Filippi (famiglia)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

I Filippi sono un'antica famiglia patrizia fiorentina, probabilmente d'origine romana.[1]

Le origini leggendarie[modifica | modifica wikitesto]

Secondo la leggenda medievale, il patrizio romano Quinto Marcio Filippi di Montefilippi fu compagno di gesta di Uberto Cesare, figlio di Catilina e fondatore della schiatta degli Uberti. Marcio, oriundo di Roma, fece costruire il Campidoglio di Firenze: infine accompagnò Uberto in Germania, dove Ottaviano Augusto li aveva mandati a sedare una rivolta di sassoni. Il fondatore storico della famiglia fu Braccio Filippi, armato cavaliere da Carlo re dei Franchi nel 786.

Anche suo figlio Brunello fu armato cavaliere da Carlo Magno, nell'805 (alcuni autori confondono i due come un unico personaggio, come per es. Ricordano Malispini nella sua "Storia fiorentina: dall'edificazione di Firenze fino al 1282, seguitata poi da Giacotto Malespini fino al 1286", Livorno, Glauco Masi, 1830, Volume 1, pag. 147)). Avevano come feudo Montefilippi, nella val di Greve, dove sorgeva il loro castello. All'inizio dell'XI secolo avevano abbandonato il feudo per inurbarsi a Firenze, mantenendo la signoria e costruendo una torre nel primo cerchio. Menzionata fra le famiglie potenti della città, da rami collaterali diede origine agli Strozzi, ai Gualfreducci, ai Bartoli Filippi, alla famiglia francese Philippy de Bucelli, e, sebbene con qualche incertezza storica, alla famiglia de' Gondi. “Gli antichi storici e genealogisti che scrissero dei Gondi, raccolsero volentieri la tradizione che li faceva discendere dai Filippi posti da Dante fra i più antichi abitatori di Firenze; più precisamente da quel Braccio Filippi armato cavaliere da Carlo Magno nel 786. Ma è una tradizione che non si appoggia ad alcun documento; e sembra perciò preferibile considerare come loro capostipite quell'Orlando di Bilicozzo, che nel 1197 sedeva nel consiglio del Comune” (Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Vol. 3, Bologna, Arnaldo Forni Editore, 1981). Più tardi si legge il nome di Uguccione di Gianni Filippi tra i Consiglieri che ratificarono la pace con i senesi nel 1201. Durante il XIII secolo decadde politicamente in quanto ghibellina. Dante cita i Filippi tra le antiche famiglie fiorentine in decadenza (Paradiso, XVI, 89).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante il declino politico, a Firenze la famiglia si distinse ancora con Filippo e Rustichello, poeti stilnovisti, e con alcuni priori tra cui Uguccione (Guccius), priore nel 1300. Nel XIII sec. si annovera anche un beato fra' Matteo Filippi, dell'Ordine dei Predicatori. Nell'anno 1302 un Gherardo Filippi, bandito da Carlo d'Angiò, andò esule a Venezia staccandosi dal ceppo fiorentino della famiglia. Suo figlio Pietro comandò nel 1327 due triremi offerte alla Repubblica dalle isole di Pago e di Brazza. La famiglia, stabilitasi infine nell'isola di Brazza, prosperò, separandosi dal ramo che ottenne la cittadinanza originaria di Venezia e che s'estinse alla fine del '700 (v. Tassini, bibliogr. n. 75). Nel 1389 moriva a Candia il capitan da mar Andrea; nel 1436 Giorgio rappresentava Brazza davanti al senato veneziano e al doge Francesco Foscari, ottenendo l'approvazione dello statuto dell'isola. Nel 1490 il generale Loredan inviò due galee al comando di Nadal Salamon e Pietro Filippi allo stretto dell'isola di Veglia per tagliare i rifornimenti dei Turchi. Nel 1498 moriva in un fortunale il sopracomite di galea Raffaele. Seguirono numerosi giuristi e militari al servizio della Serenissima. Negli anni 1483, 1563 e 1579 i Filippi erano annoverati tra le famiglie che eleggevano gli abati di Povlia Comenda, l'abbazia benedettina di S. Giovanni della metà del XIV secolo. Girolamo fu uno dei nobili che nel 1565 emanò la sentenza nella controversia tra gli abitanti di Brazza e il doge Francesco Dandolo, in merito ad alcune donazioni, che si risolse a favore degli abitanti dell'isola.

Giovanni Vincenzo de Filippi (1656-1738) dell'Ordine dei Servi di Maria, fu vescovo prima di Zante e Cefalonia nell'anno 1698, poi di Caorle nell'anno 1718. Nel 1750 Giovanni si trasferì a Zara. Suo figlio Petrus (1754-1806), su incarico della Serenissima, divenne controllore dei beni ecclesiastici di Dalmazia. Con la caduta della Repubblica di Venezia, Petrus, iscritto al capitolo nobiliare di Scardona e diventato avvocato, nel 1806 rappresentò l'Impero austriaco nelle trattative per la cessione del Regno delle Province Illiriche all'Impero napoleonico. Il rappresentante francese, col. Louis Jean Baptiste Simonet visconte di Maisonneuve, in seguito, si accasò con Orsola Filippi (1807). Il loro figlio, com.te di vascello Alexandre Amedée (1809 + 1872), non ebbe figli, ragion per cui i Filippi ereditarono il castello du Serret a Saint-Marcel-les-Sauzet. In questa famiglia, erede dei beni e titoli degli estinti conti Fondra-Ferra di Zara, si distinsero in Dalmazia con Gian Giuseppe (1792-1851), deputato alla Dieta del Regno di Dalmazia e corrispondente di Nicolò Tommaseo, e Natale (1822-1871), anch'egli deputato e insigne giurista. Nel 1848 le leggi feudali furono abolite in tutto l'Impero austro-ungarico: tuttavia Ulbo rimase feudo dei Filippi fino al 13 maggio 1900 quando Donato (1826-1912) concesse la libertà all'isola. La popolazione eresse nella piazza di Ulbo un cippo, tuttora in situ, con un ringraziamento epigrafico a Donato Filippi. Natale (1895-1959) fu celebre entomologo, letterato e patriota. La famiglia rimase in Dalmazia fino al 1943, anno in cui riparò a Venezia in seguito agli eventi bellici della seconda guerra mondiale. Il figlio Gian Giuseppe (1947), indologo, è stato professore ordinario all'Università Ca' Foscari di Venezia. Questa famiglia s'è ripetutamente imparentata con i Minucci di Conegliano, con i da Lisca di Verona, i Difnico, i Detrico,(poi Gliubavac Detrico nella cui famiglia si estinsero i Frangipane di Veglia dando origine ai Gliubavac Detrico Frangipane poi estinti nei conti Damiani di Vergada Detrico Frangipane i cui discendenti in linea maschile sono tuttora in essere come alcuni in linea femminile, i conti Palcich da cui i Rosati di Monteprandone de Filippis Dèlfico) i conti Bailo e i conti de' Fenzi di Sebenico, con gli Alacevich di Macarsca, con i conti de Nassi, de Fanfogna, con i da Parma Lavezzola, i Nachich von Osljak, i conti de' Borelli di Vrana, i Felicinovich von Treustern, gli Hilgers von Hilgersberg di Zara, con gli Ivellio della Brazza, con gli Agazzi di Bergamo e Sebenico e con le famiglie dei conti veneti di Dalmazia Corner e Contarini.

La famiglia Filippi attualmente risiede nella Marca Trevigiana.

Arma[modifica | modifica wikitesto]

D'azzurro, alla ruota cerchiata d'oro.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gens Marcia Filippi, come dai testi citati in bibliografia ai nn. 13 e 54.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Francesco Alacevic Memorie della Famiglia Alacevic, Dubrovnik, Flori, 1884.
  • Giuseppe Alacevich, Il Libro d'Oro della Antica Comunità di Spalato, Zara, Pietro Janckovic, 1903.
  • Almanach Impérial, Paris, A. Guyot et Scribe, 1859.
  • Corrado Argani, Condottieri, capitani, tribuni, E. B. B. I., Instituto editoriale italiano B. C. Tosi, 1936, 2 voll.
  • Antoine Bachelin, État présent de la Noblesse Française, Paris, Librairie Bachelin-Deflorenne, 1866.
  • Carlo Baldini, Greve in Chianti: etrusco e romano: Cor Vobis Grevem Pandit: Regionis cantiae, Volume 19 di Memorie religiose e civili del comune di Greve in Chianti, Comune di Greve in Chianti ed., 1998.
  • Carlo e Italo Baldini, Pievi, parrocchie e castelli di Greve in Chianti, Cooperativa Tipografica degli operai, 1979.
  • Charles de Baschi marquis d'Aubais, Pièces fugitives: pour servir à l'histoire de France, Paris, Chaubert libraire et Herissant imprimeur, libraire, 1759.
  • Carlo Federico Bianchi, Zara Cristiana, Zara, Woditzka, 1879.
  • Milivoj Blazevic, Šibensko Gospodarstvo od Sredine 19, Stoljeca do 1921. Godine, Primljeno: 25. XII. 2008.
  • Lucien-Jean Bord et Michel Gaudart de Soulages, Dictionnaire Généalogique des Familles de l'Inde Française, éd. La Chapelle-Saint-Ursin, L.-J. Bord, 1984.
  • Luciano Brida, Caldonazzo.Contributi storici, Pergine, “Amici della Storia”, 2000.
  • Vitalianio Brunelli, Storia della città di Zara, Trieste, Lint, 1974.
  • Felice Calvi, Storia e Genealogia della Famiglia Sfondrati, Bologna, Forni ed., s.d.
  • Roberto Ciabani, Beatrix Elliker, Enrico Nistri, Le famiglie di Firenze, Firenze, Bonechi, 1992, 2 voll.
  • Raffaele Ciampini, Studi e ricerche su Nicolò Tommaseo, Roma, ed. Storia e Letteratura, 1944.
  • Jean de Corbinelli, Anton Pezay, Claude Duflos, Histoire généalogique de la maison de Gondi, 2 Vol., Paris, Jean-Baptiste Coignard imprimeur, 1705.
  • Giovanbattista di Crollalanza, Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane, Bologna, Forni, 1965.
  • Isidoro Del Lungo, Dell'esilio di Dante, Firenze, Successori Le Monnier, 1881.
  • Giovanni Dolcetti, Il libro d'argento delle famiglie venete, 2 voll., Bologna, Arnaldo Forni Editore, 1998 (I ed. Venezia, 1922-1928).
  • Arnoldo Drachenborch, Titi Livii, Historiarum ab Urbe condita libri qui supersunt omnes, ex recensione Arn. Drachenborchii, Oxonii, MDCCCXXV.
  • Sir Arthur Evans, Through Bosnia and the Herzegovina on Foot During the Insurrection, August and September 1875 - With an historical Review of Bosnia and a Glimpse at the Croats, Slavonians, and the ancient Republic of Ragusa, New York, Cosimo, 2007 (I ed. 1876).
  • Enrico Faini, “Firenze al tempo di Semifonte” in Paolo Pirillo (a cura di), Semifonte in Val d'Elsa e i centri di nuova fondazione dell'Italia medievale, Firenze, L. S. Olschki, 2004.
  • Giorgio Fedalto, Chiesa Latina in Oriente, 2 voll., Verona, 1976.
  • Giuseppe Ferrari-Cupilli, Sulla Cittadinanza di Zara - indagini e opinioni, Zara Demarchi-Rougier, 1863.
  • Lorenzo Fondra (conte) “Historia della insigne reliquia di San Simeone Profeta che si venera in Zara” in Mons. Carlo Federico Bianchi canonico, Zara, F.lli Battara, 1855.
  • F. A. Galvani, Il Re d'Armi di Sebenico, Venezia, Pietro Naratovich, 1884, 2 voll.
  • F. Galvani, “Sugana (di Treviso)”, Storia genealogica delle famiglie illustri italiane, Firenze, Diligenti, 1880 ca.
  • Giorgio Geromet, Araldica, nobiltà e costumi del Friuli e della Venezia Giulia, del Carso triestino, dell'Istria e della Dalmazia, Trieste, Luglio ed., 2009.
  • Cesare de' Gherardi Camozzi Vertova, Stemmi delle Famiglie Bergamasche, Bergamo, ed. S.E.S.A.A.B., 1994.
  • Carl Gustav Friedrik Heyer von Rosenfeld, Wappenbuch des Königreichs Dalmatien, Nürnberg, 1871.
  • Historia Fiorentina di Marchionne di Coppo Stefani, Firenze, P. Cambiagi stampatore, 1778.
  • Charles d'Hozier, Armorial general de France, (manuscript en 38 voll.) Bibliothèque Nationale de France, Paris, Généralité de Paris, 1696.
  • Giovan Battista Jasbitz, “Il Teatro della guerra dopo la Costituzione del 15 marzo 1848” in Trieste, Lloyd Austriaco, 1849.
  • A. Jutronic, La galea del comune di Brac (Brazza) ed i suoi sopracomiti e galeotti, in «Studi Veneziani», X, 1968.
  • Pompeo Litta (conte), “Storia dei nobili conti Sugana di Treviso”, Sulle Famiglie nobili della Monarchia di Savoia celebri e nobili d'Italia, Torino, M. Fontana e Comp. Ed., 1863.
  • Louis de La Roque et Eduard de Berthélemy, Cathalogue des Gentilshommes en 1789 et des familles anoblies ou titrée, Paris, Dentu Li-braire et Aubry Libraire, 1866.
  • Ivona Ajanovic Malinar, Hrvatski biografski leksicon, Zagreb, Leksikografski Zavod “Miroslav Krleza” 1983.
  • Marchilonne (di Coppo Stefani), Ildefonso (di San Luigi) Istoria Fiorentina, Firenze, Editore Cambiani, 1778.
  • Eugéne Auguste Aimé Marescot du Thilleul, L'assistance publique à Paris: Ses bienfaiteurs et sa fortune mobilière, Nancy, Berger-Levrault, 1904.
  • Vezio Melegari, Armi e Uniformi di tutti i tempi e di tutti i paesi, Milano, Compagnia Generale Editoriale, 1980.
  • Jean de Mergoy, Français de la Noue, Achille Gamon, Jean de Philippi, Collection complète des mémoires relatifs à l'histoire de France, Paris, Foucault Libraire, 1823.
  • Militär Schematismus des Österreichischen Kaiserthumes, Wien, aus der k. k. Hof- und Staats - Druckerey, 1830.
  • Luciano Monzali, Italiani di Dalmazia, Firenze, Le Lettere, 2007.
  • D. P. Paolo Morigi, La Nobiltà di Milano, Milano 1593.
  • G. Noveiller: Pioniri proucinsekata Dalmacije. Prilozi za povijest entomologie u Jugoslaviji, 3 Zagreb 1989.
  • J. van Ooteghem, S. J., Lucius Marcius Philippus et sa famille, Bruxelles, Académie Royale de Belgique - Classe des Lettres et de Sciences morales et politiques - Mémoires - Tome LV - fascicule 3, 1961.
  • Opere di Torquato Tasso colle controversie sulla Gerusalemme, poste in migliore ordine, ricorrette sull'edizione fiorentina, ed illustrate dal professore Gio. Rosini, vol. X, Pisa, Presso Niccolò Capurro, MDCCCXXIV.
  • Cesare Orlandi, Delle città d'Italia e sue isole adjacenti compendiose notizie, 5 tomi, Perugia, 1770.
  • Félix Pasquier, Inventaire-sommaire des archives départementales antérieures à 1790, Ariège, 1894.
  • Agnès de Place, Dictionnaire Généalogique et Armorial de l'Inde Française 1560-1962, Paris, Dualpha, 1997.
  • Emanuele Repetti, Dizionario geografico, fisico, storico della Toscana: contenente..., Volume 3, Firenze, Allegrini e Mazzoni, 1839.
  • Rerum Italicarum Scriptores ordinata da L. A. Muratori, tomo XXX, Città di Castello, ed. S. Lapi, 1903.
  • Jean Baptiste Rietstap, Armorial Général, 2 tomes, Bruxelles, Gouda G. B. van Goo & Zonen, 1861.
  • Resumé des Actes de l'État Civil de Pondichéry de 1761 à 1784, 3 tomes, Pondichéry 1937.
  • M. de Saint Allais, Nobiliaire Universel de France, 21 voll., Paris, Bachelin Deflorienne, MDCCCXXIII.
  • Giovanni Andrea Scartazzini, Antonio Fiammazzo, Enciclopedia Dantesca: dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri, Milano, Hoepli, 1896-1905, 2 voll.
  • Antonio von Schmidt-Brentano, Die k. k. bzw. k. u. k. Generalität,1816-1918, Wien, Österreichisches Staatsarchiv, 2007.
  • Francesco Schröder, Repertorio genealogico delle famiglie confermate nobilie dei titolati nobili esistenti nelle provincie venete, Venezia, Alvisopoli, MDCCCXXX.
  • F. Semi e V. Tacconi: Istria e Dalmazia. Uomini e tempi, 2 voll., Udine, Del Bianco, 1992.
  • Societé Academique de Saint-Quintin, Compte rendu des seances, Janvier - Communication de M. Jean Agombart, Une famille du Vermandois.
  • Societé Academique de Saint-Quentin, Souvenirs d'émigration (1793-1800), du Chevalier de Bucelli d'Estrées.
  • V. Solitro, Documenti storici sull'Istria e la Dalmazia, Venezia, ed. Ved. Gattei, 1844.
  • Guy Sorman, El mundo es mi tribu, Barcelona, ed. Andrés Bello, 1998, [I éd. Paris Fayard, 1997].
  • Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana: famiglie nobili e titolate viventi riconosciute dal R. Governo d'Italia, in 9 voll., II edizione, Bologna, Forni ed., 1969.
  • Storia fiorentina di Ricordano Malispini: dall'edificazione di Firenze fino al 1282, seguitata poi da Giacotto Malespini fino al 1286, Li-vorno, Glauco Masi, 1830.
  • Ildebrando Tacconi, Per la Dalmazia con amore e con angoscia, Udine, Del Bianco, 1994.
  • Giuseppe Tassini, Cittadini Veneti, mscr.inedito, II vol., Biblioteca Museo Correr di Venezia segnato P.D. c 4/1-5.
  • Freddy Thiriet, Délibérations des assemblées vénitiennes concernant la Romanie “By Venice (Republic: da 1797)”, L'Aya, Mouton, 1966, Nolal. Coll., 2 voll.
  • Demostene Tiribilli-Giuliani, Sommario storico delle famiglie celebri toscane, 2 voll., Firenze, A. Diligenti, 1863.
  • Nicolò Tommaseo, La Donna, II ed., Milano, Giacomo Agnelli ed, 1872.
  • Nicolò Tommaseo, Il serio nel faceto: scritti varii, Firenze, Le Monnier, 1868.
  • Renzo de' Vidovich, Albo d'Oro delle famiglie nobili patrizie ed illustri presenti nel territorio del Regno di Dalmazia, Trieste, Fondazione Scientifico Culturale Rustia Traine, 2006.
  • Renzo de' Vidovich, Regno di Dalmazia e Nazione dalmata - Albo d'oro della nobiltà, vol. II, Trieste, Fondazione Scientifico Culturale Rustia Traine, 2007.
  • Giovanni, Matteo e Filippo Villani, Croniche, Trieste, Lloyd Austriaco, 1857.
  • Akademie der Wissenschaften in Wien. Philosophisch-Historische Klasse, Österreichische Akademie der Wissenschaf-ten, Denkschriften, vol. 49, in Kommission bei R. Roher, 1904.