Alessandro Verri

«… non mi sono proposto di rendere il mio lettore un profondo erudito, ma un uomo colto. Come chi deve fare un lungo viaggio con un compagno, cui voglia mostrare le vedute, le campagne, i villaggi laterali al cammino, indica, dà notizie, dimostra in breve ciò ch'è degno d'attenzione, e prosegue la sua strada senza fermarsi su due piedi ad ogni momento ed opprimere il suo compagno lettore con lunghe disquisizioni e con minute osservazioni su tutti gli aspetti, e le vedute ed i rottami e le capanne coll'immancabile successo di render lunga e faticosa la via, ed annoiato, non istruito il socio.»
Alessandro Verri dal suo Saggio sulla Storia d'Italia
Il conte Alessandro Verri (Milano, 9 novembre 1741 – Roma, 23 settembre 1816) è stato uno scrittore e letterato italiano.
Indice
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Giovanissimo partecipò alle attività dell'Accademia dei Pugni, fondata insieme al fratello Pietro Verri e agli amici Cesare Beccaria, Alfonso Longo, Pietro Secchi, Giambattista Biffi e Luigi Lambertenghi, e collaborò al giornale Il Caffè[1]. In questo periodo scrisse un Saggio sulla storia d'Italia (1761-66).
Dopo aver soggiornato in Francia e Gran Bretagna dal 1767 visse a Roma e fu strettamente legato alla marchesa Margherita Sparapani Gentili Boccapadule diventandone nel tempo fedele compagno, devoto servitore e inseparabile amico[2].
Nella fase romana si occupò di teatro: scenografo e attore per diletto, fu tra i primi traduttori di William Shakespeare in italiano. Scrisse due tragedie: il Pantea, d'argomento classico, e La congiura di Milano d'argomento moderno, che pubblicò insieme nel 1779 con il titolo di Tentativi drammatici.
Nel 1782 pubblicò il romanzo Le avventure di Saffo poetessa di Mitilene, ma l'opera che gli dette fama fu Notti romane al sepolcro degli Scipioni, uscita in due parti, nel 1792 e nel 1804[3]. Ci fu anche una terza parte rimasta inedita fino al 1967. È un curioso caso di finzione letteraria (si immagina che il testo sia la traduzione di un manoscritto greco allora venuto alla luce, e l'inganno riuscì talmente bene che l'autore finì col rivelarsi). "Non è traduzione, ma romanzo originale del cav. Alessandro Verri, milanese (…) altrove ebbe il meritato onore di varie ristampe" (Melzi, I, 103). Il Verri dà di Saffo una rappresentazione di estrema purezza: il motivo del suicidio della poetessa a causa dell'amore non ricambiato per Faone, non è esente da influssi della moda wertheriana allora dilagante per l'Europa. La prima edizione fu stampata dal Giunchi di Roma nel 1780 con il falso luogo di Padova.
Dal 1792 fece parte dell'Arcadia di Roma col nome arcadico di Aristandro Pentelico[4].
Tra gli altri suoi scritti vanno ricordati una traduzione di Dafni e Cloe di Longo Sofista (1812), il romanzo La vita di Erostrato (1815) e le Vicende memorabili de' suoi tempi dal 1789 al 1801 del 1858.
Il carteggio con il fratello Pietro è il più ricco e importante del Settecento italiano. Secondo un'ipotesi molto accreditata il fratello minore di Alessandro e Pietro Verri, Giovanni, fu il padre naturale di Alessandro Manzoni[5].
Le opere[modifica | modifica wikitesto]
- Alessandro Verri, Le avventure di Saffo poetessa di Mitilene, Roma e Genova, Stamperia Frugoni, 1809.
- testi online di Alessandro Verri a cura di Giovanni Antonio Maggi, Opere scelte di Alessandro Verri, Milano, 1822.
- opera postuma di Alessandro Verri a cura di Giovanni Antonio Maggi, Vicende memorabili dal 1789 al 1801, Milano, Tipografia Guglielmini, 1858.
- testo online di Alessandro Verri a cura di Renzo Negri, Le Notti Romane[collegamento interrotto], Bari, Laterza, 1967.
- Marta Boneschi, Quel che sapeva il cuore, Giulia Beccaria, i Verri, i Manzoni, Mondadori, 2004.
- Scheda online a cura Gianni Francioni, Sergio Romagnoli , « Il Caffè » dal 1764 al 1766, Collana «Pantheon», Bollati Boringhieri Editore, 2005 Due volumi,
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
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Cavaliere dell'Ordine di Santo Stefano |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ G. Francioni e S. Romagnoli, "Il Caffè dal 1764 al 1766, Boringhieri Editore, 2003
- ^ F. Novati, A. Giulini, E. Greppi, G. Seregni, Carteggio di Pietro e di Alessandro Verri, 12 volumi, Milano, L. F. Cogliati, Milesi & figli, Giuffrè, 1910-1942
- ^ R. Negri, "Le Notti Romane", La Terza, 1967
- ^ dal 1792. Isidoro Carini, L'Arcadia dal 1690-1890: memorie storiche, 1891, pag. 598
- ^ da M.Boneschi, Quel che sapeva il cuore, Giulia Beccaria, i Verri, i Manzoni, 2004
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- F. Novati, A. Giulini, E. Greppi, G. Seregni, Carteggio di Pietro e di Alessandro Verri, 12 volumi, Milano, L. F. Cogliati, Milesi & figli, Giuffrè, 1910-1942.
- Gianmarco Gaspari (a cura) Viaggio a Parigi e Londra (1766-1767) - Carteggio di Pietro ed Alessandro Verri, Milano, Adelphi, 1980.
- Pierre Musitelli, Le Flambeau et les ombres. Alessandro Verri, des Lumières à la Restauration (1741-1816), Rome, Collection de l’École française de Rome, vol. 512, 2016. ISBN 978-2-7283-1236-8 scheda online
- Nicola Raponi, Alessandro Verri e il Trattato di Tolentino, in Quaderni del Bicentenario 2, Tolentino, 1997, pp. 125-132
- Isabella Colucci, Antonio Canova, la marchesa Boccapaduli e Alessandro Verri:lettere a altre testimonianze inedite, in Paragone Arte, 49/1998 (1999), pp. 64–74
- Fabio Tarzia, Libri e rivoluzioni. Figure e mentalità nella Roma di fine ancien régime, Milano, Franco Angeli, 2000. ISBN 8846421566 scheda online
- Antonella Brancaccio, Alessandro Verri. La bottega romana (e romanzesca) di un antiquario, Diamond, Latina, 2016. ISBN 9788896650271.
- Marina Pieretti, Margherita Sparapani Gentili Boccapaduli. Ritratto di una gentildonna romana (1735-1820), in “Rivista storica del Lazio”, XIII-XIV, Roma, 2001. scheda online[collegamento interrotto]
- Isabella Colucci, Il salotto e le collezioni della Marchesa Boccapaduli, Quaderni storici, N. 2, agosto 2004, pp. 449–494 scheda online
- Vittoria Orlandi Balzari, Alessandro Verri antiquario in Roma, Quaderni storici, N. 2, agosto 2004, pp. 495–528 scheda online
- Nicola Raponi, Il mito di Bonaparte in Italia. Atteggiamenti della società milanese e reazioni nello stato romano, Studi Storici Carocci, 2005, ISBN 9788843033744
- Nicola Raponi, Alessandro Verri a Pievefavera (1793-1795) : allarmi rivoluzionari e scoperta di un tranquillo rifugio nella provincia romana, Estr. da: Archivio storico lombardo : giornale della Società storica lombarda, Milano, Cisalpino, 2007.
- Marina Pieretti, Il Viaggio d'Italia di Margherita Sparapani Gentili Boccapaduli, in "Scritture di donne - La memoria restituita", Atti del convegno, Roma, 23-24 marzo 2004, a cura di Marina Caffiero e Manola Ida Venzo, marzo 2007, ISBN 978-88-8334-209-7 - scheda online
- Wolfgang Rother, Alessandro Verri, in Johannes Rohbeck, Wolfgang Rother (a cura di): Grundriss der Geschichte der Philosophie, Die Philosophie des 18. Jahrhunderts, vol. 3: Italien. Schwabe, Basel 2011, ISBN 978-3-7965-2599-5, pp. 267–272 (Bibliografia: p. 262, 345).
- Edizione nazionale delle opere di Pietro Verri:
- Vol. 7: Carteggio di Pietro e Alessandro Verri. 18 settembre 1782-16 maggio 1792, a cura di Gigliola Di Renzo Villata, Roma, Edizioni di storia e letteratura, 2012, XXXVI + 510 pagg., ISBN 978-88-6372-454-7.
- Vol. 8 tomo 1: Carteggio di Pietro e Alessandro Verri. 19 maggio 1792-31 marzo 1794, a cura di Sara Rosini, Roma, Edizioni di storia e letteratura, 2008, XXIX + 658 pagg.
- Vol. 8 tomo 2: Carteggio di Pietro e Alessandro Verri. 2 aprile 1794-8 luglio 1797, a cura di Sara Rosini, Roma, Edizioni di storia e letteratura, 2008, pagg. 662-1421, ISBN 978-88-6372-094-5.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Note biografiche e opere di Alessandro Verri, su liberliber.it. URL consultato l'8 luglio 2006 (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2011).
- Breve descrizione del romanzo più famoso scritto dal Verri: Notti romane, su almanaccoromano.blogspot.com.
- Palazzo Gentili Del Drago, in via San Nicola in Arcione, Roma, su info.roma.it.
- Villa Gentili-Dominicini, Roma, su villediroma.com. URL consultato il 16 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2012).
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