Elio Augusto Di Carlo

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Elio Augusto Di Carlo (Amatrice, 2 settembre 1918Cantalupo in Sabina, 27 luglio 1998) è stato un medico, ornitologo, storico e naturalista italiano.
Fondatore, nel 1975 insieme a Ferrante Foschi, Gino Fantin e Gianfranco Geronzi, della Società Ornitologica Italiana (comunemente abbreviata SOI), un'associazione avente il fine di promuovere gli studi ornitologici: ricerca sistematica, comportamentale, sul campo e gli studi di osservazione diretta[1][2].
Fondatore, nel 1976, della rivista scientifica di ornitologia Gli Uccelli d'Italia della quale conservò la carica di direttore fino alla sua scomparsa[1][2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Retrosi, frazione di Amatrice, un piccolo villaggio posto a 1000 metri s.l.m. alle pendici dei Monti della Laga.[1][2]

«Retrosi: qui vissero gli avi miei, qui vidi la luce io stesso, mi sia consentito di parlarne, anche se non ha gloria né avvenimenti importanti.»

Laureato in medicina e chirurgia, presso l'Università di Roma "La Sapienza", esercitò per oltre quarant'anni la professione di medico, dei quali, trentacinque nel piccolo centro di Cantalupo in Sabina (dove prese servizio il 10 giugno 1954), in provincia di Rieti. Specialista in pediatria, diresse per oltre trent'anni i Consultori dell'Opera Nazionale Maternità e Infanzia[4] in vari comuni della provincia. Dopo la Riforma Sanitaria fu Caposervizio del Materno Infantile dell'USL/RI/02 di Poggio Mirteto[5]. Nel 1998 morì a Cantalupo in Sabina e fu sepolto a Rivodutri, il paese della moglie Barbara, ai piedi del monte Rosato[6].

Ornitologia e incontro con Edgardo Moltoni[modifica | modifica wikitesto]

Da sinistra, Elio Augusto Di Carlo con Edgardo Moltoni e Annibale Tornielli di Crestvolant, Milano 1979.

Si dedicò già da giovane alle scienze naturali e in particolar modo all'ornitologia. Le zone dell'Appennino centrale furono i luoghi delle sue prime ricerche.[7]

Fu uno dei pochi ornitologi della scuola di Edgardo Moltoni[8] [2].

«Lessi un nome: Edgardo Moltoni, l'uomo che tutto sapeva o doveva sapere sugli uccelli, quell'uomo senza anni che con la sua passione per gli studi ornitologici è da sempre animatore instancabile.»

Moltoni, direttore del museo Civico di Storia Naturale di Milano, fu l'ornitologo di indiscussa fama che nel 1931 riprese la pubblicazione di quella Rivista Italiana di Ornitologia (comunemente abbreviata RIO)[9], già fondata da Alessandro Ghigi, Ettore Arrigoni degli Oddi, Filippo Cavazza, Francesco Ghigi, Giacinto Martorelli, Tommaso Salvadori e stampata per la prima volta a Bologna nel 1911, che Moltoni dirigerà per circa cinquant'anni (1922-1951)[10][1]. Il primo incontro tra i due si ebbe in occasione di un congresso a Genova nel 1950, da lì scaturì una collaborazione di circa quarant'anni, di stima e amicizia reciproca e di intensi scambi epistolari[8]. Gli incontri nei molteplici congressi si alternarono talora a ricerche sul campo costituite da lunghe escursioni effettuate anche con passeggiate dopo cena, riservate agli uccelli notturni.

Di Carlo, al centro, in un'escursione al monte Pollino nel 1960 con il prof.Moltoni, l'avv.Sevesi e il dott.Incoronato (sullo sfondo un pino loricato[11]).

«Questa era una delle cose che non doveva mai mancare nel quadro delle nostre escursioni. Non abbiamo mai tralasciato nel cuore della notte persino la visita ai vari cimiteri dei paesi compresi nel nostro itinerario: in tal modo gufi e civette, barbagianni e allocchi e talora il gufo reale, dalla voce stentorea e (perché no) paurosa, entravano nel nostro taccuino.»

Le due personalità erano diverse, autonome: per Di Carlo, il direttore del Museo di Milano sarà sempre "il professore", il maestro di indiscussa autorità scientifica, l'ornitologo per antonomasia ed egli si considererà sempre un suo allievo[12][13]. Nel 1971, dopo Toschi, venne chiamato da Moltoni nella redazione della Rivista insieme ad Antonino Trischitta e Sergio Frugis[10]. Con Moltoni, Di Carlo fu uno dei decani dell'ornitologia moderna italiana, quella che dal primo dopoguerra ha iniziato il suo cammino su basi scientifiche, ecologiche e che affrancandosi dal mondo venatorio ha posto le basi in Italia per crescere come branca autonoma della zoologia[1].

Nel 1976, quale autorevole rappresentante della tradizione ornitologica italiana, verrà chiamato a dirigere Gli Uccelli d'Italia (comunemente abbreviata UDI), rivista e organo ufficiale della Società Ornitologica Italiana (S.O.I.)[14][15][16][17]:

«... sento la responsabilità e direi il peso del compito affidatomi, ma sono certo che la collaborazione di tutti gli Ornitologi di buona volontà... mi renderanno meno gravoso e deludente il lavoro. La necessità di una nuova Rivista Ornitologica e la validità di essa è ampiamente stata illustrata, negli intendimenti e nelle finalità... essa è aperta a tutti coloro che in un modo o nell’altro si sentono attratti dall’amore e dalla conoscenza del mondo degli uccelli... mi sia pertanto consentito di elevare un saluto al nostro Maestro di ornitologia, il Prof. Edgardo Moltoni... che ha tenuto in piedi, tra mille difficoltà... la gloriosa Rivista Italiana di Ornitologia. Mi sia consentito ancora rendere omaggio ad essa come ad una sorella maggiore che continueremo a venerare come cosa nostra e a coltivare con il contributo del nostro lavoro, paghi solo di affiancarci ad essa e di tentare di raggiungerne le mete, certi di poter contare ormai nel futuro non più su una sola ma su due Riviste che in Italia trattino con impegno la nostra passione ornitologica... ai Membri presenti e futuri della Nostra Associazione auguriamo Buon Lavoro!»

La rivista avrà sede presso il Museo Naturalistico di Ravenna, nello storico palazzo della Loggetta Lombardesca. Manterrà la carica di direttore fino all'anno della sua scomparsa nel 1998, quando gli succederà Giancarlo Moschetti[19][20][21].

Tra le singole specie maggiormente studiate ricordiamo l'Aquila[22][23], il Capovaccaio, il Piviere tortolino[24][25][26][27][28], il Fringuello alpino[29], il Venturone[30], il Canapino pallido[31], la Monachella, il Picchio dalmatino[32], il Picchio muratore[32][33], il Picchio nero[32][34], il Picchio di Lilford[32][34], il Cuculo dal ciuffo[35][36], la Casarca[37], la Cannaiola di Blyth[38], il Frosone[39], ecc.[40][41][42][43]

Galleria fotografica delle specie studiate[modifica | modifica wikitesto]

Data la moltitudine delle specie trattate, ad oggi, è difficile trovare un testo di ornitologia che, trattando di distribuzione avifaunistica, non citi il nome di Di Carlo o che non riporti in bibliografia uno dei suoi innumerevoli lavori[1][17][44].

La sua formazione professionale di medico lo portò ad interessarsi, nei suoi lavori di ricerca, anche di veterinaria e di patologia ornitica[45][46]. Fu sua abitudine raccogliere e riportare anche i nomi dialettali (principalmente del centro Italia) degli uccelli, come preziosa testimonianza della tradizione contadina italiana[13].

Il naturalista e l'impegno per la salvaguardia dell'ambiente[modifica | modifica wikitesto]

I suoi interessi nei vari campi delle scienze naturali sono testimoniati dall'appartenenza a numerose accademie e società scientifiche, tra le principali ricordiamo l'Accademia dei lincei, la Società Italiana di Biogeografia e l'Unione Zoologica Italiana.

Panorama della Riserva regionale naturale di Nazzano Tevere-Farfa. Il lago di Nazzano si originò dall'ampliamento dell'alveo del Tevere in seguito alla costruzione da parte dell'Enel di una diga tra il 1953 e il 1955.[47]

Già dagli anni '60 si trova impegnato concretamente nella protezione della natura: nel 1970, insieme ad altri naturalisti fa parte della Commissione Protezione Natura della Regione Lazio per l'individuazione dei primi biotipi di interesse naturalistico.

Si impegnò per la protezione dei laghi Reatini (lago Lungo[48] e di Ripasottile) e del bacino idrografico della Piana Reatina dal progetto dell'Enel di creare un unico bacino per la produzione di energia idroelettrica[1]. Nel 1985 verrà istituita la Riserva parziale naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile nella conca reatina.[49] Nel 1983 effettua il censimento di tutta l'avifauna presente nella riserva.[50]

Con i suoi studi portò all'attenzione della comunità scientifica romana l'ambiente fluviale della zona Tevere-Farfa[51], quella che poi sarebbe diventata la prima Riserva Regionale del Lazio[52].

Negli interessi specifici in campo naturalistico è bene ricordare l'attenzione che riservava nei suoi studi agli alberi secolari e alla loro conservazione; così scrive riguardo all'abbattimento del famoso cerro della Cona[53] di Retrosi (sito presso il Santuario dell'Icona Passatora), Amatrice:

«Come età passava i cinquecento anni ed aveva una circonferenza ad altezza uomo di metri 8.50, con le grosse radici affioranti contorte e serpeggianti dominava il sentiero "Retrosi-La Cona". L'albero è ricordato da Tassi e Pratesi in una guida della natura del Lazio su mia indicazione. Abbattuto solo pochi anni fa (1960) dalla mano scellerata (dal latino scelus, delitto sacro) di un ignoto compratore immemore, forse inconscio, del valore rituale di quella quercia che la pietà dei fedeli pagani, poi continuata e riversata nella vicina chiesa campestre dai fedeli cristiani, aveva lasciato in vita.»

Nei suoi articoli ornitologici non mancò mai di riportare la descrizione botanica dell'habitat degli uccelli oggetto dello studio specifico.

Della flora erbacea destarono la sua attenzione le orchidee selvatiche e si deve a lui l'iniziativa della documentazione sulle orchidee della Sabina e più in generale della provincia di Rieti; frutto di questo lavoro di ricerca sul campo e di documentazione fu una mostra fotografica (1993).

Cantalupo in Sabina, Palazzo Camuccini con a destra la chiesa di Maria Santissima Assunta in Cielo.

Lo storico[modifica | modifica wikitesto]

Dalle scienze naturali alla storia locale. Amatrice, Retrosi, Cantalupo e tutta la Sabina[55] sono i principali terreni di studio.

L'interesse per questa disciplina gli venne trasmesso dallo zio paterno Don Augusto Di Carlo[6][56][57][58][59], curato di Retrosi[60] e appassionato storico.

Tra il 1989 e il 1998, completa la pubblicazione della trilogia de "I Castelli": collana di libri costituita da Il Castello di Cantalupo in Sabina, edito nel 1989; I Castelli di Forano e di Gavignano, del 1995 e per finire I Castelli della Sabina del 1998.

Nel 1992, pubblica Alle pendici della Laga[61][62] rivolto alle terre che gli furono natie.

«Dall'uomo qui cecidit ex arbore cerasae o perito sotto la caduta di un masso nel fosso di S.Martino; dal pastore di Retrosi in transumanza verso l'Agro romano, ucciso da un colpo di archibugio nelle gole del Velino presso Antrodoco, al prete di ritorno dalla Cona a Capricchia, assalito dai briganti ai piedi del Castellone; dalla vedova inconsolabile quae decipit post mortem viri sui, alla nubile quae peperit a quodam deflorata.
Poi le procelle, gli uragani e i colpiti dal fulmine, le carestie con uomini e bambini morti ob ingentem famem, i terremoti ricordati con un triste tempore magni terremoti (1703).»

Questo piccolo estratto, dall'introduzione al suo libro del 1992, ci mostra in maniera sintetica ma efficace il suo modo di raccontare la storia: non solo un freddo elenco di eventi cronologici ma piuttosto un intreccio di vite vissute.

Fu presidente della locale sezione di Cantalupo in Sabina dell'Archeoclub Sabino e dell'AICS[64] (Associazione Italiana Cultura e Sport). A partire dal 1985, promosse uno studio preliminare condotto dall'archeologo Eugenio Maria Beranger[65], che porterà alla stesura di una relazione finale consegnata all'Archeoclub locale. Il lavoro riguarderà, nel comune di Cantalupo in Sabina, le località di S.Adamo, S.Vito, Collicchi-S.Stefano e Tulliano (o Villa di Cicerone)[13][66].

Nel 1995, collaborò per la realizzazione della mostra intitolata "l'Opera pittorica di Vincenzo Camuccini" (in occasione del 150º anniversario dalla morte dell'artista), tenutasi presso il Palazzo Camuccini in Cantalupo[67]. Sempre riguardanti la pittura furono gli studi compiuti sull'artista Gerolamo Troppa di Rocchette[68].

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Riportati in ordine cronologico:

  • Nel 1965, sotto la presidenza Saragat, quale riconoscimento per la sua dedizione nella professione di medico gli viene conferito il titolo di cavaliere del lavoro[1][13].
  • Nel 1978, entra a far parte dell'Accademia Tiberina[69].
  • Nel 1998, con il libro I Castelli della Sabina, ottenne il Premio della Cultura da parte del Consiglio dei Ministri[13].
  • Riconoscimento di benemerenza alla memoria del Parco nazionale d'Abruzzo per le numerose collaborazioni (conferito il 26 luglio 2000)[13].
  • Il 9 agosto 2002, a Retrosi, suo paese natale, si è svolta una conferenza-tributo in suo onore per ricordare la sua opera[70].
  • Nel settembre 2004, a Cantalupo in Sabina, è stato organizzato un convegno per ricordare la sua figura[71].
  • Nel 2008, il paese di Cantalupo in Sabina ha dedicato al suo nome una piazza[72][73] e già dal 2002 il locale Circolo Culturale Sabino AICS (del quale rivestì per lungo tempo la carica di presidente) è intitolato alla sua memoria[74].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Opere a carattere storico[modifica | modifica wikitesto]

Libri di storia locale (Sabina, comprensorio Monti della Laga e Centro Italia)[modifica | modifica wikitesto]

  • Elio Augusto Di Carlo, Il Castello di Cantalupo in Sabina, 1989.
  • Elio Augusto Di Carlo, Alle pendici della Laga, tra sec. VI e sec. XVII, 1992 (ristampa 2020)[61][62].
  • Elio Augusto Di Carlo e Fabio Settimi, I Castelli di Forano e di Gavignano, 1995.
  • Elio Augusto Di Carlo, I Castelli della Sabina: dalla caduta dell'Impero Romano all'unità d'Italia; memorie storiche, vita sociale, economica ed amministrativa tratte dagli archivi locali ed in particolare dall'archivio del castello di Cantalupo in Sabina, 1998.

Altre pubblicazioni a carattere storico[modifica | modifica wikitesto]

  • Elio Augusto Di Carlo, Un ritratto di S.Giuseppe da Leonessa nella chiesa dei Cappuccini di Montefiolo (Casperia), Leonessa e il suo santo, 1971, a.VIII, n.43, pp58–60.
  • Elio Augusto Di Carlo, I Cappuccini e la Congregazione "De Propaganda Fide", Leonessa e il suo santo, 142, 4, 1989.
  • Elio Augusto Di Carlo, La battaglia di Cantalupo, 1989[75][76].
  • Elio Augusto Di Carlo, In margine ad una commemorazione: Edward Lear's, Leonessa e il suo santo, 148, 6-9, 1990.
  • Elio Augusto Di Carlo, Chiesa di S.Adamo in Cantalupo, 1993.
  • Elio Augusto Di Carlo, Vincenzo Camuccini pittore neoclassico (1771-1844), mostra della sua opera pittorica in occasione del 150 anniversario della sua morte, Palazzo Camuccini, Cantalupo in Sabina, 12-27 agosto 1995[67].

Opere a carattere ornitologico e naturalistico[modifica | modifica wikitesto]

Oltre centoventi lavori ornitologici furono pubblicati principalmente sulle riviste Rivista Italiana di Ornitologia e Gli Uccelli d'Italia[9][77][78].

Pubblicò inoltre:

  • "Avifauna del comprensorio tolfetano, cerite, manziate (Lazio settentrionale)", nel quaderno n. 227 del 1971 dell'Accademia dei Lincei[79].
  • "Ricerche ornitologiche sul litorale tirrenico del Lazio e Toscana", nel quaderno n. 254 del 1981 dell'Accademia dei Lincei.

Monografie[modifica | modifica wikitesto]

[9]

  • Risultati di ricerche ornitologiche su Montagne d'Abruzzo (Monti della Laga), D. Rossi e E.A. Di Carlo, 1948.
  • Gruppo del monte Terminillo, E.A. Di Carlo, 1958.
  • Ricerche ornitologiche attraverso la Calabria e viaggi a scopo ornitologico nelle Puglie, E.A. Di Carlo, 1960.
  • Gli uccelli dell'isola d'Elba, 1970 (con Edgardo Moltoni).
  • Profilo eco-etologico degli uccelli del Parco nazionale d'Abruzzo, E.A. Di Carlo, 1971.[80]
  • Gli uccelli del Parco nazionale d'Abruzzo, E.A. Di Carlo, 1972.
  • Avifauna delle isole dell'Arcipelago Toscano. Le forme ornitiche insulari. Saggio faunistico-ecoetologico-biogeografico E. A. Di Carlo, Lavori della Società italiana di Biogeografia, Nuova Serie, 1974, 5: 845-878.
  • Gli uccelli della Maiella, J. Heinze e E.A. Di Carlo, 1976.
  • Indagine preliminare sulla presenza passata ed attuale dell'Aquila reale Aquila chrysaetos sugli Appennini, E.A. Di Carlo, Gli Uccelli d'Italia, 1980, 5 (6): 263-283.
  • Appunti sul bacino lacustre di Leonessa, E.A. Di Carlo, Leonessa e il suo Santo, 1989/145/12-13.
  • Check list degli uccelli del Lazio, Sitta, 5: 35 47, E.A. Di Carlo, 1991.
  • Ornitologi e ornitologia italiana nel XX secolo, E.A. Di Carlo, 1990, Sitta, 4: 71-80.
  • Gli uccelli dei Monti Sabini, Cantalupo in Sabina, 1995 (Inedito)[13].
  • Atlante degli uccelli nidificanti nel Lazio (Boano et al., 1995), al quale partecipano 96 naturalisti, di cui 78 per la raccolta dei dati sul campo, coordinati da Alessandro Bardi, Aldo Boano ed Elio Augusto Di Carlo, e una quarantina per la stesura dei testi.[81]
  • Aspetti della migrazione degli Uccelli attraverso il ponte delle Isole circumsiciliane[82], E.A. Di Carlo, Biogeographia – The Journal of Integrative Biogeography, 1973 (ISSN 1594-7629; DOI 10.21426/B63110049).[83]

Altri lavori riguardarono l'avifauna della Corsica, della Sardegna e delle Isole Tremiti[9].


Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i Giuliano Castiglia, Elio Augusto Di Carlo, medico, storico, naturalista, Fidelis Amatrix, II, n.7/2004, 38:43.
  2. ^ a b c d I padri dell'ornitologia italiana, Di Carlo Elio Augusto, Roberto Basso, Italia Ornitologica, numero 12, 2022. Rivista ufficiale della F.O.I. Federazione Ornicoltori Italiani. Articolo consultabile online sul sito della rivista Italia Ornitologica.
  3. ^ Elio Augusto Di Carlo, Alle pendici della Laga, tra sec. VI e sec. XVII, 1992. Introduzione dell'autore al libro, pagina 6.
  4. ^ L'Opera nazionale maternità e infanzia (conosciuta anche con l'acronimo ONMI), è stata un ente assistenziale italiano fondato nel 1925 allo scopo di proteggere e tutelare madri e bambini in difficoltà. L'Opera è stata sciolta nel 1975.
  5. ^ E.A. Di Carlo, Il Castello di Cantalupo, 1989, pag. 221.
  6. ^ a b Mario Ciaralli e Anna Agostini, Camminando a Retrosi, sulle rive del Tronto, SMS Pro Retrosi e Associazione Culturale "Cola dell'Amatrice", 2006. A pagina 125 è riportata anche una breve biografia di E.A. Di Carlo; mentre a pag. 142 c'è una sua foto da bambino insieme ai fratelli Enzo, Domenica e Gabriella Di Carlo. Nell'opera viene citato diverse volte Don Augusto Di Carlo, curato e appassionato storico di Retrosi.
  7. ^ " Elio Augusto Di Carlo (1918-1998), reatino, che inizierà la sua lunga carriera di ornitologo dilettante proprio negli anni Quaranta, studiando le comunità ornitiche dell'Appennino centrale (Barbagli e Brichetti, 2000; Laurenti, 2000). Di Carlo occupa un posto di rilievo nel quadro dell'Ornitologia italiana. Pur esercitando la sua professione di medico, per una quarantina d'anni, egli sarà sempre attivo, studiando soprattutto l'avifauna dell’Italia centrale e meridionale, caratterizzandosi anche come autore di saggi e monografie sulla storia, l'arte e le tradizioni popolari della Sabina. Nel corso degli anni ‘60-‘70 Di Carlo è in stretta amicizia con Moltoni, del quale si sentiva allievo e dal quale, nel 1973, è chiamato a far parte del Comitato di Redazione della Rivista Italiana di Ornitologia, periodico di cui, all'epoca, era direttore. Tra il 1945 e la fine degli anni Cinquanta, a parte Di Carlo, sono ancora poche le persone che a Roma e nel Lazio s’interessano di Ornitologia e gli studi sull'argomento sono ancora scarsi e poco significativi."
    (Marzio Zapparoli, in Nuovo Atlante degli Uccelli Nidificanti nel Lazio, autori vari) (ISBN: 978-88-95213-46-0)
    Dall'Unione Italiana dei Naturalisti alla Stazione Romana per l’Osservazione e la Protezione degli Uccelli, pagina 21. Testo disponibile interamente online.
  8. ^ a b redazione "Gli Uccelli d'Italia", Corrispondenza scelta intercorsa dal 1948 al 1980 tra il Dott. Edgardo Moltoni e il Dott. Elio Augusto Di Carlo, Gli Uccelli d'Italia, anno XXIII, n.1-2, 1998, ISSN 0393-1218.
  9. ^ a b c d Bibliografia completa di Elio Augusto Di Carlo su Rivista Italiana di Ornitologia, estratto dal sito ufficiale:
    Bibliografia completa di Elio Augusto Di Carlo Rivista Italiana di Ornitologia
    Autore/i Titolo Anno Volume Fasc. Pag.
    Di Carlo E.A. Osservazioni Ornitologiche sul Lago di Campotosto (L'Aquila) 1947 II-17 2 70
    Di Carlo E.A. Nidificazione di Frosone - Coccothraustes c. coccothraustes (Linneo) - nell'Altopiano di Amatrice-Appennino Abruzzese 1947 II-17 2 77
    Rossi D.,
    Di Carlo E.A.
    Risultati di ricerche ornitologiche sulle montagne d'Abruzzo. Parte IIª: Monti della Laga - Altipiano di Campotosto - Conca di Amatrice - anni 1940-1947 1948 II-18 4 149
    Di Carlo E.A. Pesci cacciatori d'uccelli 1951 II-21 2 83
    Di Carlo E.A. Il fringuello alpino (Montifringilla n. nivalis (Linneo)) forma propria anche degli Appennini 1956 II-26 2 55
    Di Carlo E.A. Ulteriori osservazioni sulla nidificazione del Frosone (Coccothraustes c. coccothraustes) nell'Altipiano di Amatrice (Rieti) e nelle zone premontane dell'Appennino laziale-abruzzese 1956 II-26 2 62
    Di Carlo E.A. Sulla nidificazione di alcuni uccelli non comuni nell'Appennino centrale Umbro-Laziale-Abruzzese 1956 II-26 4 178
    Di Carlo E.A. Notizie ornitologiche 1956 II-26 4 198
    Di Carlo E.A. Osservazioni su un caso di consolidamento spontaneo di fratture ossee in un Beccaccino (Capella g. gallinago) 1957 II-27 1 55
    Di Carlo E.A. Notizie ornitologiche 1957 II-27 1 73
    Di Carlo E.A. Risultati di ricerche ornitologiche sulle montagne d'Abruzzo. Parte IIIª: Gruppo del Monte Terminillo - Altipiano di Leonessa - Anni 1948-1957 1958 II-28 3-4 145
    Di Carlo E.A. Nidifica in Italia la Pispola (Anthus pratensis)? 1958 II-28 3-4 224
    Di Carlo E.A. Recensioni 1958 II-28 3-4 245
    Di Carlo E.A. Osservazioni Ornitologiche sul Lago di Campotosto (L'Aquila) 1947 II-17 2 70
    Di Carlo E.A. Nidificazione di Frosone - Coccothraustes c. coccothraustes (Linneo) - nell'Altopiano di Amatrice-Appennino Abruzzese 1947 II-17 2 77
    Di Carlo E.A. Come ammalano e come muoiono gli uccelli: Appunti di patologia ornitica 1960 II-30 3 147
    Di Carlo E.A. Notizie ornitologiche 1960 II-30 3 167
    Di Carlo E.A. Notizie ornitologiche dalla Sabina 1960 II-30 3 171
    Di Carlo E.A. Note ed osservazioni sulla nidificazione del Gen. Hippolais in Italia 1961 II-31 1 17
    Di Carlo E.A. Ricerche ornitologiche attraverso la Calabria. Parte Iª: Dal Pollino alla Sila 1961 II-31 2-3 41
    Di Carlo E.A. Notizie ornitologiche dall'Abruzzo 1960-61 1962 II-32 2 144
    Di Carlo E.A. Notizie ornitologiche dal Lazio 1962 II-32 2 147
    Di Carlo E.A. Ricerche ornitologiche attraverso la Calabria. Parte IIª: Dalle Serre all'Aspromonte 1962 II-32 3 235
    Di Carlo E.A. Alcune osservazioni ornitologiche nel Gargano (1963) 1963 II-33 1-2 52
    Di Carlo E.A. Gli uccelli estivi delle Isole Tremiti 1963 II-33 3-4 57
    Di Carlo E.A. Notizie ornitologiche dall'Abruzzo (1962-1963) 1964 II-34 1-2 184
    Di Carlo E.A. Viaggi a scopo ornitologico nelle Puglie. Parte Iª: Il Promontorio del Gargano - I laghi costieri di Lesina e di Varano - Le Paludi del Candelaro 1964 II-34 3-4 225
    Di Carlo E.A. Osservazioni ornitologiche dal Lazio 1962-1963 1965 II-35 1-2 119
    Di Carlo E.A. Notizie ornitologiche varie 1965 II-35 1-2 121
    Di Carlo E.A. Viaggi a scopo ornitologico nelle Puglie. Parte IIª: Nuove osservazioni nel promontorio del Gargano (1964-1965) 1965 II-35 3-4 167
    Di Carlo E.A. Saggio sul passo primaverile ed estivo-autunnale nelle Isole Tremiti (Mare Adriatico) 1966 II-36 4 324
    Di Carlo E.A. Viaggi a scopo ornitologico nelle Puglie. Parte IIIª: Il Tavoliere - Dal Candelaro all'Ofanto (1964-1965) 1966 II-36 1-2 22
    Heinze J.,
    Di Carlo E.A.
    Osservazioni Ornitologiche nella laguna di Orbetello (Grosseto) 1968 II-38 3 249
    Di Carlo E.A.,
    Muller U.,
    Frugis S.
    Recensioni 1969 II-39 1 57
    Di Carlo E.A. Notizie ornitologiche dalla Sabina e dal Lazio (Prima parte) 1969 II-39 3 213
    Di Carlo E.A. Ulteriori notizie sul Cuculo dal ciuffo (Clamator glandarius) 1969 II-39 3 227
    Sevesi A.,
    Di Carlo E.A.,
    Cagnolaro L.
    Recensioni 1969 II-39 3 242
    Di Carlo E.A. La Cannaiola di Blyth (Acrocephalus dumetorum Blyth): un nuovo uccello dell'avifauna italiana 1969 II-39 4 402
    Moltoni Ed.,
    Di Carlo E.A.
    Gli uccelli dell'Isola d'Elba (Toscana) 1970 II-40 3-4 285
    Di Carlo E.A. Notizie ornitologiche dalla Sabina e dal Lazio (Seconda parte) 1970 II-40 3-4 446
    Di Carlo E.A. Appunti sulla biologia del Cuculo dal ciuffo (Clamator glandarius) 1971 II-41 2 86
    Di Carlo E.A. Gli Uccelli del Parco Nazionale d'Abruzzo 1972 II-42 1-2 1
    Di Carlo E.A.,
    Heinze J.
    Il Piviere tortolino (Eudromius morinellus) nidifica ancora sulla Maiella (Abruzzo) 1975 II-45 1 72
    Di Carlo E.A.,
    Heinze J.
    Ancora sul Piviere tortolino (Eudromius morinellus) sulla Maiella (Abruzzo) 1975 II-45 3 290
    Di Carlo E.A. Notizie ornitologiche dall'Abruzzo (Prima parte) 1975 II-45 4 317
    Di Carlo E.A.,
    Heinze J.
    Notizie ornitologiche dal Lazio e Toscana (Prima parte) 1975 II-45 4 323
    Di Carlo E.A.,
    Heinze J.
    Notizie ornitologiche dal Lazio e Toscana (Seconda parte) 1976 II-46 1 40
    Di Carlo E.A. Notizie ornitologiche dall'Abruzzo (Seconda parte) 1976 II-46 2 81
    Castiglia G.,
    Di Carlo E.A.,
    Tabarrini G.
    Il Picchio nero (Dryocopus martius) e il Picchio di Lilford (Dendrocopus leucotos lilfordi) nell'Appennino centrale 1976 II-46 3 169
    Di Carlo E.A. La scoperta di una nuova specie dell'avifauna paleartica: il Picchio muratore magrebino - Sitta ledanti Vielliard 1976 II-46 4 243
    Moltoni Ed.,
    Frugis S.,
    Calegari A., Di Carlo E.A.,
    Manfredi P.
    Recensioni 1976 II-46 4 278
    Di Carlo E.A. A proposito del Cuculo dal ciuffo (Clamator glandarius): divagazioni varie sull'età, gli abiti, la muta, la prenidificazione e la migrazione 1977 II-47 1 1
    Massa B.,
    Cagnolaro L.,
    Di Carlo E.A.
    Recensioni 1978 II-48 1 60
    Di Carlo E.A.,
    Heinze J.
    La nidificazione del Piviere tortolino (Eudromias morinellus) sugli Appennini 1978 II-48 2 149
    Moltoni Ed.,
    Di Carlo E.A.,
    Brichetti P.
    Ulteriori osservazioni ornitologiche in Corsica alla fine del maggio 1978 1978 II-48 4 281
    Di Carlo E.A. Il Canapino pallido (Hippolais pallida) è estivo e nidificante in Sardegna? 1980 II-50 1 50
    Motta S.,
    Di Carlo E.A.,
    Brichetti P.
    Recensioni 1981 II-51 3-4 260
    Kalby M.,
    Fraissinet M.,
    Di Carlo E.A.
    Lo Svasso maggiore, Podiceps cristatus, nell'Italia meridionale 1986 II-56 3-4 213
  10. ^ a b Come già accennato, la prima edizione della Rivista Italiana di Ornitologia (RIO) venne pubblicata dal 1911 al 1925 e poi riproposta come seconda edizione nel 1931. Dal 1933 fu diretta da Edgardo Moltoni che ne divenne proprietario ed editore fino alla morte, avvenuta nel 1980. Nel 1981 la rivista passò in carico alla S.I.S.N. (Società Italiana di Scienze Naturali) ed edita in collaborazione con il Museo Civico di Storia Naturale di Milano.
  11. ^ Il pino loricato (Pinus heldreichii H.Christ 1863) è una specie della famiglia delle Pinacee diffusa nelle montagne dell'Europa sud-orientale.
  12. ^ Nell'ultima lettera che Moltoni inviò a Di Carlo, quest'ultimo appuntò in calce alla stessa:

    « Ultima lettera (ricevuta 14-1-1980) due giorni dopo la morte del Moltoni

    Quando muore un uomo è una vita che si spegne.
    Quando muore un "vecchio" (annoso avrebbe detto Edgardo) è come una biblioteca che va in fiamme.
    Quando muore un Maestro è una guida è un uomo che si perde.»

    Per una raccolta incompleta ma selezionata delle lettere, tra il Di Carlo e Moltoni, si consulti l'articolo ad opera della redazione "Gli Uccelli d'Italia", Corrispondenza intercorsa dal 1948 al 1980 tra il dott. Edgardo Moltoni e il dott. Elio Augusto Di Carlo, Gli Uccelli d'Italia, anno XXIII, n.1-2, 1998, ISSN 0393-1218.

  13. ^ a b c d e f g Archivio Di Carlo, Cantalupo in Sabina.
  14. ^ Atti fondativi della rivista Gli Uccelli d'Italia.
  15. ^ Sito ufficiale della Società Ornitologica Italiana e della Rivista Gli Uccelli d'Italia.
  16. ^ La S.O.I. è stata fondata nel 1975 con atto notarile a Bologna ad opera di Ferrante Foschi di Forlì, un avvocato che da tempo si dedicava all'ornitologia. Venne scelta come sede il Museo Ornitologico e di Scienze Naturali di Ravenna (Loggetta Lombardesca). Gli scopi della Società erano quelli di promuovere gli studi dell'ornitologia, sia quella di ricerca sistematica e comportamentale che quella su campo e di osservazione diretta. La S.O.I. pubblica la Rivista Gli Uccelli d'Italia dal 1976 che ospita articoli sia di alto livello che più divulgativi per i nuovi appassionati. Rappresentanti regionali la SOI annoverava firme prestigiose del mondo ornitologico nazionale quali: Stefano Allavena, Pierandrea Brichetti, Antonio Caterini, Carlo Cova, Aldo Pazzucconi, Piero Meda, Azelio Ortali, Mario Spagnesi, Domenico Travaglini, Sandro Bruna, Ugo Foscolo Foschi, Mario Rota, Gino Fantin, Silvio Spanò, Nicola Norante ed Aurelio Burgio.
  17. ^ a b Cinque grandi ornitologi italiani che dovete conoscere, Maria Luisa Vitale, Sapereambiente, 7 novembre 2020.
  18. ^ Sito ufficiale Archiviato il 20 dicembre 2013 in Internet Archive. della S.O.I.
  19. ^ Riportiamo il messaggio di G.Moschetti a seguito della nomina a direttore, apparso nelle pagine della rivista (Gli Uccelli d'Italia, dic.-gen. 1998, a.XXIII, n.1-2): Cari lettori,
    il vuoto scientifico, culturale e umano lasciato dall'amico Dr. Elio Augusto Di Carlo è incolmabile.
    Il Consiglio direttivo della SOI a lungo ha discusso sull'opportunità di abbandonare questa gravosa, ma nello stesso tempo entusiasmante avventura che rappresenta la direzione della rivista ornitologica "Gli Uccelli d'Italia".
    Ha senso continuare l'opera portata avanti dal Di Carlo e dai suoi collaboratori? Il presidente Dr.Azelio Ortali ne è convinto. Egli ha visto in me il continuatore di quest'opera, un'opera ardua e faticosa, ma di notevole spessore scientifico e didattico. Lo scrivente ne è lusingato ed ha accettato con umiltà questa direzione.
    Sta a voi, cari Lettori, giudicare il mio operato nei prossimi anni. Confido comunque nell'aiuto della redazione, dei referee e degli stessi autori che contribuiranno a rendere interessante la rivista con l'impegno e la scientificità di sempre.
    Giancarlo Moschetti
  20. ^ Ricordo di Elio Augusto Di Carlo (1918-1998), M. Grussu, GOS (Gruppo Ornitologico Sardo).
  21. ^ <<Negli anno '70 ho conosciuto e frequentato Elio Augusto Di Carlo di Cantalupo Sabino, medico e ornitologo morto nel 1998, persona di grande umanità, che mi ha insegnato a riconoscere molti canti di uccelli, a scegliere il binocolo giusto e a documentarmi su quello che scrivono gli altri. Era un reatino di notevole personalità, nato nel 1918, formatosi sotto la guida ornitologica di Edgardo Moltoni; stava abbastanza al di fuori dei contesti ufficiali, soprattutto quelli romani, ma aveva fatto un grande salto di qualità dal punto di vista ecologico-conservazionistico, che posso senz'altro testimoniare. Sono certo che ha lasciato un grande vuoto tra i giovani ornitologi laziali di allora.>> Bruno Massa, estratto da Nuovo atlante degli uccelli nidificanti nel Lazio, a cura di Massimo Brunelli, Stefano Sarrocco, Ferdinando Cordi, Alberto Sorace, Aldo Boano, Stefano De Felici, Gaspare Guerrieri, Angelo Meschini e Silvano Roma, prefazione di Bruno Massa, ARP Regione Lazio, 2011.
  22. ^ E.A. Di Carlo, Indagine preliminare sulla presenza passata e attuale dell'Aquila reale Aquila chrysaetos sugli Appennini Gli Uccelli d'Italia, 1980, 5 (6): 263-283.
  23. ^ Giuliano Castiglia, "Gli Aquilari" - aspetti storici della predazione umana sull'Aquila Reale nell'Appennino Centrale (Monti della Laga, Monti Reatini, Valnerina), Fidelis Amatrix, n.5, 2004
  24. ^ E.A. Di Carlo e J. Heinze, Il Piviere tortolino (Eudromius morinellus) nidifica ancora sulla Maiella (Abruzzo), Gli Uccelli d'Italia, 1975, II-45, 1, 72.
  25. ^ E.A. Di Carlo e J. Heinze, Ancora sul Piviere tortolino (Eudromius morinellus) sulla Maiella (Abruzzo), Gli Uccelli d'Italia, 1975, II-45, 3, 290.
  26. ^ E.A. Di Carlo e J. Heinze, La nidificazione del Piviere tortolino (Eudromias morinellus) sugli Appennini, Gli Uccelli d'Italia, 1978, II-48, 2, 149.
  27. ^ E.A. Di Carlo e J. Heinze, La nidificazione del Piviere tortolino in Italia, Gli Uccelli d'Italia, 1979, Parte Prima, 4: 47-67.
  28. ^ E.A. Di Carlo e J. Heinze, La nidificazione del Piviere tortolino in Italia, Gli Uccelli d'Italia, 1979, Parte Seconda, 4: 159-174.
  29. ^ E.A. Di Carlo, Il fringuello alpino (Montifringilla n. nivalis (Linneo)) forma propria anche degli Appennini, Gli Uccelli d'Italia, 1956, II-26, 2, 55.
  30. ^ E.A. Di Carlo, Il Venturone nell'Italia Centrale, Gli Uccelli d'Italia, 1976.
  31. ^ E.A. Di Carlo, Il Canapino pallido (Hippolais pallida) è estivo e nidificante in Sardegna?, Gli Uccelli d'Italia, 1980, II-50, 1, 50.
  32. ^ a b c d Scricciolo Archiviato l'8 novembre 2007 in Internet Archive., Italian Ornithological Web Site, lo indica tra gli ornitologi "di riferimento" per le ricerche sui taxa dei Picidi (vedi anche la sez. Collegamenti esterni).
  33. ^ E.A. Di Carlo, La scoperta di una nuova specie dell'avifauna paleartica: il Picchio muratore magrebino - Sitta ledanti Vielliard, Gli Uccelli d'Italia, 1976, II-46, 4, 243.
  34. ^ a b G. Castiglia, E.A. Di Carlo, G. Tabarrini, Il picchio nero (Dryocopus martius) e il picchio di Lilford (Dendrocopus leucotus lilfordi) nell'Appennino centrale, Rivista Italiana di Ornitologia, 1976, a.XLVI/II, Milano.
  35. ^ E.A. Di Carlo, Appunti sulla biologia del Cuculo dal ciuffo (Clamator glandarius), Gli Uccelli d'Italia, 1971, II-41, 2, 86.
  36. ^ E.A. Di Carlo, A proposito del Cuculo dal ciuffo (Clamator glandarius): divagazioni varie sull'età, gli abiti, la muta, la prenidificazione e la migrazione,Gli Uccelli d'Italia, 1977, II-47, 1, 1.
  37. ^ E.A. Di Carlo, La Casarca in Italia: la sua presenza nella Penisola, note eco-etologiche e considerazioni biogeografiche, Gli Uccelli d'Italia, 1977.
  38. ^ E.A. Di Carlo, La Cannaiola di Blyth (Acrocephalus dumetorum Blyth): un nuovo uccello dell'avifauna italiana, Gli Uccelli d'Italia, 1969, II-39, 4, 402.
  39. ^ E.A. Di Carlo, Nidificazione di Frosone - Coccothraustes c. coccothraustes (Linneo) - nell'Altopiano di Amatrice-Appennino Abruzzese, Gli Uccelli d'Italia, 1947, II-17, 2, 77.
  40. ^ Risultati di ricerche ornitologiche sulle montagne d'Abruzzo. Parte II. Monti della Laga - Altopiano di Campotosto - Conca di Amatrice. Anni 1940-1947, E.A.Di Carlo e D.Rossi, Rivista Italiana di Ornitologia, 1948, A.XVIII, serie II, Milano.
  41. ^ Risultati di ricerche ornitologiche sulle montagne d'Abruzzo. Parte III. Gruppo del monte Terminillo - Altopiano di Leonessa. Anni 1948-1957, E.A.Di Carlo, Rivista Italiana di Ornitologia, 1958, A.XXVIII, serie II, Milano.
  42. ^ Elenco online di alcune pubblicazioni di E.A. Di Carlo presenti sul sito di riferimento per il Gruppo Molisano Studi Ornitologici, GMSO, Nicola Norante.
  43. ^ Elenco online di alcune pubblicazioni di E.A. Di Carlo presenti sul sito della “Società Italiana di Scienze Naturali”, su scienzenaturali.com. URL consultato il 27 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2012).
  44. ^ Un esempio su tutti: il Piviere tortolino, Schede avifaunistiche del Parco del Monte Barro (Lago di Como), Lavoro di ricerca Archiviato il 23 settembre 2010 in Internet Archive. Distribution of Dotterels (Charadrius Morinellus) breeding in central and southern European massifs: a review of the current knowledge, Roberto Valle e Francesco Scarton del 1999 e l'articolo Archiviato il 6 luglio 2010 in Internet Archive. Dotterel in Bulgaria and routes of its migration in Eurasia, D.N. Nankinov, Berkut. Vol. 5. Is. 2. 1996. P. 141-146.
  45. ^ E.A. Di Carlo, Osservazioni su di un caso di consolidamento spontaneo di fratture ossee in un Beccaccino (Capella g. gallinago), Gli Uccelli d'Italia, 1957, II-27, 1, 55.
  46. ^ E.A. Di Carlo, Come ammalano e come muoiono gli uccelli: Appunti di patologia ornitica, Gli Uccelli d'Italia, 1960, II-30, 3, 147.
  47. ^ L'Enel realizzò (1953-1955) per la produzione di energia elettrica uno sbarramento sul fiume Tevere, poco più a valle della confluenza con il fiume Farfa. Con la realizzazione della diga ci fu un innalzamento delle acque con conseguente inondazione dei terreni circostanti. La realizzazione del lago artificiale coprirà in totale 300 ettari, con profondità modeste, variabili tra i 20 e i 100cm. Nel 1977 l'area è inserita tra le "zone umide di interesse internazionale" tutelate dalla Convenzione di Ramsar del 1971. Nel 1979 viene istituita la Riserva Naturale Regionale Nazzano Tevere-Farfa, con Legge Regionale n.21 (4 aprile 1979).
  48. ^ Risultati di ricerche ornitologiche effettuate nell’area dei Laghi Velini (Piana Reatina, Rieti, Lazio), Di Carlo Elio Augusto e Castiglia Giuliano, Gli Uccelli d'Italia, 6: 127-160, 1981.
  49. ^ Sito istituzionale Archiviato il 22 giugno 2011 in Internet Archive. della Riserva parziale naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile.
  50. ^ Christian Angelici e Massimo Brunelli effettuano un aggiornamento del censimento effettuato nel 1983 da Di Carlo, il frutto del loro lavoro è il libro Gli Uccelli della riserva naturale Tevere-Farfa.
  51. ^ E.A. Di Carlo, L'oasi di protezione faunistica detta "La Meanella" o "Lago di Nazzano" sul fiume Tevere, a Nord di Roma, Supplemento alle ricerche di biologia della selvaggina, 1976, vol.VII, Laboratorio di Zoologia Applicata alla Caccia. Bologna.
  52. ^ Sito istituzionale della Riserva Naturale Tevere-Farfa, Regione Lazio, sito parchilazio.it.
  53. ^ Fino agli anni sessanta, accanto alla chiesa si ergeva un'alta e antica quercia, soprannominata Cerro della Cona. L'albero superava i 30 metri di altezza e in passato potrebbe essere stato al centro di alcuni culti pagani, riassorbiti nel Medioevo nella devozione alla Vergine Maria.
  54. ^ Elio Augusto Di Carlo, Alle pendici della Laga, tra sec. VI e sec. XVII, 1992. Del Cerro della Cona si parla nelle pagine 242-243-244 (quarto capitolo), con materiale fotografico di D. Rossi e G. Castiglia.
  55. ^ Sito web dove sono raccolte informazioni sulle chiese e luoghi sacri nel territorio del paese di Casperia.
  56. ^ Il merito di aver scoperto il vero autore di almeno gran parte dei dipinti presenti nella chiesa campestre della Icona Passatora di Retrosi (Amatrice) spetta al curato Don Augusto Di Carlo (che fu parroco della stessa dal 1900 al 1953), il quale per ripulire l'arco del presbiterio affumicato e annerito da un grosso cero che da decenni ardeva proprio in corrispondenza dell'arco stesso, scoprì l'epigrafe, posta al lato sinistro dell'adorazione dei Magi, che dice: "HOC DIONISIUS FRANCISCI CAPPELLIS DE AMATRICE ME PITIT 1508". Precedentemente gli affreschi erano stati erroneamente attribuiti a Nicola Filotesio, detto Cola dell'Amatrice. La documentazione completa di questa scoperta è riportata a pagina 208 del libro Alle pendici della Laga di E.A. Di Carlo e Monografia storica del Santuario di Maria SS. delle Grazie detta "Icona Passatora" in Ferrazza (Amatrice) di Di Carlo don Augusto, 1908.
  57. ^ Amatrice tesori d'arte, Don Luigi Aquilini. Opera consultabile integralmente online.
  58. ^ Monografia del Santuario, di Don Augusto Di Carlo, 1908, Tipografia Ascolana (AP).
  59. ^ Monografia dell'Icona Passatora, di Don Augusto Di Carlo.
  60. ^ Retrosi diede i natali a diversi sacerdoti, due di questi svolsero la loro opera nello stesso periodo, si tratta da Don Augusto Di Carlo e Monsignor Antonio D'Antoni.
  61. ^ a b Ad Amatrice la presentazione della riedizione del libro “Alle pendici della Laga” di Elio Augusto Di Carlo di Samuele Annibaldi, Il Messaggero, 27 agosto 2021. La riedizione del libro viene pubblicata nel 2020 e presentata il 28/08/2021, nel Centro Congressi, Amatrice. Prefazione della riedizione di Bruno Vespa.

    "... è importante recuperare la memoria delle grandezze del passato. In questo senso, la ristampa - 25 anni dopo la prima edizione - del libro di Elio Augusto Di Carlo ci aiuta ad essere orgogliosi di quello che siamo stati nell'attesa di esserlo di quello che saremo ancora." Bruno Vespa
  62. ^ a b Amatrice, presentazione della ristampa di "Alle pendici della Laga" di Elio Augusto Di Carlo. Prefazione di Bruno Vespa di Paolo Giomi, Corriere di Rieti, 28 agosto 2021.
  63. ^ Elio Augusto Di Carlo, Alle pendici della Laga, tra sec. VI e sec. XVII, 1992. Introduzione al libro dell'autore pagina 6.
  64. ^ Associazione Circolo Culturale Sabino "Elio Augusto Di Carlo" Cantalupo in Sabina, via L. Chierici, 68. Responsabile: Fabrizi Luciano.
  65. ^ Eugenio Maria Beranger Archiviato il 31 gennaio 2020 in Internet Archive., biografia e informazioni delle attività svolte come studioso, su Il Cronista (url riferimento Archiviato il 26 gennaio 2019 in Internet Archive.).
  66. ^ E.A. Di Carlo, I Castelli della Sabina, dalla caduta dell'Impero romano all'unità d'Italia, 1988.
  67. ^ a b Vincenzo Camuccini - pittore neoclassico - mostra pittorica Archiviato il 20 settembre 2009 in Internet Archive. svoltasi presso Cantalupo in Sabina per il 150º anniversario della sua morte. In queste pagine è presente anche la foto del Palazzo Camuccini.
  68. ^ Fondazione Federico Zeri - Università di Bologna/ Fototeca Zeri - Lettera indirizzata al professor Federico Zeri, in cui Elio Augusto Di Carlo annuncia di avere chiesto al direttore del periodico "Mondo Sabino" di fargli avere i due numeri con l'articolo sul pittore Gerolamo Troppa. Afferma di possedere molte foto e notizie sull'attività del pittore ma di non essere in grado di compiere uno studio adeguato.
  69. ^ Sito ufficiale Archiviato il 23 settembre 2010 in Internet Archive. dell'Accademia Tiberina.
  70. ^ Tributo a Elio Augusto Di Carlo (Storico-Ornitologo-Naturalista), relatori: Sirio Giannone, Giuliano Castiglia, Stefano Laurenti e Leopoldo Corsi, presso Retrosi (RI), 9 agosto 2002.
  71. ^ Tra gli intervenuti ricordiamo Luciano Fabrizi (presidente del circolo culturale sabino «Elio Augusto Di Carlo - Aics»), Anna Agostini (redattore), Mario Ciaralli (fondatore della rivista «Fidelis Amatrix»), Marzio Mozzetti (giornalista e direttore responsabile della rivista), Giuliano Castiglia (naturalista e collaboratore storico di Di Carlo), Sirio Giannone (storico), Mario Verdone (docente universitario), Sofia Corradi (docente universitario).
  72. ^ Giuliano Castiglia, Piazzale Elio Augusto Di Carlo, Fidelis Amatrix, VI, n.32/2008.
  73. ^ Alla presenza del sindaco Giorgio Tenerini e del vescovo Lino Fumagalli.
  74. ^ Atti intitolazione del locale Circolo Culturale Sabino AICS al dr.Elio Augusto Di Carlo, Cantalupo in Sabina.
  75. ^ Volume edito dalla Pro Loco di Cantalupo in Sabina in occasione del quarantacinquesimo anniversario dei giorni 4-11 del giugno 1944 che videro il paese teatro degli scontri (battaglia aereo-terrestre) tra le forze alleate e quelle tedesche in ritirata.
  76. ^ Opera ripresa da Mario Verdone ne "Pagine di storia in Sabina", Strenna dei Romanisti, 21 aprile 2003. L'articolo Archiviato il 1º novembre 2011 in Internet Archive. è consultabile online sul sito web Strenna dei Romanisti.
  77. ^ Barbagli Fausto e Brichetti Pierandrea, Bibliografia di Elio Augusto Di Carlo, Rivista Italiana di Ornitologia 70:5-11, 2000.
  78. ^ Estratto online Archiviato il 7 marzo 2016 in Internet Archive. della bibliografia di E.A. Di Carlo apparsa sulle pagine della Rivista Italiana di Ornitologia nel 2000.
  79. ^ Attualmente il territorio analizzato nello studio ricade sotto il territorio della Riserva parziale naturale di Monterano.
  80. ^ testo integrale disponibile online, Profilo eco-etologico degli uccelli del Parco nazionale d'Abruzzo, 1971. Lavori della Società Italiana di Biogeografia. Nuova Serie, Volume II, 1971.
  81. ^ Nuovo Atlante degli Uccelli Nidificanti nel Lazio, autori vari. Pagina 24, Testo disponibile interamente online.
  82. ^ Aspetti della migrazione degli Uccelli attraverso il ponte delle Isole circumsiciliane, articolo completo online, Biogeographia – The Journal of Integrative Biogeography, 1973.
  83. ^ E., A. Di Carlo, Aspetti della migrazione degli Uccelli attraverso il ponte delle Isole circumsiciliane, in Biogeographia – The Journal of Integrative Biogeography, vol. 3, 1973, DOI:10.21426/B63110049. URL consultato il 17 gennaio 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Marcello Grussu, Ricordo di Elio Augusto Di Carlo (1918-1998), Aves Ichnusae, I, 1998.
  • Redazione "Gli Uccelli d'Italia", Corrispondenza scelta intercorsa dal 1948 al 1980 tra il Dott. Edgardo Moltoni e il Dott. Elio Augusto Di Carlo, Gli Uccelli d'Italia, anno XXIII, n.1-2, 1998, ISSN 0393-1218.
  • Fausto Barbagli e Pierandrea Brichetti, Bibliografia di Elio Augusto Di Carlo, Rivista Italiana di Ornitologia 70, 5-11, 2000.
  • Don Luigi Aquilini, Amatrice, tesori d'arte, 2002. Testo: online.
  • Mario Verdone, Pagine di storia in Sabina, in Strenna dei Romanisti, 21 aprile 2003. Il testo completo è disponibile online.
  • Giuliano Castiglia, Elio Augusto Di Carlo, medico, storico, naturalista, Fidelis Amatrix, II, n.7/2004, 38-43.
  • Monica Onofri, Un convegno in memoria di Elio Augusto Di Carlo, in Il Tempo, 21 aprile 2003. URL consultato il 27 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  • Mario Ciaralli e Anna Agostini, Camminando a Retrosi, sulle rive del Tronto, 2006.
  • Giuliano Castiglia, Piazzale Elio Augusto Di Carlo, Fidelis Amatrix, VI, n.32/2008.

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