Utente:NatNil/Sandbox2

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Editoria per l'infanzia e l'adolescenza[modifica | modifica wikitesto]

Introduzione[modifica | modifica wikitesto]

La letteratura per l'infanzia e l'adolescenza in Italia gioca un ruolo fondamentale ed è una delle più importanti di tutto il settore editoriale.

Tuttavia, i libri per bambini e ragazzi spesso subiscono il peso di stereotipi e visioni distorte della loro reale natura. Inoltre i libri per bambini e ragazzi vengono associati alla leggerezza, alla spensieratezza. Questa situazione di pregiudizio è in realtà paradossale in quanto in realtà, analizzando il settore dell'editoria, emerge la complessità e l'importanza della letteratura per l'infanzia e l'adolescenza nel mercato editoriale sia del passato che contemporaneo. Questa letteratura considerata più debole mostra la sua forza nell'importante ruolo che svolge nell'internazionalizzazione della letteratura occupando un posto centrale nell'industria editoriale.

Le edizioni per bambini hanno sempre più lettori e si classificano molto meglio rispetto all'edizione generale e, con la loro ricca offerta, in nuovi generi ed eroi, attirano non solo i più giovani ma un vasto pubblico.

Il mercato del libro per ragazzi mostra il suo dinamismo e il suo grande sviluppo nonostante i tanti problemi che, come ogni altro settore, ha dovuto affrontare: il calo demografico, il sempre minore interesse per la lettura a causa della diffusione delle nuove tecnologie che assumono un ruolo sempre più rilevante nel tempo libero della gente, specialmente dei giovani.

L'editoria per l'infanzia e l'adolescenza deve la sua stabilità e il costante sviluppo alla sua naturale predisposizione all'innovazione; la parola innovazione in questo senso non è sinonimo di digitalizzazione ma include molti più aspetti tra i quali riuscire a proporre un'offerta migliore al proprio pubblico grazie alle tecniche di monitoraggio dei gusti dei giovani lettori.[1]

Collane editoriali per bambini e ragazzi[modifica | modifica wikitesto]

Già alla fine del secolo XIX vari editori della letteratura per bambini e ragazzi iniziarono a raccogliere le loro opere in apposite collane dedicate al target in quanto ormai questo settore era considerato economicamente proficuo e si stava indirizzando come genere autonomo[2].  

Anni venti e trenta[modifica | modifica wikitesto]

Il Capitan Fracassa, dalla collana La scala d'oro

negli anni venti nasce Medusa, la prima collana economica in paperback tascabile di narrativa europea, mentre quella italiana fu pubblicata specialmente dalla Bompiani che pubblicò anche l’antologia Americana (1942) curata da Elio Vittorini[3].

Rinomata fu l’iniziativa di Mondadori della creazione di La Lampada (fino al 1927), una bibliotechina per ragazzi illustrata strutturata organicamente in 75 volumi a basso costo ma graficamente molto curata, tra gli autori anche Gozzano e Capuana.

Nel 1930, a solo un anno dalla fondazione della casa editrice, Bompiani pubblica le collane I libri d’acciaio, pubblicizzati come “libri moderni per ragazzi moderni”, per andare incontro alle esigenze dei giovani lettori del tempo, che rappresentavano una fetta di mercato sempre più interessante. Le storie erano principalmente fantascientifiche e di avventura. La collana tuttavia non ebbe il successo sperato[4].

La grafica era ispirata all’estetica futuristica; copertina di alluminio e illustrazioni a colori. Sulla scia del successo dei Libri gialli di Mondadori, Bompiani iniziò la pubblicazione di romanzi polizieschi e del mistero indirizzati anche al pubblico dei ragazzi[5].

Tra il 1932 e il 1945 la torinese UTET pubblica la collana La scala d’oro, divisa in otto serie graduate con letture dai 6 ai 13 anni d’età. Questa collana rappresenta un importante progetto in quanto preannuncia il cammino dell’editoria per bambini e ragazzi dal dopoguerra fino ai nostri giorni mostrando una buona contezza e cura editoriale. La collana è infatti progettata con attenzione partendo da criteri pedagogici e calibrando le varie serie sia a livello linguistico che di contenuti. Affianco agli adattamenti dei classici della letteratura (dall’epica al romanzo al teatro), vi è anche la presenza di testi di divulgazione scientifica[5].

Anni cinquanta e sessanta[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso degli anni Cinquanta vi fu il varo di nuove collane di qualità; I gettoni di Einaudi, I libri del tempo di Laterza, la collezione in ottanta volumi La letteratura italiana. Storia e testi (1951) inaugurata da Ricciardi[3].

Il 27 aprile del 1965 la Mondadori lancia la celebre collana economica tascabile Oscar; l’edicola diventa il canale principale di diffusione e si assiste così a una vera rivoluzione nella commercializzazione del libro nella quale si portava fra i potenziali lettori, ad un ritmo periodico e preciso e con prezzo conveniente (350 lire), i grandi successi della letteratura[2]. Tra le sottocollane degli ci sono Oscar junior (2010) e Oscar ragazzi, indirizzate specificatamente al pubblico giovanile.

Anni novanta[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso degli anni Novanta l'editoria ha cercato di fronteggiare il calo dei lettori “tascabilizzando” la produzione; uscirono in versione tascabile anche le novità come i mini tascabili di Stampa alternativa cioè i Millelire e i tascabili della Newton-Compton (1991-1992), fino ai Miti (1995) di Mondadori[3]. I Millelire, piccoli volumi di poche pagine furono un fenomeno geniale e coraggioso che innescò una vera e propria rivoluzione del settore. Nacque così la sottocollana degli Oscar, i Miti, il cui successo, grazie anche ad una efficace azione di marketing, rianimò il settore intero[2].

Alla fine del secolo le Edizioni Piemme aprirono la fortunata collana de Il Battello a vapore (1992), acquisendo il nome della collana spagnola El barco de vapor. In questa collana il fenomeno che riscosse maggior popolarità fu quello di Geronimo Stilton (2000) dell'autrice Elisabetta Dami, che divenne un successo planetario tradotto in 46 lingue.

Logo di Geronimo Stilton

Bompiani ritorna nell’editoria per ragazzi con la collana I delfini (1994). Con la direzione di Antonio Faeti ricompaiono autori e titoli più o meno classici ormai riconosciuti come vere e proprie pietre miliari della letteratura per ragazzi: Christopher Pike con Amiche per la pelle, Clive Barker e il suo La casa delle vacanze, Quando Hitler rubò il coniglio rosa di Judith Kerr, ma anche Cinque bambini e la cosa di Edith Nesbit, Tarzan delle scimmie di E.R. Burroughs e Le avventure di Stuart Little di E.B. White, e ancora Marie-Aude Murail, Christine Nöstlinger, Bart Moeyaert, Roberto Piumini[6].

Anni duemila[modifica | modifica wikitesto]

Nel nuovo secolo diverse case editrici hanno strutturato nuove collane;

La storica casa editrice Feltrinelli nel 1999 ha inaugurato la collana Feltrinelli Kids, in cui vengono valorizzati autori sia italiani che stranieri. il Gruppo editoriale EL-Einaudi Ragazzi-Emme ha acquisito i diritti dell’intera opera di Gianni Rodari, al quale è stata dedicata una collana specifica. Sono poi state aperte varie collane come Il Tesoro (2000) che proponeva sontuosamente illustrati testi di indubbio fascino, da Il cigno racconta e Sirenette e brutti anatroccoli di Andersen a Il vento tra i salici (1908) di Kenneth Grahame (1859–1932), Pesci d’argento (2001), Sirene (2002) rivolta ad un pubblico femminile per far conoscere la biografia di importanti donne della storia e del mito, Lettere e diari (2004) e Le letture (2016). Interlinea ha aperto Le Rane (2001). Le Edizioni San Paolo hanno inaugurato la collana Jam nel 2002 con lo slogan “tanta frutta per crescere” offrendo, grazie ad un progetto organico, un vasto numero di letture divise per tipologie e fasce d’età.

Più recente è l’ingresso nel mercato del libro per ragazzi dell’editore Fanucci che avviene nel 2005 con la collana Teens, dedicata agli adolescenti[7]

Storia dell’Editoria per l'infanzia e l'adolescenza in Italia[modifica | modifica wikitesto]

Fine XIX secolo[modifica | modifica wikitesto]

Già a inizio secolo Milano prese il posto di Venezia diventando così il centro editoriale più importante della Penisola e assunse il ruolo di capitale dell’editoria fino a tutto il secolo XX. Dopo l’Unità d’Italia gli editori del settore della letteratura per un pubblico di bambini e ragazzi si occuparono anche di scolastica e spesso producevano anche materiale di cancelleria e di arredamento scolastico. In quest’epoca non vi era ancora una letteratura italiana per bambini e ragazzi ed infatti non esistevano ancora progetti sistematici e linee editoriali apposite per le pubblicazioni per questo specifico target. Nel panorama internazionale invece, già dalla fine dell’Ottocento fino al primo decennio del XX secolo, vi era, in particolare nel mondo anglosassone, una cruciale “età dell’oro” per la letteratura per l’infanzia con i capolavori di Verne, Kipling, Carroll, Twain, Stevenson e Alcott. In Italia parallelamente la maggioranza delle pubblicazioni tendevano ad essere per lo più solo educative[5].

La produzione libraria per ragazzi inizia a inserirsi in quella editoriale scolastica e soprattutto a integrarsi alle letture destinate alle scuole elementari; la letteratura per ragazzi acquisì rilevanza alla fine del secolo XIX. In questo periodo vennero inoltre pubblicati specifici giornali per giovanissimi, come ad esempio il “Giornale dei bambini”, il “Giornale illustrato per ragazzi” e “Il tesoro dei bambini”[2].

L’opera che segnò la letteratura per ragazzi fu il best seller Pinocchio di Collodi (pseudonimo di Carlo Lorenzini), che rappresenta il caso più significativo di opera a puntate; inizialmente pubblicato sul Giornale per i bambini tra il 7 luglio e il 27 ottobre del 1881 è considerabile, come lo definisce Rodari come “il primo libro per ragazzi scritto in presa diretta coi ragazzi”, dimostrabile dal fatto che i bambini stessi sproneranno l’autore a cambiare il finale del racconto. Nel settore dell’editoria per ragazzi si inserì l’editore Barbera e i libri di quel periodo di maggior successo furono, oltre a Pinocchio, Giannettino e Minuzzolo, sempre di Collodi. Dopo l’enorme successo di Pinocchio nacque un altro capolavoro dell’editoria per ragazzi: Cuore, di Edmondo De Amicis pubblicato da Treves nel 1886 che diventò presto un emblema del settore. Questo romanzo si presentò quasi in opposizione alle storie di Collodi che coinvolgevano i giovanissimi ma non proponevano grandi esempi comportamentali. L’enorme successo di Cuore si ebbe specialmente grazie agli insegnanti e alle scuole che lo elessero a testo adatto alla lettura dei giovani alunni[5].

Le avventure di Pinocchio, Collodi.

XX secolo[modifica | modifica wikitesto]

Da dopo l’Unità il settore per bambini e ragazzi aveva fatto molti passi in avanti e era creata una generazione di autori e illustratori specializzati; vi era un’apertura al gusto per la vignetta e il fumetto ma molto spesso era l’editoria periodica, che aveva il lusso di poter rischiare maggiormente, a mostrare più vivacità e creatività. A inizio del 1900 nacque il Corriere dei piccoli;  in breve tempo diventò la lettura di riferimento per l’infanzia e più avanti fu l’introduttore del fumetto in Italia, nonostante questo genere fosse relegato al solo pubblico di bambini[5].

Corriere dei piccoli

Prima guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Con la Grande guerra ci fu una battuta d’arresto nello sviluppo dell’editoria italiana, anche a causa della crisi dell’industria della carta e della tipografica, dei danni dei bombardamenti e della difficoltà di approvvigionamento delle materie prime. Tuttavia ci fu chi riuscì a non cadere nella crisi ma anzi seppe approfittare di questo periodo; emblematico è il caso Mondadori, che mosse i primi passi come stampatore di fogli per soldati in guerra. La fine del conflitto comportò un rilancio della produzione libraria grazie agli studenti, operai, reduci di guerra e alle donne che progressivamente stavano ottenendo libertà e diritti.  Alle porte della Marcia su Roma lo scenario letterario era diversificato, ma il settore quantitativamente più cospicuo era quello del consumo e della narrativa borghese che comprendeva: Treves, Bemporad (ai tempi il re del libro per ragazzi), Baldini e Castoldi, Lattes, Mondadori e Alpes. Tuttavia, dopo la vittoria fascista l’Italia dovette affrontare la seconda crisi del libro dopo l’Unità; infatti, durante il regime, si assistette alla creazione di un’industria culturale favorita dal potenziamento dei mass-media ai fini di propaganda politica, che però fu monitorato dal controllo politico-economico e da una massiccia censura da parte dello Stato. In questo periodo si inaugurò una nuova fase di espansione per l’editoria scolastica; infatti a seguito della riforma della scuola da parte del regime ci fu una vera e propria fascistizzazione dell’editoria e gli editori fascistizzati furono favorevoli alla decisione del testo unico di stato per le scuole elementari[3]. La propaganda del regime capì infatti l’importanza del controllo delle letture dei bambini e ragazzi partendo dai programmi scolastici fino al controllo dell’intero settore; i temi erano l’ubbidienza, la guerra e il patriottismo, la famiglia, il colonialismo e il culto di Mussolini [5]. Questo fenomeno, che era dettato dalla necessità di creare un ulteriore sistema di controllo per il consenso unificando l’insegnamento scolastico, portò notevoli crisi tra molti editori, al contrario la Mondadori ebbe quasi il monopolio della stampa del libro scolastico e colse l’occasione per conquistare la leadership nell’editoria[2].

Anni Trenta[modifica | modifica wikitesto]

In questi anni vi fu la creazione di un vero e proprio sistema dei media che integrò l’ideologia fascista con le industrie dello spettacolo e dell’editoria; quest’ultima iniziò ad assorbire logiche commerciali moderne e anche il settore dell’editoria per bambini e ragazzi iniziò ad assumere un profilo vero e proprio. Anche il pubblico dei più giovani fu infatti influenzato dalla cultura di massa e iniziò a cercare letture amene e d’intrattenimento; ci fu la nascita di generi letterari nati per aumentare le vendite senza seguire canoni precisi. Gli editori per i giovanissimi si concentrarono sulla produzione di letture “per le vacanze” e creazione di biblioteche e collane mirate all’infanzia e basate principalmente sui generi dell’avventura, fantascienza, dei gialli  e romantici. Vi fu un massiccio dilagare dei rotocalchi illustrati, fra i più noti il Corriere dei Piccoli (1908), l’Intrepido (1935), Topolino importato dagli Stati Uniti grazie alle traduzioni della Mondadori, e molte riviste femminili come Gioia e Grazia (1938), i libri-film, i libri-evento e ci fu un processo di ritorno alla narrativa con l’espansione dei generi del giallo e del fumetto[3].

Anni 60 e 70[modifica | modifica wikitesto]

Nei primi anni 60 l’Italia conobbe un importante sviluppo a livello economico, industriale e culturale. In questo panorama di benessere anche l’editoria si espandeva cercando sia di adeguarsi industrialmente alla domanda di massa sia di sfruttare tecniche e iniziative di lancio dirette ai ceti medi emergenti, come la strategia del lancio del best seller[2]. Dagli anni Settanta, accaddero fatti significativi dal punto di vista editoriale: furono aperte molte biblioteche destinate all’infanzia (la prima Biblioteca internazionale per ragazzi fu la “De Amicis” di Genova. Nel 1972 Roberto e Gianna Denti aprirono a Milano la prima Libreria dei Ragazzi[8]. Tuttavia, durante gli anni di piombo a fine anni Settanta ci fu un nuovo arresto produttivo che durò fino al lancio delle tv commerciali[3].


Dati sull'editoria italiana[modifica | modifica wikitesto]

Il mercato del libro in Italia si è sviluppato molto negli ultimi anni e sono aumentate le referenze pubblicate, si assiste infatti ad una crescita significativa dei numeri nel mercato dei libri per l'infanzia e l'adolescenza. Il 2010 include 4.661 titoli per bambini e giovani, mentre nel 2016 ne troviamo 6.318.[1]

Esaminando gli ultimi rapporti che descrivono l'aumento della produzione in tutti i generi, possiamo vedere che nel 2018 si registra un aumento della produzione di letteratura per bambini e adolescenti fino al + 6,1%. Oggi i lettori hanno a disposizione molti titoli pubblicati sia da piccole che da grandi case editrici. Possono scegliere diversi formati e la fascia di prezzo a cui sono interessati.[9]

Il rapporto sullo stato dell’editoria in Italia del 2019 mostra un aumento delle vendite e dell'esportazione di libri all'estero, il 60% dei quali sono libri per bambini e adolescenti. Un elemento che aiuta nella vendita costante di articoli sono i negozi online che fanno parte della categoria dell'e-commerce, la quale ha iniziato a crescere in modo significativo dal 2009 (all’epoca era solo il 3% del mercato). Nel 2019 la sua quota raggiunge il 24% del totale.[10]

La lettura è una grande sfida nel settore dell'editoria. Nonostante le statistiche favorevoli e il crescente interesse per il genere della letteratura per bambini e ragazzi, osserviamo qui dei dati inquietanti. I giovani lettori, sebbene siano in cima alla classifica per numero di lettori, dedicano pochissimo tempo alla lettura. Solo il 5% di loro ha dedicato almeno un'ora ininterrotta al giorno alla lettura nel 2017, cifra che scende all'1% nel 2019. La lettura nei gruppi più giovani diventa quindi molto frammentaria. Si preferiscono storie brevi o contraddistinte da trame e personaggi forti e facilmente riconoscibili, ritmi narrativi veloci e l’immagine rispetto alla parola scritta.[10]

Confronto Italia-Francia[modifica | modifica wikitesto]

Nel mercato europeo l'Italia è l'esempio di una tendenza che sta emergendo. Anche in Francia vediamo una tendenza generale al rialzo nell'industria del libro. Il settore giovanile gioca un ruolo importante in queste statistiche. Nel 2016 il mercato dei libri per ragazzi è cresciuto del 2,2% e ha rappresentato il 13,5% delle vendite (in termini di volume e valore).[1]

In Francia, l'editoria per bambini è il quarto segmento in termini di valore, con un fatturato di 351,2 milioni di euro nel 2019.[11]

Crescono le vendite di libri per la prima infanzia. Vengono creati libri che possono suscitare la curiosità dei più piccoli, facendo loro toccare le immagini nei libri in maniera tattile, sempre nel rispetto dei vincoli e delle norme di sicurezza.[11]

Il mercato dei fumetti (composto da manga e fumetti) nel 2019 registra il suo aumento dell'11,3%. La pubblicazione del nuovo volume di Asterix ha sicuramente contribuito a questo, facendo aumentare le vendite senza compromessi.[11]

Tuttavia, il più forte aumento delle vendite nell'universo dei fumetti è nei manga, a causa della solida progressione delle vecchie serie (Dragon Ball, Naruto, Fairy Tail, One Piece) e dell'arrivo di nuove versioni.

Anche la letteratura per l'infanzia francese e il mondo dei fumetti francese stanno riscuotendo un grande successo, mantenendo la loro posizione di leader nelle vendite internazionali, rappresentando il 73,7% delle edizioni vendute.

Molto importante è il ruolo del segmento giovanile nell'internazionalizzazione del mercato editoriale in Italia e Francia. Cresce l'interesse degli editori stranieri per il mercato del libro, nel quale si riscontra sempre più di frequente la cessione dei diritti. Entrambi i paesi (Francia e Italia) presentano una situazione molto simile per quanto riguarda l'editoria comune e il loro contributo all'internazionalizzazione dell'industria libraria.[1]

Le case editrici italiane per l'infanzia e l'adolescenza[modifica | modifica wikitesto]

All'interno del panorama italiano molte sono le case editrici che si occupano principalmente o esclusivamente di libri per l'infanzia e l'adolescenza; tra le principali, in ordine alfabetico, vi sono:

  • Alba Edizioni - casa editrice fondata nel 2017, destinata ai bambini e ragazzi fino ai 11 anni. Il suo scopo è quello di offrire degli articoli ricchi di contenuti e di immagini che avranno un valore a lungo tempo.[12]
  • Babalibri - casa editrice fondata nel 1999 in coedizione con l'école des loisirs, una prestigiosa casa editrice francese specializzata in letteratura per l’infanzia. Babalibri è caratterizzata da una vasta gamma di libri di autori internazionali. Abbondanti di belle illustrazioni, i libri sono autentici nei loro testi e contribuiscono allo sviluppo emotivo, cognitivo e sociale dei bambini. Grazie a questo, la casa editrice può vantare riconoscimenti e premi molto importanti, come Andersen, Nati per Leggere, la Microeditoria di qualità e molti altri. Obiettivo fondante di Babalibri è anche quello di lavorare a stretto contatto con i luoghi del leggere (scuole, biblioteche, librerie) attraverso un’articolata attività di promozione alla lettura.[13]  
  • Bompiani - casa editrice fondata a Milano nel 1929.
  • Camelozampa - casa editrice nata nel 2011, una casa editrice indipendente di libri per bambini e ragazzi, caratterizzata da libri con un ricco materiale illustrativo che incoraggia e attira piccoli lettori al mondo delle storie. Qui trovate anche dei bei libri di autori stranieri, molto spesso inesplorati in Italia. Questa editoria è anche unica per quanto riguarda l’ecologia. Tutti i libri sono fabbricati con la carta ecologica. Incoraggerà sicuramente tutti coloro che hanno a cuore il nostro pianeta.[14]
  • Carthusia - casa editrice creata da Patrizia Zerbi, nel 1987. Fin dall'inizio, questa casa editrice è stata creata per i bambini. Ciò che li distingue dagli altri sono gli argomenti trattati nei loro libri. Molto spesso si tratta di cose che nessun altro ha mai menzionato, poco apprezzate o pesanti nella loro forma. Possiamo anche trovare storie di culture diverse, che sono molto spesso pubblicate in esemplari bilingue.[15]
  • Castoro - casa editrice nata nel 1993.
  • Clavis Editore - una marca che appartiene al Gruppo editoriale il Castello (nato nel 1948) e che si dedica ai bambini, specificamente alla fascia di età compresa fra 0 e 30 mesi. I libri presentano aspetti reali della vita, che sono cruciali per scoprire il mondo dalla giovane età.[16]
  • Coraini - casa editrice nata nel 1973, fondata da Marzia e Maurizio Corraini.
  • De Agostini - nata a 1901 a Roma.
  • Edizioni EL - casa editrice nel 1974 a Trieste.
  • Edizioni Piemme - una casa editrice fondata nel 1982 a Casale Monferrato.
  • Fatatrac - casa editrice fondata da Nicoletta Codignola nel 1981. La casa pubblica da anni libri di autori italiani per bambini. Una caratteristica di questa pubblicazione è la serietà del suo contenuto e l'elevato impegno educativo verso i problemi sociali. In questa vasta raccolta, possiamo trovare molti libri con giochi (che combinano perfettamente il divertimento con l'educazione), ma anche suggerimenti e argomenti di discussione per tutta la famiglia. Solitamente tratta di problematiche importanti, come l'educazione multiculturale, l'ecologia, la disabilità o persino la tossicodipendenza. Dal 2011 Fatatrac appartiene al gruppo Giunti.[17]
  • Feltrinelli - casa editrice nata nel 2005 a Milano.
  • IppoCampo - casa editrice fondata nel 2005. Si occupa principalmente della realizzazione di libri illustrati e fotografici su viaggi, geografia, design e cucina. inoltre, con il nome Ippocampo ragazzi, la casa editrice pubblica anche libri per bambini e ragazzi, fiction e non fiction, libri con giochi e narrativa. La casa inoltre stampa, per i più piccoli, libri con copertina rigida. Un aspetto rilevante di questa editoria e’ la collana speciale di libri fotografici e documentari. Per Ippocampo i titoli di alta qualità sono molto importanti.[18]
  • La Coccinella - casa editrice nata nel 1977 che fa parte del gruppo Gruppo Editoriale Mauri Spagnol.
  • Mondadori - è un gruppo editoriale italiano, fondato nel 1907.
  • Orecchio Acerbo - casa editrice fondata a Roma nel 2001, da  Fausta Orecchio e Simone Tonucci, dall’inizio rivolta ai bambini e ai ragazzi. Qui trovate degli ottimi autori come Lia Levi o Stefano Benni, ma anche dei famosi illustratori, per esempio Blexbolex.[19]
  • Salani - casa editrice fondata nel 1862 a Firenze da Adriano Salani. Indirizzata principalmente ad un pubblico di ragazzi.
  • Settenove - casa editrice creata nel 2013, è una casa editrice che ha come priorità la lotta contro la discriminazione e contro tutti i tipi di stereotipi. Il nome di questa casa non è casuale, fa riferimento al 1979, quando le Nazioni Unite hanno adottato le convenzioni l'ONU che garantiscono l'eliminazione di ogni possibile forma di violenza contro le donne. I loro libri sono progettati per prevenire la violenza di genere e per apprendere e accettare le differenze. “La parola chiave del catalogo di Settenove è propositività: far luce sulle discriminazioni, promuovere l’educazione paritaria e incoraggiare la visibilità di modelli positivi di collaborazione e rispetto. Coinvolgendo uomini e donne”.[20]
  • Topipittori - casa editrice creata a Milano nel 2004, da Paolo Canton e Giovanna Zoboli. Creata specificamente per bambini e ragazzi. In questa casa editrice le illustrazioni sono un elemento molto importante e prezioso dei libri, grazie ad esse i bambini possono costruire un rapporto con la conoscenza e le emozioni, scoprendo la realtà. Secondo Topipittori, saper leggere e comprendere i simboli è molto importante. Aiuta nello sviluppo e nell’autonomia. Topipittori gestisce anche un blog in cui vengono trattati diversi argomenti, principalmente legati alla cultura dell’infanzia.[21]
  • Uovonero - casa editrice creata nel 2010 da suoi tre fondatori: Lorenza Pozzi, Sante Bandirali ed Enza Crivelli. Ognuno di loro specializzato in diversi campi(psicologia dell’autismo, comunicazione, musica), che fornisce un’editoria speciale. In uovonero troviamo i libri con rinforzi comunicativi, che utilizzano strumenti di Caa (Comunicazione aumentativa e alternativa), per bimbi in età prescolare o con difficoltà cognitive. Qui troviamo anche una collezione di giochi per divertirsi e imparare, che possono essere utilizzatati dai bambini stranieri che stanno imparando l’italiano.[22]    


Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Mirella Piacentini, Le prisme déformant des stéréotypes dans la traduction de la littérature d’enfance et de jeunesse.
  2. ^ a b c d e f A. Cadioli e G. Vigini, Storia dell'editoria italiana dall'Unità ad oggi, Editrice Bibliografica, 2012.
  3. ^ a b c d e f Panorama stocio-critico dell'editoria italiana del '900 di Maria Panetta, su web.archive.org, 22 febbraio 2014. URL consultato l'8 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2014).
  4. ^ Valentino Bompiani e la letteratura per ragazzi: "libri moderni per ragazzi moderni" - Il salotto - Bompiani, su Bompiani Editore. URL consultato il 7 maggio 2021.
  5. ^ a b c d e f Alle origini dell’editoria per l’infanzia. Le immagini d’archivio. URL consultato l'8 maggio 2021.
  6. ^ Valentino Bompiani e la letteratura per ragazzi: "libri moderni per ragazzi moderni" - Il salotto - Bompiani, su Bompiani Editore. URL consultato il 7 maggio 2021.
  7. ^ (PL) Pino Boero, Editoria per l’infanzia oggi in Italia, in Italica Wratislaviensia, 8(2), n. 1, 30 dicembre 2017, pp. 53–67, DOI:10.15804/iw.2017.08.17. URL consultato il 7 maggio 2021.
  8. ^ (PL) Pino Boero, Editoria per l’infanzia oggi in Italia, in Italica Wratislaviensia, 8(2), n. 1, 30 dicembre 2017, pp. 53–67, DOI:10.15804/iw.2017.08.17. URL consultato il 7 maggio 2021.
  9. ^ Ufficio studi AIE Sintesi, Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia 2020 Il consolidato del mercato del libro e del digitale nel 2019 a cura dell’Ufficio studi AIE Sintesi.
  10. ^ a b Ufficio studi AIE, Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia 2019 Il consolidato 2018 con uno sguardo al 2019 a cura dell’Ufficio studi AIE, 2019.
  11. ^ a b c Syndicat national de l'édition, Les chiffres d'édition Rapport statistique du SNE de 2019-2020, 2019-2020.
  12. ^ www.albaedizioni.it, https://www.albaedizioni.it/about. URL consultato l'8 maggio 2021.
  13. ^ Admin, Chi siamo, su Babalibri, 16 dicembre 2016. URL consultato l'8 maggio 2021.
  14. ^ Chi siamo, su Casa Editrice Camelozampa. URL consultato l'8 maggio 2021.
  15. ^ carthusia edizioni, su www.carthusiaedizioni.it. URL consultato l'8 maggio 2021.
  16. ^ Clavis Editore, su ilcastelloeditore.it.
  17. ^ (EN) FATATRAC, su FATATRAC.it. URL consultato l'8 maggio 2021.
  18. ^ Chi siamo, su www.ippocampoedizioni.it. URL consultato l'8 maggio 2021.
  19. ^ Orecchio-acerbo: Libri dell'editore in vendita online, su www.ibs.it. URL consultato l'8 maggio 2021.
  20. ^ Chi siamo | Settenove Edizioni, su www.settenove.it. URL consultato l'8 maggio 2021.
  21. ^ Storia, su Topipittori, 2 dicembre 2009. URL consultato l'8 maggio 2021.
  22. ^ Anna Spena, Uovonero, l'editore che non dimentica nessuno, su Vita, 11 aprile 2017. URL consultato l'8 maggio 2021.