Quincy Carter

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Quincy Carter
Nazionalità Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Altezza 188 cm
Peso 100 kg
Baseball
Ruolo Esterno
Termine carriera 2000
Carriera
Squadre di club
1996Gulf Coast Cubs
1997-1998Rockford Cubbies
1999Daytona Cubs
Football americano
Ruolo Quarterback
Termine carriera 2009
Carriera
Giovanili
1998-2000Georgia Bulldogs
Squadre di club
2001-2003Dallas Cowboys
2004-2005New York Jets
2006Montreal Alouettes*CFL
2007Bossier-Shreveport Battle WingsAf2
2008Kansas City BrigadeAFL
2009Abilene Ruff RidersIFL
2016Corpus Christi FuryAIF
Statistiche aggiornate al 26 ottobre 2013

Quincy Carter, vero nome Lavonya Quintelle Carter (Decatur, 13 ottobre 1977), è un ex giocatore di football americano statunitense che ha giocato nel ruolo di quarterback nella National Football League (NFL). Fu scelto nel corso del secondo giro (53º assoluto) del Draft NFL 2001 dai Dallas Cowboys. Al college giocò a football all'Università della Georgia.

Carriera professionistica[modifica | modifica wikitesto]

Dallas Cowboys[modifica | modifica wikitesto]

Carter fu scelto nel corso del secondo giro del Draft 2001 dai Dallas Cowboys per sostituire il ritirato Troy Aikman[1]. Dopo un'ottima pre-stagione fu nominato titolare della squadra, diventando il primo quarterback rookie scelto al secondo giro della storia a partire come titolare nella settimana 1. Dopo aver subito due diversi infortuni finì per giocare come titolare in sole otto gare, con Anthony Wright e Ryan Leaf che ne disputarono tre a testa e Clint Stoerner le altre due.

La migliore gara della sua prima stagione fu nella settimana 16, nella vittoria 27-21 contro i San Francisco 49ers (che terminarono con un record di 12-4). Carter passò 241 yard e 2 touchdown, venendo premiato come giocatore offensivo della NFC della settimana, solo il secondo rookie della storia della Cowboys ad ottenere tale onore. Un'altra prestazione notevole la disputò nella vittoria 20-13 sui New York Giants in cui passò quasi 200 yard e passò il touchdown decisivo al wide receiver Antonio Bryant.

L'anno successivo i Cowboys firmarono un altro giovane quarterback, Chad Hutchinson, per competere con Carter. Alla fine perse il posto da titolare proprio in favore di Hutchinson dopo una sconfitta contro gli Arizona Cardinals in cui fu colto in un'infuocata discussione a bordo campo con Jerry Jones. Il miglior momento della stagione 2002 di Carter fu nella vittoria in rimonta contro i Carolina Panthers. Con la sua squadra in svantaggio per 13-00 Quincy prima lanciò un passaggio da touchdown da 80 yard per Joey Galloway a meno di quattro minuti dal termine e poi, a 56 secondi dalla fine della gara, un altro touchdown da 24 yard per Antonio Bryant[2]. Questo fu l'apice della carriera di Carter coi Cowboys.

Nella sua terza stagione, sotto la direzione del nuovo allenatore Bill Parcells, Carter riguadagnò il posto da titolare, portando stabilità nel ruolo di quarterback. Guidò i Cowboys a un record di 10-6 e alla qualificazione ai playoff. Il momento da ricordare di quell'anno fu ancora contro i Carolina Panthers (una delle migliori squadre della NFL all'epoca), in cui, in una situazione di quarto down e 14, a meno di un minuto dal termine, passò il TD della vittoria ad Antonio Bryant.

Dopo una stagione di successo come quella del 2003, Carter fu improvvisamente svincolato dai Cowboys il 4 agosto 2004 dopo aver fallito il suo terzo test anti-doping.

New York Jets[modifica | modifica wikitesto]

Carter firmò un contratto annuale coi New York Jets per fungere da riserva al veterano Chad Pennington. Finì col disputare tre gare come titolare (vincendone due) dopo che Pennington si infortunò alla cuffia del rotatore e, se non fosse stato per le sue prestazioni, la squadra non avrebbe raggiunto i playoff. Terminò la stagione con le migliori statistiche della sua carriera: 35 passaggi completati su 58 tentativi per 498 yard, 3 touchdown, 1 intercetto e un 98,2 di passer rating.

I Jets lo dichiararono inattivo per la gara di playoff contro i Pittsburgh Steelers il 15 gennaio, annunciando che si sarebbe recato a visitare la madre malata, quando in realtà ebbe una ricaduta nella droga, iscrivendosi a un centro di riabilitazione per il trattamento della sua dipendenza e del sui disturbo bipolare. Alla fine fu svincolato prima della stagione 2005.

Ultimi anni[modifica | modifica wikitesto]

Gli ultimi anni della carriera, Carter li passò con i Montreal Alouettes della Canadian Football League, da cui fu svincolato senza mai scendere in campo, coi Bossier-Shreveport Battle Wings della af2, coi Kansas City Brigade della Arena Football League[3] e infine nel 2009 con gli Abilene Ruff Riders della Indoor Football League.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

  • Giocatore offensivo della NFC della settimana: 1
16ª del 2001

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Yard passate 6.337
Touchdown 32
Intercetti 37
Passer rating 71,7

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) 2001 National Football League Draft, Pro Football Hall of Fame. URL consultato il 5 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2013).
  2. ^ (EN) Carolina Panthers at Dallas Cowboys, Pro Football Reference, 2002. URL consultato il 26 ottobre 2013.
  3. ^ (EN) Brigade Sign Quarterback Quincy Carter, OurSports Central, 5 maggio 2008. URL consultato il 26 ottobre 2013.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]