Giovanni Grasso (giornalista)

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Giovanni Grasso

Consigliere per la stampa e la comunicazione e Direttore dell'Ufficio Stampa della Presidenza della Repubblica
In carica
Inizio mandato13 febbraio 2015
PresidenteSergio Mattarella
PredecessoreMaurizio Caprara

Dati generali
Titolo di studioLaurea in lettere moderne
UniversitàUniversità degli Studi di Roma "La Sapienza"
ProfessioneGiornalista, scrittore

Giovanni Grasso (Roma, 14 ottobre 1962) è un giornalista, scrittore e autore televisivo italiano, consigliere per la stampa e la comunicazione del Presidente della Repubblica e direttore dell'ufficio stampa della Presidenza della Repubblica dal febbraio 2015.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Studente al liceo classico San Leone Magno di Roma, ha come docente d'italiano Walter Mauro. Laureato in Lettere moderne presso l'Università "La Sapienza", è giornalista professionista dal 1989, nonché iscritto alla Associazione stampa parlamentare dal 1991[1].

Ha lavorato a La Discussione e al servizio politico dell'Agenzia Giornalistica Italia. Nel 1992 è stato assunto al quotidiano Avvenire, come redattore politico parlamentare.

Dal 1996 al 2001 è stato capo dell'ufficio stampa del presidente del Senato della Repubblica Nicola Mancino. Ha ideato e promosso[senza fonte] I concerti di Palazzo Madama nell'aula del Senato[2].

Nel 2011, in seguito alla formazione del governo Monti, ha assunto l'incarico di portavoce del ministro della Cooperazione internazionale e dell'Integrazione Andrea Riccardi[3] e l'ha ricoperto fino al 2013.

Studioso di storia del movimento cattolico in Italia, ha pubblicato diversi libri e ha partecipato, in veste di relatore, a numerosi convegni storici. È autore di documentari di carattere storico per Rai 3 HD e Rai Storia. Ha insegnato al Master di Giornalismo dell'Università di Bologna. È socio ordinario del PEN club italiano.

Giovanni Grasso, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il segretario generale Ugo Zampetti

Il 13 febbraio 2015 viene nominato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella Consigliere per la stampa e la comunicazione e Direttore dell'Ufficio Stampa,[4][5] confermato dopo le rielezione.

Ha curato, insieme a Paco Lanciano, la mostra L’umanità negata. Dalle leggi razziali italiane ad Auschwitz, allestita nel Palazzo del Quirinale, e inaugurata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 23 ottobre 2018.

Nel 2020 ha ricevuto il Premio Ischia come comunicatore dell’anno e il Premio Guido Dorso sezione giornalismo. Nel 2021 gli è stato assegnato il Premio Guido Carli.

I suoi romanzi e testi teatrali scandagliano, a cavallo tra storia e creazione, i sentimenti umani di fronte alle pagine più buie del Novecento: dalla persecuzione razziale in Germania (Il caso Kaufmann) , all'impegno degli esuli antifascisti all'estero (Fuoriusciti, dedicato all'incontro-scontro tra Sturzo e Salvemini; Icaro, il volo su Roma, che racconta la parabola di Lauro de Bosis) , agli orrori della Grande Guerra (Il segreto del tenente Giardina).

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Il partito dei liberi e forti, La Discussione, Roma 1989
  • I cattolici e l'Aventino, prefazione di Fausto Fonzi, Studium, Roma 1994
  • Giornalismo e politica nella Seconda Repubblica in: AA. VV., Storia della comunicazione in Italia: dalle gazzette a internet, a cura di Angelo Varni, Il Mulino, Bologna 2002
  • Luigi Sturzo e i Rosselli. Carteggio, prefazione di Gabriele De Rosa, Rubbettino, Soveria Mannelli 2002[6]
  • Sturzo e Salvemini, in: AA. VV, Gaetano Salvemini. Ancora un riferimento, a cura di Guido Pescosolido, Pietro Lacaita Editore, 2007.
  • Luigi Sturzo-Gaetano Salvemini. Carteggio (1925-1957), Rubbettino, Soveria Mannelli 2009[7]
  • L'impegno dei cattolici in politica in: Studium, fasc. 2- 2011, pp. 275–282
  • Scalfaro. L'uomo, il presidente, il cristiano, presentazione di Andrea Riccardi, Edizioni San Paolo, 2012
  • Le voci: «Sturzo e i cattolici italiani» e «Sturzo e gli intellettuali italiani» in: Lessico Sturziano, a cura di Antonio Parisi e Massimo Cappellano, Rubbettino, Soveria Mannelli 2013
  • Piersanti Mattarella. Da solo contro la mafia, presentazione di Andrea Riccardi, Edizioni San Paolo, 2014
  • Sergio Mattarella, il presidente degli Italiani, (co-autore: Riccardo Ferrigato), Edizioni San Paolo, 2015
  • Il caso Kaufmann (romanzo), Rizzoli, 2019, ISBN 9788817109192, Premio Cimitile 2019, Premio Biagio Agnes 2019, Premio Cortina d’Ampezzo per la narrativa 2019, Premio Capalbio per il romanzo storico 2019.
  • Fuoriusciti (testo teatrale) rappresentato la prima volta al Teatro Carignano di Torino il 9 dicembre 2019, con la regia di Piero Maccarinelli. Armando Editore, 2021, ISBN 9791259840769.
  • Icaro, il volo su Roma (romanzo), Rizzoli, 2021, ISBN 9788817157476, Premio Santa Barbara 2021, Premio Eugenia Tantucci 2021, Premio Fiuggi Storia 2021, Premio Amalago 2023.
  • Il segreto del tenente Giardina, (romanzo), Rizzoli, 2023, ISBN 9788817179768.
  • Il caso Kaufmann, (testo teatrale), debuttato al Teatro Sociale di Brescia il 17 ottobre 2023, per la regia di Piero Maccarinelli, con Franco Branciaroli, Viola Graziosi e Graziano Piazza.

Documentari[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze italiane[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 23 novembre 2021 [11]

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di San Gregorio Magno (Santa Sede) - nastrino per uniforme ordinaria
Grand'ufficiale dell'Ordine del Valore (Camerun) - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore con Placca dell'Ordine Reale Norvegese al Merito - nastrino per uniforme ordinaria
Grande Ufficiale dell'Ordine dell'Aquila Azteca (Messico) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Commendatore dell'Ordine della Fenice (Grecia) - nastrino per uniforme ordinaria
immagine del nastrino non ancora presente
Grand'Ufficiale dell'Ordine del liberatore San Martín (Argentina) - nastrino per uniforme ordinaria
Grand'Ufficiale dell'Ordine di Orange-Nassau (Paesi Bassi) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di II Classe dell'Ordine della Croce della Terra Mariana (Estonia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Fedele Servizio (Romania) - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore di I Classe dell'Ordine della Stella Polare (Svezia) - nastrino per uniforme ordinaria
Grande Ufficiale con Gran Decorazione in Oro e Stella (Repubblica d’Austria) - nastrino per uniforme ordinaria
Grande Ufficiale con Placca dell’Ordine al Merito (Repubblica Federale tedesca) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine dell’Amicizia (Repubblica dell’Azerbaigian) - nastrino per uniforme ordinaria
Officier de la Légion d’Honneur (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
Onorificenza dell’Ordine dell’Amicizia (Repubblica d’Armenia) - nastrino per uniforme ordinaria
Grande Ufficiale (Repubblica di Slovenia) - nastrino per uniforme ordinaria
Encomienda de Número – Orden de Isabel la Católica (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN2578824 · ISNI (EN0000 0000 5212 0574 · SBN CFIV246951 · LCCN (ENnr96017828 · GND (DE1029522871 · BNF (FRcb12511267k (data) · WorldCat Identities (ENlccn-nr96017828