Centaurea nervosa

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Fiordaliso alpino
Centaurea nervosa
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi II
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Carduoideae
Tribù Cardueae
Sottotribù Centaureinae
Infratribù Centaurea Group
Genere Centaurea
Specie C. nervosa
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Cichorioideae
Tribù Cardueae
Sottotribù Centaureinae
Genere Centaurea
Specie C. nervosa
Nomenclatura binomiale
Centaurea nervosa
Willd., 1809
Nomi comuni

Centaurea nervosa

Il fiordaliso alpino (nome scientifico Centaurea nervosa Willd., 1809) è una pianta erbacea, angiosperma dicotiledone, appartenente alla famiglia delle Asteraceae.[1][2]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome generico (Centaurea) deriva dal Centauro Chirone. Nella mitologia greca si racconta che Chirone, ferito ad un piede, guarì medicandosi con una pianta di fiordaliso.[3] L'epiteto specifico di questa pianta ( nervosa ) è stato dato in riferimento alla nervatura sporgente delle foglie.[4]
Il binomio scientifico della pianta di questa voce è stato proposto dal botanico, farmacista e micologo tedesco Carl Ludwig Willdenow (Berlino, 22 agosto 1765 – Berlino, 10 luglio 1812) nella pubblicazione ”Enumeratio Plantarum Horti Regii Botanici Berolinensis: continens descriptiones omnium vegetabilium in horto dicto cultorum / D. Car. Lud. Willdenow. Berolini” pubblicata nel 1809.[5]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Descrizione delle parti della pianta
Il portamento

L'altezza di queste piante varia da 1 a 4 dm. La forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap), ossia sono piante perenni, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve, dotate di un asse fiorale eretto e spesso privo di (o con poche) foglie.[6][7][8][9][10][11]

Radici[modifica | modifica wikitesto]

Le radici sono secondarie da rizoma.

Fusto[modifica | modifica wikitesto]

La parte aerea del fusto è striata e arrossata con peli patenti bianco-grigi. Il fusto generalmente è indiviso.

Foglie[modifica | modifica wikitesto]

Le foglie

Le foglie basali hanno una lamina acuta a contorno oblanceolato-ovato con un picciolo lungo 2 – 3 cm. I bordi sono interi o dentellati (i dentelli sono ben spaziati). La superficie in genere è pubescente (in alcuni casi è glabra, altrimenti è pelosa ma non infeltrita) ed è solcata da evidenti nervature arcuate. Le foglie superiori hanno una lamina ellittica e sono semi-abbraccianti il caule (o sessili con base troncata); sono ruvide e scabre al tatto. La foglie sono prive di lacinie stipuliformi. Dimensioni delle foglie basali: larghezza 4 – 5 cm; lunghezza 9 – 11 cm.

Infiorescenza[modifica | modifica wikitesto]

L'involucro

Le infiorescenze sono formate da grossi capolini solitari. I capolini sono formati da un involucro ovoidale composto da diverse squame disposte in modo embricato al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori. L'appendice delle squame (completamente pendula) è ridotta alla sola nervatura centrale con ciglia laterali patenti. Diametro dell'involucro: 18 – 25 mm. Diametro dell'infiorescenza: 40 – 60 mm.

Fiore[modifica | modifica wikitesto]

I fiori tubulosi

I fiori sono tutti del tipo tubuloso[12] (il tipo ligulato, i fiori del raggio, presente nella maggioranza delle Asteraceae, qui è assente), sono ermafroditi (in particolare quelli centrali), tetra-ciclici (sono presenti 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi).

  • /x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[13]
  • Calice: i sepali del Calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
  • Corolla: la corolla, violetta, è tubulosa con apice a 5 lobi esili. Quelli centrali sono zigomorfi e sono ermafroditi, quelli periferici sono attinomorfi, sterili, più grandi e disposti in modo patente per rendere più appariscente tutta l'infiorescenza.[3].
  • Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi ma corti (sono pelosi verso la metà della loro lunghezza), mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo e lungo quasi quanto la corolla; la parte superiore è costituita da prolungamenti coriacei.[14] I filamenti delle antere sono provvisti di movimenti sensitivi attivati da uno stimolo tattile qualsiasi (come ad esempio un insetto pronubo) in modo da far liberare dalle antere il polline. Contemporaneamente anche lo stilo si raddrizza per ricevere meglio il polline.[3]
  • Gineceo: gli stigmi dello stilo sono due divergenti (o fusi); l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.[14] Sotto le ramificazioni dello stilo è presente un anello di peli. La superficie interna delle ramificazioni dello stilo (stigmi) è stigmatica.[15]
  • Fioritura: da luglio a agosto.

Frutti[modifica | modifica wikitesto]

I frutti sono degli acheni con pappo breve ma sempre presente. Lunghezza dell'achenio: 4 mm. Lunghezza del pappo: 1,5 – 3 mm.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento per merito del pappo – disseminazione anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Distribuzione della pianta
(Distribuzione regionale[16] – Distribuzione alpina[17])

Fitosociologia[modifica | modifica wikitesto]

Areale alpino[modifica | modifica wikitesto]

Dal punto di vista fitosociologico alpino Centaurea nervosa appartiene alla seguente comunità vegetale:[17]

Formazione: delle comunità delle praterie rase dei piani subalpino e alpino con dominanza di emicriptofite
Classe: Juncetea trifidi
Ordine: Festucetalia spadiceae
Alleanza: Festucion variae

Areale italiano[modifica | modifica wikitesto]

Per l'areale completo italiano Centaurea nervosa appartiene alla seguente comunità vegetale:[18]

Macrotipologia: vegetazione sopraforestale criofila e dei suoli crioturbati
Classe: Caricetea curvulae Br.-Bl. 1948 nom. cons. propos. Rivas-Martínez, Diaz, Ferná ndez- González, Izco, Loidi, Lousa & Penas, 2002
Ordine: Caricetalia curvulae Br.-Bl. in Br.-Bl. & Jenny, 1926
Alleanza: Nardion strictae Br.-Bl. in Br.-Bl. & Jenny, 1926

Descrizione. L'alleanza Nardion strictae è relativa alle praterie acidofile e mesofile che si sviluppano in stazioni pianeggianti o poco pendenti presenti sui rilievi montuosi più elevati dell’Europa meridionale. Spesso queste aree sono legate a siti caratterizzati da innevamento prolungato. La distribuzione dell'alleanza è situata nella fascia dell’Europa media, andando dai Pirenei ai Carpazi. In Italia è presente sulle Alpi e, localizzata, sull'Appennino settentrionale.[19]

Alcune specie presenti nell'associazione: Ajuga pyramidalis, Alopecurus gerardii, Gnaphalium sylvaticum, Hieracium aurantiacum, Plantago alpina, Pseudorchis albida, Ranunculus villarsii, Trifolium alpinum e Viola ferrarinii.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[20], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[21] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[22]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1]

La tribù Cardueae (della sottofamiglia Carduoideae) a sua volta è suddivisa in 12 sottotribù (la sottotribù Centaureinae è una di queste).[23][24][25][26]

Il genere Centaurea elenca oltre 700 specie distribuite in tutto il mondo, delle quali un centinaio sono presenti spontaneamente sul territorio italiano.

Filogenesi[modifica | modifica wikitesto]

La classificazione della sottotribù rimane ancora problematica e piena di incertezze. Il genere di questa voce è inserito nel gruppo tassonomico informale Centaurea Group formato dal solo genere Centaurea. La posizione filogenetica di questo gruppo nell'ambito della sottotribù è definita come il "core" della sottotribù; ossia è stato l'ultimo gruppo a divergere intorno ai 10 milioni di anni fa.[25][26][27][28]

La specie C. nervosa fa parte dell'Aggregato di C. uniflora. Le piante di questo gruppo hanno un ciclo biologico perenne con fusti eretti e semplici; le foglie hanno delle forme da ovato-lanceolate a lineari; i capolini sono solitari e numerosi con involucri da cilindrici a globosi e brattee con appendici bruno-nerastre, ciglia nella parte apicale e portamento pendulo (arcuato).[11]

Il gruppo è formato (relativamente alla flora spontanea italiana) dalle seguenti specie:

Visione sinottica del gruppo[modifica | modifica wikitesto]

  • 1A: la superficie delle foglie si presenta bianco-tomentosa;
Centaurea uniflora Turra - Fiordaliso unifloro: l'altezza della pianta è di 1 – 3 dm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è Ovest Alpico; l'habitat tipico per questa specie sono i pascoli subalpini e i cespuglieti; questa specie è comune ed è distribuita nel Nord-Ovest dell'Italia fino ad una altitudine compresa tra 1.400 e 2.500 m s.l.m.
  • 1B: la superficie delle foglie è normalmente verde;
  • 2A: il diametro dell'involucro dei capolini è di 18 - 20 mm;
Centaurea nervosa Willd.
  • 2B: il diametro dell'involucro dei capolini è di 8 - 15 mm;
Centaurea rhaetica Moritzi - Fiordaliso retico: l'altezza massima è di 3 - 4 dm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è Subendemico; l'habitat tipico sono i pendii, i prati aridi e le pinete; è una specie comune e si trova al Nord fino ad una altitudine compresa tra 1.000 e 2.200 m s.l.m..
Centaurea flosculosa Balb. ex Willd. - Fiordaliso alpino: l'altezza massima è di 1 - 3 dm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è Orofita Sud-Europeo; l'habitat tipico sono i pascoli subalpini e i cespuglieti; è una specie molto rara e si trova al Nord-Ovest.
Centaurea bugellensis (Soldano) Soldano - Fiordaliso di Biella: l'altezza massima è di 20 - 50 cm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è Endemico; l'habitat tipico sono le rupi e gli ambienti rocciosi; si trova al Nord-Ovest fino ad una altitudine compresa tra 570 e 1.600 m s.l.m..

Altre checklist[29] raggruppano le specie precedenti sotto il nome di Centaurea uniflora aggr. con l'aggiunta della seguente specie:

Il numero cromosomico di C. nervosa è: 2n = 22, 44.[11][30]

Sottospecie[modifica | modifica wikitesto]

Per questa specie è riconosciuta la seguente sottospecie:[2]

  • Centaurea nervosa subsp. promota E.Gamal-Eldin & Wagenitz - Distribuzione: Grecia.

Sinonimi[modifica | modifica wikitesto]

Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:

  • Centaurea cirrata Rchb.
  • Centaurea plumosa (Lam.) Kerner
  • Centaurea uniflora Turra subsp. nervosa (Willd.) Bonnier & Latens
  • Jacea cirrata (Rchb.) Soják

Specie simili[modifica | modifica wikitesto]

Diverse sono le specie simili a quella di questa voce. La tabella sottostante mette a confronto alcuni caratteri di alcune di queste specie.

Specie Altezza (cm) Fusto Foglie Diametro capolino (mm) Involucro (mm) Appendice delle squame Fiori
C. jacea 30 - 110 Poco ramoso Intere lanceolato-ovate 25 - 45 12 – 15, cilindrico Cartilaginea sub-rotonda con bordo denticolato Purpurei raggianti
C. nervosa 10 - 40 Semplice con un solo capolino Intere lanceolato-acute 40 – 60 15 - 20, sferico, ricoperto dalle appendici Piumosa di colore ferruginoso Purpurei raggianti
C. nigra 30 - 80 Mediamente ramoso Intere ovato-lanceolate (a volte lobate) 15 - 30 14 – 18, cilindrico Nera con 10-20 ciglia per lato Rosso-purpurei non raggianti
C. nigrescens 30 - 100 Con abbondanti rami eretto-patenti Intere lanceolate, raramente lobate 25 - 40 8 – 11, cilindrico, ricoperto dalle appendici Nerastra e triangolare con 6-8 brevi frange per lato Purpurei raggianti
C. phrygia 20 - 100 Ramoso con diversi capolini Intere ellittiche 20 – 60 15 – 20, sferico, ricoperto dalle appendici Bruna con 10-20 ciglia per lato (lunga 10 mm) Roseo-purpurei raggianti

Altre notizie[modifica | modifica wikitesto]

La centaurea nervosa in altre lingue viene chiamata nei seguenti modi:

  • (DE) Federige Flockenblume
  • (FR) Centaurée nervée

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1-20.
  2. ^ a b World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 16 giugno 2021.
  3. ^ a b c Motta 1960, Vol. 1 - pag. 314.
  4. ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 4 luglio 2012.
  5. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 4 luglio 2012.
  6. ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.203.
  7. ^ Strasburger 2007, pag. 860.
  8. ^ Judd 2007, pag.517.
  9. ^ Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 146.
  10. ^ Funk & Susanna 2009, pag. 309.
  11. ^ a b c Pignatti 2018, vol.3 pag.1003.
  12. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 172.
  13. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  14. ^ a b Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  15. ^ Judd 2007, Pag. 523.
  16. ^ Conti et al. 2005, pag. 74.
  17. ^ a b c Aeschimann et al. 2004, Vol. 2 - pag. 612.
  18. ^ Prodromo della vegetazione italiana, su prodromo-vegetazione-italia.org. URL consultato il 29 gennaio 2019.
  19. ^ Prodromo della vegetazione italiana, su prodromo-vegetazione-italia.org, p. 47.1.2 ALL. NARDION STRICTAE BR.-BL. IN BR.-BL. & JENNY 1926. URL consultato il 29 gennaio 2019.
  20. ^ Judd 2007, pag. 520.
  21. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  22. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
  23. ^ Funk & Susanna 2009, pag. 303.
  24. ^ Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 138.
  25. ^ a b Barres et al. 2013.
  26. ^ a b Herrando et al. 2019.
  27. ^ Funk & Susanna, pag. 308.
  28. ^ Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 144.
  29. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 5 luglio 2012.
  30. ^ Tropicos Database, su tropicos.org. URL consultato il 6 luglio 2012.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]