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Vetrina

Il Giuseppe Garibaldi fu un incrociatore leggero della Regia Marina, seconda e ultima unità della classe Duca degli Abruzzi. Fu varato dai cantieri Riuniti dell'Adriatico nell'aprile 1936.

Dopo aver partecipato all'occupazione dell'Albania nell'aprile 1939, fu assegnato alla 1ª Squadra delle forze da battaglia italiane e fu così presente ai primi scontri navali contro la Royal Navy nel mar Mediterraneo durante la seconda guerra mondiale, senza cogliere particolari successi. Sopravvisse indenne alla notte di Taranto e, a fine marzo, fu tra le navi italiane coinvolte nella battaglia di Capo Matapan (30-31 marzo 1941), pur rimanendo al margine dell'azione principale. Colpito nel luglio 1941 dal siluro di un sommergibile britannico, fu rimesso in efficienza a fine anno e fu schierato in diverse operazioni di scorta ai convogli diretti al fronte nordafricano; servì anche in turni di difesa del traffico navale nelle acque greche. Tornato in acque italiane all'inizio del 1943, in maggio fu spostato a Genova per sfuggire ai crescenti bombardamenti aerei anglo-statunitensi; qui fu colto l'8 settembre 1943 dall'annuncio dell'armistizio tra l'Italia e gli Alleati. L'incrociatore salpò quindi con la squadra centrata sulla nave da battaglia Roma, uscì indenne dagli attacchi aerei tedeschi che distrussero la grande unità e si consegnò agli Alleati a Malta; durante il successivo periodo di cobelligeranza tra l'Italia e gli Alleati il Garibaldi conobbe solo una modesta operatività, servendo anche come trasporto veloce.

Il trattato di pace di Parigi del 1947 confermò alla neonata Marina Militare il possesso di alcune delle unità ex regie, tra le quali il Giuseppe Garibaldi. L'incrociatore fu modificato più volte e, nel corso degli anni cinquanta, ne fu decisa la conversione a incrociatore missilistico: il lungo e complicato processo di trasformazione fu concluso nel 1961 a La Spezia, non senza critiche. Il Garibaldi divenne così il primo incrociatore lanciamissili a entrare in servizio nella Marina italiana e in una marina militare europea, ma nel decennio seguente svolse soprattutto funzioni di addestramento e rappresentanza. Posto in disarmo nel 1971 per tagli al bilancio della Marina, fu seriamente valutata l'ipotesi di farne una nave museo; fu, infine, radiato dal servizio quattro anni dopo e avviato alla demolizione nel 1978.

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Voci di qualità

Per diritto in età moderna si intende il diritto vigente in Europa a partire dalla fine del Basso Medioevo, solitamente collocata intorno alla metà del XV secolo, fino alla Rivoluzione francese, un periodo che parte della storiografia tradizionale indica come età moderna. Alla fine del medioevo lo scenario giuridico europeo continentale era dominato dal diritto comune, un diritto elaborato perlopiù dalla "scuola dei commentatori"; l'affermarsi dell'umanesimo rinascimentale rivoluzionò l'approccio agli antichi testi legislativi che vennero sottoposti ad una analisi filologicamente rigorosa in particolare dai giuristi della "scuola culta". Un'altra novità della nuova epoca fu l'affermazione dello stato assoluto che sempre di più si impadronì del mondo giuridico per mezzo delle sue leggi, dei suoi funzionari e dei suoi tribunali, relegando ad un ruolo di secondo piano la giurisprudenza dei dottori che aveva plasmato il diritto medievale. Ma fu anche l'invenzione della stampa a caratteri mobili a mutare radicalmente il contesto rispetto al passato. Grazie ad essa in breve tempo in Europa iniziò a circolare una mole di pubblicazioni, commentari, raccolte di consilia, trattati, pareri e compendi riguardanti tutto l'universo del diritto. La conseguenza di una tale enormità di materiale giuridico, molto spesso afflitto da contraddizioni, fu una sostanziale incertezza nella applicazione del diritto.

Se il cinquecento fu un secolo di spaccatura con il passato, nel seicento si assistette alla sviluppo di diverse branche del diritto, come il diritto commerciale e il diritto penale, e l'elaborazione di nuove teorie. Tra queste grande fortuna ebbe il giusnaturalismo moderno in cui si rielaborarono i concetti classici del diritto naturale in chiave razionalistica e umanistica spesso con il fine di spiegare e giustificare l'autorità conferita ad un sovrano nel fare le leggi e a imporle. Diverse furono le risposte elaborate dai filosofi e giuristi del tempo, tra i quali quelle di Grozio, Hobbes, Locke e Pufendorf, ma praticamente tutte introdussero il concetto di "contratto sociale". Negli stessi anni Christian Thomasius e Gottfried Wilhelm von Leibniz anticiparono con il loro pensiero molte delle teorie che caratterizzeranno il secolo successivo. Il seicento vide anche la rivoluzione inglese che portò l'Inghilterra a virare da stato assoluto a stato costituzionale; contestualmente, oltremanica, continuò lo sviluppo del common law (il diritto comune non giunse mai sull'isola, se non marginalmente) soprattutto nel campo del diritto commerciale.

La crisi del diritto comune, accusata di essere fonte di incertezza e di essere oramai troppo legato ad un passato feudale, fu uno degli argomenti maggiormente trattati dagli illuministi, una corrente di pensiero basata sulla razionalità e sulla critica al sistema di "Ancien Régime" che si diffuse in Europa nel XVIII secolo. Ludovico Antonio Muratori fu uno dei primi a muovere contestazioni al diritto del tempo, seppur proponendo riforme contenute; più radicali furono le posizioni di Voltaire, Pietro e Alessandro Verri o di Montesquieu, quest'ultimo considerato tra i fondatori della teoria della separazione dei poteri. Grande successo ebbe il saggio Dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria, pubblicato nel 1764, in cui l'autore tra l'altro propone l'abolizione della pena di morte, della tortura giudiziaria, della discrezionalità dei giudici e elabora una formulazione moderna del principio di legalità. Le nuove idee influenzarono alcuni sovrani europei (dispotismo illuminato) che le adottarono almeno in parte. Fu il caso di Maria Teresa e del figlio Giuseppe II che promossero diverse riforme in Austria e un codice, o di Federico II di Prussia che tentò un riordino del diritto secondo i principi del giusnaturalismo moderno. Impresa fortemente innovativa fu il Codice leopoldino emanato nel granducato di Toscana nel 1786 da Leopoldo II d'Asburgo-Lorena con cui per la prima volta si aboliva la pena di morte. Tuttavia, per superare completamente il diritto comune, che rimaneva vigente in chiave sussidiaria ai vari codici, bisognerà aspettare gli esiti della rivoluzione francese e l'inizio del diritto dell'età contemporanea.

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Lo sapevi che...

L'RMS Republic (in precedenza SS Columbus) è stato un transatlantico britannico operante per la White Star Line tra il 1903 e il 1909.

Riconosciuta come una delle navi più grandi e sfarzose dell'età edoardiana, era soprannominata "la nave dei milionari". Naufragò il 24 gennaio 1909, a seguito di una collisione con la nave Florida, a largo dell'isola di Nantucket, occasione in cui riuscì a mantenersi a galla abbastanza a lungo da permettere l'evacuazione della maggior parte dei passeggeri; il suo affondamento è passato alla storia per essere stato il primo dove fu fatto uso del segnale di emergenza CQD (predecessore dell'SOS). La Republic è quindi la prima nave della storia ad aver chiesto soccorso via radio.

Paradossalmente, la relativa buona riuscita dell'evacuazione del Republic condannò uno dei suoi immediati successori, il Titanic, creando un senso di falsa sicurezza e un rilassamento generale del senso del pericolo comune e delle misure di prevenzione degli incidenti marittimi.

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Ricorrenze del 27 giugno

Giorgio Vasari

Nati...

...e morti

In questo giorno accadde...

Ricorre oggi: la Chiesa cattolica celebra la memoria dei santi Cirillo di Alessandria, Ladislao I d'Ungheria, Arialdo martire e Valero di Bouvignes.

 

Nelle altre lingue

Di seguito sono elencate le 10 versioni maggiori di Wikipedia (per numero di voci, non necessariamente per qualità o dimensioni totali) e una selezione casuale di altre edizioni con un numero minore di voci:

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(versione in italiano: Coreani in Micronesia)

Nessuno ha il diritto di fermarsi e provare disperazione. C'è troppo da fare.
Dorothy Day

Guscio di un abalone verde (Haliotis fulgens), specie originaria della Bassa California, Messico.

Giacinta
Luigi Capuana, Milano, 1889.

Hildesheim

È una città della Bassa Sassonia, in Germania. È il capoluogo e il centro maggiore del circondario (Landkreis) omonimo. Hildesheim si fregia del titolo di "Grande città indipendente" (Große selbständige Stadt) e si trova circa 30 km a sud-est di Hannover, sulle rive del fiume Innerste, che è un piccolo affluente del Leine.