Sei Nazioni 2019

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Sei Nazioni 2019
2019 Guinness Six Nations Championship
Logo della competizione
Competizione Sei Nazioni
Sport Rugby a 15
Edizione 125ª
Organizzatore Six Nations Rugby Ltd
Date dal 1º febbraio 2019
al 16 marzo 2019
Luogo Francia, Galles, Inghilterra, Irlanda, Italia e Scozia
Partecipanti 6
Formula girone unico
Risultati
Vincitore Bandiera del Galles Galles
(38º titolo)
Grande Slam Bandiera del Galles Galles
Millennium Trophy Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
Centenary Quaich Bandiera dell'Irlanda Irlanda
Trofeo Garibaldi Bandiera della Francia Francia
Auld Alliance Bandiera della Francia Francia
Doddie Weir Cup Bandiera del Galles Galles
Whitewash Bandiera dell'Italia Italia
Statistiche
Miglior marcatore Bandiera dell'Inghilterra Owen Farrell (59)
Record mete Bandiera dell'Inghilterra Jonny May (6)
Incontri disputati 15
Pubblico 975 125
(65 008 per incontro)
Cronologia della competizione
Sei Nazioni 2018 Sei Nazioni 2020

Il Sei Nazioni 2019 (in inglese 2019 Six Nations Championship; in francese Tournoi des Six Nations 2019; in gallese Pencampwriaeth y Chwe Gwlad 2019) fu la 20ª edizione del torneo annuale di rugby a 15 tra le squadre nazionali di Francia, Galles, Inghilterra, Irlanda, Italia e Scozia, nonché la 125ª in assoluto considerando anche le edizioni dell'Home Nations Championship e del Cinque Nazioni.

Noto per motivi di sponsorizzazione come 2019 Guinness Six Nations Championship a seguito di accordo di partnership commerciale con il birrificio irlandese Guinness[1], si tenne dal 1º febbraio al 16 marzo 2019. Si trattò della prima edizione con tale title sponsor che, nel dicembre 2018, aveva siglato con il comitato organizzatore del torneo un accordo di naming della durata di sei edizioni fino al 2024[1].

La vittoria finale arrise al Galles, al suo trentottesimo successo (a pari merito nel palmarès della competizione con l'Inghilterra) corredato dal dodicesimo Grande Slam[2]. Spettacolare finale di torneo a Londra per la Calcutta Cup: l'Inghilterra, in vantaggio sulla Scozia per 31-0 dopo 35 minuti di gioco, subì una meta avversaria poco prima della fine del primo tempo, avvisaglia delle altre cinque che gli scozzesi avrebbero marcato per ribaltare completamente il punteggio e portarsi sul 38-31 a quattro minuti dalla fine[3]; la meta di Mike Ford, in pieno recupero, e la successiva trasformazione di Owen Farrell, fissarono lo score sul 38-38 pari, che costituisce il pareggio con il punteggio più alto nella storia del rugby internazionale[3] nonché, per gli scozzesi, il primo risultato utile a Twickenam dalla loro più recente vittoria del 1983[3]. Grazie a tale risultato la Scozia mantenne la Calcutta Cup, vinta l'anno prima a Edimburgo.

In tale edizione di torneo fece la comparsa anche un nuovo trofeo, la Doddie Weir Cup, in palio tra le squadre di Galles e Scozia e ideato in omaggio a Doddie Weir, rugbista scozzese colpito da sclerosi laterale amiotrofica e attivista nella promozione della ricerca scientifica contro tale malattia; quella nel torneo fu tuttavia la seconda disputa, perché il torneo fu originariamente messo in palio pochi mesi prima in occasione dei test match autunnali di fine 2018[4].

Il valore delle marcature, come stabilito da World Rugby nel 2017, è: 5 punti per ciascuna meta (7 se trasformata), 7 punti per la meta tecnica, 3 punti per la realizzazione di ciascun calcio piazzato, idem per il drop[5].

Nazionali partecipanti e sedi[modifica | modifica wikitesto]

Squadra Città Impianto interno
Bandiera della Francia Francia Saint-Denis Stade de France
Bandiera del Galles Galles Cardiff Millennium Stadium
Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Londra Twickenham
Bandiera dell'Irlanda Irlanda Dublino Aviva Stadium
Bandiera dell'Italia Italia Roma Stadio Olimpico
Bandiera della Scozia Scozia Edimburgo Murrayfield

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

1ª giornata[modifica | modifica wikitesto]

Parigi
1º febbraio 2019, ore 21 UTC+1
Francia Bandiera della Francia19 – 24
referto
Bandiera del Galles GallesStade de France (60000 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Inghilterra Wayne Barnes

Edimburgo
2 febbraio 2019, ore 14:15 UTC+0
Scozia Bandiera della Scozia33 – 20
referto
Bandiera dell'Italia ItaliaMurrayfield (67144 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Inghilterra Luke Pearce

Dublino
2 febbraio 2019, ore 16:45 UTC+0
Irlanda Bandiera dell'Irlanda20 – 32
referto
Bandiera dell'Inghilterra InghilterraAviva Stadium (51700 spett.)
Arbitro: Bandiera della Francia Jérôme Garcès

2ª giornata[modifica | modifica wikitesto]

Edimburgo
9 febbraio 2019, ore 14:15 UTC+0
Scozia Bandiera della Scozia13 – 22
referto
Bandiera dell'Irlanda IrlandaMurrayfield (67500 spett.)
Arbitro: Bandiera della Francia Romain Poite

Roma
9 febbraio 2019, ore 17:45 UTC+1
Italia Bandiera dell'Italia15 – 26
referto
Bandiera del Galles GallesStadio Olimpico (38700 spett.)
Arbitro: Bandiera della Francia Mathieu Raynal

Londra
10 febbraio 2019, ore 15 UTC+0
Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra44 – 8
referto
Bandiera della Francia FranciaTwickenham (82000 spett.)
Arbitro: Bandiera del Galles Nigel Owens

3ª giornata[modifica | modifica wikitesto]

Parigi
23 febbraio 2019, ore 15:15 UTC+1
Francia Bandiera della Francia27 – 10
referto
Bandiera della Scozia ScoziaStade de France (80000 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Australia Nic Berry

Cardiff
23 febbraio 2019, ore 16:45 UTC+0
Galles Bandiera del Galles21 – 13
referto
Bandiera dell'Inghilterra InghilterraMillennium Stadium (73931 spett.)
Arbitro: Bandiera del Sudafrica Jaco Peyper

Roma
24 febbraio 2019, ore 16 UTC+1
Italia Bandiera dell'Italia16 – 26
referto
Bandiera dell'Irlanda IrlandaStadio Olimpico (49720 spett.)
Arbitro: Bandiera della Nuova Zelanda Glen Jackson

4ª giornata[modifica | modifica wikitesto]

Edimburgo
9 marzo 2019, ore 14:15 UTC+0
Scozia Bandiera della Scozia11 – 18
referto
Bandiera del Galles GallesMurrayfield (67144 spett.)
Arbitro: Bandiera della Francia Pascal Gaüzère

Londra
9 marzo 2019, ore 16:45 UTC+0
Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra57 – 14
referto
Bandiera dell'Italia ItaliaTwickenham (82022 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Australia Nic Berry

Dublino
10 marzo 2019, ore 15 UTC+0
Irlanda Bandiera dell'Irlanda26 – 14
referto
Bandiera della Francia FranciaAviva Stadium (51700 spett.)
Arbitro: Bandiera della Nuova Zelanda Ben O'Keeffe

5ª giornata[modifica | modifica wikitesto]

Roma
16 marzo 2019, ore 13:30 UTC+1
Italia Bandiera dell'Italia14 – 25
referto
Bandiera della Francia FranciaStadio Olimpico (48820 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Inghilterra Matthew Carley

Cardiff
16 marzo 2019, ore 14:15 UTC+0
Galles Bandiera del Galles25 – 7
referto
Bandiera dell'Irlanda IrlandaMillennium Stadium (74500 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Australia Angus Gardner

Londra
16 marzo 2019, ore 17 UTC+0
Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra38 – 38
referto
Bandiera della Scozia ScoziaTwickenham (82023 spett.)
Arbitro: Bandiera della Nuova Zelanda Paul Williams

Classifica[modifica | modifica wikitesto]

Pos Squadra G V N P PF PS DP BMP Pt
1 Bandiera del Galles Galles 5 5 0 0 114 65 +49 3 23
2 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra 5 3 1 1 184 101 +83 4 18
3 Bandiera dell'Irlanda Irlanda 5 3 0 2 101 100 +1 2 14
4 Bandiera della Francia Francia 5 2 0 3 93 118 −25 2 10
5 Bandiera della Scozia Scozia 5 1 1 3 105 125 −20 3 9
6 Bandiera dell'Italia Italia 5 0 0 5 79 167 −88 0 0

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Guinness Announced as Title Sponsor of Rugby’s Greatest Championship, su sixnationsrubgy.com, Six Nations Rugby, 7 dicembre 2018. URL consultato il 23 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2019).
  2. ^ (EN) Tom Fordyce, Wales 25-7 Ireland: Wales win Six Nations Grand Slam, in BBC, 16 marzo 2019. URL consultato il 23 maggio 2022.
  3. ^ a b c (EN) Mike Henson, England and Scotland draw astonishing Test 38-38 in Six Nations, in BBC, 16 marzo 2019. URL consultato il 23 maggio 2022.
  4. ^ (EN) Wales 21-10 Scotland: Hosts win the Doddie Weir Cup, in The Scotsman, Glasgow, 3 novembre 2018. URL consultato il 23 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 23 maggio 2022).
  5. ^ (EN) World Rugby announce sweeping rule changes to speed up the game, in Irish Independent, Dublino, 18 novembre 2016. URL consultato il 23 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]


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