Óscar Rodríguez Maradiaga

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Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga, S.D.B.
cardinale di Santa Romana Chiesa
Il cardinale Maradiaga il 12 novembre 2014
Mihi vivere Christus est
 
TitoloCardinale presbitero di Santa Maria della Speranza (dal 2001)
Incarichi attualiArcivescovo emerito di Tegucigalpa (dal 2023)
Incarichi ricoperti
 
Nato29 dicembre 1942 (81 anni) a Tegucigalpa
Ordinato presbitero28 giugno 1970 dall'arcivescovo Girolamo Prigione
Nominato vescovo28 ottobre 1978 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato vescovo8 dicembre 1978 dall'arcivescovo Gabriel Montalvo Higuera
Elevato arcivescovo8 gennaio 1993 da papa Giovanni Paolo II
Creato cardinale21 febbraio 2001 da papa Giovanni Paolo II
 

Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga (Tegucigalpa, 29 dicembre 1942) è un cardinale e arcivescovo cattolico honduregno, dal 26 gennaio 2023 arcivescovo emerito di Tegucigalpa.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Formazione e ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

È entrato nella Congregazione salesiana nel 1961.

Il 28 giugno 1970 è stato ordinato presbitero dall'arcivescovo Girolamo Prigione.

È laureato in filosofia, in teologia e in teologia morale (ottenuti al Pontificio Ateneo Salesiano di Roma), ha il diploma in psicologia clinica e in psicoterapia (ottenuti a Innsbruck, in Austria) e ha condotto gli studi di pianoforte a El Salvador, di armonia e composizione in Guatemala, e di sassofono negli Stati Uniti. Appassionato di volo, ha conseguito un brevetto da pilota aeronautico.

Dal 1963 al 1975 è stato insegnante elementare, poi professore di chimica, di fisica, di musica sacra ed infine di teologia morale ed ecclesiologia.

Ministero episcopale e cardinalato[modifica | modifica wikitesto]

Nominato vescovo titolare di Pudenziana e ausiliare di Tegucigalpa il 28 ottobre 1978, ha ricevuto l'ordinazione episcopale a Tegucigalpa l'8 dicembre 1978. L'8 gennaio 1993 è nominato arcivescovo metropolita di Tegucigalpa.

È famoso per le sue battaglie contro la droga e la corruzione, che lo hanno costretto a girare con la scorta. Nella Chiesa latino-americana gli è stata riconosciuta la dote di saper unire modernità e tradizione.

Nei giorni successivi all'attacco all'Iraq, alla fine di marzo del 2003, ha dichiarato che le vere armi distruttive di massa che stanno minando l'umanità sono la povertà e l'ingiustizia, che bisogna ripensare il diritto internazionale e i Paesi più piccoli, per esempio dell'America Latina non possono negoziare come i vassalli di un impero.

È stato elevato al rango di cardinale da papa Giovanni Paolo II nel concistoro del 21 febbraio 2001, del titolo di Santa Maria della Speranza, divenendo il primo cardinale della storia dell'Honduras.

Prende parte al conclave del 2005, che elegge papa Benedetto XVI, e al conclave del 2013, che elegge papa Francesco.

Il 13 aprile 2013 papa Francesco lo ha nominato membro con funzione di coordinatore del Consiglio dei cardinali, il gruppo chiamato a consigliarlo nel governo della Chiesa universale e a studiare un progetto di revisione della Curia romana.[1]

Il 29 dicembre 2022 compie ottant'anni e, in base a quanto disposto dal motu proprio Ingravescentem Aetatem di papa Paolo VI del 1970, esce dal novero dei cardinali elettori e decade da tutti gli incarichi ricoperti in Curia romana.

Il 26 gennaio 2023 papa Francesco accoglie la sua rinuncia al governo pastorale dell'arcidiocesi per raggiunti limiti di età.

È stato membro della Congregazione per il clero, del Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali, del Pontificio consiglio della giustizia e della pace e della Pontificia commissione per l'America Latina. Ha ricoperto, inoltre, gli incarichi di presidente di Caritas internationalis, dal 2007 al 2015, e di presidente della Conferenza episcopale honduregna, dal 1996 al 2016.

Poliglotta, parla sei lingue: inglese, francese, italiano, tedesco, e portoghese in aggiunta allo spagnolo, la sua lingua natia.

Critiche e controversie[modifica | modifica wikitesto]

Accuse di antisemitismo[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2009 Maradiaga è stato accusato di antisemitismo da Alan Dershowitz, professore di diritto dell'Harvard University, attivista per i diritti civili e commentatore delle vicende mediorientali per numerose testate giornalistiche. Dershowitz lo accusa di abusare sistematicamente della locuzione the Jews ("gli ebrei"), tacciando questa categoria, the Jews, di cospirare contro la Chiesa cattolica, di aver montato un caso mediatico sopra i casi giudiziari che hanno coinvolto numerosi ecclesiastici cattolici in vicende di pedofilia. Dershowitz obietta come tale categoria collettiva, the Jews, non esista nella realtà se non negli incubi degli antisemiti stessi.[2][3][4][5][6][7]

Golpe militare del giugno 2009[modifica | modifica wikitesto]

Nel contesto della grave tensione che ha spaccato la società honduregna nel giugno 2009, a causa del colpo di Stato in cui è stato deposto il presidente Manuel Zelaya, il cardinal Maradiaga, con la Santa Sede tramite il nunzio Luigi Bianco, e insieme con gran parte della Chiesa cattolica del Paese, si è schierato dalla parte del nuovo presidente golpista ad interim Roberto Micheletti e si è pronunciato contro un eventuale ritorno in patria dello stesso Zelaya.[8] La motivazione portata dai vertici della Chiesa cattolica locale è stata quella di volere evitare una guerra civile.

Scandalo finanziario[modifica | modifica wikitesto]

Nel dicembre 2017 è coinvolto in uno scandalo riguardante presunti stipendi e investimenti milionari che sarebbero stati operati dal cardinale stesso e dall'allora vescovo ausiliare, Juan José Pineda Fasquelle.[9]

Lettera di Carlo Maria Viganò sul caso McCarrick[modifica | modifica wikitesto]

Nell'agosto 2018, in seguito ad una lettera di denuncia di Viganò della copertura da parte della gerarchia ecclesiastica degli abusi omosessuali del cardinale McCarrik, difende McCarrick dalle accuse di Viganò, qualificando il suo comportamento come «qualcosa di ordine privato», e il tutto come «una faccenda amministrativa».

Critiche al capitalismo[modifica | modifica wikitesto]

Ha più volte espresso pubblicamente un'opinione fortemente critica nei confronti del capitalismo in generale e del neo-liberismo in particolare. In un discorso tenuto il 28 novembre 2014 all'Università Gregoriana di Roma sostenne quanto segue: "Il liberismo economico ha come figlio maggiore il capitalismo moderno (…). A mio avviso, la crisi del capitalismo, come modello del sistema economico, si radica in una crisi antropologica, giacché nei suoi distinti flussi e riflussi economici non si riconosce la centralità della persona (…). Non possiamo negare che c'è un certo vincolo, potremmo dire, ombelicale fra economia di mercato assolutizzato e la disuguaglianza che provoca nella distribuzione della ricchezza. La fondazione, la costruzione di base più debole del capitalismo ideologico è la povertà. Forse è la realtà che meglio dimostra la sua fallibilità. La relazione causale non è una questione di prospettiva, ma di risultati (…). Il modello neo-liberista genera un tipo di accrescimento economico che non assicura il vero sviluppo umano".

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il Papa costituisce un gruppo di cardinali per la revisione della Pastor bonus sulla Curia Romana, su news.va. URL consultato il 13 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2013).
  2. ^ Processo ai nemici di Israele, su Radio Radicale, 4 maggio 2009. URL consultato il 15 marzo 2023.
  3. ^ (EN) Alan Dershowitz, Double Standard Watch: The Vatican's continuing Jewish problem, in Jerusalem Post, 6 maggio 2009 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2009).
  4. ^ (EN) ADL Outraged by Honduran Cardinal's Jewish Conspiracy Theory, su Anti-Defamation League (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2009).
  5. ^ (EN) A whiff of anti-Semitism in Rome's assessment of sex abuse crisis; a boost for Tettamanzi; lawyers target Holy See, su www.nationalcatholicreporter.org. URL consultato il 15 marzo 2023.
  6. ^ (EN) Alan Dershowitz, 9/11 [collegamento interrotto], su media.www.hlrecord.org, 11 settembre 2003.
  7. ^ (EN) The United Nations (U.N.) and international terrorism by Palestinians, su www.science.co.il. URL consultato il 15 marzo 2023.
  8. ^ "Rispettata la Costituzione": si schiera con i golpisti honduregni il cardinale "papabile", su Adista News. URL consultato il 15 marzo 2023.
  9. ^ Emiliano Fittipaldi, Il cardinale da 35 mila euro al mese: in Vaticano scoppia un nuovo scandalo, in L'Espresso, 21 dicembre 2017. URL consultato il 22 dicembre 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Enzo Romeo, L'Oscar color porpora, il cardinale Rodrìguez Maradiaga, voce dell'America Latina, Ancora, 2006, ISBN 978-8851403485.
  • Eugenio Fizzotti, Il coraggio di prendere il largo, discorsi, O. A. Rodriguez Maradiaga, Libreria Editrice Vaticana, 2008, ISBN 978-8820981020.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo titolare di Pudenziana Successore
Victor Garaygordóbil Berrizbeitia 28 ottobre 1978 – 8 gennaio 1993 Peter William Ingham
Predecessore Segretario generale del Consiglio episcopale latinoamericano Successore
Darío Castrillón Hoyos 19871991 Raymundo Damasceno Assis
Predecessore Arcivescovo metropolita di Tegucigalpa Successore
Héctor Enrique Santos Hernández, S.D.B. 8 gennaio 1993 – 26 gennaio 2023 José Vicente Nácher Tatay, C.M.
Predecessore Presidente del Consiglio episcopale latinoamericano Successore
Nicolás de Jesús López Rodríguez 19951999 Jorge Enrique Jiménez Carvajal, C.I.C.M.
Predecessore Presidente della Conferenza episcopale dell'Honduras Successore
Raúl Corriveau, P.M.E. 19962016 Ángel Garachana Pérez, C.M.F.
Predecessore Cardinale presbitero di Santa Maria della Speranza Successore
- dal 21 febbraio 2001 in carica
Predecessore Presidente di Caritas internationalis Successore
Denis Viénot 5 giugno 2007 – 14 maggio 2015 Luis Antonio Tagle
Predecessore Coordinatore del Consiglio dei cardinali Successore
- 13 aprile 2013 – 7 marzo 2023 Marco Mellino
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