Sirolo

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Sirolo
comune
Sirolo – Stemma
Sirolo – Bandiera
Sirolo – Veduta
Sirolo – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Marche
Provincia Ancona
Amministrazione
SindacoMoreno Misiti (lista civica Sirolo nel cuore[1]) dall'8-6-2009
Territorio
Coordinate43°31′33.67″N 13°36′57.67″E / 43.526019°N 13.616019°E43.526019; 13.616019 (Sirolo)
Altitudine125 m s.l.m.
Superficie16,68 km²
Abitanti3 986[2] (31-12-2013)
Densità238,97 ab./km²
FrazioniCoppo, Fonte d'Olio, Madonnina, San Lorenzo
Comuni confinantiAncona, Camerano, Castelfidardo, Numana
Altre informazioni
Cod. postale60020
Prefisso071
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT042048
Cod. catastaleI758
TargaAN
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[3]
Cl. climaticazona D, 1 860 GG[4]
Nome abitantisirolesi
Patronosan Nicola di Bari
Giorno festivo9 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Sirolo
Sirolo
Sirolo – Mappa
Sirolo – Mappa
Posizione del comune di Sirolo nella provincia di Ancona
Sito istituzionale

Sirolo (Sciròlo in dialetto anconitano) è un comune italiano di 4038 abitanti[5] della provincia di Ancona nelle Marche, facente parte della Riviera del Conero.

Geografia fisica

Sirolo si trova a 125 m s.l.m., a sud ed alle pendici del Monte Conero (rientrante in gran parte nel suo territorio) e confina con il mare Adriatico. La quasi totalità del suo territorio fa parte del Parco regionale del Conero, istituito nel 1987, considerato dalla Lipu tra i siti più importanti d'Italia per il birdwatching e ricchissimo di flora, tipica della macchia mediterranea (corbezzolo, leccio, pino di Aleppo, ginestra, tasso, ecc.) e di fauna (caprioli, cinghiali, lupo appenninico, volpi, scoiattoli, faine, donnole, lepri, fagiani, starne, ghiandaie). Luogo di nidificazione del falco pellegrino, del passero solitario e della farfalla del corbezzolo, unico per quanto concerne la fascia adriatica della penisola. Dal 1994 ininterrottamente Sirolo riceve dalla FEE la Bandiera Blu per l'elevata qualità delle sue acque di balneazione e per la gestione ecosostenibile del territorio. Sirolo è anche 4 Vele di Legambiente e uno dei pochi comuni italiani ad avere la certificazione ambientale ISO 14001. Nel 2011 Sirolo è stata oggetto di un francobollo (ritraente la spiaggia denominata "delle due sorelle"), in tiratura limitata ed anche per i collezionisti in lamina di argento.[senza fonte]

= Spiagge

Le spiagge di Sirolo sono otto: Urbani, San Michele, la costa dei "Sassi Neri", Spiaggia delle Velare (spiaggia delle "Due Sorelle"), Spiaggia dei Lavori, Spiaggia dei Forni, la Spiaggia dei Gabbiani e la spiaggia dei Frati o del Bo':

  • La prima è la spiaggia più comoda, costituita principalmente da rocce e ghiaino, incastonata nella falesia ai piedi della zona abitata di Sirolo. Dista circa 300 metri dal centro abitato di Sirolo ed è raggiungibile a piedi o con veicoli tramite una strada asfaltata che parte dalla piazza del teatro, più comodamente con un servizio di navetta bus (solo nel periodo estivo) oppure a piedi tramite sentiero.
  • San Michele è una lunga spiaggia di ciottoli ghiaiosi e rocce, che si insinua fin sotto il Conero a Nord del centro abitato di Sirolo. Dista circa 500 metri dal centro abitato del paese e si può raggiungere a piedi tramite il sentiero che scende dal Parco della Repubblica o con veicoli attraverso una strada asfaltata (Via del Saletto) con successive scalinate oppure utilizzando un servizio di bus navetta offerto dal Comune nel periodo estivo quando la strada che conduce sulla falesia, rigogliosa di macchia mediterranea, sovrastante la spiaggia è interdetta al traffico veicolare, salvo che per i servizi pubblici.
  • La spiaggia "Sassi Neri" è una continuazione della Spiaggia San Michele che in realtà non e mai stata una vera spiaggia; essa è chiamata così per i numerosi scogli neri presenti in mare e per le placche rocciose presenti a riva. Viene considerata la spiaggia naturalistica per eccellenza ed è caratterizzata da formazioni rocciose, piccoli anfratti e minuscole spiagge di sassolini. Dista circa 600 metri dal centro abitato ed è raggiungibile con le stesse modalità sopra indicate per raggiungere la spiaggia San Michele.
  • La spiaggia delle Velare ovvero "Spiaggia delle Due Sorelle" è la spiaggia che più rappresenta la Riviera del Conero con i suoi faraglioni (le Due sorelle), che sono il simbolo di Sirolo, tanto da essere alla stessa dedicato il francobollo turistico emesso nel 2011 dalle Poste Italiane, privilegio accordato soltanto alle località e bellezze naturali d' eccellenza.

È costituita da ghiaia, sassolini bianchi e da speroni rocciosi che la incastonano nella falesia del Conero. È raggiungibile tramite il sentiero del "passo del lupo" (con alto grado di difficoltà), attualmente interdetto per la sua pericolosità, o via mare con traghetti, barche, gommoni o canoe. La spiaggia delle Due Sorelle è stata premiata, dopo un sondaggio nazionale via web, il 17 agosto 2013 a Rispescia (Grosseto) da Legambiente quale una delle dieci spiagge più belle d'Italia. Queste ultime due spiagge non sono dotate di servizi per mantenerle il più possibile allo stato naturale.

  • La Spiaggia dei Lavori si trova adiacente alla Spiaggia delle due Sorelle lato Nord ed è formata da ciottoli e massi levigati dal mare e dal vento (malgrado ciò è particolarmente bella e suggestiva); essa era una spiaggia di media misura durante il periodo della cava di pietra chiusa primi anni sessanta.
  • La Spiaggia dei Forni e la Spiaggia dei Gabbiani, che sono delle piccole baie sabbiose di straordinaria bellezza.

Queste ultime tre spiagge sono raggiungibili via mare con le dovute cautele, stante la franosità della falesia a strapiombo sul mare, per cui occorre assumere informazioni presso la Capitaneria di Porto di Ancona o di Numana per verificare l'esistenza di divieti per il transito di natanti.

  • La spiaggia dei Frati, che prende il nome da una scogliera sommersa detta "secca" sita nelle vicinanze ed è denominata anche del Bo' (per uno scoglio antistante simile ad un bue), appartiene per metà circa al territorio del comune di Sirolo (tratto di spiaggia libero) e per l'altra metà a quello del comune di Numana (tratto di spiaggia con stabilimento balneare).

Storia ed arte

Sirolo arco targa

Sirolo registra una delle più remote presenze umane delle Marche. Sin dalla preistoria misteriosi abitatori lasciarono i segni della loro presenza databile a 100 mila anni fa. Nell’età neolitica altre comunità occuparono Sirolo e il Conero e ancora, scendendo più giù nel tempo, altre presenze, nell’età del bronzo, ed altri insediamenti, quelli piceni, animarono questa terra, seminandola di abitati e poi di necropoli, ancora oggi non tutte dissepolte. A Sirolo vi è un percorso archeologico nella più grande necropoli picena delle Marche (VI sec. a.C.) - l’unica visitabile nella regione – in cui sono stati rinvenuti straordinari e numerosissimi reperti che compongono le associazioni funerarie di una straordinaria sepoltura qual è la cosiddetta “Tomba della Regina”. I quasi duemila ritrovamenti della predetta tomba confermano l’esistenza di una comunità che aveva raggiunto una concezione elevata del ruolo femminile all’interno dell’antica società italica.

Chiara è anche l’impronta ellenica nei luoghi. I Greci che, a partire dal IV sec. a.C., risalivano le coste dell’Italia Meridionale, in questi luoghi trovarono terre ricche e feconde in cui fondare città. Qui fissarono la loro dimora e chiamarono il Conero Komaros, ribattezzato dai Romani Cumerium – corbezzolo - perché a ottobre il Monte Conero si colora di corbezzoli, piccoli, rotondi e colorati frutti diventati il simbolo della cordialità e del benvenuto all’ospite. Anche i Romani giunsero e si insediarono a Sirolo, ne apprezzarono le messi e il vino e lasciarono a loro testimonianza opere idrauliche come l’acquedotto e arredi artistici nelle ville del territorio. Durante il dominio romano faceva parte della cives Humanae.

Attorno all’anno mille, la necessità di difendersi dalle scorrerie dei barbari, favorì il sorgere del castello di Sirolo. Sirolo, inespugnata, resistette per tutto il medioevo come struttura fortificata, con le sue torri, le sue mura, la sua corte e il suo arco gotico del 1050, porta della città. Nel 1225 la famiglia dei conti Cortesi, signori del luogo, cedettero la città ad Ancona in cambio del titolo nobiliare. Per questo motivo Sirolo è considerata uno dei Castelli di Ancona. Sirolo ebbe una certa autonomia dal 1465 alla fine del XVII secolo, quando entrò a far parte dello Stato della Chiesa. Il centro storico, borgo di origine tardo medioevale, conserva un fascino antico legato alle sue origini di castello fortificato ed è costituito da un dedalo di vicoli caratteristici, percorribili solo a piedi, tra angoli e scorci di grande impatto. Dalla piazza panoramica nel centro del paese si ammirano le più belle spiagge della Riviera del Conero, gran parte della costa marchigiana e, nelle giornate più limpide, le isole Kornati e la Croazia.

Vi sono importanti monumenti fra cui la Badia di San Pietro sul Conero (XI sec.), piccola chiesa di architettura romanica, che prospetta su di una piccola piazzetta ed un portale barocco, la chiesa parrocchiale di San Nicola del 1765, costruita sui resti di una chiesa preesistente risalente al 1230, la chiesa del SS. Rosario del XVIII sec. a pochi passi dalla porta medioevale, la chiesetta dedicata alla Madonna (anno 1536) in località "La Madonnina" ed il teatro comunale Cortesi, minuscolo gioiello d’architettura di fine ‘800.

Toponimo

Il nome deriva dal condottiero Sirio, al seguito del generale Belisario, a cui intorno all'anno 540 Giustiniano I donò il territorio di Sirolo, dopo la sconfitta dei Goti che avevano invaso il Piceno.

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[6]

Etnie e minoranze straniere

Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Paese 31 dicembre 2009 31 dicembre 2010
Bandiera della Romania Romania 42 1,10% 42 1,08%

Secondo i dati ISTAT sia al 31 dicembre 2009, che al 31 dicembre 2010, la popolazione straniera era di 178 persone.

Collegamenti e trasporti

Panorama di Numana e Sirolo sulla falesia

Il comune di Sirolo è l'ultimo centro della costa adriatica, prima del promontorio del Monte Conero.

Auto

Il comune di Sirolo è raggiungibile dall'A14 Bologna - Taranto, dai caselli di Loreto - Porto Recanati e Ancona sud - Osimo. Dista, inoltre 10 km dalla SS16 Adriatica. Il comune è inoltre servito da due strade provinciali:

  • Strada provinciale 1 del Cònero, Numana - Sirolo - Ancona
  • Strada provinciale 2 Sirolo - Senigallia, Sirolo - Senigallia

Treno, aereo, nave

Amministrazione

Alle elezioni comunali del 6 e 7 giugno 2009, con un'affluenza del 74,0%, è stato eletto sindaco Moreno Misiti, espressione della lista civica Sirolo nel cuore. Misiti ha raccolto il 53,0% dei voti validi, sconfiggendo Leonardo Orazi della lista civica Sirolo da vivere.[1].

Il sindaco uscente è stato riconfermato nella tornata del 25 maggio 2014, ottenendo il 51,19% dei voti contro il 48,81% di Alberta Ciarmatori, appoggiata dalla lista civica Sirolo con Noi. Ha votato il 68,3% dei sirolesi aventi diritto[7].

Sindaci di Sirolo

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 12 giugno 1999 Leonardo Orazi Lista Civica di Centro-sinistra sindaco [8]
13 giugno 1999 7 giugno 2009 Giuseppe Misiti Lista civica sindaco [9][10]
8 giugno 2009 in carica Moreno Misiti Lista civica - Sirolo nel cuore sindaco

Frazioni

Il comune di Sirolo è costituito anche da tre frazioni:

  • Coppo, situata sulla strada provinciale 2 Sirolo-Senigallia, a 3 km da Sirolo. È sede del famoso golf club del Monte Conero, così come di un asilo e di una chiesa parrocchiale. La frazione è situata su un poggio da cui è possibile vedere a nord il monte Conero con l'abitato di Massignano (comune di Ancona), a nord-est la collina con l'abitato di Camerano, a est i paesi di Osimo e Castelfidardo con sfondo l'appennino marchigiano e il Monte San Vicino, a sud gli abitati di Loreto e Recanati, con sfondo la campagna, da cui si intravede anche il Monte dell'Ascensione.
  • Fonte d'Olio, nucleo di case sparse sulla carrozzabile del monte, diretta ad Ancona. Da questa località si diramano diversi sentieri, così come la strada diretta all'ex convento dei camaldolesi, sulla cima del monte.
  • San Lorenzo, cuore della Sirolo industriale, tra la collina di Monte Colombo e le pendici del monte Conero, a 1 km dal borgo medievale di Sirolo.

Personalità legate a Sirolo

  • Beato Pietro da Treia (Montecchio, MC, 1227 - Sirolo, 1304), le cui spoglie sono conservate a Sirolo nella chiesa del SS. Rosario.
  • San Francesco d'Assisi (Assisi, 26 settembre 1182 – Assisi, 3 ottobre 1226), santo patrono d'Italia. Villa Vetta Marina, sita a Sirolo in via San Francesco, fu realizzata sui resti dell’antico convento di San Francesco (XIII sec.) che ha ospitato San Francesco nel 1215. Se ci si affaccia all’ingresso della Villa, si può vedere tra due olmi secolari una pietra che porta scritto: “Vuole la tradizione che San Francesco qui abbia piantato due alberi”. Nello stesso punto il fraticello di Assisi predisse la venuta della Santa Casa di Loreto, verificatasi poi il 10 dicembre del 1294, profezia ricordata in forma di acrostico nella parola Picenum: “Portatur iuxta Conerum Edicula Nazarenae Virginis Mariae”. Vicino all’ingresso merita di essere osservata la Chiesetta del Divino Amore.

Nel convento sono vissuti i beati Corrado da Offida (1237 – 1306) e Pietro da Treia (1227 – 1304), asceti e predicatori irresistibili, famosi per visioni ed estasi (Fioretti, cap. 42; FF 1879 – 1880). A Sirolo il Beato Pietro ebbe la visione di San Michele Arcangelo, il quale in segno di gratitudine per la Quaresima che il santo praticava in preparazione della sua festa del 29 settembre, gli procurò la grazia dell’esperienza impareggiabile della certezza del perdono dei peccati. Il corpo del beato Pietro da Treia, compatrono di Sirolo, deceduto nel 1304, riposa nella chiesa del Rosario ivi trasportato dopo che il convento francescano fu demolito alla fine dell’ottocento a seguito delle vicende legate alla soppressione degli ordini religiosi. Il convento di San Francesco ha ospitato anche San Giacomo della Marca (1393 – 1476), patrono delle Marche e compatrono delle città di Napoli e di Mantova, che, anziano e malato, venne nel predetto convento nel 1467 per riposarsi.

  • Giovanni Sacco da Sirolo, (Sirolo, 1419 - Roma, 1505), arcivescovo e segretario di papa Giulio II, a cui è dedicata la piazza antistante il comune.
  • Panfilo Renaldini, poeta sirolese romanzesco del '500. Nel 1554 scrisse il poema cavalleresco "Innamoramento di Ruggeretto figliuolo di Ruggero Re di Bulgaria, con ogni riferimento di tutte le magnanime sue imprese e con i generosi fatti di Orlando, di Rinaldo e d'altri Paladini ", conservato nella biblioteca nazionale centrale di Firenze.
  • Bronzini (Bronzino) Cristoforo. Nacque a Sirolo intorno al 1580. Gravitò intorno all'ambiente ecclesiatico di Roma e fu assunto con le funzioni di caudatario tra i familiari del card. Evangelista Pallotta. Per le funzioni di maestro di cerimonie fu proposto a Carlo de' Medici, fatto cardinale da Paolo V nel 1615: ben accetto al nuovo protettore e padrone si trasferì a Firenze. Pubblicò l'opera Della dignità et nobiltà delle donne, progettata in 24 parti (quattro settimane di sei giornate ciascuna). Il Bronzini morì a Firenze. La Biografia univers. antica e moderna (VIII, Venezia 1823, p. 63) indica quale anno della morte il 1640, senza dichiarare la fonte.
  • Bonarelli Godeardo. Nacque a Sirolo il 15 maggio 1806. Fu uno dei massimi pittori marchigiani dell'800. Alcune delle sue opere sono esposte nella pinacoteca di Ancona. Morì ad Ancona il 13 gennaio 1895.
  • Vincenzo Cardarelli (Corneto Tarquinia, 1º maggio 1887 – Roma, 18 giugno 1959), che è stato è stato un poeta e scrittore italiano di chiara fama. Soggiornò a Sirolo nel 1919 e qui scrisse la poesia "Gabbiani"
  • Alberto Canaletti Gaudenti, nato a Sirolo (Ancona) 1887, morto a Roma negli anni Cinquanta. Conte, scrittore e senatore della Repubblica (cfr. D’Autilia M. L., Melis G. (2000), nota 370, p. 100). Si laureò in giurisprudenza a Roma nel 1912. In gioventù aderì al partito popolare e durante la guerra organizzò, per conto di Monsignor Montini, futuro papa Paolo VI, l’ufficio statistico per i prigionieri di guerra presso la Segreteria di Stato Vaticana. Rifondatore della DC, membro del Comitato di Liberazione Nazionale di Roma, fu docente di statistica e di economia al Pontificio Ateneo Lateranense e all’Istituto Missionario Scientifico. Nel 1944-45 fu Presidente dell’Istituto di credito delle casse di risparmio e dal 1945 membro del Consiglio di Stato di cui fu anche presidente. Dal 1948 fu senatore e consigliere comunale di Roma nelle liste democristiane. Eletto sindaco di Roma, vi rinunciò.
  • Aldo Davanzali (Sirolo, 26 gennaio 1923 – Loreto, 26 maggio 2006), che è stato è stato un imprenditore italiano, a capo di un gruppo industriale con interessi nelle costruzioni, società alberghiere e termali, aziende marittime e portuali, e fu azionista di maggioranza e amministratore dell'Itavia, compagnia aerea italiana operante tra il 1958 ed il 1980, divenuta tristemente famosa per la strage di Ustica.
  • Franco Enriquez, , all' anagrafe Gianfranco Enriques, (Firenze, 1927- Ancona, 1980), regista teatrale, televisivo , cinematografico e lirico di chiara fama, direttore dei teatri stabili di Roma e di Torino, cofondatore della celebre compagnia teatrale dei Quattro, compagno a lungo nella vita e nell'attività artistica dell'attrice Valeria Moriconi, con la quale visse a Sirolo. Nella sua raccolta di poesie "Elegie a Sirolo" espresse la volontà di essere ivi sepolto. A ricordo della sua opera il comune di sirolo ha costituito la Fondazione "Centro studi drammaturgici internazionali Franco Enriquez", che, ogni anno, a fine agosto nel teatro comunale Cortesi, in occasione dell' anniversario della sua morte, conferisce , sotto l'alto patrocinio della Presidenza della Repubblica, il premio Enriquez alle personalità italiane e straniere che si sono distinte nel campo artistico, culturale e delle attività sociali. A lui è dedicata la piazza antistante il teatro comunale, ove egli soleva eseguire le prove dei suoi spettacoli teatrali con protagonisti i più grandi attori italiani.
  • Valeria Moriconi, all' anagrafe Valeria Abruzzetti ( Jesi 13/11/1931, Jesi 14/6/2005), attrice teatrale e cinematografica considerata tra le più grandi del secolo scorso; direttrice del teatro stabile delle Marche. Visse a lungo a Sirolo, ove possedeva una villa fra i boschi del Conero. Promotrice del centro studi drammaturgici internazionali Franco Enriquez e della rassegna teatrale al teatro " alle Cave", che si tiene a Sirolo dal 1984 nello scenario naturale di un cava dismessa tra i boschi del Conero.
  • Olivuccio di Ceccarello , pittore marchigiano rinascimentale di chiara fama, le cui opere sono presenti in musei di tutto il mondo; autore nel 1431 del quadro "tabulam sive conam", destinato alla Chiesa di San Nicolò a Sirolo.
  • Pompeo Morganti da Fano, pittore attivo negli ultimi anni del XV secolo e nella seconda metà del secolo XVI, autore del quadro "Madonna della Misericordia", destinato alla chiesa del Rosario a Sirolo.
  • Moriale ( Moriale d'Albarno) Giovanni, detto Fra Moriale o Morreale, priore e comandante delle truppe dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme e poi condottiero mercenario tra i più potenti e sanguinari ( con un esercito ai suoi comandi che raggiunse anche le diecimila unità) nel secolo XIV mise a ferro e fuoco, saccheggiandoli, numerosi comuni nel centro e del sud Italia. Devastò Pesaro, Rimini , Fano, Jesi, Filottrano, Numana e molti comuni della marca anconitana. Soltanto Sirolo resistette al suo lungo assedio, confermando l' inespugnabilità del suo turrito castello, che aveva respinto anche le truppe del Barbarossa. Morì a Roma decapitato il 29 agosto 1354 su ordine di Cola di Rienzo, che si impossessò di gran parte delle immense fortune, frutto delle sue scorribande, pari a centomila fiorini.
  • Keith Varty ( Darlington (GB)09/01/1952 - Sirolo 12/04/2012), stilista ed interior designer. Nato nel Regno Unito, ha studiato design di moda al St. Martins e al Royal College of Art di Londra, dove ha conseguito un MA .RCA . (Master in Arte al Royal College of Art). È stato stilista per Dorothée bis a Parigi prima di trasferirsi in Italia ( in una villa a Sirolo sita sul Monte Conero ove ha fissato la sua residenza) e diventare il designer, accanto ad Alan Cleaver, della Byblos. Si dedicò alla realizzazione di disegni di mobili e accessori. È morto prematuramente nell’Aprile 2012.
  • Daniela Bianchi ( Roma, 31/1/1942), di origini sirolesi, è un'attrice e modella di fama internazionale. Nel 1960 si classifica al secondo posto a Miss Universo. Giunge alla notorietà internazionale quale attrice protagonista del film della serie di James Bond " 007, Dalla Russia con amore" ( 1963) di Terence Young con Sean Connery. Ha preso parte a numerosi film, tra i quali "Dalle ardenne all'inferno" di Alberto Di Martino (1967) e "L'ombrellone" di Dino Risi ( 1965). Ha recitato accanto ad attori del calibro di Jean Gabin e Brigitte Bardot in " La ragazza del peccato"( 1958) ed ha partecipato anche a produzioni televisive celeberrime, quale la serie tv americana "Dott. Kildare" (1964) con Richard Chamberlain e Raymond Massey. Dopo il successo del film " Scacco internazionale" (1968) si è ritirata dalle scene.

Eventi

Il Palio Di San Nicola di Bari

Il Palio è istituito in onore a San Nicola di Bari, patrono di Sirolo. Si celebra il 9 maggio, festa del Patrono, o il sabato o domenica immediatamente successivi.È costituita da due disfide:

Disfida delle contrade

La disfida tra contrade prende spunto:

  1. dalla vita del santo con particolare a uno dei suoi miracoli: si narra che un cittadino di Patara aveva perduto ogni suo avere, e le sue tre figlie, prive di dote, non potevano trovare marito, per cui erano destinate alla prostituzione. Avendo udito ciò, Nicola prese una borsa d'oro e la gettò nottetempo attraverso la finestra della casa dell'uomo; con tale somma la figlia maggiore poté sposarsi. Il santo si comportò poi ugualmente con le altre due figlie salvandole dal loro destino. Proprio in relazione a questo “miracolo” San Nicola viene spesso rappresentato con tre monete (o globi) d’oro in mano.
  2. dall’esistenza nell’antico castello di Sirolo della cisterna di San Nicola che gli Statuti obbligavano a tenere piena: “Che nisuno habitante del castello possi andare a cavare acqua alla cisterna di S. Nicolò”. Traduzione: Che nessun' abitante del castello (centro di Sirolo) possa andare a prendere l'acqua dalla cisterna di S. Nicola.

Disfida della canaja (dai 11 ai 13 anni)

La disfida prende spunto dalla leggenda dei “Tre bambini e dell’Oste”[11]:
Secondo una versione, il fatto sarebbe accaduto mentre Nicola si recava al concilio di Nicea. Fermatosi ad un’osteria, gli fu presentata una pietanza a base di pesce, almeno a quanto diceva l’oste. Nicola,divinamente ispirato, si accorse che si trattava invece di carne umana. Chiamato l’oste, espresse il desiderio di vedere come era conservato quel “pesce”. L’oste lo accompagnò presso due botticelle piene della carne salata di tre bambini da lui uccisi. Nicola si fermò in preghiera ed ecco che le carni si ricomposero e i bambini saltarono allegramente fuori dalle botti. La preghiera di Nicola spinse l’oste alla conversione, anche se in un primo momento questi aveva cercato di nascondere il suo misfatto. 

Le contrade di Sirolo sono:

  • Contrada del castello
  • Contrada Sant'Erasmo
  • Contrada La Fonte
  • Contrada Le Vigne
  • Contrada San Francesco
  • Contrada della Cupetta
  • Contrada del Coppo e Ancarano
  • Contrada dei Mulini
  • Contrada San Lorenzo e Madonnina
  • Contrada Fonte d'Olio e Sasso

Sport

La squadra del Sirolo Numana che giocava in Promozione sì è fusa con la squadra di Offagna formando la Conero Dribbling che gioca comunque in Promozione. L'altra squadra è la Nuova Sirolese che gioca in Seconda Categoria.

Galleria di immagini

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

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