Carpo (astronomia): differenze tra le versioni
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Versione delle 00:49, 20 ago 2006
Carpo (Giove XLVI) | |
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Satellite di | Giove |
Scoperta | 9 febbraio 2003 |
Scopritori | Scott Sheppard et al. |
Designazioni alternative | S/2003 J20 |
Parametri orbitali | |
(all'epoca J2000) | |
Semiasse maggiore | 16 989 000 km |
Periodo orbitale | 456,10 giorni (1,249 anni) |
Inclinazione sull'eclittica | 56° |
Inclinazione rispetto all'equat. di Giove | 55° |
Eccentricità | 0,2736-0,4297? |
Dati fisici | |
Diametro medio | ~3 km |
Massa | ~4,5 × 1013 kg
|
Densità media | 2,6? × 103 kg/m³ |
Acceleraz. di gravità in superficie | ~0,0012 m/s² |
Albedo | 0,04 |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | 23 |
Carpo è un satellite naturale minore del pianeta Giove, scoperto il 9 febbraio 2003 da una squadra di astronomi dell'Università delle Hawaii guidata da Scott Sheppard e formata da Brett James Gladman, John J. Kavelaars, Jean-Marc Petit, Lynne Allen, David Jewitt e Jan Kleyna.
All'epoca della scoperta al satellite venne attribuita la designazione provvisoria S/2003 J 20; il nome attuale, assegnato dall'Unione Astronomica Internazionale agli inizi del 2005, è stato scelto in onore della figura di Carpo, una delle Ore, figlia di Zeus (Giove) secondo la mitologia greca.
Parametri orbitali
Analogamente a Temisto, Carpo sembra non appartenere ad alcuna famiglia di satelliti gioviani, ed è per questo particolarmente interessante.
È inoltre notevole osservare che tutti i satelliti naturali di Giove orbitanti all'esterno dell'orbita di Carpo ruotano attorno al pianeta in direzione retrograda.
L'inclinazione orbitale di Carpo, analogamente a quella di altri satelliti gioviani, è regolata dall'effetto Kozai, scoperto da Yoshihide Kozai nel 1962; tale fenomeno comporta una variazione periodica dell'inclinazione e dell'eccentricità dell'orbita. Quando l'inclinazione cresce, l'eccentricità può diventare talmente elevata da avvicinare il periastro del satellite alle orbite dei satelliti medicei (Io, Europa, Ganimede e Callisto); Carpo potrebbe quindi in futuro collidere con uno di essi, oppure venire scagliato al di fuori del sistema di Giove a causa dell'intensa interazione gravitazionale.