Luigi Marattin

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Luigi Marattin

Presidente della 6ª Commissione
Finanze della Camera dei deputati
Durata mandato30 luglio 2020 –
9 novembre 2022
PresidenteRoberto Fico
PredecessoreRaffaele Trano
SuccessoreMarco Osnato

Deputato della Repubblica Italiana
In carica
Inizio mandato23 marzo 2018
LegislaturaXVIII, XIX
Gruppo
parlamentare
XVIII:
- Partito Democratico (fino al 19/09/2019)
- Italia Viva
(dal 19/09/2019)
XIX:
- Azione - Italia Viva - Renew Europe (fino al 20.11.2023)
- Italia Viva - Il Centro - Renew Europe (dal 20.11.2023)
CoalizioneXVIII: Centro-sinistra
CircoscrizioneXVIII: Emilia-Romagna
XIX: Piemonte 2
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoItalia Viva (dal 2019)
In precedenza:
DS (2004-2007)
PD (2007-2019)
Titolo di studioDottorato di ricerca in Economia politica
Università
ProfessioneProfessore associato di Economia politica

Luigi Marattin (Napoli, 20 febbraio 1979) è un politico ed economista italiano, eletto alle elezioni politiche del 2018 con il Partito Democratico, per poi passare nel 2019 ad Italia Viva di Matteo Renzi.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Napoli il 20 febbraio 1979 da genitori napoletani, padre ingegnere chimico di origini venete e madre casalinga[1]. Trasferitosi a Brindisi, vi frequenta gran parte delle scuole elementari e successivamente, nel 1988, si trasferisce a Ferrara dove frequenta il Liceo Scientifico Statale A. Roiti; studia poi Economia delle amministrazioni pubbliche e delle istituzioni internazionali all'Università degli Studi di Ferrara (con Erasmus all'Università di Birmingham), laureandosi cum laude nel 2001. Nel 2002 consegue un Master of Science in Economics presso l'Università di Warwick, nel Regno Unito.

Nel maggio 2007 consegue il dottorato di ricerca in Economia politica presso il Dipartimento di Scienze Economiche dell'Università degli Studi di Siena.

Nel 2020 diventa professore associato di Economia politica presso il Dipartimento di Scienze Economiche dell'Università di Bologna.

I suoi interessi di ricerca si concentrano sulla finanza pubblica e sui meccanismi di trasmissione della politica fiscale.[2]

Attività politica[modifica | modifica wikitesto]

Unitosi alla corrente liberale Libertà Eguale dei Democratici di Sinistra (DS), alle elezioni amministrative del giugno 2004 viene eletto consigliere comunale di Ferrara, tra le liste dei DS, carica che ricoprirà fino al 2009 facendo parte della Commissione Bilancio e controllo sui servizi pubblici locali.[1]

Partecipa alla fondazione del Partito Democratico il 14 ottobre 2007, venendo eletto nella prima Assemblea Nazionale alle primarie fondative, nelle liste a sostegno della candidatura di Walter Veltroni a segretario nazionale (viene poi rieletto membro dell'Assemblea Nazionale alle primarie del 8 dicembre 2013 a sostegno della candidatura di Matteo Renzi).[1]

Nell’ottobre 2009 viene nominato nel Consiglio di Amministrazione di Holding Ferrara Servizi, holding per la razionalizzalizzazione e riorganizzazione le partecipazioni societarie del comune di Ferrara, incarico che mantiene fino al dicembre 2010.[3]

Dal dicembre 2010 al settembre 2014 è stato assessore al Bilancio e alle Partecipazioni del comune di Ferrara[4]. In quel periodo si è occupato di diminuire la spesa corrente, le tasse comunali e soprattutto a ridurre più di un terzo il debito del comune.[1]

Dal 2014 al 2018 è stato prima consigliere economico del Presidente del Consiglio Matteo Renzi in un think tank insieme a Marco Fortis, Yoram Gutgeld e Tommaso Nannicini[5] e poi del successore Paolo Gentiloni[6].

Dal marzo 2016 al giugno 2018 è Presidente della Commissione Tecnica sui Fabbisogni Standard.[7]

Elezione a deputato[modifica | modifica wikitesto]

Alle elezioni politiche del 2018 viene eletto alla Camera dei deputati nelle liste del Partito Democratico nella circoscrizione di Parma-Piacenza-Reggio Emilia e diventa Capogruppo in Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione[8].È membro della Commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema bancario e finanziario.[9]

Nel settembre 2019 segue Matteo Renzi nella scissione che dà vita a Italia Viva diventando vicepresidente del gruppo parlamentare alla Camera.[10]

Nell'ottobre 2019 fa discutere la sua proposta di rendere obbligatoria la carta d'identità per l'uso dei social.[10][11]

Nel giugno 2020 è stato relatore di maggioranza al DL Rilancio[12]. Nello stesso anno a luglio 2020 viene eletto Presidente della 6ª Commissione permanente Finanze della Camera.[13]

Nel gennaio 2021 promuove, come Presidente della Commissione Finanze della Camera, un'indagine conoscitiva sulla riforma dell’IRPEF e altri aspetti del sistema tributario svolta dalle commissioni Finanze di Camera e Senato[14].

Alle elezioni politiche anticipate del 25 settembre 2022 viene candidato per la Camera dei deputati come capolista di Azione - Italia Viva nei collegi plurinominali Piemonte 2 - 01 e Piemonte 2 - 02 risultando eletto in quest'ultimo collegio.[15]

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2012, quand'era assessore del Comune di Ferrara, suscitarono scalpore alcune sue esternazioni, vagamente omofobe, relative all'allora presidente di Sinistra Ecologia Libertà, Nichi Vendola, dicendogli "va' a elargire prosaicamente il tuo orifizio anale in maniera totale e indiscriminata". In seguito a delle critiche da questi rivolte nei confronti di Matteo Renzi,[16] Marattin si è poi scusato, chiarendo anni dopo che si trattò di un "equivoco molto sfortunato" e che "non voleva essere un riferimento alla sua sessualità".[17]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Chi sono – Luigi Marattin, su luigimarattin.it. URL consultato il 20 novembre 2021.
  2. ^ Pubblicazioni Luigi Marattin, su unibo.it. URL consultato il 14 settembre 2020.
  3. ^ CV Luigi Marattin (PDF), su mef.gov.it, mef.it. URL consultato il 14 settembre 2020.
  4. ^ Marattin lascia la giunta e spunta una lacrima, su ilrestodelcarlino.it. URL consultato il 14 settembre 2020.
  5. ^ Tommaso Rodano, Mezzo uomo e mezzo talk show: il volto telegenico del renzismo, Il Fatto Quotidiano, 31 ottobre 2019, p. 7
  6. ^ Chi è Luigi Marattin, l'economista passato dal PD a Italia Viva?, su Money.it, 29 ottobre 2019. URL consultato il 31 marzo 2021.
  7. ^ Commissione Federalismo fiscale, audizione Marattin, presidente Commissione tecnica fabbisogni standard, su camera.it. URL consultato il 14 settembre 2020.
  8. ^ Luigi Marattin, su camera.it. URL consultato l'8 febbraio 2019.
  9. ^ camera.it, https://www.camera.it/leg18/29?tipoAttivita=&tipoVisAtt=&shadow_deputato=307328&lettera=&idLegislatura=18&tipoPersona=.
  10. ^ a b Chi è Luigi Marattin, l'economista passato dal Pd a Italia Viva', su money.it, 29 ottobre 2019. URL consultato il 5 novembre 2019.
  11. ^ Odio in rete, Marattin chiede la carta social. Ma spuntano suoi insulti a Vendola e alla Lega, su repubblica.it, 30 ottobre 2019. URL consultato il 5 novembre 2019.
  12. ^ DL Rilancio: ripresi i lavori in commissione, su tiscali, 2 luglio 2020. URL consultato il 2 luglio 2020.
  13. ^ Notte da crisi di nervi sulle commissioni tra grillini, renziani e Leu: alla Lega due presidenti, salta Grasso. Passa a fatica Marattin, su Open, 30 luglio 2020. URL consultato il 30 luglio 2020.
  14. ^ Via alla Commissione per la nuova Irpef, su Ipsoa Finanza, 9 gennaio 2021. URL consultato il 1º marzo 2021.
  15. ^ Tutti i deputati eletti al proporzionale, in la Repubblica, 26 settembre 2022.
  16. ^ Assessore Pd comune Ferrara insulta Vendola. Sel: Si dimetta, LaPresse, 2 novembre 2012. URL consultato il 25 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2015).
  17. ^ Quegli insulti di Marattin a Lega e Vendola, lui: "Con Nichi un equivoco", su adnkronos.com, Adnkronos, 30 ottobre 2019. URL consultato il 10 giugno 2020.

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