Goldfinger (gruppo musicale)

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Goldfinger
Paese d'origineBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
GenereSka punk[1]
Rock alternativo[1]
Third wave of ska[1]
Pop punk[2]
Periodo di attività musicale1994 – in attività
Album pubblicati9
Studio6
Live2
Raccolte1
Sito ufficiale

I Goldfinger sono un gruppo ska punk/pop punk statunitense, nato nel 1994 a Los Angeles in California e considerato uno dei più importanti esponenti della third wave of ska insieme ai No Doubt, i Sublime e i Rancid[1][3]. La band è nota anche per la sua militanza nel campo dei diritti degli animali, sostenendo direttamente il PETA e l'Animal Liberation Front[4][5]. Ad esempio, hanno contribuito con la traccia What Gives You the Right alla compilation benefit della Southern Animal Rights Coalition Until Every Cage Is Empty e hanno scritto la traccia Free Kevin Kjonaas per l'omonimo attivista animalista e coinvolto nel progetto SHAC 7[6]. Alcuni spezzoni di discorsi della fondatrice del PETA Ingrid Newkirk sono stati inclusi nella traccia Behind the Mask, grazie al permesso della stessa Newkirk[7].

Storia del gruppo[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1994 John Feldmann e Simon Williams lavorano insieme in un magazzino di scarpe chiamato Na Na's a Los Angeles, in California. Avendo deciso di formare una band, si mettono in cerca di un batterista e lo trovano in Darrin Michael Pfeiffer, che lavorava al vicino Starbucks e che dopo aver sentito un demo dei due decide di unirsi a loro[3][8]. A quel punto Feldmann chiama a far parte della band il suo amico Charlie Paulson, a cui dà anche un demo per imparare le canzoni. Il giorno seguente il nuovo chitarrista si esibisce con la band, un solo giorno dopo essere entrato a farne parte[3].

Nel febbraio 1995 la band pubblica il primo EP, Richter, che ottiene ottime recensioni e anche un certo successo nelle radio indie dei college[3][8]. Grazie alla popolarità dell'EP il gruppo firma un contratto con la major Universal Records: Goldfinger, l'album di debutto della band, viene pubblicato nella primavera 1996 su una sottoetichetta della Universal, la Mojo Records, e riesce ad entrare nella principale classifica statunitense, la Billboard 200, piazzandosi al numero 110[9]. Dal disco vengono anche realizzati tre video musicali, Here in Your Bedroom, che raggiunge la posizione numero 5 della Alternative Airplay, Mable e Only a Day, che aumentano di molto la popolarità del complesso[3][10]. Lo stesso anno suonano con band come Sex Pistols, No Doubt, Reel Big Fish e partecipano al Vans Warped Tour, effettuando in un anno 382 concerti[1][3]. Nel settembre 1997 pubblicano Hang-Ups, il loro secondo album studio. Anche se meno popolare del precedente Goldfinger, il disco guadagna alla band alcune apparizioni in tv e raggiunge la posizione numero 85 della Billboard[8][11]. I due singoli estratti sono This Lonely Place, che raggiunge il numero 14 della Modern Rock Tracks, e More Today Than Yesterday, cover degli Spiral Staircase in seguito inclusa nel film con Adam Sandler Wateroby[1][3][8][12]. Nell'estate 1998 Simon Williams lascia i Goldfinger, a causa di interessi musicali differenti, e viene rimpiazzato da Kelly Thomas Lemieux, che aveva suonato con Feldmann negli Electric Love Hogs e faceva parte dei 22jacks[3]. Nel 1999 viene pubblicato l'EP Darrin's Coconut Ass: Live from Omaha, formato da 8 cover, e nel marzo 2000 esce il terzo album Stomping Ground, da cui vengono estratti i singoli Counting the Days negli Stati Uniti e 99 Red Balloons in Europa[3]. Il disco ottiene un successo minore rispetto ai suoi predecessori, raggiungendo la posizione numero 109 della Billboard 200 e non riuscendo a piazzare nessun singolo nelle classifiche statunitensi[8][13]. Dopo vari tour in Europa assieme a Eve6, Bloodhound Gang, Showoff e Mest, la band registra nel 2000 in Inghilterra il suo primo album live, Foot in Mouth, che viene messo in vendita tramite il sito e i concerti nel 2001.

Nel settembre 2001 Charlie lascia la band, sostituito sul finire dello stesso anno da Brian Arthur[8]. Nel maggio 2002 esce il quarto album Open Your Eyes, che viene prodotto e co-mixato dallo stesso Feldmann e segna il passaggio alla Maverick Records di proprietà di Madonna[3]. Il disco si piazza al numero 136 della Billboard 200, mentre il singolo omonimo Open Your Eyes raggiunge il numero 37 della Modern Rock Tracks[14][15]. Dopo 3 anni e vari tour, nel 2004 viene anche registrato il primo DVD Live at the House of Blues, i Goldfinger tornano in studio e agli inizi del 2005 pubblicano Disconnection Notice. Nel 2006 esce The Best of Goldfinger, edito dalla loro vecchia casa discografica. A metà 2006 i Goldfinger si separano da Brian e fa il suo ritorno nella band Paulson. Finiscono le date fissate in Europa e si rinchiudono in studio per registrare un nuovo album in vecchio stile Goldfinger. Questo nuovo lavoro doveva uscire nell'aprile 2007 edito dalla SideOneDummy Records, ma visto l'infortunio di John e la possibile malattia del figlio, l'uscita è stata posticipata per il 22 aprile 2008, con il nome di Hello Destiny.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Formazione attuale[modifica | modifica wikitesto]

Nome Strumenti Info
John Feldmann voce e chitarra dal 1994
Charlie Paulson chitarra dal 1994 al 2001, ritornato nel 2006
Kelly Lemieux basso dal 1998
Travis Barker batteria dal 2016

Ex componenti[modifica | modifica wikitesto]

Nome Strumenti Permanenza
Brian Arthur chitarra 2001-2006
Simon Williams basso 1995-1998
Darrin Pfeiffer batteria 1994 - 2016

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

Live[modifica | modifica wikitesto]

Raccolte[modifica | modifica wikitesto]

EP[modifica | modifica wikitesto]

Split[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

DVD[modifica | modifica wikitesto]

Colonne sonore[modifica | modifica wikitesto]

Film[modifica | modifica wikitesto]

Canzone Film
99 Red Balloons Eurotrip
Vintage Queen American Pie
99 Red Balloons Non è un'altra stupida commedia americana
99 Red Balloons Kingpin

Videogame[modifica | modifica wikitesto]

Canzone Gioco Piattaforme
Superman Tony Hawk's Pro Skater Sony Playstation, Nintendo 64, Sega Dreamcast
99 Red Balloons Gran Turismo 3: A-Spec PlayStation 2
I'm Down Andy McDonald's Skateboarding Sony Playstation
Spokesman Tony Hawk's Pro Skater 4 Sony Playstation, Nintendo Gamecube, Xbox, Microsoft Windows, Mac
I Want Burnout Revenge PlayStation 2, Xbox, Xbox 360
I Want Burnout Legends PlayStation Portable, Nintendo DS
My Everything SSX on Tour Xbox, PlayStation 2, Nintendo Gamecube, PlayStation Portable
Still Counting the Days Shaun White Snowboarding Sony Playstation 2, Microsoft Windows, Mac
Superman Beatstar Android, iOS

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f (EN) Goldfinger, su allmusic.com. URL consultato il 16 ottobre 2010.
  2. ^ GOLDFINGER: La biografia, su mtv.it. URL consultato il 16 ottobre 2010.
  3. ^ a b c d e f g h i j (EN) GOLDFINGER BIOGRAPHY, su sing365.com. URL consultato l'8 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2010).
  4. ^ Keith, Shannon. Behind the Mask, Uncaged Films, 2006.
  5. ^ (EN) PETA2 agents talk about Goldfinger's new album and concert tour, su peta2.com. URL consultato il 28-01-11 (archiviato dall'url originale il 27 maggio 2012).
  6. ^ (EN) Support Kevin Kjonaas and the SHAC 7, su supportkevin.com. URL consultato il 28-01-11.
  7. ^ (EN) Full Biography, su vh1.com. URL consultato il 28-01-11.
  8. ^ a b c d e f (EN) Goldfinger bio, timeline, discography, pics & more on 100xr.com, su 100xr.com. URL consultato l'8 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2009).
  9. ^ (EN) Goldfinger - Charts & Awards, su allmusic.com. URL consultato l'8 dicembre 2010.
  10. ^ (EN) Goldfinger Singles - Charts & Awards, su allmusic.com. URL consultato l'8 dicembre 2010.
  11. ^ (EN) Hang-Ups - Charts & Awards, su allmusic.com. URL consultato l'8 dicembre 2010.
  12. ^ (EN) Hang-Ups Singles - Charts & Awards, su allmusic.com. URL consultato l'8 dicembre 2010.
  13. ^ (EN) Stomping Ground - Charts & Awards, su allmusic.com. URL consultato l'8 dicembre 2010.
  14. ^ (EN) Open Your Eyes - Charts & Awards, su allmusic.com. URL consultato l'8 dicembre 2010.
  15. ^ (EN) Open Your Eyes Singles - Charts & Awards, su allmusic.com. URL consultato l'8 dicembre 2010.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN156132299 · ISNI (EN0000 0001 0674 2281 · LCCN (ENno96053743 · GND (DE10284879-8 · BNE (ESXX169984 (data) · BNF (FRcb13997982b (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no96053743
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