Nel 1999 nella Galleria Lazzari di Roma viene proposta una mostra personale che mette a confronto le opere di Spagnoli degli anni '60 e '90 presentata da Antonella Capitanio.

Nel 2000 Spagnoli realizza delle sculture con dei vuoti al centro. Il collezionista Carlo Pepi si interessa al suo lavoro e realizza anni dopo esposizioni sulle avanguardie livornesi. Nel 2001 fa amicizia con Pietro Grossi morto, però, l'anno successivo.

Nel 2004 a Roma partecipa all'esposizione "vedo rosso" e nel 2005 all'esposizione "vedo blu". In quello stesso anno inizia una collaborazione con il comune di Pontedera per un progetto didattico, realizzato con l'intento di far avvicinare i giovani all'arte contemporanea. Nel 2007 Spagnoli realizza un'installazione temporanea al M.A.R.T. (Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto) ed inizia a creare libri d'artista, che presenterà in varie mostre successive.

Nel 2008 familiari e amici organizzano, nella Galleria di Roberto Peccolo, un evento a sorpresa per l'ottantesimo compleanno dell'artista. Roberto Merlino realizza il film "Renato", vincitore del premio Fedic (Federazione italiana dei Cineclub) al Festival del cinema di Brescello.

Nel 2011 per il Comune di Livorno realizza la grande "A" posta in Piazza Attias e tre anni dopo viene dedicata a lui una mostra sulle sue opere degli anni '60. Il 3 dicembre 2016 viene inaugurato in Piazza Grande il "grido rosso", un'opera alta due metri e di grande impatto visivo.

Gruppo Atoma[modifica | modifica wikitesto]

Il gruppo Atoma nasce nel 1963 nella sede della federazione anarchica ed è composto da Renato Spagnoli, Mario Lido Graziani, Giorgio Bartoli e Renato Lacquaniti. Il gruppo era stato creato con la comune necessità di assimilare tutte le teorie più attuali di quelle discipline che avrebbero fatto parte del futuro. Una impostazione futuristica ancora oggi di attualità. Il gruppo Atoma non aveva una vera e propria collocazione nella cultura contemporanea ma si avvicinava a due filoni: La Pop art e il Neoconcretismo. La scelta di usare segni e simboli della comunicazione mostra l'ideologia, l'interesse per i temi attuali dell'epoca ed è rinforzata da concetti forti tra i quali, tutte le categorie mentali che regolano la conoscenza e la comunicazione. Il gruppo nonostante avesse idee opposte a quelle della cultura provinciale di Livorno, riesce comunque a farsi strada nella città e successivamente al di fuori.

Pubblicano due manifesti:

  • 1° Manifesto (Pubblicato sul depliant della mostra n° 407 della Galleria Numero diretta da Fiamma Vigo – Firenze 9-22 maggio 1964)
  • 2° Manifesto (Pubblicato su Marcatrè n° 14/15 giugno 1965)

Stile[modifica | modifica wikitesto]

Arte come ricerca[modifica | modifica wikitesto]

L'arte di Renato Spagnoli si basa sulla sperimentazione e ha lo scopo di verificare i fenomeni della percezione visiva. Il suo stile consiste nel sovrapporre forme semplici (per esempio lettere) e metterle in relazione con l'osservatore. Quest'ultimo ha una visione diversa dell'immagine a seconda del punto di vista fisico in cui si trova e diventa egli stesso parte dell'insieme.

Per Spagnoli la sovrapposizione dei punti di vista è come la società consumistica che lui definisce "Effetto rumore".

Il lavoro di ricerca, somma le osservazioni precedenti senza potersi mai definite concluso.

Il segno e la lettera "A"

Mediante la sovrapposizione, Spagnoli, verifica il valore di ogni segno quando si trova in relazione con altri segni differenti. (Differenti nel colore e nella forma). In questo caso la lettura del segno che si va ad ottenere viene trasformata in un "ideogramma". La scelta della lettera "A" è paragonabile alla pittura dei "Target" di Jasper Johns o alle "Fasce" di Frank Stella. Questo tipo di simbolo è rappresentato, volutamente, con il massimo grado di impersonalità e oggettività, privato di potenzialità emotiva. La "A" di Spagnoli non è funzionale dal punto di vista comunicativo grammaticale e non comunica un messaggio ma, è pur sempre un simbolo.

l'artista afferma un alfabeto e soprattutto un codice ma nega le loro funzionalità attraverso il disegno e la pittura.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Gli Inizi '56-'60

  • Studio (Matita su carta, Smalto su carta, Biro su carta, Matita su tela)

Svolta '61

  • Studio (Smalto su carta, Vinilici su carta, Vinilici su carta intelata)

Segni '62-'63

  • ST6/62, ST29/62, TB4/63 (Vinilici su carta intelata)
  • ST1/63, T12/63 (Vinilici su tela)

Gruppo Atoma '64-'66

  • Messaggio A1, Continuo 4 (Vinilici su tela)
  • Probabilità 5, Probabilità Y, Probabilità AIZC (Vinilici e carta intelata)

Lastre '66-'77

  • Ambiente 68 (Adesivi su metacrilato)
  • 696, Multiplo 68, 1970x30, Multiplo H, 7232 (Serigrafia su metacrilato)
  • 3D6, 4D16 (Vinilici su metacrilato e masonite)
  • 7405, 7461, 7533, 7633, 7706, 7708 (Acrilici su metacrilato e masonite)

Serigrafie su carta '68-'77

  • Studio colore
  • Lara Vinca Masini
  • Serigrafia

Anamorfosi '78-'81

  • Rapporto 4 (Vinilici su tela)
  • APR5, AP8 e APR9, AP14, APRXY, CENTOA (Adesivo)

Legni bianchi '83-'89

  • Cool cinque, Dime 9, 8302, Bianco 9 (Legno smaltato)

Frammenti '81-'90

  • Ella, Piano violableu/s (Olio su tela)
  • 8103, 8114, k121, senza titolo, A88-3, A88-8, 9065, 9068 (Acrilico su tela)

Nero su Nero '88-'89

  • 8829-30-31-32, 8945-46 (Rilievo in legno dipinto)

Scatole '91-'95

  • Ascensione facile, Un conto in sospeso, Macchina saggia, Equazione spaziale, Verso destra, I'll remember April, 95-6, ...Pompei (Legno colorato)
  • Ornithology, Colori al vento, Doppiare il Capo, Vivace ma non troppo (Tecnica mista su legno)

Su due piani '96-2003

  • Carica doppia, Fissare la memoria 1, Complicità opposte, Gasp, Train Going By, Canzone colorata 2 (Legno colorato)
  • Rosso interrotto, Equinozio di primavera, Delirio controllato (Tecnica mista)

Sculture 2000-2005

  • Mantra, Canto d'amore, Gola Profonda, Namibia, Anomalo con brio, Volare alto, Figura Giallo Nera, Sabra, Silenzioso, Vega, Idaho Creek, Scoppio ritardato, 23-04, Irakari spa (Legno colorato)

Oggi 2001-2005

  • Figura B4, Ghiaccio bollente, Compensare le perdite, Nilo azzurro, Ocirne 1, Foresta pluviale, Blu rissoso, Poggio rosso, Circa, Riflessione formale (Legno Colorato)

Esposizioni[modifica | modifica wikitesto]

Personali[modifica | modifica wikitesto]

1970

1971

1972

1973

1976

1978

  • Galleria il Diagramma 32 (Napoli)

1979

1980

  • Centro d'arte il Brandale (Savona)
  • Studio AM16 (Roma)

1981

  • Pinacoteca Comunale (Macerata)
  • Centro attività visive, Palazzo dei Diamanti (Ferrara)

1982

1984

1987

  • Colonie Libere Italiane (Zurigo)

1989

1990

1993

  • Studio Gennai (Pisa)

1994

1997

  • Studio Gennai (Pisa)

1999

2000

2001

2006

2007

2008

  • Galleria Peccolo (Livorno) Realizzata per gli ottant'anni di Spagnoli.

2009

2010

  • Studio Gennai (Pisa)

2013

2014

2016

  • Fondazione Livorno Arte Cultura (Livorno)

Articoli Principali[modifica | modifica wikitesto]

  • Gian Carlo Oli, in "Nuove dimensioni", a. IV, 1964, n° 20-21
  • Lara-Vinca Masini in "Giovanni Campus"- Renato Spagnoli, catalogo della mostra, Galleria AL2 Roma, 1970
  • Bruno Munari in "Giovanni Campus"- Renato Spagnoli, catalogo della mostra, Galleria AL2 Roma, 1970
  • Giorgio Di Genova, a.o.s., in "GALA", VIII- Novembre 1971
  • Carlo Melloni, Ascoli Piceno- Renato Spagnoli, in "NAC", n.5, 1972
  • Arcangelo Izzo, Lettera da Napoli- Renato Spagnoli, in "d'Ars", luglio 1973
  • B. D'Amore, Presentazione, in "Renato Spagnoli", catalogo della mostra, Napoli, Galleria Il Diagramma 32, 1978
  • Luciano Caramel, "Alfabeto e ambiente", in Renato Spagnoli, "La dialettica dell'alfabeto", catalogo della mostra, Pinacoteca Comunale, Macerata, 1981
  • Fulvio Abbate, "Renato Spagnoli a Livorno", in Renato Spagnoli, edizioni Peccolo, Livorno, 1989
  • Giovanni M. Accame, "Renato Spagnoli, opere 1961- 1963", in Renato Spagnoli, edizioni Peccolo, Livorno, 1989
  • Lara- Vinca Masini, "Renato Spagnoli (Livorno, 1928)" in "Arte contemporanea", vol. III, la linea del modello. Arte come progetto del mondo, Giunti Editore, Firenze, 1996
  • Massimo Carboni, Presentazione mostra personale, Studio Gennai, Pisa, 1997
  • Alberto Veca, Presentazione mostra personale, Galleria Giraldi, Livorno, 1999
  • Giancarlo Bertoncini, Presentazione mostra personale, Associazione culturale LIBA, Pontedera, 2000
  • M. Francesca Pepi, "Renato Spagnoli, Destabilizzazioni e riequilibri", in Renato Spagnoli, "un percorso 6 opere storiche + 6 sculture attuali", catalogo della mostra, Galleria Peccolo, Livorno, 2013


Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Jacques Kermoal, Gruppo Atoma, Livorno, Casa della Cultura, 1965
  • Janet Daley, New Multiple Art the Whitechapel Art Gallery, London, Arts Council of Great Britain, 1970
  • Francesca Pepi, Renato Spagnoli - Un percorso 6 opere storiche + 6 sculture attuali, Livorno, Edizioni Peccolo, 2013
  • Antonella Capitanio, Renato Spagnoli - Mostra antologica, Pisa, Pacini Editore, 2016

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]