Festival cinematografico internazionale di Mosca

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Festival cinematografico internazionale di Mosca
Моско́вский междунаро́дный кинофестива́ль
Ingresso del teatro Rossija che da sempre ospita il festival (2010)
LuogoMosca (Russia)
Anni1935 - oggi
DateLuglio
GenereCinema
Sito ufficialewww.moscowfilmfestival.ru/miff38/eng

Il Festival cinematografico internazionale di Mosca (MIFF) è un festival cinematografico che si svolge a Mosca dal 1935.

Dal 1959 al 1999 la rassegna si svolse ogni due anni a luglio, per garantire l'alternanza con il Festival del Cinema di Karlovy Vary, l'altra grande kermesse nell'area del blocco sovietico. Il Festival divenne annuale dal 1999. Tra gli altri premi viene assegnato il San Giorgio d'Argento al Miglior Regista e il Premio Stanislavskij alla carriera.

Gran Premio[modifica | modifica wikitesto]

Anno Film Regista Nazione
1959 Il destino di un uomo (Sud'ba čeloveka) Sergej Bondarčuk Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
1961 Cieli puliti (Čistoe nebo) Grigorij Čuchraj Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
L'isola nuda (Hadaka no shima) Kaneto Shindō Bandiera del Giappone Giappone
1963 Federico Fellini Bandiera dell'Italia Italia
1965 Venti ore (Húsz óra) Zoltán Fábri Bandiera dell'Ungheria Ungheria
Natascia - L'incendio di Mosca (Vojna i mir) Sergej Bondarčuk Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
1967 Il padre (Apa) István Szabó Bandiera dell'Ungheria Ungheria
Il giornalista (Žurnalist) Sergej Gerasimov Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
1969 Vivremo fino a lunedì (Doživëm do ponedel'nika) Stanislav Rostockij Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
Lucía Humberto Solás Bandiera di Cuba Cuba
Serafino Pietro Germi Bandiera dell'Italia Italia
1971 Belaja ptica s čërnoj otmetinoj Jurij Illjenko Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
Confessione di un commissario di polizia al procuratore della repubblica Damiano Damiani Bandiera dell'Italia Italia
Vivi oggi, muori domani (Hadaka No Jūkyūsai) Kaneto Shindō Bandiera del Giappone Giappone
1973 Eto Sladkoe Slovo: Svoboda Vytautas Žalakevičius Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
Obič Ljudmil Stajkov Bandiera della Bulgaria Bulgaria
I duri di Oklahoma (Oklahoma Crude) Stanley Kramer Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
1975 C'eravamo tanto amati Ettore Scola Bandiera dell'Italia Italia
Dersu Uzala - Il piccolo uomo delle grandi pianure (Dersu Uzala) Akira Kurosawa Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
La terra della grande promessa (Ziemia obiecana) Andrzej Wajda Bandiera della Polonia Polonia
1977 Il quinto sigillo (Az ötödik pecsét) Zoltán Fábri Bandiera dell'Ungheria Ungheria
Mimino Georgij Danelija Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
Il ponte (El puente) Juan Antonio Bardem Bandiera della Spagna Spagna
1979 Il cineamatore (Amator) Krzysztof Kieślowski Bandiera della Polonia Polonia
Cristo si è fermato a Eboli Francesco Rosi Bandiera dell'Italia Italia
Sette giorni di gennaio (Siete días de enero) Juan Antonio Bardem Bandiera della Spagna Spagna
1981 O homem que virou suco João Batista de Andrade Bandiera del Brasile Brasile
Nido di spie (Teheran 43) Aleksandr Alov e Vladimir Naumov Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
Il campo abbandonato (Canh dong hoang) Nguyen Hong Sen Bandiera del Vietnam Vietnam
1983 Alsino e il condor (Alsino y el condor) Miguel Littín Bandiera del Nicaragua Nicaragua
Amok Souhel Ben Barka Bandiera del Marocco Marocco
Vassa Gleb Panfilov Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
1985 Storia di un soldato (A Soldier's Story) Norman Jewison Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
La discesa dei nove (I Kathodos ton 9) Christos Siopahas Bandiera della Grecia Grecia
Va' e vedi (Idi i smotri) Elem Klimov Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
1987 Intervista Federico Fellini Bandiera dell'Italia Italia

San Giorgio d'Oro (1989-2003)[modifica | modifica wikitesto]

Anno Film Regista Nazione
1989 Ladri di saponette Maurizio Nichetti Bandiera dell'Italia Italia
1991 Pegij pes, beguščij kraem morja Karen Gevorkyan Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
1993 Moi Ivan, toi Abraham Yolande Zauberman Bandiera della Francia Francia / Bandiera della Bielorussia Bielorussia
1995 Premio non assegnato    
1997 La stanza di Marvin (Marvin's Room) Jerry Zaks Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
1999 Ikitai Kaneto Shindō Bandiera del Giappone Giappone
2000 La vita come malattia fatale sessualmente trasmessa (Życie jako śmiertelna choroba przenoszona drogą płciową) Krzysztof Zanussi Bandiera della Polonia Polonia
2001 The Believer Henry Bean Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
2002 Resurrezione Paolo e Vittorio Taviani Bandiera dell'Italia Italia
2003 La fine di un mistero (La luz prodigiosa) Miguel Hermoso Bandiera della Spagna Spagna

Giorgio d'Oro (2004-)[modifica | modifica wikitesto]

Anno Film Regista Nazione
2004 Svoi Dmitrij Meschiev Bandiera della Russia Russia
2005 Kosmos kak predčuvstvie Aleksej Učitel' Bandiera della Russia Russia
2006 Om Sara Othman Karim Bandiera della Svezia Svezia
2007 In viaggio con gli animali (Putešestvie s domašnimi životnymi) Vera Storoževa Bandiera della Russia Russia
2008 Così semplice (Be hamin sadegi) Reza Mirkarimi Bandiera dell'Iran Iran
2009 Petja po doroge v Carstvie Nebesnoe Nikolaj Dostal' Bandiera della Russia Russia
2010 Hermano Marcel Rasquin Bandiera del Venezuela Venezuela
2011 Las olas Alberto Morais Bandiera della Spagna Spagna
2012 Junkhearts Tinge Krishnan Bandiera del Regno Unito Regno Unito
2013 Zerre Erdem Tepegöz Bandiera della Turchia Turchia
2014 Watashi no otoko Kazuyoshi Kumakiri Bandiera del Giappone Giappone
2015 Karăci Ivajlo Hristov Bandiera della Bulgaria Bulgaria
2016 Dokhtar Reza Mirkarimi Bandiera dell'Iran Iran
2017 Yuan Shang Liang Qiao Bandiera della Cina Cina
2018 The Lord Eagle Ėduard Novikov Bandiera della Russia Russia
2019 The Secret of a Leader[1] Farhat Sharipov Bandiera del Kazakistan Kazakistan

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Vladimir Kozlov, 'The Secret of a Leader' Wins Main Prize at Moscow Film Festival, su hollywoodreporter.com, 25 aprile 2019. URL consultato il 23 novembre 2019.

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