Vittorio Amedeo I di Savoia-Carignano

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Vittorio Amedeo I di Savoia-Carignano
Vittorio Amedeo I di Savoia-Carignano in un ritratto del XVIII secolo, Castello Reale di Racconigi
Principe di Carignano
Stemma
Stemma
In carica21 aprile 1709 –
4 aprile 1741
PredecessoreEmanuele Filiberto
SuccessoreLuigi Vittorio
TrattamentoSua Altezza Reale
Altri titoliMarchese di Racconigi e Busca con Cavallermaggiore, Villafranca, Vigone, Barge, Caselle, Roccavione, Peveragno e Boves
Governatore Generale delle piazze del Ducato di Milano
NascitaTorino, 1º marzo 1690
MorteParigi, 4 aprile 1741 (51 anni)
Luogo di sepolturaBasilica di Superga
DinastiaSavoia-Carignano
PadreEmanuele Filiberto di Savoia-Carignano
MadreMaria Caterina d'Este
ConsorteMaria Vittoria Francesca di Savoia
FigliGiuseppe Vittorio Amedeo
Luigi Vittorio
Anna Teresa
Vittorio Amedeo
ReligioneCattolicesimo

Vittorio Amedeo I di Savoia-Carignano (Torino, 1º marzo 1690Parigi, 4 aprile 1741) fu il terzo principe di Carignano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Infanzia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Torino, era il terzo figlio e il figlio maggiore di Emanuele Filiberto e di Maria Caterina d'Este, Vittorio Amedeo I di Savoia-Carignano venne creato Cavaliere dell'Annunziata nel 1696.

Matrimonio e anni parigini[modifica | modifica wikitesto]

Ritratto di Maria Vittoria Francesca di Savoia, figlia legittimata del duca Vittorio Amedeo II di Savoia e moglie di Vittorio Amedeo I di Savoia-Carignano

Il 7 novembre 1714, presso il Castello di Moncalieri, Vittorio Amedeo sposò Maria Vittoria Francesca di Savoia (10 febbraio 1690 - Parigi, 8 giugno 1766), figlia legittimata del re Vittorio Amedeo di Sardegna e di Giovanna Battista d'Albert de Luynes.

Suo suocero mostrò inizialmente affetto per lui, ma finì per privarlo, nel 1717, delle sue 400.000 lire di reddito annuo a causa di spese eccessive, dovute in gran parte all'indulgenza al gioco d'azzardo. Fu allora che Vittorio Amedeo fuggì in Francia per scappare dai suoi creditori e gli fu concesso di prendere possesso della sua eredità solo sul finire del 1718.

Nel 1733 si trasferì definitivamente a Parigi, ove venne nominato generale delle armate di Francia. A Parigi condusse una vita dissoluta tanto da venir privato da Luigi XV del Castello di Condè che passò a Jean-François Leriget de La Faye. Risiedette nel Hôtel de Soissons a Parigi, creando negli anni un'importante collezione di opere d'arte, poi vendute all'asta sempre a causa dei debiti via via accumulati. Qui organizzò anche una casa di scommesse e giochi d'azzardo dilapidando ben presto il suo ingente patrimonio. In questa abitazione ospitò per qualche tempo l'economista inglese John Law.

Appassionato del balletto dell'Opéra di Parigi, venne nominato da Luigi XV intendente del teatro del Menus-Plaisirs. Furono questi gli anni in cui Vittorio Amedeo ebbe anche numerose amanti, tra cui la ballerina Barbara Campanini[1] e l'attrice Marie Antier che denigrò pubblicamente quando la scoprì ad amoreggiare con il fermiére général Alexandre Jean Joseph Le Riche de La Popelinière.

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Vittorio Amedeo morì nel 1741 indebitato al massimo, al punto che la sua abitazione venne venduta dal figlio per appianare i debiti. Successivamente questa venne abbattuta e al suo posto vi sorse la borsa frumentaria, nel luogo ove oggi sorge la Camera di Commercio di Parigi. Nei titoli della sua famiglia gli successe il figlio Luigi Vittorio detto Ludovico. Riposa nella cripta reale della basilica di Superga a Torino.

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Savoia-Carignano

Tommaso Francesco
Figli
Emanuele Filiberto
Figli
Vittorio Amedeo
Figli
Luigi Vittorio
Figli
Vittorio Amedeo II
Carlo Emanuele
Carlo Alberto
Figli
Modifica

Dal suo matrimonio con Maria Vittoria Francesca di Savoia, Vittorio Amedeo di Savoia-Carignano ebbe quattro figli:

Dall'amante Felicita Parà di Marignan (morta nel 1742) ebbe due figli naturali, legittimati in seguito:

  • Giovannino (circa 1712 – 1742), alfiere nel reggimento Piemonte dal 1731, chierico nel 1723 e forse abate in seguito.
  • Marianna Luigia (circa 1714 – 1769), monaca con il nome di "suor Chiara Maria di Marignan" nel monastero di Santa Chiara a Pinerolo dal 1752

Dall'amante Jeanne-Elisabeth le Lyon ebbe un figlio naturale non legittimato:

  • Vittorio Amedeo (1728 – ?)

Dall'amante Maria Vonzart (o Tanzault), ebbe due figli naturali in seguito legittimati:

  • Amedea Anna (1730 – 1813), detta "Mademoiselle de Villafranca", sposò Giuseppe Bigeard-Murinais
  • Amedeo Filiberto (1731 – 1807), detto "il Cavaliere di Racconigi", cavaliere del Sovrano Militare Ordine di Malta, Capitano del reggimento dei dragoni del Delfino di Francia, Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro nel 1800, sposò a Torino nel 1798 Cristina (Grasse, 1764 – Torino, 2 giugno 1841), figlia del barone Luigi de La Tour de Remoules

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Carlo Emanuele I di Savoia Emanuele Filiberto I di Savoia  
 
Margherita di Valois  
Tommaso Francesco di Savoia-Carignano  
Caterina Michela d'Asburgo Filippo II di Spagna  
 
Elisabetta di Valois  
Emanuele Filiberto di Savoia-Carignano  
Carlo di Borbone-Soissons Luigi I di Borbone-Condé  
 
Francesca d'Orléans-Longueville  
Maria di Borbone-Soissons  
Anna di Montafià Luigi di Montafià  
 
Giovanna di Coesme  
Vittorio Amedeo I di Savoia-Carignano  
Cesare d'Este Alfonso d'Este  
 
Giulia Della Rovere  
Borso d'Este  
Virginia de' Medici Cosimo I de' Medici  
 
Camilla Martelli  
Maria Caterina d'Este  
Luigi I d'Este Cesare d'Este  
 
Virginia de' Medici  
Ippolita d'Este  
Violante Segni Alberto Segni  
 
 
 

Titolatufa[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Principe di Carignano Successore
Emanuele Filiberto di Savoia-Carignano 1709 – 1741 Luigi Vittorio di Savoia-Carignano
Controllo di autoritàVIAF (EN268165807 · ISNI (EN0000 0003 8331 3944 · SBN TO0V628386 · CERL cnp01414527 · ULAN (EN500448196 · LCCN (ENnb2001079483 · GND (DE1016972369 · WorldCat Identities (ENlccn-nb2001079483