Museo Adriano Bernareggi

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Museo diocesano Adriano Bernareggi
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàBergamo
IndirizzoPalazzo Bassi Rathgeb

Via Pignolo 76

Coordinate45°42′02.84″N 9°40′25.52″E / 45.70079°N 9.673755°E45.70079; 9.673755
Caratteristiche
TipoCattolicesimo, Arte
Intitolato aAdriano Bernareggi
Istituzione2000
FondatoriAdriano Bernareggi
Apertura2000
Visitatori12 392 (2019)
Sito web

Il Museo diocesano Adriano Bernareggi di Bergamo, inaugurato nel 2000, è allestito nel palazzo Bassi Rathgeb, edificato nel 1520 da Pietro Isabello.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il museo ha caratteristiche prettamente religiose ed espone oggetti liturgici e di culto, oltre ad alcune opere provenienti dal territorio bergamasco, in primo luogo dipinti a sfondo religioso, gestito dalla Fondazione Adriano Bernareggi.

Dal 2019 la fondazione ha ridimensionato lo spazio espositivo conseguenza di un accordo di partenariato con l'Università degli Studi di Bergamo. Malgrado il ridimensionamento degli spazi e delle opere esposte, sono state aggiunte opere di arte contemporanea precedentemente progetti espositivi dell'Oratorio di San Lupo.[1][2]

Opere fino al dicembre 2018[modifica | modifica wikitesto]

Il museo, disposto su tre livelli ed articolato in venti sale, espone le opere che mons. Adriano Bernareggi, vescovo di Bergamo, ha raccolto fra il 1932 e il 1935 nelle chiese della diocesi per documentarne la storia. Inoltre, l'esposizione segue un percorso didattico che illustra l'evoluzione del culto e della devozione popolare attraverso opere d'arte, arredi e paramenti sacri.

Lorenzo Lotto, Trinità, prima metà del XVI secolo, olio su tela, dalla Santissima Trinità in Bergamo
Pietro Bussolo e bottega, Ancona lignea con santi, 1495-1500 circa, e anonimo pittore lombardo, predella con Gesù tra gli apostoli, XV secolo (273x246 cm), dall'antica chiesa di Sant'Andrea a Villa d'Adda (BG)
Giovanni Battista Moroni, Battesimo di Cristo, XVI secolo, olio su tela, 213x113 cm

Sale delle Premesse e dei Sacramenti (I - II)[modifica | modifica wikitesto]

Il percorso prende il via da queste due sale, in cui sono esposte opere che illustrano la cultura devozionale e la liturgia sacramentale:

  • Ancona lignea con (in basso) San Pietro, Madonna con bambino, Sant Andrea, (in alto) Sant Agostiniano, Maria Vergine con San Giovanni, Santa Margherita d'Antiochia 1495-1500 circa, legno policromo, di Pietro Bussolo e bottega;
  • Ante di organo con gli Evangelisti ed angeli oranti (XVI secolo), olio su tavola, di anonimo pittore lombardo.

Sala della Diocesi di Bergamo (III)[modifica | modifica wikitesto]

Si prosegue con questa sala, dove attraverso le opere presenti si ripercorre il cammino della chiesa bergamasca, tra queste:

Sala dell'altare (IV)[modifica | modifica wikitesto]

Nella sala è sottolineata la centralità dell'altare nella prassi liturgica. Di notevole interesse:

  • la Borsa per corporale con Gesù Cristo eucaristico (XV secolo), in seta rossa ricamata, di manifattura nord-europea.

Sale del Tempo liturgico (V - VII)[modifica | modifica wikitesto]

Attraverso l'esposizione dei paramenti sacri è presentato in queste sale l'avvicendarsi dell'anno liturgico scandito dall'uso di colori differenti che evidenziano la successione dei tempi.

Sale dell'iconografia sacra (VIII - XII)[modifica | modifica wikitesto]

In queste sale si sviluppa la tematica dell'iconografia dei Santi, della Madonna, di Gesù Cristo e della Croce, attraverso notevoli opere fra cui merita evidenziare:

Sale della devozione (XIII - XV)[modifica | modifica wikitesto]

In queste sale si affronta il tema della devozione popolare privata nelle sue diverse espressioni umane.

Sale della serialità (XVI - XVIII)[modifica | modifica wikitesto]

Queste sale illustrano la diffusione di oggetti seriali legati alla devozione, alla preghiera o a particolari riti liturgici, come medagliette per i battesimandi, acquasantini, ex voto, reliquiari domestici e busti-reliquiario. Di notevole interesse i gonfaloni della confraternite, fra cui:

Sala del Tesoro (XIX)[modifica | modifica wikitesto]

In questa sala si incontrano splendidi manufatti di oreficeria, quali:

Sala dei capolavori (XX)[modifica | modifica wikitesto]

L'intento di questa sala è quello di mettere in luce, tramite due capolavori, la presenza di opere di grande qualità entro il patrimonio artistico della Chiesa di Bergamo:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ FIl nuovo allestimento del museo, su fondazionebernareggi.it, Fondazione Adriano Bernareggi. URL consultato il 20 febbraio 2019.
  2. ^ Marco Sammicheli, Arte e Chiesa, su flashartonline.it. URL consultato il 20 febreio 2019 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2019).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giacomini Miari Erminia e Mariani Paola, Musei religiosi in Italia, Milano 2005, p. 123
  • Zuffi Stefano, I Musei Diocesani in Italia. Primo volume, Palazzolo sull'Oglio (BS) 2003, pp. 38 – 43

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Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN265290431 · ISNI (EN0000 0001 0696 7640 · SBN LO1V189769 · LCCN (ENn2002056787 · GND (DE5544230-4 · WorldCat Identities (ENlccn-n2002056787