Suzuki GSV-R: differenze tra le versioni

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== Storia ==
== Storia ==

Come tutte le moto di nuova generazione, che competono nel [[motomondiale]], anche per la GSV-R, si tratta di un veicolo in linea con le nuove regole e filosofie del mondo motociclistico.
Come tutte le moto di nuova generazione, che competono nel [[motomondiale]], anche per la GSV-R, si tratta di un veicolo in linea con le nuove regole e filosofie del mondo motociclistico.


Sostanzialmente, la squadra nipponica, avrebbe preferito continuare a gareggiare con la vecchia [[Suzuki RGV 500]], ma per via del nuovo regolamento, in vigore dal [[motomondiale 2002|2002]], è stato necessario riprogettare la moto, in quanto venne abolita la [[classe 500]], per dar spazio alla MotoGp.
Sostanzialmente, la squadra nipponica, avrebbe preferito continuare a gareggiare con la vecchia [[Suzuki RGV 500]], ma per via del nuovo regolamento, in vigore dal [[motomondiale 2002|2002]], è stato necessario riprogettare la moto, in quanto venne abolita la [[classe 500]], per dar spazio alla MotoGp.
La differenza sostanziale sta nel [[motore]] che ora deve essere esclusivamente a [[motore a quattro tempi|quattro tempi]] e con [[cilindrata]] massima di 990 cc fino al [[motomondiale 2006|2006]], mentre dal [[motomondiale 2007|2007]] al massimo 800cc.
La differenza sostanziale sta nel [[motore]] che ora per le motorizzazioni [[motore a quattro tempi|quattro tempi]] si può avere una [[cilindrata]] massima di 990 cc fino al [[motomondiale 2006|2006]], mentre dal [[motomondiale 2007|2007]] al massimo 800cc e solo motori a quattro tempi.

La RGV500 invece faceva uso di un [[motore a due tempi]] da 500cc e con quel modello la Suzuki, riuscì a vincere il campionato del Mondo nel [[motomondiale 2000|2000]], grazie a [[Kenny Roberts Jr]], mentre nel [[motomondiale 2001|2001]] ottennero il terzo posto.


La RGV500 invece faceva uso di un [[motore a due tempi]] da 500cc e con quel modello la Suzuki, riuscì a vincere il campionato del Mondo nel [[motomondiale 2000|2000]], grazie a [[Kenny Roberts Jr]], mentre nel [[motomondiale 2001|2001]] ottennero il terzo posto.<br>
In sostanza la vecchia moto era competitiva e dopo sette anni il team giapponese riuscì a tornare a vincere il titolo, perciò era comprensibile che i vertici della [[casa motociclistica]] mal digerissero la scelta della FIM ([[Federazione Internazionale Motociclismo]])
In sostanza la vecchia moto era competitiva e dopo sette anni il team giapponese riuscì a tornare a vincere il titolo, perciò era comprensibile che i vertici della [[casa motociclistica]] mal digerissero la scelta della FIM ([[Federazione Internazionale Motociclismo]])


Così, dal 2002, la GSV-R difende i colori Suzuki nel [[motomondiale]].
Così dal 2002 la GSV-R difende i colori Suzuki nel [[motomondiale]].


== Tecnica ==
== Tecnica ==
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La maggior parte degli addetti ai lavori giudicarono poco felici queste scelte ed in effetti la Suzuki durante quella stagione, ottenne più incidenti da parte dei suoi piloti, (che dovevano gestire un progetto lacunoso), piuttosto che successi.
La maggior parte degli addetti ai lavori giudicarono poco felici queste scelte ed in effetti la Suzuki durante quella stagione, ottenne più incidenti da parte dei suoi piloti, (che dovevano gestire un progetto lacunoso), piuttosto che successi.


La moto, dotata del nuovo quattro [[motore a V|cilindri a V]], il cui valore dell'angolo di bancata rimane un mistero, era molto difficile da gestire; questo perché con un ciclo di combustione a quattro tempi e una cilindrata praticamente raddoppiata, la potenza crebbe del motore continuava ad erogare la stessa rispetto ai vecchi propulsori a due tempi, circa 210 [[cavallo vapore|cavalli]] ad oltre 14000 [[giri al minuto]], utilizzava l'[[iniezione (motore)|iniezione]] elettronica indiretta di [[benzina]], in luogo del [[carburatore]], mentre la [[distribuzione (meccanica)|distribuzione]] era a doppio [[albero a camme]] in testa.
La moto, dotata del nuovo quattro [[motore a V|cilindri a V]], il cui valore dell'angolo di bancata rimane un mistero, era molto difficile da gestire; questo perché con un ciclo di combustione a quattro tempi e una cilindrata praticamente raddoppiata, la potenza del motore continuava ad erogare quasi la stessa rispetto ai vecchi propulsori a due tempi, circa 210 [[cavallo vapore|cavalli]] ad oltre 14000 [[giri al minuto]], utilizzava l'[[iniezione (motore)|iniezione]] elettronica indiretta di [[benzina]], in luogo del [[carburatore]], mentre la [[distribuzione (meccanica)|distribuzione]] era a doppio [[albero a camme]] in testa.


Il vecchio telaio d'[[alluminio]] non era assolutamente adatto ad ospitare la nuova macchina termica che lo sollecitava a sforzi esagerati, soprattutto per via della [[coppia motrice]] più elevata e irruenta che in passato.
Il vecchio telaio d'[[alluminio]] non era assolutamente adatto ad ospitare il nuovo motore che lo sollecitava in modo esagerato, soprattutto per via della [[coppia motrice]] più elevata e irruenta che in passato.
Lo chassis infatti innescava problemi di stabilità, dovuti al motore più prestante che generava pericolose vibrazioni, le quali, oltre a destabilizzare il mezzo, avrebbero potuto minare anche l'integrità dello stesso.
Il telaio portava a problemi di stabilità, dovuti al motore che generava pericolose vibrazioni, le quali, oltre a destabilizzare il mezzo, avrebbero potuto minare anche l'integrità dello stesso.


Per i primi due anni, la moto rimase quasi del tutto invariata, tanto è vero che le dimensioni rimasero le stesse, il telaio, a doppio trave d'alluminio venne rivisto e rinforzato, ma sostanzialmente era più l'adattamento di una tecnologia già usata, che non un nuovo ritrovato tecnologico.
Per i primi due anni, la moto rimase quasi del tutto invariata, tanto è vero che le dimensioni rimasero le stesse, il telaio, a doppio trave d'alluminio venne rivisto e rinforzato, ma sostanzialmente era più l'adattamento di parti già usate, che non un nuovo elemento appositamente progettato.


Nel [[Motomondiale 2003|2003]] la Suzuki sostituì i vecchi pneumatici [[Dunlop]] con i nuovi della [[Michelin]] e se la gomma anteriore rimase da 16 pollici e mezzo, quella posteriore venne maggiorata di mezzo pollice, arrivando a 17.
Nel [[Motomondiale 2003|2003]] la Suzuki portò la ''XRE1 sostituì i vecchi pneumatici [[Dunlop]] con i nuovi della [[Michelin]] e se la gomma anteriore rimase da 16 pollici e mezzo, quella posteriore venne maggiorata di mezzo pollice, arrivando a 17.


Ma nonostante un progetto leggermente più affidabile e una tenuta di strada superiore grazie alle nuove gomme, la Suzuki dovette cedere il passo in classifica generale a tutte le squadre, compresa l'[[Aprilia (industria)|Aprilia]] da poco entrata nel giro; solo la [[Kawasaki Heavy Industries|Kawasaki]] fece peggio.
Ma nonostante un progetto leggermente più affidabile e una tenuta di strada superiore grazie alle nuove gomme, la Suzuki dovette cedere il passo in classifica generale a tutte le squadre, compresa l'[[Aprilia (industria)|Aprilia]] da poco entrata nel GP, solo la [[Kawasaki Heavy Industries|Kawasaki]] fece peggio.


Nel [[Motomondiale 2004|2004]] la GSV-R ''XRE2'', sotto il profilo tecnico, si presentava superiore all'antenata ''XRE1'' del 2003.
Nel [[Motomondiale 2004|2004]] la GSV-R ''XRE2'', sotto il profilo tecnico, si presentava superiore all'antenata ''XRE1'' del 2003.
Tuttavia nonostante avesse riguadagnato la posizione persa sull'Aprilia, venne scavalcata dalla Kawasaki.
Tuttavia nonostante avesse riguadagnato la posizione persa sull'Aprilia, venne scavalcata dalla Kawasaki.
Il motore guadagnò 10 cavalli, ora 220 a oltre 14500 giri al minuto, mentre il telaio venne ridisegnato; in questa maniera la rigidità torsionale e flessionale venne migliorata, anche se la moto era meno agile perchè allungata nel [[passo (veicoli)|passo]] di 30 millimetri.
Il motore guadagnò 10 cavalli, avendo ora 220 a oltre 14500 giri al minuto e il telaio venne ridisegnato, migliorando la rigidità torsionale e flessionale, anche se la moto divenne meno agile perché allungata nel [[passo (veicoli)|passo]] di 30 millimetri, inoltre il nuovo regolamento prevedeva sia al posteriore che all'anteriore pneumatici da 16 pollici e mezzo, dunque meno stabilità al posteriore.
Inoltre il nuovo regolamento prevedeva sia al posteriore che all'anteriore pneumatici da 16 pollici e mezzo, dunque meno stabilità al posteriore.
Tra l'altro fu una stagione di adattamento per il team, dato che passò da gomme Michelin a gomme [[Bridgestone]].
Tra l'altro fu una stagione di adattamento per il team, dato che passò da gomme Michelin a gomme [[Bridgestone]].


Nel [[Motomondiale 2005|2005]] e nel [[Motomondiale 2006|2006]], con i modelli ''XRE3'' e ''XRE4'', le uniche differenze furono il motore più potente, capace di 240 cavalli a 16000 giri al minuto, e il peso superiore di 3 chili, per un totale di 148 chilogrammi.
Nel [[Motomondiale 2005|2005]] e nel [[Motomondiale 2006|2006]], con i modelli ''XRE3'' e ''XRE4'', le uniche differenze furono il motore più potente, capace di 240 cavalli a 16000 giri al minuto, e il peso superiore di 3 chili, per un totale di 148 chilogrammi e grazie ai nuovi accorgimenti, la Suzuki guadagnò alcune posizioni in classifica generale, piazzandosi a metà schieramento.

Grazie ai nuovi accorgimenti, la Suzuki guadagnò alcune posizioni in classifica generale, piazzandosi a metà schieramento.


Dal [[Motomondiale 2007|2007]] insieme al regolamento, che ammette non più di 800 cc di cilindrata, cambia anche la sigla identificativa della GSV-R, ora chiamata GSV-R ''XRG0'' per il 2007 e ''XRG1'' per il [[Motomondiale 2008|2008]].
Dal [[Motomondiale 2007|2007]] insieme al regolamento, che non permette oltre 800 cc di cilindrata, cambia anche la sigla identificativa della GSV-R, ora chiamata GSV-R ''XRG0'' per il 2007 e ''XRG1'' per il [[Motomondiale 2008|2008]].
Il serbatoio è passato da 22 a 21 litri per questioni regolamentari, mentre il motore ha un nuovo sistema di distribuzione, ossia [[bialbero]] a camme in testa a comando pneumatico.
Il serbatoio è passato da 22 a 21 litri per questioni regolamentari, mentre il motore ha un nuovo sistema di distribuzione, ossia [[bialbero]] a camme in testa a comando pneumatico.
Le valvole sono sempre sedici.
Le valvole sono sempre sedici.

Versione delle 14:04, 16 ago 2008

Suzuki GSV-R
La Suzuki GSV-R durante un'esposizione
Costruttorebandiera Suzuki
TipoMotoGp
Produzionedal 2002
Modelli similiAprilia RS3 Cube
Ducati Desmosedici
Honda RC211V e RC212V
Kawasaki ZX-RR
Yamaha YZR-M1
Ilmor X3

La Suzuki GSV-R è la moto da competizione realizzata dalla Suzuki, per competere nella classe MotoGp, massima espressione del motociclismo sportivo.

Storia

Come tutte le moto di nuova generazione, che competono nel motomondiale, anche per la GSV-R, si tratta di un veicolo in linea con le nuove regole e filosofie del mondo motociclistico.

Sostanzialmente, la squadra nipponica, avrebbe preferito continuare a gareggiare con la vecchia Suzuki RGV 500, ma per via del nuovo regolamento, in vigore dal 2002, è stato necessario riprogettare la moto, in quanto venne abolita la classe 500, per dar spazio alla MotoGp. La differenza sostanziale sta nel motore che ora per le motorizzazioni quattro tempi si può avere una cilindrata massima di 990 cc fino al 2006, mentre dal 2007 al massimo 800cc e solo motori a quattro tempi.

La RGV500 invece faceva uso di un motore a due tempi da 500cc e con quel modello la Suzuki, riuscì a vincere il campionato del Mondo nel 2000, grazie a Kenny Roberts Jr, mentre nel 2001 ottennero il terzo posto.
In sostanza la vecchia moto era competitiva e dopo sette anni il team giapponese riuscì a tornare a vincere il titolo, perciò era comprensibile che i vertici della casa motociclistica mal digerissero la scelta della FIM (Federazione Internazionale Motociclismo)

Così dal 2002 la GSV-R difende i colori Suzuki nel motomondiale.

Tecnica

Ogni GSV-R, è indicata dalla sigla di progetto XRE, seguita da un numero.

La XRE0 è stata la prima GSV-R, quella che prese parte al mondiale 2002. Tuttavia eccezion fatta per il motore, non si discostava molto dalla vecchia RGV500, ne conservava infatti il telaio e gli pneumatici basati sulle stesse specifiche della moto dell'anno precedente.

La maggior parte degli addetti ai lavori giudicarono poco felici queste scelte ed in effetti la Suzuki durante quella stagione, ottenne più incidenti da parte dei suoi piloti, (che dovevano gestire un progetto lacunoso), piuttosto che successi.

La moto, dotata del nuovo quattro cilindri a V, il cui valore dell'angolo di bancata rimane un mistero, era molto difficile da gestire; questo perché con un ciclo di combustione a quattro tempi e una cilindrata praticamente raddoppiata, la potenza del motore continuava ad erogare quasi la stessa rispetto ai vecchi propulsori a due tempi, circa 210 cavalli ad oltre 14000 giri al minuto, utilizzava l'iniezione elettronica indiretta di benzina, in luogo del carburatore, mentre la distribuzione era a doppio albero a camme in testa.

Il vecchio telaio d'alluminio non era assolutamente adatto ad ospitare il nuovo motore che lo sollecitava in modo esagerato, soprattutto per via della coppia motrice più elevata e irruenta che in passato. Il telaio portava a problemi di stabilità, dovuti al motore che generava pericolose vibrazioni, le quali, oltre a destabilizzare il mezzo, avrebbero potuto minare anche l'integrità dello stesso.

Per i primi due anni, la moto rimase quasi del tutto invariata, tanto è vero che le dimensioni rimasero le stesse, il telaio, a doppio trave d'alluminio venne rivisto e rinforzato, ma sostanzialmente era più l'adattamento di parti già usate, che non un nuovo elemento appositamente progettato.

Nel 2003 la Suzuki portò la XRE1 sostituì i vecchi pneumatici Dunlop con i nuovi della Michelin e se la gomma anteriore rimase da 16 pollici e mezzo, quella posteriore venne maggiorata di mezzo pollice, arrivando a 17.

Ma nonostante un progetto leggermente più affidabile e una tenuta di strada superiore grazie alle nuove gomme, la Suzuki dovette cedere il passo in classifica generale a tutte le squadre, compresa l'Aprilia da poco entrata nel GP, solo la Kawasaki fece peggio.

Nel 2004 la GSV-R XRE2, sotto il profilo tecnico, si presentava superiore all'antenata XRE1 del 2003. Tuttavia nonostante avesse riguadagnato la posizione persa sull'Aprilia, venne scavalcata dalla Kawasaki. Il motore guadagnò 10 cavalli, avendo ora 220 a oltre 14500 giri al minuto e il telaio venne ridisegnato, migliorando la rigidità torsionale e flessionale, anche se la moto divenne meno agile perché allungata nel passo di 30 millimetri, inoltre il nuovo regolamento prevedeva sia al posteriore che all'anteriore pneumatici da 16 pollici e mezzo, dunque meno stabilità al posteriore. Tra l'altro fu una stagione di adattamento per il team, dato che passò da gomme Michelin a gomme Bridgestone.

Nel 2005 e nel 2006, con i modelli XRE3 e XRE4, le uniche differenze furono il motore più potente, capace di 240 cavalli a 16000 giri al minuto, e il peso superiore di 3 chili, per un totale di 148 chilogrammi e grazie ai nuovi accorgimenti, la Suzuki guadagnò alcune posizioni in classifica generale, piazzandosi a metà schieramento.

Dal 2007 insieme al regolamento, che non permette oltre 800 cc di cilindrata, cambia anche la sigla identificativa della GSV-R, ora chiamata GSV-R XRG0 per il 2007 e XRG1 per il 2008. Il serbatoio è passato da 22 a 21 litri per questioni regolamentari, mentre il motore ha un nuovo sistema di distribuzione, ossia bialbero a camme in testa a comando pneumatico. Le valvole sono sempre sedici. La lunghezza totale è di 2080 mm anziché 2060, mentre la potenza del motore nel 2007 era di 220 cavalli a 17500 giri al minuto e nel 2008 è pari a 225 cavalli a 18000 giri al minuto. L'incremento del regime di rotazione del motore, è stato ottenuto grazie alla tecnologia pneumatica, da anni impiegata sui propulsori di Formula 1 che riescono ad arrivare a ruotare alle stesse velocità.

I freni sono progettati dalla Brembo e sono composti da due dischi in carbonio all'anteriore e un disco d'acciaio al posteriore.

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