Rete filoviaria di Cremona

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Rete filoviaria di Cremona
Servizio di trasporto pubblico
Vettura n. 28 in servizio sulla linea 1
Tiporete filoviaria urbana
StatiBandiera dell'Italia Italia
CittàCremona
Apertura1940
Chiusura2002
Linee impiegate2
 
GestoreSEB (1940-1959)
AEM (1959-2000)
KM (2001-2002)
Mezzi utilizzativedi
 
Lunghezza9 km
Elettrificazione600 V cc
Mappa della rete dopo l'ampliamento del 1983
Trasporto pubblico

La rete filoviaria di Cremona fu in esercizio nella città lombarda dal 1940 al 2002.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La rete filoviaria di Cremona iniziò il servizio regolare il 1º dicembre 1940[1], sostituendo la rete tranviaria urbana, considerata ormai obsoleta.

Consisteva di 2 linee con capolinea alla stazione ferroviaria:

  • 1 stazione ferroviaria - piazza Roma - porta Venezia - San Sigismondo (ospedale)
  • 2 stazione ferroviaria - piazza Roma - barriera Po

Il servizio fu gestito dalla Società Elettrica Bresciana (SEB) fino al 1959, quando la municipalizzata AEM acquisì la gestione dei servizi di trasporto cittadini[2].

Nel 1983 furono attivati alcune importanti estensioni e il servizio fu riorganizzato:

  • 1 barriera Po - piazza Roma - stazione ferroviaria - via Dante - porta Venezia - viale Concordia (ospedale)
  • 2 barriera Po - piazza Roma - corso Mazzini - porta Venezia - San Sigismondo (ospedale)
  • il deposito si trovava in via Santa Maria in Betlem, ma le vetture Volvo B59 ne uscivano e rientravano ad aste abbassate, con la corrente prodotta da un piccolo generatore diesel.

Il servizio filoviario fu sospeso nel 2002, dopo che un anno prima era passato in gestione alla società KM, in contemporanea con l'istituzione di una zona pedonale sul corso Garibaldi; le proposte di riattivazione anche parziale della rete non hanno mai avuto alcun effetto pratico. Nel 2015 è stata smantellata la linea aerea[3].

Mezzi[modifica | modifica wikitesto]

Numeri sociali Costruzione Radiazione Telaio Carrozzeria Equipaggiamento elettrico Note
1-10 1940 1943-1964 Fiat 635F/571 Fiat TIBB Un mezzo distrutto nel 1943
11-12 1952 1975 Fiat 668F/110 Cansa TIBB
13-14 1960 1977 Fiat 2401F/500 Cansa TIBB
15-19 1964 1981 Fiat 2405F Menarini TIBB Ceduti a Carrara nel 1983
20-27 1981 2002 Volvo B59-59 Mauri Ansaldo Erano dotati di generatore diesel
28-29 1996 2002 Breda 4001.12 Breda Ansaldo

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ L'inizio del servizio filoviario Archiviato il 29 novembre 2014 in Internet Archive., in Il Regime Fascista, 29 novembre 1940, p. 5
  2. ^ Azienda - Storia - Anni Sessanta, su aemcremona.it, http://www.aemcremona.it. URL consultato il 18 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2014).
  3. ^ Addio al filobus, operai al lavoro nel centro storico, su laprovinciacr.it, 8 novembre 2015. URL consultato il 30 agosto 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Paolo Gregoris, Francesco Rizzoli, Claudio Serra, Giro d'Italia in filobus, Calosci - Cortona, 2003, pp. 80–82. ISBN 8877851937.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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