Rete filoviaria di Bari

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Rete filoviaria di Bari
Servizio di trasporto pubblico
Filobus nel 1955
Tiporete filoviaria urbana
StatiBandiera dell'Italia Italia
CittàBari
Apertura1939
Chiusura1991
Linee impiegatenel 1960: 8
 
GestoreSAER, AMTAB
Mezzi utilizzativedi
 
Lunghezzanel 1960: 36 km
Elettrificazione600 V cc
Trasporto pubblico

La rete filoviaria di Bari era un sistema di linee filoviarie della città di Bari attivo dal 1939 al 1991, arrivando a comprendere fino a 8 linee nel massimo sviluppo della stessa. Successivamente la tentata riattivazione della rete non è andata in porto e ciò che restava delle rete è in fase di smantellamento a causa degli alti costi di manutenzione e per l'inutilizzo della stessa.[1][2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prima linea filoviaria a Bari, una circolare che sostituiva una analoga linea automobilistica, venne attivata il 25 novembre 1939[3]. Questa fu realizzata dalla Compagnia Elettrotecnica Italiana ma poi gestita dalla SAER.

Nel 1960 la rete raggiunse la sua massima espansione con una rete composta da 8 linee (alcune periodiche) con uno sviluppo di circa 36 km.

Filobus di Bari nel 1950 - Foto dall'Archivio Marelli

Il 1º ottobre 1965 il servizio di trasporto pubblico a Bari passò alla municipalizzata AMTAB[4] che iniziò a sopprimere alcune linee.

Nel 1975 l'intero esercizio venne sospeso a causa di un serio guasto alla sottostazione elettrica di Sant'Anna. Nel frattempo i mezzi, non vennero custoditi in modo adeguato, si usurarono e fu necessario acquistarne altre unità dalla rete filoviaria in via di dismissione di Verona. L'esercizio filoviario riprese nel 1978[5] con l'attivazione prima della linea 4, poi della linea 4/ e infine della 15 per un totale di circa 17 km. Nel 1981 la rete scese a 15 km.

Nel 1987 venne demolito il vecchio deposito ma poiché il nuovo non era stato collegato alla rete aerea l'esercizio filoviario venne sospeso (i filobus di allora non potevano funzionare senza linea aerea).

Uno dei filobus Ansaldo Breda acquistati nel 1997 e mai entrati in servizio

Nel 1990 il comune e l'AMTAB decisero di riattivare la linea filoviaria 4 grazie ad un finanziamento di 7 miliardi di lire. I lavori vennero appaltati all'AnsaldoBreda la quale doveva ripristinare la rete elettrica e fornire 5 nuovi filobus bimodali. Nel concreto vennero rimodernati effettivamente alcuni tratti e nel 1997 furono consegnati 5 filobus Breda 4001. Successivamente si aprì un contenzioso tra l'azienda e il comune e i lavori non vennero portati a termine. Inoltre una nuova normativa europea impose un nuovo sistema di alimentazione per le linee filoviarie con innalzamento della tensione a 750 V CC, diverso da quello realizzato a Bari, per cui i lavori rimasero bloccati fino al 2009. Nel 2009 il comune ricevette un ulteriore finanziamento di 2.830.000 euro e dopo aver risolto il contenzioso con l'AnsaldoBreda i lavori ripartirono: i mezzi ordinati nel 1990 sarebbero stati ancora adeguati all'esercizio[6] e vennero inoltre acquistati 3 nuovi filobus bimodali Van Hool A300T da 12 mt (consegnati nel 2009). Tra il 2011 ed il 2013 vennero effettuati dei collaudi e delle prove in tragitto sulla rete, che sembrò essere ad un passo dall'attivazione [7] e venne indetta anche una gara per i lavori di una seconda tratta che venne vinta dall'ATI composta da Vossloh Kiepe, Van Hool e SIRTI.[8] Da allora i lavori e i progetti per la filovia non hanno avuto seguito[9] e la linea aerea, non utilizzata, ha causato alcuni disagi.

Nel 2016 un tir tranciò i cavi in Piazza Luigi di Savoia [10] e questo decretò la fine del progetto filobus e l'inizio della lenta fase di rimozione degli impianti: vennero per primi eliminati i cavi dal sottovia di Quintino Sella e dalla Piazza della Stazione. Nello stesso anno i 3 filobus Van Hool A300T, fermi da 7 anni ma ancora in buono stato, vennero ceduti alla rete filoviaria di Lecce[11] , mentre i Breda 4001, usurati, permangono tutt'oggi in deposito. Nell'aprile 2021 il comune di Bari ha dato il via allo smantellamento definitivo della rete filoviaria [12] che verrà sostituita dalla BRT (Bus Rapid Transit), una rete di moderni autobus elettrici[13] con stazioni di ricarica lungo il percorso.[14]

Un filobus Van Hool A300T consegnato nel 2009 e mai entrato in esercizio. Questo mezzo è ora utilizzato sulla rete filoviaria di Lecce

Nel luglio 2022 sono cominciati i lavori per lo smantellamento dei cavi della filovia. È stato mantenuto solo il tratto, rimodernato di recente, che da via Capruzzi raggiunge i quartieri di Carbonara e Ceglie[15]; al momento non è del tutto escluso un suo futuro riutilizzo.[16]

Mezzi[modifica | modifica wikitesto]

Numeri sociali Costruzione Radiazione Telaio Carrozzeria Equipaggiamento elettrico Note
101-106 1939 1960 Fiat 635F/560 Breda Breda Due esemplari trasferiti alla rete di Perugia
201-207 1936 1964 Fiat 656F/543 Cansa CGE Provenienti da Milano, in servizio dal 1949
251-255 1938 1964 Breda 80 Breda Breda Provenienti da Roma, in servizio dal 1950
601-606 1948 1968-1969 Alfa Romeo 140 AF Romanazzi Marelli
301-302 1949 1980 Fiat 668F/122 Cansa CGE Accantonati dal 1974
401-406 1949 1980 Fiat 668F/131 Cansa Marelli Accantonati dal 1974
701-705 1954 1987 Alfa Romeo 910 AF Pistoiesi FI 210 CGE Fermati provvisoriamente nel 1975; conservati sino agli anni 2000
751-755 1955 1987 Alfa Romeo 910 AF Pistoiesi FI 210 CGE Fermati provvisoriamente nel 1975; conservati sino agli anni 2000
801-816 1958-1959 1987 Alfa Romeo 910 AF Pistoiesi FI 210 CGE Fermati provvisoriamente nel 1975; conservati sino agli anni 2000
137-138 1963 1982 Fiat 2405 SEAC Tubocar TIBB Provenienti da Verona, in servizio nel 1975
139-144 1963 1982 Fiat 2405 SEAC Tubocar CGE Provenienti da Verona, in servizio nel 1975
225-230 1957 1982 Fiat 2411 Viberti Monotral TIBB Provenienti da Verona, acquistati nel 1975, mai in servizio regolare
1-5 1997 Breda 4001.12 Breda Ansaldo Consegnati nel 1997, mai entrati in servizio regolare.
2009 Van Hool A300T Vossoloh-Kiepe Van Hool Consegnati nel 2009 e collaudati nel 2013, mai entrati in servizio regolare.

Ceduti alla filovia di Lecce nel 2016.

La rete[modifica | modifica wikitesto]

Sottovia Quintino Sella con i fili della filovia, smantellati nel 2016

La linea che verrà smantellata era composta da due tratte:

  • 10,537 km: piazza Umberto I, via De Marinis, corso Alcide De Gasperi, viale Einaudi, viale della Resistenza, largo 2 giugno, viale della Repubblica, viale Unità d'Italia, via Capruzzi, corso Benedetto Croce, corso Alcide De Gasperi, via De Marinis.
  • 4,3 km: piazza Umberto I, via Vittorio Veneto, via Vincenzo Roppo, via Umberto I, cimitero di Ceglie.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Filobus Bari-Carbonara, Decaro: “Siamo pronti”, su BariToday. URL consultato il 31 ottobre 2021.
  2. ^ Bari, al via la rimozione della rete elettrica dei filobus: è vecchia e inutile, su la Repubblica, 21 aprile 2021. URL consultato il 31 ottobre 2021.
  3. ^ Il nuovo servizio filoviario della circolare Archiviato il 21 ottobre 2016 in Internet Archive., in La Gazzetta del Mezzogiorno, 2 dicembre 1939, p. 2
  4. ^ I trasporti urbani sono municipalizzati Archiviato il 22 ottobre 2016 in Internet Archive., in La Gazzetta del Mezzogiorno, 1º ottobre 1965, p. 4
  5. ^ I filobus, chi si rivede! Archiviato il 22 ottobre 2016 in Internet Archive., in La Gazzetta del Mezzogiorno, 19 ottobre 1978, p. 5
  6. ^ Bari e Lecce, luci ed ombre per i filobus pugliesi |, su www.ilpendolaremagazine.it. URL consultato il 24 luglio 2021.
  7. ^ Quotidiano di Bari, Entro fine mese i filobus in città? - QuotidianodiBari.it, su Quotidiano di Bari, 14 marzo 2011. URL consultato il 30 novembre 2023.
  8. ^ A fine anno torna il filobus collegherà Carbonara al centro | Bari la Repubblica.it, su bari.repubblica.it. URL consultato il 24 luglio 2021.
  9. ^ Quotidiano di Bari, Ancora appeso il filo dei tram tra Carbonara e Bari - QuotidianodiBari.it, su Quotidiano di Bari, 9 ottobre 2014. URL consultato il 30 novembre 2023.
  10. ^ Quotidiano di Bari, La linea dei filobus non funziona nonostante i cinque milioni spesi - QuotidianodiBari.it, su Quotidiano di Bari, 8 aprile 2016. URL consultato il 1º dicembre 2023.
  11. ^ Nuovi, ma fermi in deposito da 7 anni: Bari "regala" tre filobus a Lecce, su www.quotidianodipuglia.it, 22 aprile 2016. URL consultato il 30 novembre 2023.
  12. ^ Bari, al via la rimozione della rete elettrica dei filobus: è vecchia e inutile, su la Repubblica, 21 aprile 2021. URL consultato il 30 novembre 2023.
  13. ^ Bari, in arrivo 4 nuove linee, 89 fermate, altri bus elettrici. Decaro: "Una rivoluzione", su la Repubblica, 15 gennaio 2021. URL consultato il 30 novembre 2023.
  14. ^ Bus elettrici, 4 linee e 89 fermate: così cambia il trasporto pubblico, su www.quotidianodipuglia.it, 10 giugno 2022. URL consultato il 30 novembre 2023.
  15. ^ borderline24.com Bari, via ai cavi della filovia: si parte da piazza Garibaldi 9 Luglio 2022
  16. ^ Filobus, tra l'unicità di Lecce e l'addio di Bari: è una questione barocca, su AUTOBUS Web - La rivista del trasporto pubblico in Italia, 16 maggio 2023. URL consultato il 30 novembre 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Paolo Gregoris, Francesco Rizzoli, Claudio Serra, Giro d'Italia in filobus, Calosci - Cortona, 2003, pp. 250–253. ISBN 8877851937.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]