Lucio Cornelio Lentulo Crure

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Lucio Cornelio Lentulo Crure
Console della Repubblica romana
Nome originaleLucius Cornelius Lentulus Crus
Morte48 a.C.
GensCornelia
PadrePublio Cornelio Lentulo
Pretura58 a.C.
Consolato49 a.C.[1]

Lucio Cornelio Lentulo Crure (in latino Lucius Cornelius Lentulus Crus, in greco antico Λεύκιος Κορνήλιος Λέντλος Κρούς; ... – 48 a.C.) è stato un politico romano del I secolo a.C..

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Probabilmente fratello del console Publio Cornelio Lentulo Spintere[2], nel 58 a.C. fu pretore, si candidò al consolato nel 56 a.C., ma venne battuto dai due triumviri Marco Licinio Crasso e Gneo Pompeo Magno.[3] Riuscì a farsi eleggere console solo nel 49 a.C. insieme a Gaio Claudio Marcello.[1]

Allo scoppio della guerra civile dichiarò la sua aperta posizione ostile a Cesare e gli stessi Commentarii de bello civili si aprono con la sua invettiva contro il proconsole delle Gallie. Poco dopo dovette scappare con il collega e col resto del Senato, seguendo Pompeo, la cui strategia implicò l'abbandono dell'Urbe. In seguito con due legioni si spostò da Roma all'Illirico, a Dyrrhachium, dove fu messo a capo delle due legioni. Lucio Cornelio Balbo tentò inutilmente di persuaderlo per un passaggio ai cesariani.

Era noto per essere particolarmente amante del lusso e, per questo, spesso oberato dai debiti. Dopo la disfatta pompeiana a Farsalo (agosto 48 a.C.), si recò in Egitto, accompagnando Pompeo. Morì il giorno successivo alla morte di Pompeo, nel carcere di Tolomeo XIII. Cicerone ricorda Crure nella XIII Filippica, rimpiangendo di non poterlo avere al suo fianco come alleato contro Marco Antonio.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Cesare, De Bello civili, I, 1.
  2. ^ In The Magistrates of the Roman Republic (MRR), volume II, viene indicata la sigla P. f. (Publii filius) sia per Spintere (p. 199) sia per Crure (p. 256). Una divergenza rimane nell'indicazione Cn. n. (Gnei nepos), presente nel nome di Spintere, ma non in quello di Crure.
  3. ^ (EN) Richard J. Evans, CANDIDATES AND COMPETITION IN CONSULAR ELECTIONS AT ROME BETWEEN 218 AND 49 BC, in Acta Classica, vol. 34, 1991, pp. 111–136. URL consultato il 13 giugno 2021.
  4. ^ Marco Tullio Cicerone, Filippiche, XIII, 29.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Console romano Successore
50 a.C.
Lucio Emilio Lepido Paolo
Gaio Claudio Marcello
49 a.C.
con Gaio Claudio Marcello
48 a.C.
Gaio Giulio Cesare II
Publio Servilio Vatia Isaurico
Controllo di autoritàVIAF (EN3399155919262339730000 · GND (DE118700233X