Myrmecophaga tridactyla: differenze tra le versioni

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== Biologia ==
== Biologia ==
[[File:Myrmecophaga tridactyla.jpg|thumb|left|Un'esemplare mentre dorme avvolto nella coda]]
[[File:Giant Anteater with child.jpg|miniatura|right|Il caratteristico comportamento del cucciolo sul dorso della madre]]
Il formichiere gigante vive in una vasta gamma di habitat. Uno studio del 2007 sui formichieri giganti del [[Pantanal]] brasiliano ha rivelato che questi animali si nutrono generalmente nelle aree aperte e riposano in aree boschive dalla fitta vegetazione, probabilmente perché le foreste sono più calde delle praterie nei giorni freddi e più fresche nelle giornate calde.<ref>{{cita pubblicazione|autore1=Mourão, G. |autore2=Medri, Í. M. |anno=2007|titolo=Activity of a specialized insectivorous mammal (''Myrmecophaga tridactyla'') in the Pantanal of Brazil|rivista=Journal of Zoology|volume=271|numero=2|pp=187–92|doi=10.1111/j.1469-7998.2006.00198.x}}</ref> I formichieri giganti sono attivi sia durante il giorno sia nelle ore notturne. Uno studio del 2006, ha dimostrato che i formichieri che vivono nel Pantanal sono perlopiù [[notturni]], essendo più attivi durante le ore notturne e all'alba, per poi ritirarsi nelle loro tane quando la temperatura aumenta. Nei giorni più freddi, iniziano e terminano i periodi di attività prima, spostandoli nelle ore diurne e divenendo principalmente [[Diurnalità|diurni]].<ref name=weather>{{cita pubblicazione|autore=Camilo-Alves, C. de S. e. P.|autore2=Miranda Mourão, G. de|anno=2006|titolo=Responses of a Specialized Insectivorous Mammal (''Myrmecophaga tridactyla'') to Variation in Ambient Temperature|rivista=Biotropica|volume=38|numero=1|pp=52–56|doi=10.1111/j.1744-7429.2006.00106.x}}</ref> I formichieri giganti osservati a [[Serra da Canastra National Park|Serra da Canastra]] sono perlopiù diurni.<ref name=Shaw2/> Anche le attività umane influiscono sul comportamento di questi animali, e nelle aree più urbane i formichieri sono perlopiù notturni.<ref name=Nowak/>

I formichieri giganti riposano tipicamente nella fitta boscaglia, ma possono riposarsi anche nell'erba alta nei giorni più freddi. La loro tana è composta da una cavità poco profonda nel terreno che scavano con i loro robusti artigli. Mentre dorme l'animale si avvolge con la folta coda, sia per conservare il calore corporeo sia per [[Camuffamento|mimetizzarsi]]. Anche se durante le giornate più calde, quando la temperatura raggiunge anche i 17 °C, la coda viene lasciata distasa, forse in modo da consentire al corpo di assorbire i raggi del sole per il riscaldarsi.<ref name=sleeping>{{cita pubblicazione|autore1=Medri, Í. M. |autore2=Mourão, G. |anno=2005|titolo=A brief note on the sleeping habits of the giant anteater&nbsp;– ''Myrmecophaga tridactyla'' Linnaeus (Xenarthra, Myrmecophagidae)|rivista=Revista Brasileira de Zoologia|volume=22|numero= 4|pp=1213–15|doi= 10.1590/S0101-81752005000400061|doi-access=free}}</ref>

I formichieri giganti sono buoni nuotatori e sono in grado di attraversare anche ampi fiumi,<ref name=fauna-paraguay/> e sono stati osservati anche immergersi per rinfrescarsi.<ref name=Emmons>{{cita pubblicazione | cognome1 = Emmons | nome1 = L. H. | anno = 2004 | titolo = Bathing Behavior of Giant Anteaters (''Myrmecophaga tridactyla'')|rivista=Edentata|volume=6|pp=41–43|doi=10.1896/1413-4411.6.1.41|cognome2=Flores|nome2=Roly Peña|cognome3=Alpirre|nome3=Sixto Angulo|cognome4=Swarner|nome4=Matthew J. | s2cid = 84283058 }}</ref> Sono anche in grado di arrampicarsi e sono stati osservati mentre si arrampicavano sia sui termitai che sugli alberi durante mentre si nutrivano. Un individuo è stato osservato aggrapparsi a un ramo, con i piedi che toccavano appena il suolo.<ref>{{cita pubblicazione|autore1=Young, R. J. |autore2=Coelho, C. M. |autore3=Wieloch, D. R. |anno=2003 |titolo=A note on the climbing abilities of giant anteaters, ''Myrmecophaga tridactyla'' (Xenarthra , Myrmecophagidae) |rivista=Boletim do Museu de Biologia Mello Leitão |volume=15 |numero=15 |pp=41–46 |url=http://www.museudebiologiamelloleitao.gov.br/boletim/arquivos/15/Boletim_15_Artigo05.pdf |url-status=dead |archiveurl=https://web.archive.org/web/20130702214706/http://www.museudebiologiamelloleitao.gov.br/boletim/arquivos/15/Boletim_15_Artigo05.pdf |archivedate=2 July 2013 |df=dmy }}</ref>

=== Territorio ===
[[File:Myrmecophaga tridactyla -Detroit Zoo, USA-8a.jpg|thumb|right|Due esemplari in cattività. In natura la specie è generalmente solitaria]]
L'[[Home range|areale individuale]] dei formichieri giganti varia in dimensioni a seconda della loro posizione. Nel [[Serra da Canastra National Park|Parco Nazionale della Serra da Canastra]], [[Brasile]], le femmine di formichieri hanno un [[home range]] di circa 3,67 km2, mentre i maschi vivono in un home range di 2,74 km2. In altre parti del Brasile, i formichieri possono avere territori di 9 km2. Sono stati osservati formichieri venezuelani che vivono in aree abitate grandi fino a 25 km2.<ref name=Shaw2>{{cita pubblicazione|autore1=Shaw, J. H. |autore2=Machado-Neto, J. |autore3=Carter, T. J. |anno=1987|titolo=Behavior of Free-Living Giant Anteaters (''Myrmecophaga tridactyla'')|rivista=Biotropica|volume=19|numero=9|pp=255–59|jstor=2388344|doi=10.2307/2388344}}</ref> Gli individui vivono principalmente da soli, ad eccezione delle femmine che allattano i loro piccoli e dei maschi che corteggiano le femmine. I formichieri [[Territorio (biologia)|comunicano la loro presenza]], stato e condizione sessuale tramite delle secrezioni delle loro ghiandole anali. Segnalano la loro presenza ad altri individui anche attraverso segni d'artiglio degli alberi e l'urina.<ref>{{cita pubblicazione|autore1=Braga, F. G. |autore2=Santos, R. E. F. |autore3=Batista, A. C. |anno=2010|titolo=Marking behavior of the giant anteater ''Myrmecophaga tridactyla'' (Mammalia: Myrmecophagidae) in Southern Brazil|rivista=Sociedade Brasileira de Zoologia|volume=27|numero=1|pp=7–12|url=http://www.scielo.br/pdf/zool/v27n1/a02v27n1.pdf|doi=10.1590/s1984-46702010000100002|doi-access=free}}</ref> Sembra inoltre che siano in grado di riconoscere la saliva degli altri formichieri dall'odore.<ref name=ecology/>

Le femmine sembrano essere più tolleranti nei confronti di altre femmine nel loro territorio, rispetto ai maschi nei confronti di altri maschi, portando a una maggiore sovrapposizione negli home range femminili. I maschi hanno maggiori probabilità di ingaggiare comportamenti agonistici,<ref name=Shaw2/> come camminare circolarmente l'uno sull'altro, inseguirsi o combattere.<ref name=ecology/> Quando due formichieri si confrontano possono emettere un prolungato "harrr". Quando due formichieri combattono per il territorio usano i loro robusti artigli per squarciano l'avversario e costringerlo a terra.<ref name=fauna-paraguay/> Durante questi combattimenti, i contendenti possono emettere ruggiti o muggiti.<ref name=Shaw2/> I maschi sono più [[Territorio (biologia)|territoriali]] delle femmine, ma raramente le dispute territoriali finiscono in scontri fisici.<ref name=ecology/>

=== Alimentazione ===
=== Alimentazione ===
[[File:Animais serra da canastra tamanduá IMG 4625.jpg|thumb|left|Un'esemplare mentre si nutre]]
Inutile dire che la dieta del formichiere è costituita essenzialmente da termiti che raccoglie con la lunga lingua viscida e appiccicosa scavando nei termitai. Per bere, il formichiere scava nel terreno quando non è disponibile acqua in superficie creando così delle pozze d'acqua per altri animali. In cattività, viene nutrito con miscele a base di latte, uova, vermi e [[carne macinata]].
Come si evince dal nome, il formichiere gigante è un [[insettivoro]], che si nutre principalmente di [[formiche]] e/o [[termiti]]. Nelle aree che subiscono inondazioni stagionali, come le pianure erbose del [[Los llanos|Llanos]] [[Venezuela|venezuelano]]-[[Colombia|colombiano]], i formichieri si nutrono principalmente di formiche, perché le termiti sono più rare.<ref name=ecology/> Al contrario, i formichieri del [[Parco nazionale delle Ema]] si nutrono principalmente di termiti, che si trovano in alta densità nelle praterie secche.<ref name=Redford>{{cita pubblicazione|autore=Redford, K. H.|anno=1985|titolo=Feeding and food preference in captive and wild Giant anteaters (''Myrmecophaga tridactyla'')|rivista=Journal of Zoology|volume=205|numero=4|pp=559–72|doi=10.1111/j.1469-7998.1985.tb03544.x}}</ref> A Serra da Canastra, i formichieri passano da una dieta costituita principalmente da formiche durante la stagione delle piogge (da ottobre a marzo) alle termiti durante la stagione secca (da maggio a settembre).<ref name=ecology/>

I formichieri giganti rintracciano le loro prede con l'olfatto.<ref name=neotropics/> Dopo aver trovato un formicaio o un termitaio, l'animale usa i suoi lunghi e robusti artigli per aprire uno squarcio nel nido degli insetti per poi inserirvi la lunga lingua appiccicosa per raccogliere le sue prede. Un singolo formichiere trascorre in media un minuto nutrendosi in un nido, visitando fino a 200 nidi in una giornata e consumando fino a 30.000 insetti.<ref name=Grzimek/> Tuttavia, sia le formiche che le termiti non sono inermi all'attacco di questi animali e talvolta un formichiere può essere allontanato da un nido dagli attacchi chimici o dai morsi dei [[Formicidae|soldati]].<ref name=neotropics/> Alcune specie di termiti si affidano ai loro [[Termitaio|termitai]] fortificati per proteggersi e molti individui scappano mentre il predatore comincia a scavare.<ref name=Redford/> Queste modalità di difesa impediscono che l'intera colonia venga mangiata in un singolo attacco del formichiere.<ref name=ecology/>

Altri insetti che fanno parte della dieta dell'animale includono le larve di [[Coleoptera|coleotteri]] e [[Apis mellifera|api mellifere occidentali]] che spesso costruiscono i loro alveari proprio sui termitai, divenendo a loro volta preda dei formichieri.<ref name=ecology/> In cattività, i formichieri vengono nutriti con miscele di latte, uova, [[Tenebrio molitor|larve della farina]] e [[carne macinata]].<ref name=Nowak/> Per bere, durante la stagione secca, i formichieri scavano nel terreno per raggiungere l'acqua rimasta sotto terra, creando pozze d'acqua anche per altri animali.<ref name=Emmons/> I formichieri giganti sono principalmente preda di [[Panthera onca|giaguari]] e [[Puma concolor|puma]]. Di solito fuggono dal pericolo galoppando, ma se messi alle strette,<ref name=Nowak/> possono impennarsi sulla zampe posteriori, puntellandosi con la coda, per usare gli artigli delle zampe anteriori per attaccare.<ref>{{cita libro |cognome1=Vaughan |nome1=T. A. |cognome2=Ryan |nome2=J. M. |cognome3=Czaplewski |nome3=N. J. |anno=2011 |titolo=Mammalogy |editore=Jones & Bartlett Learning |pp=155–56 |isbn=978-0-7637-6299-5}}</ref> Gli artigli del formichiere gigante sono armi formidabili, in grado di uccidere un giaguaro.<ref name=SDZoo>{{cita web |titolo=Mammals: Giant Anteater |work=San Diego Zoo Animal Bytes |editore=[[San Diego Zoo]] |url=http://www.sandiegozoo.org/animalbytes/t-anteater.html |url-status=dead |archive-url=https://web.archive.org/web/20070212164950/http://www.sandiegozoo.org/animalbytes/t-anteater.html |archive-date=2007-02-12 |accesso=3 Maggio 2020}}</ref> Il formichiere gigante è un ospite di parassiti intestinali [[Acanthocephala|acanthocephali]], come ''[[Gigantorhynchus echinodiscus]]''<ref name="Gomes 2019">{{cita pubblicazione|cognome1=Nascimento Gomes |nome1=Ana Paula |cognome2=Cesário |nome2=Clarice Silva |cognome3=Olifiers |nome3=Natalie |cognome4=de Cassia Bianchi |nome4=Rita |cognome5=Maldonado |nome5=Arnaldo |cognome6=Vilela |nome6=Roberto do Val |titolo=New morphological and genetic data of Gigantorhynchus echinodiscus (Diesing, 1851) (Acanthocephala: Archiacanthocephala) in the giant anteater Myrmecophaga tridactyla Linnaeus, 1758 (Pilosa: Myrmecophagidae) |rivista=International Journal for Parasitology: Parasites and Wildlife |data=Dicembre 2019 |volume=10 |pp281–288 |doi=10.1016/j.ijppaw.2019.09.008|pmid=31867208 |pmc=6906829 |doi-access=free }}</ref> e ''[[Moniliformis monoechinus]]''.<ref name="AminHeckmann2016">{{cita pubblicazione|cognome1=Amin|nome1=Omar M.|cognome2=Heckmann|nome2=Richard A.|cognome3=Osama|nome3=Mohammed|cognome4=Evans|nome4=R. Paul|titolo=Morphological and molecular descriptions of ''Moniliformis saudi'' sp. n. (Acanthocephala: Moniliformidae) from the desert hedgehog, ''Paraechinus aethiopicus'' (Ehrenberg) in Saudi Arabia, with a key to species and notes on histopathology|rivista=Folia Parasitologica|volume=63|anno=2016|issn=0015-5683|doi=10.14411/fp.2016.014|pmid=27189420|doi-access=free}}</ref>

=== Riproduzione ===
=== Riproduzione ===
[[File:Giant Anteater with child.jpg|miniatura|right|Una femmina con la propria prole aggrappata alla schiena]]
Di abitudini essenzialmente solitarie i maschi si uniscono alle femmine solo in fase di accoppiamento che può avvenire durante tutto l'anno. In tale circostanza possono avvenire scontri fra maschi rivali che si contendono la stessa femmina. La gestazione dura circa 190 giorni e si conclude con la nascita di un solo piccolo che pesa circa 1,4&nbsp;kg. La femmina partorisce in piedi. Caratteristico è il modo in cui i piccoli si aggrappano alla schiena della madre mimetizzandosi perfettamente con il pelo. I formichieri sono sessualmente maturi a 2,5-4 anni.
I formichieri giganti possono accoppiarsi durante tutto l'anno.<ref name=ecology/> Durante il corteggiamento, il maschio si sposta con la femmina in [[Ciclo estrale|estro]], seguendola e annusandola. È noto che queste coppie appena formate si nutrono insieme nello stesso nido di insetti.<ref name=Shaw2/> Durante l'accoppiamento, la femmina giace su un fianco mentre il maschio si accuccia su di lei. Una coppia può stare insieme fino a tre giorni e accoppiarsi più volte durante questo periodo.<ref name=ecology/> Dopo la concezione, il maschio abbandona la femmina. La gestazione dura circa 190 giorni<ref name=Shaw2/> e termina con la nascita di un singolo cucciolo,<ref name=Grzimek/> che in genere pesa circa 1,4 kg.<ref name = "SDZoo"/> Le femmine partoriscono in piedi.<ref name=ecology/>

I cuccioli nascono con gli occhi chiusi e iniziano ad aprirli solo dopo sei giorni. La madre trasporta il suo cucciolo sulla groppa, dove il cucciolo si attacca alla pelliccia della madre con i piccoli artigli.<ref name=Nowak>{{cita libro |cognome=Nowak |nome=R. M. |anno=1999| titolo=Walker's Mammals of the World, Volume 1 |editore=Johns Hopkins University Press |pp=155–56 |isbn=0-8018-5789-9}}</ref> La fascia bianca e nera sul petto del cucciolo si allinea con quella della madre, mimetizzandolo alla vista dei predatori.<ref name=Grzimek/> I piccoli comunicano con le madri con fischi acuti e usano la lingua durante l'allattamento. Dopo tre mesi, il cucciolo inizia a mangiare cibi solidi ed è completamente [[Svezzamento|svezzato]] entro dieci mesi. La madre governa la sua prole durante i periodi di riposo che durano fino a un'ora. Il picco di toelettatura avviene durante i primi tre mesi e diminuisce quando il giovane raggiunge i nove mesi di età, terminando a dieci mesi. Il declino rispecchia quello dell'indebolimento del legame tra madre e figlio; i giovani formichieri di solito diventano indipendenti entro nove o dieci mesi dalla nascita.<ref name=fauna-paraguay/> I formichieri diventano sessualmente maturi a 2,5-4 anni.<ref name=Nowak/>


== Distribuzione e habitat ==
== Distribuzione e habitat ==

Versione delle 15:20, 19 set 2021

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Formichiere gigante[1]
Stato di conservazione
Vulnerabile[2]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Ordine Pilosa
Famiglia Myrmecophagidae
Genere Myrmecophaga
Linnaeus, 1758[3]
Nomenclatura binomiale
Myrmecophaga tridactyla
Linnaeus, 1758
Sinonimi
  • Myrmecophaga jubata Linnaeus, 1766
  • Falcifer Rehn 1900[4]
Areale
Areale - in blu l'areale in cui è attualmente vivente, in arancione dove è stato probabilmente estirpato.

Il formichiere gigante (Myrmecophaga tridactyla), noto anche come l'orso delle formiche, è un grande mammifero insettivoro endemico dell'America centro-meridionale. Si tratta di una delle quattro specie viventi di formichiere, l'unico membro esistente del genere Myrmecophaga, ed è classificato con i bradipi all'interno dell'ordine Pilosa. Questa specie è perlopiù terrestre, a differenza degli altri formichieri e bradipi, che sono perlopiù arboricoli o semi-arboricoli. Come si evince dal nome, il formichiere gigante è la specie più grande della sua famiglia, con una lunghezza di 182-217 centimetri, con un peso di 33-50 kg per i maschi e di 27-47 kg per le femmine. L'animale è immediatamente riconoscibile per il suo muso allungato, la coda folta, i lunghi artigli anteriori e la pelliccia dai colori distintivi.

Il formichiere gigante vive in una vasta gamma di habitat, tra cui le praterie e le foreste pluviali. Si nutre in aree aperte e riposa negli habitat coperti da folta vegetazione. Si nutre principalmente di formiche e termiti, utilizzando i suoi robusti artigli anteriori per scavare e la sua lunga lingua appiccicosa per raccoglierle. Anche se i formichieri giganti vivono in ambienti sovrapposti tra loro, sono animali solitari tranne la relazione madre-figlio, interazioni aggressive tra i maschi, e il periodo dell'accoppiamento. Le femmine di formichiere portano i loro cuccioli sulle schiene fino allo svezzamento.

Il formichiere gigante è elencato come Vulnerabile dall'Unione internazionale per la conservazione della natura, e la sua presenza è stata estirpata in molte aree del suo precedente areale. Le principali minacce per questo animale includono la distruzione dell'habitat, gli incendi e il bracconaggio per le pellicce e la carne di animali selvatici, sebbene alcuni formichieri abitino in aree protette. Grazie al suo aspetto e abitudini, il formichiere appare in molti miti delle civiltà precolombiane e nel folklore, e anche nella cultura di massa moderna.

Descrizione

Vista laterale (sopra);
Scheletro montato (sotto)

Il formichiere gigante può essere facilmente distinto dagli altri formichieri per le sue grandi dimensioni, il muso allungato e la sua lunga coda folta.[5] L'animale presenta una lunghezza totale di 182-217 centimetri, per un peso di 33-50 kg per i maschi e 27-47 kg per le femmine,[6][7][8] rendendo il formichiere gigante la più grande specie esistente nel suo sottordine. La testa del formichiere gigante, lunga 30 centimetri,[9] è particolarmente allungata, anche paragonata ad altri formichieri.[10] Il suo muso tubolare, che termina in una minuscola apertura boccale e nelle narici, occupa la maggior parte della sua testa. Occhi e orecchie sono relativamente piccoli,[6] per questo la sua vista è piuttosto scarsa,[5] compensando con il suo acuto senso dell'olfatto, 40 volte più sensibile di quello umano.[11] In cattività, i formichieri giganti possono vivere fino a 16 anni.[5]

Anche per un formichiere, il collo è particolarmente spesso rispetto alla parte posteriore della testa,[10] e nella parte posteriore del collo si trova una piccola gobba. Il mantello è per lo più grigiastro, marrone o nero con striature bianche. Gli arti anteriori sono bianchi, con bande nere intorno ai polsi, mentre gli arti posteriori sono scuri. Spesse bande nere con contorni bianchi si estendono dalla gola alle spalle, terminando in punte triangolari. La folta coda è completamente grigio-marrone scuro. I peli del mantello sono lunghi, specialmente sulla coda, facendola sembrare più grande di quanto non sia in realtà. Una criniera rigida si estende lungo la groppa fino alla coda.[6][12] In passato si pensava che il motivo sul petto fosse un camuffamento dirompente, ma uno studio del 2009 suggerisce che si tratta di una colorazione d'avvertimento.[13] Mentre i maschi adulti sono leggermente più grandi e più muscolosi delle femmine, con teste e colli più larghi, la determinazione visiva del sesso può essere difficile. Il pene e i testicoli si trovano internamente tra il retto e la vescica urinaria nei maschi e le femmine hanno un solo paio di ghiandole mammarie vicino alle ascelle.[14]

Il formichiere gigante ha costole larghe. Nonostante il suo nome specifico, tridactyla, che significa tre dita, l'animale presenta cinque dita per piede. Quattro dita sugli anteriori hanno artigli, che sono particolarmente allungati sul secondo e terzo dito.[14] Per non rovinare gli artigli mentre cammina, l'animale cammina sulle nocche, come i gorilla e gli scimpanzé. Le dita medie, che sostengono la maggior parte del peso dell'animale, sono estese alle articolazioni metacarpo-falangee e piegate alle articolazioni interfalangee.[15] A differenza degli arti anteriori, i piedi hanno artigli corti su tutte e cinque le dita e hanno un'andatura plantigrade.[6] In quanto scavatore "aggancia-e-tira", la fossa sovraspinosa allargata del formichiere gigante conferisce al muscolo grande rotondo una maggiore leva, aumentando la potenza di trazione degli arti anteriori, mentre il tricipite aiuta a potenziare la flessione del terzo dito ispessito degli arti anteriori.[16]

Il formichiere gigante ha temperatura corporea bassa per un mammifero, di circa 33 °C, di pochi gradi inferiore a una temperatura tipica dei mammiferi dai 36 ai 38 °C.[11] Gli xenartri in generale tendono ad avere tassi metabolici più bassi rispetto alla maggior parte degli altri mammiferi, una tendenza che si pensa sia correlata alle loro specializzazioni dietetiche e alla bassa mobilità.[17]

Anatomia alimentare

Formichiere con la sua lingua estesa

Il formichiere gigante non ha denti ed è in grado di eseguire solo un movimento mascellare molto limitato, che si basa sulla rotazione delle due metà della mandibola, tenute insieme da un legamento all'estremità,[10] per aprire e chiudere la bocca. Ciò è compiuto dai suoi muscoli masticatori,[18] che sono relativamente sottosviluppati.[10] La depressione della mandibola crea un'apertura orale abbastanza grande da far uscire la lunga lingua sottile. La lingua del formichiere gigante è lunga tipicamente 60 centimetri,[6] e trasversalmente ha una forma triangolare posteriormente, arrotondata anteriormente e termina con una piccola punta arrotondata.[10][19] La lingua è ricoperta da minuscole papille ricurve all'indietro ed è ricoperta di saliva densa e appiccicosa secreta dalle ghiandole salivari ingrossate dell'animale,[9] permettendo al formichiere gigante di raccogliere grandi quantità di insetti in una singola "leccata".

Il muso tubolare e la piccola apertura boccale limitano i movimenti di protrusione e retrazione della lingua. Durante l'alimentazione, l'animale si affida all'orientamento della testa per mirare. La lingua può essere estesa fino a 45 centimetri, un'estensione maggiore della lunghezza del cranio, e si muove dentro e fuori circa 160 volte al minuto (quasi tre volte al secondo).[10] La lingua del formichiere ha pochi se non nessun attaccamento all'osso ioide e ciò gli consente di usare la lingua con più mobilità e velocità.[20][21][12] Il muscolo sternoglosso lungo, formato dalla fusione dello sternoioideo e dell'ioglosso, è direttamente ancorato allo sterno.[10][19][22] L'apparato ioideo è grande, a forma di V e flessibile, e sostiene la lingua mentre entra ed esce dalla bocca.[10][19][23] I muscoli buccinatori gli permettono di rientrare senza perdere il cibo attaccato alla lingua e stringono la bocca per evitare che il cibo fuoriesca mentre si estende. Quando retratta, la lingua viene trattenuta nell'orofaringe dal palato secondario, impedendole di bloccare la respirazione.[10]

I formichieri giganti deglutiscono a una velocità molto più elevata rispetto alla maggior parte degli altri mammiferi; durante l'alimentazione, deglutiscono quasi continuamente.[10] Prima di essere inghiottiti, gli insetti vengono schiacciati contro il palato.[9] Lo stomaco del formichiere gigante, simile al ventriglio degli uccelli, ha pieghe indurite e usa forti contrazioni per macinare gli insetti. Il processo digestivo è assistito da piccole quantità di sabbia e terra ingerite dall'animale accidentalmente o volontariamente.[14] Il formichiere gigante non è in grado di produrre da solo gli acidi dello stomaco, ma utilizza l'acido formico delle sue prede per la digestione.[9]

Biologia

Un'esemplare mentre dorme avvolto nella coda

Il formichiere gigante vive in una vasta gamma di habitat. Uno studio del 2007 sui formichieri giganti del Pantanal brasiliano ha rivelato che questi animali si nutrono generalmente nelle aree aperte e riposano in aree boschive dalla fitta vegetazione, probabilmente perché le foreste sono più calde delle praterie nei giorni freddi e più fresche nelle giornate calde.[24] I formichieri giganti sono attivi sia durante il giorno sia nelle ore notturne. Uno studio del 2006, ha dimostrato che i formichieri che vivono nel Pantanal sono perlopiù notturni, essendo più attivi durante le ore notturne e all'alba, per poi ritirarsi nelle loro tane quando la temperatura aumenta. Nei giorni più freddi, iniziano e terminano i periodi di attività prima, spostandoli nelle ore diurne e divenendo principalmente diurni.[25] I formichieri giganti osservati a Serra da Canastra sono perlopiù diurni.[26] Anche le attività umane influiscono sul comportamento di questi animali, e nelle aree più urbane i formichieri sono perlopiù notturni.[27]

I formichieri giganti riposano tipicamente nella fitta boscaglia, ma possono riposarsi anche nell'erba alta nei giorni più freddi. La loro tana è composta da una cavità poco profonda nel terreno che scavano con i loro robusti artigli. Mentre dorme l'animale si avvolge con la folta coda, sia per conservare il calore corporeo sia per mimetizzarsi. Anche se durante le giornate più calde, quando la temperatura raggiunge anche i 17 °C, la coda viene lasciata distasa, forse in modo da consentire al corpo di assorbire i raggi del sole per il riscaldarsi.[28]

I formichieri giganti sono buoni nuotatori e sono in grado di attraversare anche ampi fiumi,[6] e sono stati osservati anche immergersi per rinfrescarsi.[29] Sono anche in grado di arrampicarsi e sono stati osservati mentre si arrampicavano sia sui termitai che sugli alberi durante mentre si nutrivano. Un individuo è stato osservato aggrapparsi a un ramo, con i piedi che toccavano appena il suolo.[30]

Territorio

Due esemplari in cattività. In natura la specie è generalmente solitaria

L'areale individuale dei formichieri giganti varia in dimensioni a seconda della loro posizione. Nel Parco Nazionale della Serra da Canastra, Brasile, le femmine di formichieri hanno un home range di circa 3,67 km2, mentre i maschi vivono in un home range di 2,74 km2. In altre parti del Brasile, i formichieri possono avere territori di 9 km2. Sono stati osservati formichieri venezuelani che vivono in aree abitate grandi fino a 25 km2.[26] Gli individui vivono principalmente da soli, ad eccezione delle femmine che allattano i loro piccoli e dei maschi che corteggiano le femmine. I formichieri comunicano la loro presenza, stato e condizione sessuale tramite delle secrezioni delle loro ghiandole anali. Segnalano la loro presenza ad altri individui anche attraverso segni d'artiglio degli alberi e l'urina.[31] Sembra inoltre che siano in grado di riconoscere la saliva degli altri formichieri dall'odore.[11]

Le femmine sembrano essere più tolleranti nei confronti di altre femmine nel loro territorio, rispetto ai maschi nei confronti di altri maschi, portando a una maggiore sovrapposizione negli home range femminili. I maschi hanno maggiori probabilità di ingaggiare comportamenti agonistici,[26] come camminare circolarmente l'uno sull'altro, inseguirsi o combattere.[11] Quando due formichieri si confrontano possono emettere un prolungato "harrr". Quando due formichieri combattono per il territorio usano i loro robusti artigli per squarciano l'avversario e costringerlo a terra.[6] Durante questi combattimenti, i contendenti possono emettere ruggiti o muggiti.[26] I maschi sono più territoriali delle femmine, ma raramente le dispute territoriali finiscono in scontri fisici.[11]

Alimentazione

Un'esemplare mentre si nutre

Come si evince dal nome, il formichiere gigante è un insettivoro, che si nutre principalmente di formiche e/o termiti. Nelle aree che subiscono inondazioni stagionali, come le pianure erbose del Llanos venezuelano-colombiano, i formichieri si nutrono principalmente di formiche, perché le termiti sono più rare.[11] Al contrario, i formichieri del Parco nazionale delle Ema si nutrono principalmente di termiti, che si trovano in alta densità nelle praterie secche.[32] A Serra da Canastra, i formichieri passano da una dieta costituita principalmente da formiche durante la stagione delle piogge (da ottobre a marzo) alle termiti durante la stagione secca (da maggio a settembre).[11]

I formichieri giganti rintracciano le loro prede con l'olfatto.[5] Dopo aver trovato un formicaio o un termitaio, l'animale usa i suoi lunghi e robusti artigli per aprire uno squarcio nel nido degli insetti per poi inserirvi la lunga lingua appiccicosa per raccogliere le sue prede. Un singolo formichiere trascorre in media un minuto nutrendosi in un nido, visitando fino a 200 nidi in una giornata e consumando fino a 30.000 insetti.[14] Tuttavia, sia le formiche che le termiti non sono inermi all'attacco di questi animali e talvolta un formichiere può essere allontanato da un nido dagli attacchi chimici o dai morsi dei soldati.[5] Alcune specie di termiti si affidano ai loro termitai fortificati per proteggersi e molti individui scappano mentre il predatore comincia a scavare.[32] Queste modalità di difesa impediscono che l'intera colonia venga mangiata in un singolo attacco del formichiere.[11]

Altri insetti che fanno parte della dieta dell'animale includono le larve di coleotteri e api mellifere occidentali che spesso costruiscono i loro alveari proprio sui termitai, divenendo a loro volta preda dei formichieri.[11] In cattività, i formichieri vengono nutriti con miscele di latte, uova, larve della farina e carne macinata.[27] Per bere, durante la stagione secca, i formichieri scavano nel terreno per raggiungere l'acqua rimasta sotto terra, creando pozze d'acqua anche per altri animali.[29] I formichieri giganti sono principalmente preda di giaguari e puma. Di solito fuggono dal pericolo galoppando, ma se messi alle strette,[27] possono impennarsi sulla zampe posteriori, puntellandosi con la coda, per usare gli artigli delle zampe anteriori per attaccare.[33] Gli artigli del formichiere gigante sono armi formidabili, in grado di uccidere un giaguaro.[34] Il formichiere gigante è un ospite di parassiti intestinali acanthocephali, come Gigantorhynchus echinodiscus[35] e Moniliformis monoechinus.[36]

Riproduzione

Una femmina con la propria prole aggrappata alla schiena

I formichieri giganti possono accoppiarsi durante tutto l'anno.[11] Durante il corteggiamento, il maschio si sposta con la femmina in estro, seguendola e annusandola. È noto che queste coppie appena formate si nutrono insieme nello stesso nido di insetti.[26] Durante l'accoppiamento, la femmina giace su un fianco mentre il maschio si accuccia su di lei. Una coppia può stare insieme fino a tre giorni e accoppiarsi più volte durante questo periodo.[11] Dopo la concezione, il maschio abbandona la femmina. La gestazione dura circa 190 giorni[26] e termina con la nascita di un singolo cucciolo,[14] che in genere pesa circa 1,4 kg.[34] Le femmine partoriscono in piedi.[11]

I cuccioli nascono con gli occhi chiusi e iniziano ad aprirli solo dopo sei giorni. La madre trasporta il suo cucciolo sulla groppa, dove il cucciolo si attacca alla pelliccia della madre con i piccoli artigli.[27] La fascia bianca e nera sul petto del cucciolo si allinea con quella della madre, mimetizzandolo alla vista dei predatori.[14] I piccoli comunicano con le madri con fischi acuti e usano la lingua durante l'allattamento. Dopo tre mesi, il cucciolo inizia a mangiare cibi solidi ed è completamente svezzato entro dieci mesi. La madre governa la sua prole durante i periodi di riposo che durano fino a un'ora. Il picco di toelettatura avviene durante i primi tre mesi e diminuisce quando il giovane raggiunge i nove mesi di età, terminando a dieci mesi. Il declino rispecchia quello dell'indebolimento del legame tra madre e figlio; i giovani formichieri di solito diventano indipendenti entro nove o dieci mesi dalla nascita.[6] I formichieri diventano sessualmente maturi a 2,5-4 anni.[27]

Distribuzione e habitat

Un formichiere nel territorio del Pantanal

Un tempo era diffuso in quasi tutta l'America centrale e meridionale oggi è estinto in molte di queste zone. È diffuso ancora in alcune zone di Argentina, Brasile, Bolivia e Paraguay, in particolare nel vasto territorio del Pantanal. È probabilmente estinto in Uruguay.[senza fonte]

Molto tempo fa raggiunse anche la parte meridionale del Nord America: a Sonora, in Messico, è stato ritrovato un fossile di un formichiere gigante morto tra 1.000.000 e 700.000 anni fa. Non essendoci successivamente stati cambiamenti climatici particolari o la comparsa di animali con lo stesso tipo di dieta con cui sarebbe potuto entrare in competizione o di nuovi predatori, la sua estinzione nel Nord America è attribuibile, come per altri mammiferi dello stesso luogo e periodo, all'arrivo dell'uomo nel continente, avvenuto circa 15.000 anni fa.[senza fonte]

Il formichiere può essere trovato in habitat diversi, tra cui la prateria e la foresta pluviale.

Tassonomia

Formichieri e bradipi appartengono all'ordine Pilosa e condividono il superordine Xenarthra con i Cingulata (che ha come esponenti solo gli armadilli). I due ordini di Xenarthra si separarono 66 milioni di anni fa durante l'epoca del Cretacico superiore. Bradipi e formichieri diversero intorno ai 55 milioni di anni fa, tra il Paleocene e l'Eocene. La linea Cyclopes emerse intorno ai 30 milioni di anni fa nell'epoca dell'Oligocene, mentre le linee Myrmecophaga e Tamandua si separarono 10 milioni di anni fa alla fine del Miocene. Per quasi tutta l'era Cenozoica, i formichieri erano confinati nel Sud America, che prima era un continente a forma di isola. In seguito alla formazione dell'Istmo di Panama 3 milioni di anni fa. i formichieri di tutti e tre i generi invasero l'America Centrale, in seguito al Grande scambio americano.[senza fonte]

Il formichiere gigante ebbe la sua nomenclatura binomiale da Carlo Linneo nel 1758. Il suo nome generico, Myrmecophaga, e nome specifico, Tridactyla, sono entrambi greci, e significano formichiere con tre dita. Myrmecophaga jubata fu usato come un sinonimo. Tre sotto-specie furono anche proposte: M. t. trydactyla (diffusa dal Venezuela fino all'Argentina del Nord), M. t. centralis (nativo del Centro America, nord-est della Colombia e Ecuador del nord) e M. t. artata (nativo del nord-est della Colombia e nord-est del Venezuela). Il formichiere gigante è aggruppato con i semi-arboricoli tamandua nella famiglia Myrmecophagidae. Insieme alla famiglia Cyclopedidae, che ha come unico esponente vivente il formichiere nano, le due famiglie comprendono il subordine Vermilingua.[senza fonte]

Myrmecophaga tridactyla rappresenta l'unica specie vivente del genere Myrmecophaga. Fanno parte della famiglia dei Myrmecophagidae anche due specie di formichieri arboricoli del genere Tamandua: Tamandua mexicana dell'America centrale e Tamandua tetradactyla dell'America meridionale. Nell'ordine dei Pilosa costituito da formichieri e bradipi abbiamo inoltre una quarta specie di formichiere non appartenente alla famiglia dei Myrmecophagidae, il formichiere nano (Cyclopes didactylus) unica specie del suo genere. Mentre le altre specie di formichiere sono tendenzialmente arboricole, il formichiere gigante è esclusivamente terrestre ed ha dimensioni notevolmente maggiori.[senza fonte]

Conservazione

Il formichiere gigante è classificato come Vulnerabile da parte dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura. È stato estirpato da molte zone del suo habitat, specialmente in quasi tutta l'America Centrale. Le minacce alla sua sopravvivenza includono la distruzione dell'habitat, gli incendi, e la caccia per la pelliccia e la bushmeat, anche se alcuni formichieri abitano in aree protette.

Il formichiere ha subito una caccia spietata come trofeo, per la sua pelliccia e per i suoi artigli. Inoltre è impropriamente considerato un animale pericoloso per l'uomo, quando invece tende ad avere un'indole timida e schiva. È perseguitato dalle mute di cani domestici, inoltre rimane spesso vittima degli incendi (ai quali è molto vulnerabile) e di collisioni con le automobili.

In cattività

Molti degli zoo europei più belli e importanti hanno il formichiere gigante fra le maggiori attrazioni del parco. Il formichiere è presente ad esempio negli zoo di Zurigo, Vienna, Amsterdam, Colonia e Berlino. Data la loro indole piuttosto mansueta spesso condividono i recinti con altre specie autoctone del loro habitat naturale come il tapiro brasiliano, il capibara e in alcuni zoo è stato addirittura visto dividere tranquillamente il proprio spazio con il crisocione. In alcuni rari casi il formichiere è stato protagonista di incidenti con i guardiani purtroppo con esiti fatali per questi ultimi. Nonostante il carattere docile resta comunque un animale potenzialmente pericoloso poiché molto forte, potente e soprattutto provvisto di artigli molto taglienti. In cattività può avere dimensioni maggiori rispetto agli esemplari selvatici, talvolta anche 10–15 kg in più delle medie massime, inoltre riesce a riprodursi. In cattività, viene nutrito con miscele a base di latte, uova, vermi e carne macinata. Negli zoo italiani non è presente.

Note

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