Principato di Sealand

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Coordinate: 51°53′39.93″N 1°28′56.91″E / 51.894425°N 1.482475°E51.894425; 1.482475
Principato di Sealand
micronazione
Principato di Sealand – BandieraPrincipato di Sealand - Stemma
(dettagli)(dettagli)
Status
Dichiarazione d'indipendenza2 settembre 1967
Territori rivendicatipiattaforma artificiale HM Fort Roughs, abbandonata nel 1967 e inclusa nelle acque territoriali britanniche dal 1987[1]
Dati amministrativi
Nome completo(EN) Principality of Sealand
GovernoMonarchia costituzionale pura
Capo di StatoMichael Bates
MottoE Mare Libertas
Informazioni generali
Linguainglese
Capitale/CapoluogoHM Fort Roughs (5 ab. / 2015)
Area0,004 km²
Popolazione2 ab.  (2015)
ContinenteEuropa
Fuso orarioUTC+0
ValutaDollaro di Sealand

Il Principato di Sealand (in inglese Principality of Sealand, "terra del mare") è una micronazione situata a poche miglia dalla costa inglese. Si tratta di una struttura artificiale creata dal governo del Regno Unito durante la seconda guerra mondiale, occupata fin dal 1967 dalla famiglia di Paddy Roy Bates e dai loro compagni, che la proclamarono come "principato con sovranità indipendente"[2].

Anche se i componenti della famiglia di Bates, i suoi custodi, la dichiarano essere una micronazione indipendente, Sealand in realtà non è riconosciuta come stato sovrano da nessuno Stato del mondo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La seconda guerra mondiale e Fort Roughs[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Fortezze marittime Maunsell.
La piattaforma artificiale

Nel 1942, durante la seconda guerra mondiale, vennero progettate e costruite alcune fortificazioni, dette fortezze marittime Maunsell, tra le quali ve ne era una denominata HM Fort Roughs (anche detta Roughs Tower o Fort Rough, per via delle secche su cui era appoggiata). Quest'ultima comprendeva una grande piattaforma (zattera) galleggiante con una sovrastruttura di due torri unite da un ponte sul quale potevano essere aggiunte altre strutture. La piattaforma venne trainata fino al banco di sabbia Rough Sands dove venne intenzionalmente allagata, in modo che lo scafo affondasse e si appoggiasse sul fondo. Le colonne, rimaste emerse, e la piattaforma superiore costituiscono la sovrastruttura del vascello rimasta in vista.

La struttura venne occupata da 150-300 membri della Royal Navy per tutta la durata del conflitto e la loro funzione era quella di difesa antiaerea. Al termine del conflitto mondiale, tutto il personale venne evacuato e la piattaforma fu abbandonata.

L'occupazione di Bates e la proclamazione[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Paddy Roy Bates.
Alcune monete di Sealand

La vigilia di Natale del 1966, il forte venne occupato da Paddy Roy Bates, un cittadino britannico ed ex militare che aveva avuto problemi legali a causa di una stazione radio, "Radio Essex". Egli dopo aver discusso coi suoi avvocati su come fare per mantenere la sua radio attiva decise di proclamare la piattaforma uno Stato indipendente.

Nel 1968 Michael Bates (figlio di Roy) venne convocato a giudizio a causa di un incidente in cui vennero anche sparati alcuni colpi da una fregata della marina inglese nella vicinanze di Sealand. Secondo alcuni rapporti, gli occupanti del vascello intendevano espellere Bates dalla fortezza, mentre per altri stavano semplicemente tentando di riparare una vicina boa nautica. Il 25 novembre 1968 la corte affermò che, poiché l'incidente era avvenuto al di fuori delle acque territoriali inglesi, essa non aveva alcuna giurisdizione sull'avvenuto.[3]

Nel 1978, mentre Roy Bates era assente, il "primo ministro" che egli aveva incaricato, il professor Alexander Achenbach, e diversi cittadini dei Paesi Bassi organizzarono la cattura di Roughs Tower, trattenendo Michael, figlio di Bates, come ostaggio, prima di rilasciarlo diversi giorni dopo nei Paesi Bassi.

Un francobollo di Sealand

Bates arruolò dei mercenari e con un elicottero d'assalto riprese la fortezza. Tenne quindi prigionieri gli invasori reclamandoli come prigionieri di guerra. I cittadini dei Paesi Bassi partecipanti all'invasione furono rimpatriati alla cessazione della "guerra"; invece Achenbach, di cittadinanza tedesca, venne accusato di "tradimento contro Sealand" e imprigionato indefinitamente. I governi dei Paesi Bassi e della Germania avanzarono una petizione al governo britannico per il suo rilascio, ma la Gran Bretagna disconobbe ogni responsabilità, citando la decisione della corte del 1968.[4]

La Germania inviò allora un diplomatico a Roughs Tower per negoziare il rilascio di Achenbach e dopo diverse settimane Roy Bates cedette, affermando successivamente che, a suo dire, la visita diplomatica costituiva il riconoscimento de facto di Sealand da parte della Germania (la Germania non ha confermato questa interpretazione personale di Bates).

In seguito al suo rimpatrio, il professor Achenbach stabilì un "Governo in esilio" in Germania, in opposizione a quello di Roy Bates, assumendo il titolo di "Segretario del Concilio Privato". Alle dimissioni di Achenbach per ragioni di salute nell'agosto 1989 il "Ministro per la Cooperazione Economica" del governo ribelle, Johannes Seiger, assunse il controllo con la posizione di "Primo Ministro e Segretario del Concilio Privato". Seiger continua ad affermare di essere l'autorità legittima di governo di Sealand.[5]

A partire dagli anni novanta, per un certo periodo, Sealand produsse anche passaporti. A causa della quantità massiccia di passaporti in circolazione (stimata in circa 150 000 unità), nel 1997, la famiglia Bates revocò tutti i passaporti di Sealand che aveva essa stessa emesso nei precedenti 30 anni.[6]

Gli anni 2000 e la messa in vendita[modifica | modifica wikitesto]

La piattaforma HM Fort Roughs vista dall'alto
La piattaforma all'orizzonte

Nel 2000 la polizia spagnola ha scoperto un gruppo criminale che vendeva passaporti di Sealand (dichiarati come falsi da Sealand); si sospettò che il gruppo fosse coinvolto in molti crimini di alto profilo, incluso l'omicidio di Gianni Versace.[1]

Intorno al 2000, Sealand si fece conoscere da molti appassionati di informatica, proponendosi dapprima di ospitare siti web ritenuti di dubbia legalità nei paesi di origine, poi offrendo asilo a Napster. Nel 2007 Sealand è stato messo in vendita da Michael Bates[7][8]. Il prezzo stimato nel 2007 era di 750 milioni di euro. Il 9 gennaio 2007, il sito The Pirate Bay, uno dei più famosi tracker per BitTorrent, ha annunciato di voler acquistare Sealand raccogliendo fondi attraverso libere donazioni versate su conto Paypal. Tuttavia ha rinunciato, dopo solo due settimane, a causa del disinteresse per la vendita mostrato da Bates.

La vendita è poi sfumata del tutto a seguito della chiusura dell'agenzia immobiliare spagnola che se ne occupava, Inmonaranja, nel 2008.[9]

Il 9 ottobre del 2012, Roy Bates è deceduto per cause naturali a 91 anni. Il titolo di "principe", per diritto ereditario, è andato a Michael Bates (coniugato con Lorraine Wheeler)[10], figlio primogenito che dal 1999 serviva come "reggente", essendo il padre affetto dalla malattia di Alzheimer. Suo erede è James, il secondogenito nato nel 1986.[11] Il 10 marzo 2016 è deceduta in una casa di riposo anche Joan Bates, all'età di 86 anni.[9]

Tra il 2018 ed il 2019 a causa dell'uscita del Regno Unito dall'Unione europea con la Brexit, il principato è stato oggetto di richieste di cittadinanza da parte di britannici contrari alla Brexit.[12]

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

La piattaforma da un'altra prospettiva

La struttura si trova a circa 10 km al largo della costa del Suffolk (Inghilterra), alle coordinate 51° 53' 40" N e 1° 28' 57" E. Sulla struttura artificiale abitano cinque persone, su una superficie di circa 0,004 km².

Per la sua costruzione, una chiatta della Royal Navy venne rimorchiata sopra la secca marittima di Rough Sands, nel Mare del Nord, e affondata intenzionalmente.

Status legale[modifica | modifica wikitesto]

L'affermazione che Sealand sia uno Stato indipendente e sovrano si basa su un'interpretazione di una decisione, di magistratura inglese, risalente al 1968, in cui è stato dichiarato che Roughs Tower si trovasse in acque internazionali e quindi al di fuori della giurisdizione di quel tribunale nazionale.[senza fonte]

Nel diritto internazionale, le scuole di pensiero più comuni per la creazione di uno Stato sono le teorie costitutive e dichiarative della creazione dello Stato. La teoria costitutiva è il modello standard ottocentesco della statualità e la teoria dichiarativa è stata sviluppata nel XX secolo per ovviare alle carenze della teoria costitutiva. Nella teoria costitutiva, esiste uno Stato esclusivamente tramite il riconoscimento da parte di altri stati. La teoria si divide se questo riconoscimento richiede 'riconoscimento diplomatico' o semplicemente 'il riconoscimento dell'esistenza'. Sealand non ha ricevuto alcun riconoscimento ufficiale, ma è stato sostenuto da Bates che i negoziati condotti dalla Germania a seguito di un breve episodio di ostaggi costituisca 'il riconoscimento dell'esistenza' (e, dato che il governo tedesco secondo come riferito ha inviato un ambasciatore alla torre, riconoscimento diplomatico). Nella teoria dichiarativa di statualità, un'entità diventa uno Stato non appena soddisfa i criteri minimi per la statualità. Pertanto, il riconoscimento da parte di altri Stati è puramente 'dichiarativo' e non è necessario per l'esistenza dello Stato stesso.

Sulla statualità di Sealand e sul suo status internazionale sono stati prodotti due diversi pareri legali in tempi diversi da parte di due docenti universitari: il primo nel 1978 da parte di Béla Vitàny dell'università di Nimega[13], il secondo nel 2017 da parte di Jacobo Rios Rodriguez dell'Università di Perpignano Via Domitia[14], tesi a dimostrarne la statualità e la legittima sovranità del principato.

Governo e politica[modifica | modifica wikitesto]

A prescindere dal suo status giuridico, Sealand è gestito dalla famiglia Bates come se fosse un'entità sovrana riconosciuta e venisse trasmesso agli eredi di famiglia. Roy Bates si è designato come 'il principe Roy' e la sua vedova come 'principessa Joan'. Il loro figlio è chiamato nella piattaforma "sua altezza reale il principe Michael" ed è stato indicato come il 'Principe Reggente' della famiglia Bates dal 1999. In questo ruolo, egli sarebbe 'Capo dello Stato' e anche 'Capo di Governo '. In una conferenza sulle micronazioni, ospitate dall'Università di Sunderland nel 2004, Sealand fu rappresentata da Michael Bates. L'impianto è ora occupato da uno o più bidelli rappresentanti di Michael Bates, il quale risiede in Essex, Inghilterra.

La Costituzione di Sealand è stata scritta nel 1974. Si compone di un preambolo e sette articoli. Il preambolo afferma l'indipendenza del Sealand, mentre gli articoli variamente trattano lo Stato di Sealand come una monarchia costituzionale, il potenziamento degli uffici di governo, il ruolo di un nominato, Senato consultivo, le funzioni di una nomina, di consulenza tribunale legale, il divieto di portare armi, se non per i membri di una designata 'Sealand Guard', il diritto esclusivo del sovrano di formulare la politica estera e modificare la costituzione e la patrilineare successione ereditaria della monarchia. Il sistema giudiziario di Sealand afferma di seguire la common law britannica e gli statuti assumono la forma di decreti emanati dal sovrano. Sealand ha rilasciato passaporti di "fantasia" (come definito dal Consiglio dell'Unione europea), che ovviamente non sono validi per i viaggi internazionali e detiene il Guinness World Record per 'la più piccola area che rivendica lo status di nazione'. Il motto di Sealand è E Mare Libertas (Dal mare, Libertà). Appare sugli oggetti Sealandic - come francobolli, passaporti e monete - ed è il titolo dell'inno: Sealandic. L'inno è stato composto dal londinese Basil Simonenko; essendo un inno strumentale, non ha parole. Nel 2005, l'inno è stato registrato dalla Slovak Radio Symphony Orchestra e pubblicato nel loro CD "Inni Nazionali del Mondo", vol. 7: Qatar - Siria.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Il 22 maggio 2013 l'alpinista Kenton Cool posiziona una bandiera di Sealand sulla sommità del monte Everest. Per la stagione calcistica 2003-2004, Sealand può vantare perfino una propria nazionale di calcio, grazie a un accordo pattuito dal principe Michael con la squadra danese Vestbjerg Vintage, volto a dar maggior prestigio alla nazione. Sempre nel 2003, l'atleta canadese Darren Blackburn rappresenta il principato del Sealand nella disciplina della maratona.

Bandiera[modifica | modifica wikitesto]

La bandiera di Sealand

La bandiera è stata disegnata nell'estate del 1967 da Roy Bates, Joan Bates sua moglie, Michael Bates e Penny Bates, i loro figli, che avevano rispettivamente 14 e 16 anni; ed è stata innalzata il 2 settembre dello stesso anno.[15]

(EN)

«My father would describe it as red for Roy, black for his days in pirate radio, with a white line denoting the path of virtue and purity we walk today»

(IT)

«Mio padre descriverebbe [i colori] come rosso per Roy, nero per i suoi giorni in radio pirata, con una linea bianca che indica il percorso di virtù e purezza che percorriamo oggi»

Il rosso rappresenta Paddy Roy Bates, il fondatore e primo "sovrano" della micronazione. Il bianco rappresenta i valori della virtù e della purezza percorsi dai Principi di Sealand. Infine, il nero rappresenta il periodo in cui Roy Bates gestiva la radio pirata, che lo ha portato a fondare la micronazione.[16]

La bandiera di Sealand è simile alle bandiere nazionali del Congo, della RD Congo, della Namibia, di St. Kitts e Nevis, delle Isole Salomone e della Tanzania. Difatti, ognuna ha una fascia che si estende dal basso a sinistra in alto a destra, dividendo così la bandiera in tre parti distinte.[15] Tuttavia, la bandiera del Principato è più vecchia di tutte le altre, tranne quelle del Congo e della Tanzania.[15]

Araldica e titoli nobiliari[modifica | modifica wikitesto]

Il titolo di nobiltà del principato è di possibile ottenimento, attraverso una lettera di titolo acquisito firmato dal principe reggente; indipendentemente dalla cittadinanza posseduta, un attestato, approvato con nulla osta dalla famiglia reale, che conferisce il titolo di "lord", "barone", "conte", "duca" (oppure anche di "lady", "baronessa" o "contessa" o "duchessa") di Sealand; nel 2013 è stato ideato anche il titolo di "cavaliere" dell'ordine di Sealand.[17] I certificati sono ovviamente riconosciuti all'interno del solo principato e permettono di essere invitati come consiglieri del "principe", partecipare a banchetti e manifestazioni che si possono tenere nel principato stesso o anche in sede estera.[18] L'uso in altri stati dei titoli di Sealand è possibile compatibilmente con le normative in vigore negli stati stessi. In Italia, ai sensi della XIV disposizione transitoria della Costituzione per cui "i titoli nobiliari non sono riconosciuti"[19][20], non hanno alcuna rilevanza giuridica, il loro utilizzo è pertanto pienamente libero nell'ambito del diritto privato. Sealand rilascia inoltre stemmi araldici[21].

Elenco dei principi[modifica | modifica wikitesto]

Principi di Sealand
Ritratto Titolo Nominativo Mandato
Principe Roy di Sealand
(Prince Roy of Sealand)
Paddy Roy Bates
(1921-2012)
2 settembre 1967 - 9 ottobre 2012
Principe Michael di Sealand
(Prince Michael of Sealand)
Michael Bates
(1952-)
9 ottobre 2012 - in carica

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Offshore and offline?, su news.bbc.co.uk, BBC News, 5 giugno 2000. URL consultato il 19 novembre 2013.
  2. ^ Susanna Baggio, La micronazione su una piattaforma di cemento e metallo, nel mare del Nord, su Il Post, 17 settembre 2021. URL consultato il 18 settembre 2021.
  3. ^ Graziani, p. 30.
  4. ^ Graziani, p. 31.
  5. ^ Graziani, p. 32.
  6. ^ Graziani, p. 37.
  7. ^ (EN) Thomas Wagner, Tiny 'nation' located off England is for sale, su legacy.utsandiego.com, UT San Diego, 9 gennaio 2007. URL consultato il 19 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2015).
  8. ^ (EN) 'Smallest state' seeks new owners, su news.bbc.co.uk, BBC News, 8 gennaio 2007. URL consultato il 19 novembre 2013.
  9. ^ a b Nicola Battista e Nicola D'Agostino, Benvenuti a Sealand: Storia segreta della più celebre micronazione al mondo, Kutbooks, 2016, ISBN 9783958496057.
  10. ^ “Io, il principe del più piccolo Stato del mondo”, su lastampa.it, 20 giugno 2019. URL consultato l'8 aprile 2020.
  11. ^ Graziani, p. 41.
  12. ^ Brexit: contrari chiedono cittadinanza a Principato Sealand - Uomini e Mare - Mare, su ANSA.it, 19 giugno 2019. URL consultato l'8 aprile 2020.
  13. ^ (EN) James Bates, Legal Opinion On Sealand | Sealand Principality, su sealandgov.org. URL consultato l'8 aprile 2020 (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2020).
  14. ^ (EN) James Bates, Sealand Statehood By Jacobo Rodrigeuz | Legal Opinion Today, su sealandgov.org. URL consultato l'8 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2020).
  15. ^ a b c (EN) Alex Crouch, Flag of Sealand, su The Flag Institute, 1º settembre 2015. URL consultato l'8 maggio 2020.
  16. ^ The flag of the Principality of Sealand explained. Paysage, Voyage, su Pinterest. URL consultato l'8 maggio 2020.
  17. ^ Graziani, p. 33.
  18. ^ Graziani, p. 34.
  19. ^ Diritto Nobiliare, su dirittonobiliare.com. URL consultato l'8 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2020).
  20. ^ I titoli nobiliari e la Costituzione (Il Registro della Nobiltà Italiana), su portalearaldica.it.
  21. ^ (EN) thomas amos, Personalised Coat Of Arms - Principality Of Sealand Coat Of Arms, su sealandgov.org. URL consultato l'8 aprile 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Graziano Graziani, Stati d'eccezione. Cosa sono le micronazioni, Roma, Edizioni dell'asino, 2012.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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