Mario Nicolis di Robilant

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Mario Nicolis di Robilant

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato27 novembre 1913 –
29 settembre 1919
Legislaturadalla XXIV
Gruppo
parlamentare
liberale democratico prima e unione democratica poi
Sito istituzionale

Dati generali
Professionemilitare
Mario Nicolis di Robilant
NascitaTorino, 28 aprile 1855
MorteRoma, 23 luglio 1943
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armata Regio esercito
ArmaFanteria
Anni di servizio1871 - 1924
GradoGenerale d'armata
GuerrePrima guerra mondiale
CampagneFronte italiano
BattaglieBattaglia di monte Piana
Prima battaglia del Piave
Comandante diIV Corpo d'armata
4ª Armata
Studi militariAccademia militare di Torino
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Mario Nicolis di Robilant
Conte
In carica11 giugno 1936 –
23 luglio 1943
InvestituraTitolo concesso motu proprio da Vittorio Emanuele III di Savoia
PredecessoreTitolo inesistente
SuccessoreTitolo estinto
TrattamentoSua Eccellenza
Altri titoliNobile dei conti di Robilant
Signore di Cereaglio
NascitaTorino, 28 aprile 1855
MorteRoma, 23 luglio 1943
DinastiaNicolis di Robilant
PadreCarlo Alberto Nicolis di Robilant
MadreLidia Nomis di Pollone
ConsorteMargherita Francesetti di Hautecour
FigliIrene
Gabriella
Margherita
Maria Luisa
Religionecattolicesimo

Mario Nicolis di Robilant (Torino, 28 aprile 1855Roma, 23 luglio 1943) è stato un militare e politico italiano, noto per aver guidato la 4ª Armata del Regio Esercito durante la prima guerra mondiale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

I primi anni[modifica | modifica wikitesto]

Mario Nicolis di Robilant nacque a Torino nel 1855, figlio del conte Carlo Alberto e di sua moglie, la nobildonna Lidia Nomis di Pollone. A Torino, il Robilant frequentò nell'agosto 1874 l'Accademia Reale, uscendone sottotenente ed assegnato ad un reggimento di artiglieria. Ottenuta la promozione a tenente, Robilant nel 1882 fu inviato presso lo Stato Maggiore del Regio Esercito dove rimase fino all'aprile 1890, quando fu trasferito col grado di maggiore nel 10º Reggimento bersaglieri. L'anno nuovo, il 1891, lo vide aiutante di campo di Vittorio Emanuele di Savoia-Aosta, e dopo quattro anni, quando era già tenente colonnello, diventò capo di Stato Maggiore della divisione Bologna.

Promosso colonnello, venne incaricato di guidare il 68º Reggimento di fanteria, ma nel 1898 ritornò nello Stato Maggiore dell'esercito. Presto Robilant diventò maggiore generale e assunse nel 1903 il comando della brigata Basilicata per poi, nell'aprile 1908, essere destinato al Ministero degli Affari Esteri[1] con l'incarico di addestrare la Gendarmeria macedone insieme ai Carabinieri, [2] succedendo ad Emilio Degiorgis.

Tenente generale nel 1910, un anno dopo era al comando della Divisione Piacenza prima e della Torino poi, finché non venne nominato Capo del XII Corpo d'armata nel 1914.

La prima guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Allo scoppio della prima guerra mondiale il comandante si trovava al vertice del IV Corpo d'armata che condusse alla conquista del Monte Nero[1], quindi nel settembre 1915 assunse il comando della 4ª Armata stanziata sul Cadore.

Dal dicembre del 1915 sostituì Luigi Nava nella conduzione delle forze italiane nella inconcludente Battaglia di monte Piana.

Il 23 febbraio 1917 venne nominato Senatore del Regno d'Italia giurando il 27 giugno[3].

A seguito della disfatta di Caporetto del Regio Esercito gli fu ordinato dal generale Luigi Cadorna di ritirarsi nei pressi del monte Grappa, ma egli, che forse non si era reso conto della gravità della situazione[4], ordinò di ripiegare con un ritardo che causò la cattura di circa 11.500 uomini[5], intrappolati dalle forze di Otto von Below. A questo suo grave errore comunque Robilant rispose poco tempo dopo vincendo la prima battaglia del Piave, e nel febbraio del 1918 lasciò la 4ª Armata per passare alla 5ª. Finì la guerra rappresentando l'Italia al Consiglio Supremo di Guerra Interalleato di Versailles.

Robilant fece ritorno al suo paese nel febbraio del 1919 per prendere il comando dell'8ª Armata, ma il 30 novembre, dietro sua specifica richiesta, venne congedato (aveva 64 anni). Prima di morire a Roma nel 1943, ricevette l'ultima promozione nel 1925 a Generale d’Armata della Riserva.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze italiane[modifica | modifica wikitesto]

Grande ufficiale dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Guerra al Valor Militare - nastrino per uniforme ordinaria
Croce al merito di guerra - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia mauriziana per merito militare di 10 lustri - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'Oro al merito di lungo comando nell'esercito (20 anni) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'Oro al merito di lungo comando nell'esercito (20 anni)
Croce d'oro per anzianità di servizio (ufficiali e sottufficiali, 40 anni) - nastrino per uniforme ordinaria
Croce d'oro per anzianità di servizio (ufficiali e sottufficiali, 40 anni)
Medaglia commemorativa della guerra italo-austriaca 1915 – 18 (4 anni di campagna) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa dell'Unità d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa italiana della vittoria - nastrino per uniforme ordinaria
Croce commemorativa della 4ª Armata - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Grand'Ufficiale dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
Grand'Ufficiale dell'Ordine di Leopoldo (Belgio) - nastrino per uniforme ordinaria
Grand'Ufficiale dell'Ordine dell'Aquila Bianca (Serbia) - nastrino per uniforme ordinaria
Croix de Guerre francese del 1914–1918 - nastrino per uniforme ordinaria
Distinguished Service Medal (Stati Uniti) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Mario Nicolis di Robilant, su digilander.libero.it. URL consultato il 24 marzo 2010.
  2. ^ 1904-1911 In Macedonia: una Gendarmeria da riorganizzare, su carabinieri.it. URL consultato il 25 marzo 2010.
  3. ^ Scheda senatore Mario Nicolis di Robilant, su notes9.senato.it. URL consultato il 24 marzo 2010.
  4. ^ Il ritardo della 4ª Armata, su frontedolomitico.it. URL consultato il 24 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2013).
  5. ^ Silvestri, Mario, Caporetto, una battaglia e un enigma, p. 230, Milano, Bur, 2006. ISBN 88-17-10711-5
  6. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Comandante generale delle truppe alpine Successore
Tullo Masi 24 maggio - 29 luglio 1915 Giulio Tassoni
Controllo di autoritàVIAF (EN305323435 · GND (DE1043189874 · WorldCat Identities (ENviaf-305323435