Abraham Sofaer

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Abraham Sofaer in Quo vadis (1951)

Abraham Sofaer (Rangoon, 1º ottobre 1896Woodland Hills, 21 gennaio 1988) è stato un attore britannico.

È apparso in oltre 50 film dal 1931 al 1970 e partecipò a più di 70 produzioni per la TV dal 1939 al 1974.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Abraham Sofaer nacque a Rangoon, in Birmania, che allora apparteneva all'Impero britannico, il 1º ottobre 1896, da genitori ebrei. Si trasferì a Londra a 19 anni e qui, nel 1921, cominciò la sua carriera di attore teatrale e radiofonico. Fece il suo debutto in televisione, sulla BBC, già alla fine degli anni trenta. Trasferitosi negli Stati Uniti, fece il suo debutto a Hollywood agli inizi degli anni cinquanta. Grazie ai suoi tratti somatici gli fu richiesto spesso di interpretare personaggi di varie etnie ed estrazioni culturali, tra i quali turchi, indiani orientali, ebrei ed arabi. Interpretò anche un indiano delle praterie nel western Chisum.[2]

Durante la sua lunga carriera televisiva diede vita a numerosi personaggi per varie serie, tra cui Haji in tre episodi della serie Strega per amore (1967-1968), impersonando una miriade di ruoli minori e inanellando una serie di apparizioni da guest star in decine di episodi di serie televisive fino agli anni settanta. Recitò anche in ruoli diversi in più di un episodio, come in due episodi di Lux Video Theatre, tre episodi di General Electric Theater, due episodi di Gunsmoke, tre episodi di Perry Mason, due episodi di Ben Casey, due episodi di Daniel Boone, due episodi di Polvere di stelle e due episodi di Star Trek. Prese parte anche ad un episodio della serie classica di Ai confini della realtà, intitolato nella versione in italiano L'invincibile Casey, trasmesso in prima televisiva nel 1960.[3]

Per gli schermi cinematografici interpretò, tra gli altri, il dottor Menasseh in L'arte e gli amori di Rembrandt (1936), Benjamin Disraeli in The Ghosts of Berkeley Square (1947), Luis de Santangel in Cristoforo Colombo (1949), Paolo in Quo Vadis (1951), Tutush in Le avventure e gli amori di Omar Khayyam (1957), Morris Kaplan in La belva del secolo (1962), Abbot in Taras il magnifico (1962), il professor Pietro Baglioni in L'esperimento del dottor Zagros (1963), il banchiere Pulaski in I 4 del Texas (1963), Giuseppe di Arimatea in La più grande storia mai raccontata (1965), lo scienziato 'Doc' Gordon nel fantascientifico Viaggio al centro del tempo (1967), Swami in Sogni perduti (1968), Pablo Rojas in Che! (1969) e il capo indiano White Buffalo, il suo ultimo ruolo cinematografico, in Chisum (1970).[1]

Si ritirò anche dalle scene televisive interpretando Elderly Rakshasa Hunter nel'episodio Horror In The Heights della serie Kolchak: The Night Stalker trasmesso nel 1974.[3] Morì a Woodland Hills il 21 gennaio 1988.[4]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatori italiani[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Internet Movie Database, op. cit.
  2. ^ Allmovie, op. cit.
  3. ^ a b (EN) IMDb, Ruoli in serie televisive, su imdb.com. URL consultato il 10 dicembre 2013.
  4. ^ Find a Grave, op. cit.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN44043807 · ISNI (EN0000 0000 5937 1501 · LCCN (ENno2005121960 · GND (DE1061712141 · BNE (ESXX1332005 (data) · BNF (FRcb170194149 (data) · J9U (ENHE987007524419405171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2005121960