Club Atlético San Lorenzo de Almagro (pallacanestro)

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San Lorenzo
Pallacanestro
«Azulgrana»
Segni distintivi
Uniformi di gara
Casa
Trasferta
Colori sociali Rosso e blu
Simboli Corvo
Dati societari
Città Buenos Aires
Nazione Bandiera dell'Argentina Argentina
Confederazione FIBA Americas
Federazione CABB
Campionato LNB
Fondazione 1935
Presidente Bandiera dell'Argentina Marcelo Tinelli
Allenatore Bandiera dell'Argentina Néstor García
Impianto Polideportivo Roberto Pando
(2 700 posti)
Sito web www.sanlorenzo.com.ar/basquet/
Palmarès
Titoli nazionali 3 Liga Nacional de Básquet
1 CACB
Altri titoli 2 FIBA Americas League

Il Club Atlético San Lorenzo de Almagro è la squadra di pallacanestro della società polisportiva San Lorenzo de Almagro con sede a Buenos Aires, Argentina. Fondata nel 1935, la squadra milita nel massimo campionato argentino.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Inizi ed anni d'oro[modifica | modifica wikitesto]

I campioni del 1956 posano per El Gráfico

Il San Lorenzo si è affiliato presso la federazione argentina negli anni Trenta, vincendo un gran numero di campionati dagli anni Trenta agli anni Settanta, venendo così soprannominata La cattedrale della pallacanestro. Il 1942 è l'anno in cui San Lorenzo conquista il suo primo titolo, vincendo il Torneo Apertura e il campionato argentino, ai tempi organizzato dall'associazione cestistica di Buenos Aires. L'anno seguente la squadra vince un altro Torneo Apertura, vincendolo ancora nel 1946, 1949 e 1950, grazie agli sforzi di Alfredo Belli, Salvador Capece, e Alberto Trama, oltre ai gregari Armando Bo e Francisco Sommariva.

Tour europeo del 1971
Data Città Avversaria Risultato
Spagna
30 aprile Balaguer Nazionale spagnola 49–94
1 maggio Balaguer Gillette (USA) 73–75
2 maggio Balaguer OKK Beograd 78–74
Italia
6 maggio Bari OKK Beograd 88–89
7 maggio Bari Fides Napoli 63–93
8 maggio Bari Tropicali Pesaro 70–72
9 maggio Roseto Monti Roseto 90–69
12 maggio Roma Patriarca 89–80
14 maggio Reggio Emilia La Torre Reggio Emilia 81–57
15 maggio Brugherio Candy 70–74
16 maggio Torino Riber 94–79
17 maggio Genova Athletic Genova 75–63
19 maggio Roma Lazio Snadiero 93–85

Nel 1951, il San Lorenzo ha giocato contro gli Harlem Globetrotters all'Estadio Luna Park di Buenos Aires. Nello stesso anno, la squadra vince ancora il campionato argentino, ripetendosi l'anno successivo, oltre al campionato stesso nel 1954. Due anni dopo, la squadra si ripete e vince ancora il campionato, rimanendo imbattuta, oltre alla vittoria del Torneo Metropolitano. Nel 1957, il San Lorenzo partecipa ad un tour internazionale in Brasile, vincendo otto delle dodici partite giocate. I giocatori che parteciparono al torneo furono Ricardo Lanzillotta (capitano della squadra), Herberto Fagnani, Edgar Parizzia, Oscar Zagatti, Carlos Vasino, Vicente Lazzara, Erio Cassetai e Carlos Marranzino, con Francisco del Río nelle vesti di capo allenatore.

Nel 1958, il San Lorenzo vince il primo titolo nazionale, il Campeonato Argentino de Clubes de Básquet, vittoria grazie al quale può disputare il primo torneo ufficiale fuori dall'Argentina, il Campeonato Sudamericano de Clubes Campeones de Básquetbol, concludendo al secondo posto dietro al solo Defensor Sporting. Sempre nello stesso anno, il San Lorenzo vince l'Apertura ed arriva terzo al campionato di Buenos Aires, vincendolo poi nelle due edizioni successive. Nel 1966 il San Lorenzo vince ancora l'Apertura da imbattuto, oltre al Metropolitano ed al campionato di Buenos Aires.

Gli anni Settanta iniziano nel migliore dei modi per il San Lorenzo, grazie alle due vittorie del Metropolitano del 1970 e 1971. Nello stesso anno il San Lorenzo partecipa ad una tournée in Europa, la prima volta per una squadra argentina. Hanno preso parte al tour Oscar Visciglia, Gustavo Aguirre, Carlos Perroni, Carlos Garro, Dante Massolini, Norberto Pacheco, Carlos Perales, Abel Rojas, Néstor Delgui ed Emilio Dumani, con Edgard Parizzia come capo allenatore. Il San Lorenzo riuscì a battere l'OKK Beograd e sei squadre italiane, oltre a giocare anche contro la nazionale spagnola.[1][2] Durante il tour, la squadra venne soprannominata La Catedral (La Cattedrale), dopo un discorso tenuto da Emilio Dumani in cui disse: "Questa squadra combatte sempre e non si spegne mai... come le luci di una cattedrale".

Nonostante i successi di questi anni, il campionato di Buenos Aires del 1973 fu l'ultimo titolo vinto fino agli anni 2010.

Liga Nacional e declino[modifica | modifica wikitesto]

San Lorenzo (in divisa rossa) giocano la prima partita di sempre nella LNB control l'Argentino de Firmat nel 1985. León Najnudel è in possesso del pallone.

Il 26 aprile 1985, il San Lorenzo gioca la prima partita di sempre della neonata Liga Nacional de Básquet, affrontando l'Argentino de Firmat all'Estadio Obras Sanitarias.[3] Il club però viene subito retrocesso dopo solo una stagione.[4]

La sezione cestistica della polisportiva San Lorenzo fu inattiva dal 1986 al 1993, tornando poi solo per i campionati giovanili. Nel 1996 la polisportiva decide di creare anche una squadra senior, partecipando al campionato di prima divisione di Buenos Aires. Nel 2004, la squadra Under-22 vince il campionato di categoria, vincendo poi nel 2012 la Copa De Oyarbide.

Ritorno alla gloria[modifica | modifica wikitesto]

I giocatori del San Lorenzo festeggiano per la vittoria del campionato 2015-2016.

Nel 2014, San Lorenzo debutta nel Torneo Nacional de Ascenso, campionato del secondo livello professionistico argentino.[5] L'anno successivo, il San Lorenzo torna nel primo campionato argentino, la Liga Nacional de Básquet, grazie alla fusione con la squadra 9 de Julio de Río Tercero[6], esattamente trent'anni dopo il debutto in LNB. La prima partita venne giocata il 22 settembre 2015 contro il Quimsa, battuto per 79 a 64.[7]

Il 2016 segna la storia per il San Lorenzo, il club infatti vince il suo primo titolo LNB, battendo La Unión nella serie finale per 4-0. Wálter Herrmann, giocatore degli Azulgrana viene nominato MVP delle Finali.[8]

Nella stagione successiva, San Lorenzo bissa il successo vincendo ancora il campionato argentino, battendo questa volta il Regatas Corrientes per 4-1. Sempre nella stessa stagione, il San Lorenzo entrò nella storia della LNB concludendo la stagione con 23 vittorie e solo tre sconfitte, record di sempre. Gabriel Deck venne scelto come MVP delle Finali.[9]

Stadio[modifica | modifica wikitesto]

Il San Lorenzo gioca i match casalinghi al Polideportivo Roberto Pando di Boedo, Buenos Aires, il quale ha una capacità di 2.700 persone.

Roster[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornato al 4 febbraio 2020.

Club Atlético San Lorenzo de Almagro
Giocatori Staff tecnico
N. Naz. Ruolo Nome Anno Alt. Peso
1 Bandiera dell'Argentina C Cáffaro, Agustín Agustín Cáffaro 1995 210 cm
2 Bandiera degli Stati Uniti Bandiera della Giordania AP Tucker, Dar Dar Tucker 1988 192 cm
3 Bandiera degli Stati Uniti AC Williams, Justin Justin Williams 1984 208 cm 102 kg
4 Bandiera dell'Argentina P Thygesen, Fermín Fermín Thygesen 1998 184 cm
6 Bandiera dell'Argentina Bandiera dell'Italia AP Mata, Marcos Marcos Mata 1986 201 cm 101 kg
7 Bandiera dell'Argentina P Aguirre, Nicolás Nicolás Aguirre (C) 1988 189 cm 84 kg
8 Bandiera dell'Argentina G González, Luciano Luciano González 1990 188 cm 75 kg
10 Bandiera dell'Argentina GA Fjellerup, Máximo Máximo Fjellerup 1997 194 cm 91 kg
11 Bandiera dell'Argentina P Vildoza, José José Vildoza 1996 191 cm 85 kg
12 Bandiera dell'Argentina P Rutenberg, Facundo Facundo Rutenberg 2001 190 cm
15 Bandiera dell'Uruguay Bandiera della Spagna AC Batista, Esteban Esteban Batista 1983 208 cm 122 kg
18 Bandiera dell'Argentina C Piñero, Facundo Facundo Piñero 1988 202 cm 118 kg
20 Bandiera dell'Argentina G Morera, Matías Matías Morera 1999 190 cm
21 Bandiera dell'Argentina G Losito, Hernán Hernán Losito 2001 198 cm
33 Bandiera dell'Argentina AG Bihurriet, Christian Christian Bihurriet 2000 207 cm
Allenatore
Assistente/i
  • Bandiera dell'Argentina Nicolás Bastarrica
  • Bandiera dell'Argentina Emmanuelle Quintans

Legenda
  • Injured Infortunato

Roster

Cestisti[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Cestisti del C.A. San Lorenzo de Almagro.
Wálter Herrmann, giocatore chiave del club per il titolo LNB della stagione 2015-16.

Giocatori celebri[modifica | modifica wikitesto]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

  • Campeonato Argentino de Clubes de Básquet (1): 1958
  • Liga Nacional de Básquet (4): 2015-2016, 2016-2017, 2017-2018, 2018-2019
  • Torneo Súper 4 (1): 2016-2017

Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Altre competizioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Asociación de Buenos Aires Championship (12): 1942, 1946, 1949, 1950, 1954, 1956, 1957, 1959, 1960, 1968, 1971, 1973
  • Torneo Metropolitano (5): 1956, 1967, 1968, 1979, 1971

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Partite contro squadre NBA[modifica | modifica wikitesto]

Toronto
14 ottobre 2016
Amichevole
Toronto Raptors122 – 105
(22-32; 55-53; 82-87)
referto
San LorenzoAir Canada Centre (15113 spett.)
Arbitri: Bandiera degli Stati Uniti Pat Fraher
Bandiera degli Stati Uniti Lauren Holtkamp
Bandiera degli Stati Uniti Scott Wall

Cleveland
7 ottobre 2019
Amichevole
Cleveland Cavaliers120 – 89
(24-21; 53-64; 74-90)
referto
San LorenzoRocket Mortgage FieldHouse (9902 spett.)
Arbitri: Bandiera degli Stati Uniti Brent Barnaky
Bandiera degli Stati Uniti Ken Mauer
Bandiera degli Stati Uniti Phenizee Ransom

Partite contro squadre di Euroleague (1º livello)[modifica | modifica wikitesto]

Madrid
12 settembre 2017
Amichevole
Real Madrid81 – 84
(19-26; 42-41; 68-59)
referto
San LorenzoCiudad Deportiva Príncipe Felipe (150 spett.)
Arbitri:  Fernández
Zamorano
Serrano

Balaguer
15 settembre 2017
Amichevole
Barcellona85 – 95
(19-31; 39-56; 62-75)
referto
San LorenzoPabellón de Balaguer
Arbitri:  O. Perea
J. Oyón
V. Mas

Partite contro squadre di Basketball Champions League (2º livello)[modifica | modifica wikitesto]

Rio de Janeiro
15 febbraio 2019
Semifinale Coppa Intercontinentale 2019
San Lorenzo64 – 86
(13-18; 26-45; 54-68)
referto
AEK AteneArena Carioca 1
Arbitri: Bandiera di Porto Rico Roberto Vázquez
Bandiera della Slovenia Boris Krejic
Bandiera del Messico Omar Bermúdez Mariscal

Competizioni continentali[modifica | modifica wikitesto]

     Campioni       Finalista       Terzo posto       Quarto posto  

Anno Competizione Risultato V S %
2017 FIBA Americas League 2º turno di qualificazione 4 2 0.667
2018 FIBA Americas League Campioni 8 0 1.000
2019 FIBA Americas League Campioni 7 1 0.875
2019-2020 BCL Americas
Totale 2 titoli 19 3 0.864

Coppa Intercontinentale[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa Intercontinentale (pallacanestro).

     Campioni       Finalista       Terzo posto       Quarto posto  

Anno Risultato V S %
Bandiera del Brasile 2019 Terzo posto 1 1 0.500
Bandiera della Spagna 2020
Totale 0 titoli 1 1 0.500

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ES) La Catedral en Europa, su mundoazulgrana.com.ar. URL consultato il 6 febbraio 2020.
  2. ^ (ES) Gira por Europa de 1971, su museodesanlorenzo.com.ar. URL consultato il 6 febbraio 2020.
  3. ^ (ES) Hace 30 años nacía la Liga Nacional de Básquetbol en Argentina, in Télam, 26 aprile 2015. URL consultato il 6 febbraio 2020.
  4. ^ (ES) San Lorenzo barrió a La Unión y logró un título histórico, in Clarín, 23 giugno 2016. URL consultato il 6 febbraio 2020.
  5. ^ (ES) Llegó el día del debut, in San Lorenzo, 15 ottobre 2014. URL consultato il 6 febbraio 2020.
  6. ^ (ES) Tinelli lo hizo: 9 de Julio se fusionará con San Lorenzo y perderá su plaza en la Liga, in La Voz del Interior, 8 luglio 2015. URL consultato il 6 febbraio 2020.
  7. ^ (ES) Tras 30 años, San Lorenzo volvió a la Liga Nacional y debutó con triunfo, in La Nueva, 22 settembre 2015. URL consultato il 6 febbraio 2020.
  8. ^ (ES) Tinelli cumplió otro sueño: San Lorenzo campeón de la Liga Nacional, in La Nación, 23 giugno 2016. URL consultato il 6 febbraio 2020.
  9. ^ (ES) Diego Morini, Liga Nacional: San Lorenzo festejó el bicampeonato, y no exclusivamente por el poder de su billeter, in La Nación, 15 luglio 2017. URL consultato il 6 febbraio 2020.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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