Liceo ginnasio statale Giosuè Carducci

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Liceo ginnasio statale
Giosuè Carducci
Ingresso della sede del liceo
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Città Milano
Indirizzovia Beroldo 9
Succursalivia Demostene 40
Organizzazione
TipoLiceo classico
Ordinamentopubblico
Fondazione1932
PresideAndrea Di Mario[1]
Dati generali
TestataL'oblò sul cortile
Mappa di localizzazione
Map
Sito web
Coordinate: 45°29′16.74″N 9°12′53.1″E / 45.487984°N 9.214749°E45.487984; 9.214749

Il liceo ginnasio statale "Giosuè Carducci" o, semplicemente, liceo classico "Carducci", è un liceo classico di Milano, con sede in via Beroldo 9, accanto a Piazzale Loreto.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Quinto Regio Liceo-Ginnasio venne fondato a Milano nel 1932 e la sua prima sede fu in via Lulli, 39. In quel particolare clima politico (si era nel pieno periodo fascista) si decise quasi subito di dedicarlo ad un grande italiano e il 18 ottobre 1932 fu infatti votata all'unanimità, in un tripudio di esaltazione retorica nazionalista, la nuova intitolazione di Liceo ginnasio Giosuè Carducci.[2]

Il periodo bellico e la resistenza[modifica | modifica wikitesto]

Durante la Resistenza, nel liceo si formò un gruppo di studenti e insegnanti a sostegno delle attività partigiane di Quintino Di Vona (dal liceo trasferito per le sue idee antifasciste al ginnasio inferiore in via Antonio Sacchini che sarà poi a lui intitolato). Tra questi Armando Cossutta, Gianfranco Maris e Maria Massariello Arata[3][4].

Il 19 gennaio 1944 una squadra della Ettore Muti (tra di loro anche Carlo Borsani) fece irruzione nei locali del liceo, che era divenuto un centro per l'organizzazione della Resistenza[5]

L'azione, motivata con l'intenzione di reclutare nuovi volontari per la Repubblica Sociale, sfociò in aggressione verso alcuni ragazzi, in particolare su Enzo Capitano. Questi venne poi trasferito in un'altra sede, dove fu interrogato e sottoposto a nuove violenze. In seguito, Capitano fu catturato e deportato nel campo di concentramento di Ravensbrück, dove morì il 9 maggio 1945[6]

Oltre ai già citati, furono numerosi gli oppositori al fascismo legati all'istituto, anche ebrei, che vennero per questo perseguitati o che subirono un destino tragico.[7]

Il secondo dopoguerra[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1959 il liceo venne trasferito in via Beroldo. Tra il 1962 e il 1963, l'istituto collaborò con il Piccolo Teatro di Milano e fu coinvolto in proteste studentesche (per alcuni, un anticipo del Sessantotto)[8][9][10]. Attorno al 2009 venne ritrovata l'opera di Fausto Melotti I Sette Savi dimenticata nei magazzini.[11][12] Le sculture erano state commissionate dal comune all'artista nel 1960 e destinate alla nuova sede del liceo appena trasferito in via Beroldo[13]. Nel 1964 furono imbrattate da alcuni studenti, spostate in un deposito e dimenticate per quarant'anni. Casualmente ritrovate, si presentarono danneggiate[14] e la famiglia Melotti rifiutò di lasciarle ancora al liceo. Anche Vittorio Sgarbi e l'ex alunno del liceo Gerry Scotti intervennero in tale occasione.[15] Tra gli alunni illustri del liceo negli anni del dopoguerra si ricordano Gino Strada, Lella Costa e Valerio Onida mentre tra i docenti noti, Salvatore Guglielmino

Strutture[modifica | modifica wikitesto]

La sede principale ha un'Aula magna (240 posti), palestre, laboratori multimediali, aule speciali e una biblioteca con circa 30 000 volumi[16]. La succursale ha varie aule ed ambienti polifunzionali, una palestra ed uno spazio esterno.

Pubblicazioni e attività[modifica | modifica wikitesto]

Ebbe vita brevissima la pubblicazione Mr. Giosuè, uscita solo nel 1966.[17] Il liceo pubblica la collana: Simposio.[18] Dal 2005 si è costituita l'Associazione Carducciani tra ex docenti ed ex alunni dell'istituto.[19] Dal 2013, con altri istituti superiori milanesi aderisce al Festival "Rete Teatro".[20][21]

Stampa studentesca[modifica | modifica wikitesto]

Dopo l'esperienza di Mr. Giosuè degli anni '60, seguono diverse esperienze di giornali studenteschi, riprese e interrotte più volte fino agli anni '90[22]. Nel 2002 nasce La Finestra sul Cortile[23], che cambierà poi nome ne L'Oblò sul Cortile[23] nel 2006. L'Oblò si trova, l'anno successivo alla sua fondazione, al centro di uno scontro tra gli studenti e la Preside dell'epoca, Mirella De Carolis, sulla libertà di stampa[24]. Negli anni dal 2007 al 2010 nasceranno altre testate all'interno del liceo, spesso gestite da ex membri della redazione dell'Oblò, come ad esempio Satura Lanx e The Fool.[25][26]. Di queste testate, l'unica rimasta ancora attiva è l'Oblò[27].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ LICEO CLASSICO - CARDUCCI, su indicepa.gov.it, AGID. URL consultato l'11 maggio 2019.
  2. ^ Motivazione della intitolazione: scorse in Roma antica il simbolo di quel che deve essere la nuova Italia (...) verace divinatore di ciò che oggi il Fascismo sta traducendo in atto Davide Bonetti, p.9
  3. ^ La Arata fu arrestata nella sua abitazione mentre, con alunni del Carducci, preparava materiale propagandistico anti-regime, per poi essere deportata a Ravensbrück Maria Arata, su anpi.it, A.N.P.I.. URL consultato l'11 maggio 2019.
  4. ^ Maria Massariello Arata.
  5. ^ Intervento del Presidente dell’ANPI Provinciale di Milano Roberto Cenati nella ricorrenza del 68º Anniversario dell’uccisione di Quintino Di Vona (PDF), su anpimilano.files.wordpress.com, ANPI Milano. URL consultato il 12 maggio 2019.
    «Al liceo Carducci Di Vona ha anche l’aiuto impareggiabile della segretaria Antonia Palazzo, che gli batte a macchina manifesti, articoli per i giornali clandestini e nasconde il materiale costante negli archivi della scuola»
  6. ^ Anna Cirillo, Così morì lo studente Enzo, in la Repubblica, 30 gennaio 2005. URL consultato il 12 maggio 2019.
    «Il 19 gennaio del 1944 al Carducci arrivò un gruppo di fascisti di Salò. Facevano parte della Ettore Muti, la temibile squadraccia di via Rovello che dava la caccia a chi non accettava il nuovo regime»
  7. ^ Cenati e Quatela, Oltre il ponte, pp.127-137.
  8. ^ Spaltro De Carli, pp.57-75.
  9. ^ Sara Colgiago, Polemiche sopra i due massimi sistemi: Galileo e il Piccolo Teatro, Antropologia e Teatro - Rivista di Studi UniBo.
  10. ^ Fascicolo: Liceo classico Carducci di Milano Busta 1, Fasc. 2, su beniculturali.ilc.cnr.it:8080, Istituto nazionale per la storia del Movimento di Liberazione in Italia. URL consultato il 12 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2018).
    «Il fascicolo conserva un volantino prodotto a fine anni Sessanta dagli studenti del movimento studentesco attivi presso il Liceo classico Carducci di Milano»
  11. ^ Annachiara Sacchi, «I Sette savi di Fausto Melotti? Sono del liceo Carducci», in Corriere della Sera, 16 novembre 2009. URL consultato il 12 maggio 2019.
  12. ^ Al PAC di Milano i “Sette Savi” di Fausto Melotti, su artslife.com, ArtsLife. URL consultato il 13 maggio 2019.
    «La terza versione è del 1961 e nasce come commissione pubblica per il “Liceo Carducci” di Milano»
  13. ^ Museocity - Fausto Melotti. I Sette Savi al PAC, su pacmilano.it, Padiglione d'arte contemporanea di Milano. URL consultato il 13 maggio 2019.
    «Ma non tutti sanno che la prima versione (..) La terza invece nasce come commissione pubblica per il Liceo Carducci di Milano»
  14. ^ Annachiara Sacchi, Le statue di Melotti? sono del liceo Carducci (PDF), su carducciani.org, Corriere della Sera. URL consultato il 12 dicembre 2018.
  15. ^ Per le statue di Melotti un'offerta di Gerry Scotti, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 29 febbraio 2008. URL consultato il 16 dicembre 2018.
    «Barzaghi ha fatto un sopralluogo al Carducci, ieri, con l'assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi, che commenta: «Le statue sono in ottime condizioni, vanno pulite e bisogna reinserire la testa...»»
  16. ^ Biblioteca "Mario Zambarbieri" del Liceo Ginnasio Giosue Carducci, su rbsmilano.org, Rete Bibliotecaria Scuole Milanesi, 2014. URL consultato il 14 dicembre 2018.
    «Materiale posseduto: Circa 30000 testi»
  17. ^ Tiziano Tarli, p.16.
  18. ^ Simposio: collana a cura del Liceo Classico Carducci di Milano, su worldcat.org. URL consultato il 13 maggio 2019.
  19. ^ Associazione Carducciani - Chi siamo, su Associazione Carducciani. URL consultato il 12 maggio 2019.
  20. ^ Festival “Rete Teatro”, su liceoclassicomanzoni.gov.it, Liceo ginnasio statale Alessandro Manzoni. URL consultato il 12 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2018).
  21. ^ Rassegna teatrale al Liceo Carducci dal 25 maggio, su extramondo.it, Associazione Culturale Extramondo. URL consultato il 12 maggio 2019.
  22. ^ Giornale Scolastico – Liceo Classico Carducci, su liceoclassicocarducci.edu.it. URL consultato l'8 aprile 2021.
  23. ^ a b About us, su L'Oblog sul Cortile, 7 settembre 2016. URL consultato l'8 aprile 2021.
  24. ^ Annachiara Sacchi, "Giornalino censurato". Scontro al liceo Carducci, in Corriere della Sera - Milano, 17 gennaio 2007.
  25. ^ Dal ciclostile a internet È il «Rinascimento» dei giornali di classe, su ilGiornale.it, 19 aprile 2008. URL consultato l'8 aprile 2021.
  26. ^ Satura Lanx - Anno 2 Numero 1, su Google Docs. URL consultato l'8 aprile 2021.
  27. ^ Archivio numeri, su L'Oblog sul Cortile, 7 settembre 2016. URL consultato l'8 aprile 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]