Tabulario (archivio)

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Il tabulario è una raccolta di privilegi regi ed esecutorie, concessioni, diplomi, pergamene, carta topografiche varie, bolle pontificie e brevi apostolici, atti emanati da vescovi, autorità ecclesiastiche minori e signori locali, scritture notarili (contratti di compravendita, stipule di commissioni, eredità testamentarie, lasciti).

  • Tabularii o organi preposti alla raccolta dei documenti: rappresentanti degli ordini religiosi su espressa delibera dei sovrani e amministratori di corte.
  • Tabularium o luoghi preposti alla raccolta dei documenti: sedi di istituzioni religiose di qualsiasi genere e ordine.

Archivi analoghi erano in ogni ufficio, collegio notevole. Un tabularium provinciale esisteva in ciascuna città capoluogo di provincia. In Sicilia le sedi erano istituite presso monasteri e le istituzioni religiose più importanti. Attualmente la maggior parte delle raccolte definite tabulari sono custodite presso la sezione Diplomatica dell'Archivio di Stato di Palermo dislocato presso la sede della "Catena", già convento dei Teatini costruito nel 1601, e quella della "Gancia", già convento francescano di Santa Maria degli Angeli d'epoca rinascimentale.

Sicilia[modifica | modifica wikitesto]

Agrigento[modifica | modifica wikitesto]

Catania[modifica | modifica wikitesto]

Enna[modifica | modifica wikitesto]

  • Tabulario della Chiesa Reale Abbazia di San Filippo d'Agira già di Santa Maria Latina di Gerusalemme in Agira.

Messina[modifica | modifica wikitesto]

Palermo[modifica | modifica wikitesto]

Siracusa[modifica | modifica wikitesto]

  • Tabulario dei monasteri di Santa Chiara e della Santa Trinità in Lentini, Monastero di Santa Chiara e Monastero della Santa Trinità di Lentini.

Trapani[modifica | modifica wikitesto]

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

Come raccolta di carte topografiche allegate è assimilabile la Tabula Rogeriana o Libro di re Ruggero di Muhammad al-Idrisi. La grandiosa opera concepita nel Regno di Sicilia è giunta parzialmente priva delle riproduzioni argentee confiscate e poi distrutte, tuttavia molteplici copie postume integrano le parti mancanti. Il libro è stampato per la prima volta in originale arabo soltanto nel 1592 presso la Tipografia Medicea di Roma, poi tradotto in latino a Parigi nel 1619 con il titolo errato di Geographia Nubiensis. Versioni dell'opera sono presenti nella Biblioteca nazionale di Francia, Biblioteca Bodleiana di Oxford, Istanbul, San Pietroburgo e Il Cairo ove furono prodotte numerose riproduzioni.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Hiroshi Takayama, "The Administration of the Norman Kingdom of Sicily", E. J. Brill, Leiden - New York - Köln, 1993.
  • E. Igor Mineo, "Nobiltà di stato: famiglie e identità aristocratiche del tardo Medioevo : la Sicilia", Donzelli Editore.