Ossario del monte Cimone: differenze tra le versioni

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== Note ==
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== Bibliografia ==
* Antonio Brazzale Dei Paoli, ''La terra di confine dei Comuni di Lastebasse, Pedemonte, Tonezza del Cimone, Valdastico'', La Serenissima, 1990
* Luigi Cortelletti, ''Monte Cimone, la mina austriaca e le dolorose storie di guerra di Tonezza e di Arsiero'', Novale, Rossato, 1995
* Mariano de Peron, ''Fucilieri imperiali all'assalto: Fiorentini, Tonezza, M. Cimone, Valposina, Valdastico, Arsiero, Velo d'Astico'', Thiene, Studioimmagine, 2008
* Aldo Forrer, ''Guida lungo la fronte austro-ungarica e italiana degli altipiani di Folgaria (Vielgereuth), Lavarone (Lafraun), Luserna (Lusern), Vezzena (Vesan) e Tonezza del Cimone'', Centro documentazione Luserna, 2003
* Tullio Liber, Ugo Leitempergher, Andrea Kozlovic, ''1914-1918. La grande guerra sugli altipiani di Folgaria, Lavarone, Luserna, Vezzena, Sette Comuni, M. Pasubio, M. Cimone e sugli altri fronti di guerra'', Novale di Valdagno, Rossato, 1988
* Mauro Passarin, Vittorio Corà, Siro Offelli, ''Cimone, la guerra di mina'', in ''Ecomuseograndeguerra, Prealpi vicentine, 2014
* Robert Striffler, ''Guerra di mine: Monte Cimone, 1916-18'', Trento, Panorama, 2002


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==

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Coordinate: 45°49′17.9″N 11°20′49.92″E / 45.82164°N 11.3472°E45.82164; 11.3472
Ossario del monte Cimone
Ossario del monte Cimone in una foto d'epoca
Tipomilitare
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
ComuneTonezza del Cimone
Costruzione
Data apertura1929
IngegnereThom Cevese
Note1.210 salme
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 45°49′17.9″N 11°20′49.92″E / 45.82164°N 11.3472°E45.82164; 11.3472

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Il sacello-ossario del monte Cimone è un ossario militare della prima guerra mondiale e si trova sul monte Cimone di Tonezza, in provincia di Vicenza.

Storia

Durante la Grande guerra, alle ore 5:45 del 23 settembre 1916, 14.200 kg di sostanze esplosive furono fatte brillare dall'esercito austro-ungarico, sconvolgendo la vetta del monte Cimone e seppellendo l'intera brigata di fanteria Sele lì dislocata. Nel primo dopoguerra furono recuperati i resti di 1.210 caduti (tutti ignoti) i quali furono inumati in un unico vano costituente il vero e proprio ossario. L'ossario venne inaugurato il 28 settembre 1929 alla presenza del principe Umberto di Savoia.

File:Provincia di Vicenza-Stemma.png
I quattro ossari nello stemma della provincia di Vicenza: l'ossario del Pasubio, l'ossario del monte Cimone, il sacrario militare di Asiago ed il sacrario militare del monte Grappa.

L'ossario del monte Cimone è diventato, insieme a quelli del Pasubio, del monte Grappa e del Leiten, simbolo della provincia di Vicenza.

Note


Bibliografia

  • Antonio Brazzale Dei Paoli, La terra di confine dei Comuni di Lastebasse, Pedemonte, Tonezza del Cimone, Valdastico, La Serenissima, 1990
  • Luigi Cortelletti, Monte Cimone, la mina austriaca e le dolorose storie di guerra di Tonezza e di Arsiero, Novale, Rossato, 1995
  • Mariano de Peron, Fucilieri imperiali all'assalto: Fiorentini, Tonezza, M. Cimone, Valposina, Valdastico, Arsiero, Velo d'Astico, Thiene, Studioimmagine, 2008
  • Aldo Forrer, Guida lungo la fronte austro-ungarica e italiana degli altipiani di Folgaria (Vielgereuth), Lavarone (Lafraun), Luserna (Lusern), Vezzena (Vesan) e Tonezza del Cimone, Centro documentazione Luserna, 2003
  • Tullio Liber, Ugo Leitempergher, Andrea Kozlovic, 1914-1918. La grande guerra sugli altipiani di Folgaria, Lavarone, Luserna, Vezzena, Sette Comuni, M. Pasubio, M. Cimone e sugli altri fronti di guerra, Novale di Valdagno, Rossato, 1988
  • Mauro Passarin, Vittorio Corà, Siro Offelli, Cimone, la guerra di mina, in Ecomuseograndeguerra, Prealpi vicentine, 2014
  • Robert Striffler, Guerra di mine: Monte Cimone, 1916-18, Trento, Panorama, 2002

Voci correlate