Repubblica Subalpina
Repubblica Subalpina | |||||
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Motto: «Liberté, Égalité» | |||||
Informazioni generali | |||||
Nome ufficiale | Administration Générale du Piémont | ||||
Capoluogo | Torino | ||||
Superficie | 26.000 km² (1801) | ||||
Dipendente da | ![]() | ||||
Suddiviso in | 6 dipartimenti | ||||
Amministrazione | |||||
Forma amministrativa | Occupazione militare | ||||
Governatore | Pierre Dupont Jean-Baptiste Jourdan | ||||
Organi deliberativi | Consulta e Commissione per il governo del Piemonte | ||||
Evoluzione storica | |||||
Inizio | 14 giugno 1800 | ||||
Causa | Battaglia di Marengo | ||||
Fine | 11 settembre 1802 | ||||
Causa | Decimo anniversario della République | ||||
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Il nome di repubblica subalpina viene usato nelle opere storiografiche per indicare il periodo della storia del Piemonte d'inizio Ottocento immediatamente precedente all'annessione alla Francia ad opera di Napoleone.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Approfittando dell'assenza di Napoleone impegnato in Egitto, nel 1799 l'esercito imperiale austriaco era passato all'offensiva in Italia, vanificando in pratica tutte le conquiste francesi degli anni precedenti. Tornato in patria ed ottenuto il consolato, e viste le inadeguatezze dei suoi sostituti, il generale corso decise di riprendere personalmente in mano la situazione nel teatro bellico che ne aveva lanciato la fama. Già nel giugno del 1800 Napoleone aveva scompaginato le armate tedesche, ripristinando in buona parte il precedente assetto territoriale basato sulle repubbliche sorelle.
Il 16 giugno 1800 venne ripristinato il Governo Provvisorio Piemontese, stavolta in una versione della Repubblica Piemontese ancor più sottoposta alla Francia, di cui costituiva un territorio sotto occupazione militare e privo di soggettività di diritto internazionale. Già nel marzo del 1801 l'esercito piemontese venne incorporato in quello francese e qualche mese dopo anche la gestione amministrativa della regione passò in mani francesi, tranne Novara che era già stata ceduta alla Repubblica Cisalpina dal settembre 1800 rispostando il confine lombardo-piemontese dal Ticino al Sesia come un secolo prima. L'italiano fu sostituito dal francese negli atti ufficiali, e il franco venne introdotto come valuta ufficiale.
Il 26 aprile 1801 il vecchio governo venne sostituito da un'Amministrazione Generale del Piemonte con l'esplicita missione di completare la francesizzazione della regione. Venne introdotta la legge comunale transalpina che prevedeva sindaci nominati da Napoleone nelle città e dai prefetti nei piccoli paesi, furono definitivamente istituiti i nuovi enti provinciali aggiungendovi il Dipartimento di Marengo, scindendo Alessandria da Asti, e il Dipartimento della Dora con Ivrea e Aosta, portando a sei il numero delle prefetture, mentre si iniziò la riforma transalpina della legislazione. In un’epoca in cui la lingua italiana era pressoché sconosciuta se non ai laureati e il popolo parlava il dialetto piemontese, lingua per sua natura a cavallo tra il francese e l’italiano, la transizione non risultò sconvolgente.
Come ultimo atto, l'11 settembre del 1802, con un voto del Senato francese il Piemonte venne cancellato dalla carta politica d'Europa e annesso alla Francia.
La Repubblica Subalpina viene ricordata soprattutto dai numismatici in quanto per piacere all'occupante la repubblica subalpina coniò (per la prima volta in Italia) monete secondo il sistema metrico decimale: il marengo ed una moneta da 5 franchi. (decreto del 13 marzo 1801 dalla commissione esecutiva del Piemonte, Carlo Bossi presidente).
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