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John Fiske nel 1901
Firma di John Fiske

John Fiske, al battesimo Edmund Fisk Green (/ˈʤɔn ˈfisk/[1]; Hartford, 30 marzo 1842Gloucester, 4 luglio 1901), è stato un filosofo, storico e scrittore statunitense, divulgatore in America della teoria evoluzionistica.[2] Influenzato dal pensiero di Paul Broca, Herbert Spencer e Francis Galton, fu amico di Charles Darwin, col quale intrattenne una fitta corrispondenza epistolare.

Nato nel 1842 a Hartford, studiò legge all'Università di Harvard ed esercitò per un breve periodo la professione di avvocato a Boston. In seguito, divenne un affermato saggista e divulgatore scientifico: i suoi interessi annoveravano la storia americana, la scienza (in particolar modo l'evoluzionismo) e la filosofia.

Morì a Gloucester nel 1901, sfinito dal lavoro eccessivo, circostanza complicata dall'obesità.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Infanzia e giovinezza[modifica | modifica wikitesto]

Fiske Greek Oration
Facsimile di un'orazione in greco antico composta da Fiske all'età di circa undici anni (1853) e pubblicata in The Life and Letters nel 1917[3]

Edmund Fisk Green nacque a Hartford, nel Connecticut, il 30 marzo del 1842.[4] Il padre Edmund Brewster Green, nato a Smyrna, nel Delaware, il 3 gennaio 1814,[5][6] era un esponente del partito Whig americano e un rinomato giornalista,[7] professione che esercitò principalmente fra Panama e New York.[8] La madre Mary Fiske Bound, originaria di Middletown, crebbe in una famiglia quacchera[9] e sposò il marito il 15 settembre 1840.[4]

Fiske viene descritto, sin dall'infanzia, come «un grande lettore»,[10] dimostrando un vivo interesse anzitutto per la letteratura inglese, dalle opere shakespeariane ai romanzi di Walter Scott, passando per i versi di John Milton e Alexander Pope.[11] Le sue prime letture includevano anche la Bibbia con l'esegesi tradizionale ortodossa, Il pellegrinaggio del cristiano di John Bunyan e la letteratura storiografica, con la Storia di Roma di Edward Gibbon, le Vite parallele di Plutarco e la Storia della Grecia Antica di Oliver Goldsmith.[12] Un altro elemento notevole nell'educazione di Fiske fu lo studio della musica, questo compiuto però quasi esclusivamente da autodidatta: la nonna gli impartì delle lezioni di pianoforte, ma l'interesse per la composizione e la passione per le «meravigliose armonie»[13] di Bach, Cherubini, Mozart, Haydn e degli oratori di Händel nacquero del tutto spontaneamente.[14] A questo periodo risale la composizione di diversi brani musicali, che denotano una spiccata religiosità.[13] Cominciò anche la concezione di un'opera intitolata The Storm Spirit, che però interruppe «per occuparsi prima di Schubert, Mendelssohn e dei loro meno illustri contemporanei italiani».[15] Tuttavia, benché la musica occupasse gran parte del suo tempo libero, questa restò sempre poco più di un gradevole diletto, e Fiske non ebbe mai modo di approfondirne intimamente la natura.[13]

John Fiske all'età di circa otto anni, da un dagherrotipo del 1850[16]

Fiske visse a Middletown per tutta l'infanzia, dimostrando una notevole precocità: all'età sette anni era in grado di leggere gran parte della letteratura latina in lingua originale, a tredici leggeva Platone ed Erodoto in greco.[17] Nel novembre del 1850 entrò in una scuola privata diretta da Daniel Chase, un baccalaureato alla Wesleyan University che godeva di ottima stima in città.[18] Fra gli insegnamenti che gli vennero impartiti da Chase, vi furono dapprima il latino, il greco, la grammatica, l'geografia, l'aritmetica e l'algebra;[19] vennero poi introdotte nozioni di chimica, fisica, musica e arte.[19] Fiske frequentò la scuola di Chase fino all'aprile del 1853, quando prese a studiare a casa propria, in parte da autodidatta, in parte con un insegnante privato.[20] Questo periodo, che si protrasse per poco più di due anni, fu interrotto soltanto fra l'ottobre del 1853 e l'aprile dell'anno successivo, quando Fiske figura come allievo di un'altra scuola privata, sempre a Middletown, diretta da un certo signor Brewer.[21] Dopo questa breve parentesi, ricominciò lo studio domestico con un precettore che gli impartì rudimenti di francese, tedesco, italiano, portoghese, ebraico e sanscrito.[22]

L'11 luglio del 1852 il padre morì prematuramente a Panama, contagiato dal colera.[23] La madre si ritrovò così improvvisamente sola nell'assolvere «il suo principale dovere»: l'educazione del figlio.[24] Ciononostante, sposò in seconde nozze il diplomatico newyorkese Edwin Wallace Stoughton tre anni dopo.[25] Nello stesso anno, il 1855, condiscendendo a una richiesta di sua nonna,[26] Edmund Fisk Green assunse legalmente il nome del bisnonno materno, John Fisk.[22] Nel 1860 adotterà la versione definitiva del cognome, aggiungendovi una e in coda.[4][27]


Betts Academy di Stamford


Fiske fece ritorno a Middletown nell'aprile del 1857, col proposito di iscriversi all'Università di Yale come sophomore a settembre.[28] In tal senso, fu tuttavia scoraggiato dal reverendo Henry Colton, che aveva da poco istituito una scuola privata, il quale gli suggerì di attendere ancora un paio d'anni, finché «i tempi non sarebbero stati più maturi».[29] L'istruzione di Fiske fu dunque affidata a lui:

«...un uomo sui trentacinque anni, con un viso scarno, sopracciglia folte, occhi freddi, occhiali, zigomi pronunciati, capelli chiari, senza barba, un piccolo naso non fuori dall'ordinario...[29]»

Colton, «un uomo saggio e gentile, benché decisamente stravagante»,[30] impartì a Fiske approfonditi insegnamenti di lingua tedesca, algebra e geometria euclidea; allo studio del greco furono aggiunte l'Iliade omerica e varie orazioni di Lisia.[31] Lo studio con Colton proseguì per poco più di due anni: nel luglio del 1859, Fiske passò brillantemente[32] l'esame di ammissione come freshman a Yale.[33] L'ingresso all'università fu però rimandato di un altro anno e la scelta finale ricadde sulla Harvard University, considerata «molto diversa e assai più difficile».[34]

Studi accademici ed esordi editoriali[modifica | modifica wikitesto]

John Fiske nel 1867

Nel 1860 si iscrisse all'Università di Harvard, dove ottenne il bachelor of arts nel 1863.[5] Nel 1865 si laureò in legge alla Harvard Law School.[35] Dal 1869 al 1871 svolse la professione di lecturer ad Harvard,[36] e dal 1872 al 1879 fu assistente bibliotecario dell'Università. Nello stesso anno fu eletto membro dell'Harvard Board of Overseers, nel quale rimase per più di vent'anni, sino al 1891.[37] Nel 1879 tenne alcune conferenze alla University College London e nel 1880 fu nominato socio della Royal Institution of Great Britain di Londra. Nel 1884 assurse alla cattedra di storia americana della Washington University di Saint Louis. Nei successivi due decenni tenne molte centinaia di conferenze, soprattutto su temi storici, in molte città degli Stati Uniti e della Gran Bretagna. Dal 1896 alla morte fu membro della American Geographical Society.[38]

Fiske dedicò la maggior parte della propria vita allo studio della storia universale The largest part of his life was devoted to the study of history, but at an early age inquiries into the nature of human progress led him to a careful study of the doctrine of evolution, and it was through the popularization of Charles Darwin's work that he first became known to the public.[1] He applied himself to the philosophical interpretation of Darwin's work and produced many books and essays on this subject. His philosophy was influenced by Herbert Spencer's views on evolution. In a letter from Charles Darwin to John Fiske, dated from 1874, the naturalist remarks: "I never in my life read so lucid an expositor (and therefore thinker) as you are."

Maturità e ultimi anni[modifica | modifica wikitesto]

Portraits and biographical sketches of twenty American authors (1887) (14780001514)

1[39]

2[1]

3[40]

3[41]

4[42]

5[43]

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Pietra sepolcrale di John Fiske a Petersham. Sulla parte superiore del blocco di pietra è leggibile l'iscrizione latina DISCE UT SEMPER VICTURUS...[44]
(EN)

«The news of Dr. Fiske's death was a profound shock to Cambridge and to those of his friends who happened to be in town over the holiday. It was so sudden and so unexpected that scarce anyone could believe it.»

(IT)

«La notizia della morte del dottor Fiske è stata un duro colpo sia per la città di Cambridge che per quanti vi si trovavano durante le vacanze. È stata talmente improvvisa e inaspettata che quasi nessuno potrebbe convincersene.»

Mercoledì 3 luglio 1901 lasciò Cambridge, nel Massachusetts, a causa dell'afa eccessiva: così, insieme con il figlio Herbert e il genero Grover Flynt, partì per Gloucester.[45] Tuttavia, come riporta il Cambridge Chronicle nel necrologio datato 6 luglio, Fiske, le cui condizioni di salute erano già precarie, non resse la fatica del viaggio: appena giunto in albergo accusò il primo di una serie di malori che l'avrebbero portato alla morte, sopraggiunta circa alle due del mattino seguente. Per la maggior parte della serata di mercoledì, Fiske fu privo di sensi, e un certo dottor Knowles rimase al suo capezzale sino alla fine.[45] Il corpo di Fiske fu portato nella casa di famiglia a Gloucester nel primo pomeriggio di giovedì 4 luglio, nel giorno stesso della morte. I funerali si svolsero il 6 luglio a Petersham, città natale della moglie.[17]

Sulla sua tomba vi è un epitaffio che recita un proverbio latino:

(LA)

«DISCE UT SEMPER VICTURUS
VIVE UT CRAS MORITURUS
»

(IT)

«Impara come se si dovesse vivere per sempre
Vivi come se fossi sul punto di morire domani»

Le cause primarie del decesso di John Fiske furono la cardiopatia e un'estrema difficoltà respiratoria:[17] queste condizioni erano dovute all'obesità,[46] di cui aveva sempre sofferto: nel 1869 era arrivato a pesare 358 libbre, poco più di 160 chilogrammi.[47]



La sua morte prematura ebbe notevole risalto sui rotocalchi dell'epoca, [1]

fra cui William Dean Howells, che nel proprio necrologio su The Minneapolis Journal datato 17 agosto ebbe a definirlo come «anzitutto un apostolo del paganesimo scientifico»,[48][49]

Matrimonio e figli[modifica | modifica wikitesto]

John Fiske con due figli

John Fiske sposò Abby Morgan Brooks (18391925), originaria del Massachusetts,[50] il 6 settembre del 1864 all'Università di Harvard. John Knowles Paine, docente di composizione e amico d'infanzia di Fiske, suonò l'organo per quello che fu il primo matrimonio celebrato nella Appleton Chapel.[51] La coppia ebbe sei figli:[52]

  • Maud Fiske, nata a Boston il 21 luglio del 1865, sposò nel 1896 il giornalista Grover Flint (18671909); morì nell'aprile del 1952.
  • Harold Brooks Fiske, nato a Cambridge il 13 maggio 1867, morì il 4 febbraio del 1927.
  • Clarence Stoughton Fiske, nato il 10 maggio 1869 a Cambridge, ove morì il 25 febbraio 1910, sposò nel 1895 a New York Margaret Gracie Higginson, che gli diede tre figli.
  • Ralph Browning Fiske, nato il 16 novembre 1870, anch'egli a Cambridge, vi morì prematuramente il 15 giugno del 1898.
  • Ethel Fiske, nata a Cambridge il 22 luglio 1872, morì nel 1960.
  • Herbert Huxley Fiske, nato a Cambridge il 20 agosto 1877, morì nel 1953.

Pensiero[modifica | modifica wikitesto]

«Il professor John Fiske fa volare l'aquilone dell'evoluzione in America.»
Una vignetta del Daily Graphic datata 12 settembre 1874

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Opere[modifica | modifica wikitesto]

Un'illustrazione del 1º volume di The Life and Letters of John Fiske, 1917

Opere di carattere filosofico e scientifico[modifica | modifica wikitesto]

Template:Vedi anche sezione

Opere storiografiche[modifica | modifica wikitesto]

La voce John Fiske nel The New Student's Reference Work, Chicago, Frank Elbert Compton, 1914
Particolare dell'illustrazione a p. 678

Lo storico novecentesco Merrill Jensen, nella sua prefazione di The New Nation, definì l'opera di Fiske «molto influente, ma senza alcun valore storiografico».[53] Nella stessa occasione, Jensen dichiarò che «lo studioso Andrew McLaughlin, che scrisse un libro sul medesimo argomento nello stesso periodo, ma di qualità nettamente superiore, definì il lavoro di Fiske come "del tutto privo di valenza scientifica, poiché poco più di un abilissimo adattamento di poche fonti secondarie totalmente in contrasto con quelle di prima mano."».[54] Tuttavia, lo storico Richard Brandon Morris (19041989) rivalutò in pieno le teorie di Fiske, definendole in realtà «dotate di una schiacciante evidenza storiografica». Questa riconsiderazione dell'opera di Fiske incontrò il favore di altri storici, fra i quali Thomas Doerflinger e Jeremy Banning.[55]

Altre pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Silloge ed epistolari[modifica | modifica wikitesto]

L'opera omnia di John Fiske venne pubblicata da Houghton Mifflin a Boston e New York fra il 1902 e il 1916. L'editio princeps era separata in due parti, suddivise entrambe in dodici volumi in octavo: la prima, intitolata The Historical Writings, includeva gli scritti storiografici, mentre la seconda raccoglieva sotto il titolo di The Miscellaneous Writings of John Fiske i lavori di carattere filosofico, religioso e scientifico.[56] L'introduzione generale venne curata da Josiah Royce e gli editori di Houghton Mifflin redassero le presentazioni in capo alle due raccolte, mentre le prefazioni originali di Fiske furono lasciate intatte e arricchite di note tipografiche e approfondimenti. In realtà, l'idea di pubblicare una silloge delle opere di John Fiske era maturata nell'editore John Spencer Clark già prima del 1901:

(EN)

«The present edition of the works of John Fiske was planned and in part prepared before his lamented death in July, 1901. It was his wish that it should contain his historical, philosophical, religious, and scientific writings, together with many of his essays, lectures, and addresses.»

(IT)

«La presente edizione delle opere di John Fiske è stata progettata e in parte preparata prima della sua morte, sopraggiunta drammaticamente nel luglio del 1901. Era suo desiderio che includesse i propri scritti storiografici, filosofici, religiosi e scientifici, insieme con molti dei suoi saggi, conferenze e discorsi.»

Fiske intrattenne rapporti epistolari con alcune delle maggiori personalità intellettuali dell'epoca, come Charles Eliot Norton, Minot Judson Savage e William Smith.[36] Il primo epistolario fu pubblicato da Houghton Mifflin a Boston nel 1917 sotto il titolo di The Life and Letters of John Fiske, insieme con la prima monografia di ampio respiro sull'autore.[56] La corrispondenza tra Fiske e lo scienziato Charles Darwin è stata digitalizzata nel 2002 dal sito web Darwin Online.[57]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Adalhard/Prove3, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 30 settembre 2016.
  2. ^ (EN) Matthias Beck e Beth Kewell, Risk: A Study of Its Origins, History and Politics, World Scientific Publishing Company, 2013, p. 107, ISBN 978-981-4383-20-2. URL consultato il 2 ottobre 2016.
  3. ^ Clark, p. 47.
  4. ^ a b c Clark, p. 1.
  5. ^ a b (EN) Fiske, John (author), in Appletons' Cyclopædia of American Biography, New York, D. Appleton & Company, 1900. URL consultato il 30 settembre 2016.
  6. ^ Clark, p. 2.
  7. ^ Clark, p. 7.
  8. ^ (EN) Merle Montgomery Hoover, Park Benjamin: Poet & Editor, Columbia University Press, 1948, p. 144. URL consultato il 30 settembre 2016.
  9. ^ Clark, p. 13.
  10. ^ Clark, p. 25.
  11. ^ Clark, p. 26.
  12. ^ Clark, p. 27.
  13. ^ a b c Clark, p. 79.
  14. ^ Clark, p. 417.
  15. ^ Clark, p. 84.
  16. ^ Clark, p. 37.
  17. ^ a b c (EN) John Fiske Death, in Cambridge Tribune, 6 luglio 1901, p. 2. URL consultato il 6 ottobre 2016.
  18. ^ Clark, p. 37.
  19. ^ a b Clark, p. 38.
  20. ^ Clark, p. 44.
  21. ^ Clark, p. 46.
  22. ^ a b (EN) Charles Dudley Warner, A Library of the World's Best Literature, vol. 14, Cosimo, Inc., 2008, p. 5777. URL consultato il 30 settembre 2016.
  23. ^ Clark, p. 8.
  24. ^ Clark, p. 53.
  25. ^ (EN) Jeffrey Karl Ochsner, H. H. Richardson: Complete Architectural Works, Cambridge, MIT Press, 1984, p. 287, ISBN 0262150239. URL consultato il 30 settembre 2016.
  26. ^ (EN) Adrian Room, Dictionary of Pseudonyms, 5ª ed., Jefferson, McFarland, 2010 [1998], p. 177, ISBN 9780786404230. URL consultato il 15 novembre 2016.
  27. ^ (EN) Milton Berman, Fiske, John, su American National Biography Online, Oxford University Press, febbraio 2000. URL consultato il 9 ottobre 2016.
  28. ^ Clark, p. 71.
  29. ^ a b Clark, p. 73.
  30. ^ Clark, p. 75.
  31. ^ Clark, p. 78.
  32. ^ Clark, p. 86.
  33. ^ Clark, p. 85.
  34. ^ Clark, p. 87.
  35. ^ Shook, p. 317.
  36. ^ a b (EN) John Fiske Correspondence, su library.syr.edu. URL consultato il 2 ottobre 2016.
  37. ^ (EN) Obituary − John Fiske, in The Harvard Crimson, 28 settembre 1901. URL consultato il 9 ottobre 2016.
  38. ^ (EN) Obituary: John Fiske, in Bulletin of the American Geographical Society, vol. 33, p. 383. URL consultato il 9 ottobre 2016.
  39. ^ Marco Machiorletti, John Fiske, su filosofico.net. URL consultato il 30 settembre 2016.
  40. ^ Fiske, John, in Dizionario di filosofia, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2009. URL consultato il 2 ottobre 2016.
  41. ^ (EN) Adalhard/Prove3, in Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. URL consultato il 30 settembre 2016.
  42. ^ Adalhard/Prove3, in Sapere.it, De Agostini. URL consultato il 20 settembre 2016.
  43. ^ (ES) John Fiske, su biografiasyvidas.com. URL consultato il 30 settembre 2016.
  44. ^ Clark, p. 506.
    (EN)

    «There has been placed over the grave of John Fiske a memorial symbolizing the evolution of the spiritual idea in man. It consists of a huge mass of rough granite, symbolizing the universe of inorganic phenomena. Out of this mass emerges a sphere, the symbol of motion, of life in its development through all organic forms from plant to conscious mind in man. This mind, with its languages, its arts, its sciences, its philosophies, is still further symbolized by a quadrate torchlight, which, held in a human hand, a symbol of conscious power, becomes a divine illumination to man in his pathway to the realm of the Great Unknown.»

  45. ^ a b (EN) Sudden Death of John Fiske, in Cambridge Chronicle, 6 luglio 1901, p. 4. URL consultato il 2 ottobre 2016.
  46. ^ (EN) Suzanne Michele Bourgoin e Paula Kay Byers, John Fiske, in Encyclopedia of World Biography, vol. 5, Gale Research, 1998, p. 466, ISBN 0787622214. URL consultato il 2 ottobre 2016.
  47. ^ (EN) Kerry Segrave, Obesity in America, 1850-1939, Jefferson City, McFarland & Co, 2008, p. 40, ISBN 0786441208. URL consultato il 6 ottobre 2016.
  48. ^ (EN) William Dean Howells, Mr. Howells on John Fiske, in The Minneapolis Journal, p. 13. URL consultato il 19 novembre 2016.
  49. ^ (EN) Joseph Alkana, The Social Self, Lexington, University Press of Kentucky, 1997, p. 93, ISBN 9780813157337. URL consultato il 19 novembre 2016.
  50. ^ (EN) Abby Morgan Brooks Fiske, su Find a Grave. URL consultato il 19 novembre 2016.
  51. ^ Clark, p. 299.
  52. ^ Gli estremi biografici riportati di seguito sono tratti da: (EN) Frederick Clifton Pierce, Fiske and Fiske Family, Norwich, Fletcher, 1902, p. 300. URL consultato il 19 novembre 2016.
  53. ^ (EN) Francis Couvares, Interpretations of American History, vol. 1, New York, Simon & Schuster, 2000, p. 190, ISBN 9780684867731.
  54. ^ (EN) Exposing the False History During the Confederation, su bionicmosquito.blogspot.it, 29 agosto 2013. URL consultato il 30 settembre 2016.
  55. ^ (EN) Charles Rappleye, Robert Morris: Financier of the American Revolution, New York, Simon & Schuster, 2010, p. 575, ISBN 9781416570912.
  56. ^ a b Shook, p. 320.
  57. ^ Recollections of Darwin and letters to John Fiske.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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