KV29

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KV29
CiviltàAntico Egitto
Utilizzotitolare sconosciuto
EpocaNuovo Regno (XVIII dinastia)
Localizzazione
StatoBandiera dell'Egitto Egitto
LocalitàLuxor
Dimensioni
Superficie1,62 
Altezzamax 9 m circa[1]
Larghezzamax 1,14 m
Lunghezzamax 1,39 m
Volumenon noto
Scavi
Data scopertanota fin dall’antichità
Date scavi2010-2012
OrganizzazioneUniversità di Basilea
Amministrazione
PatrimonioTebe (Valle dei Re)
EnteMinistero delle Antichità
Visitabileno
Sito webwww.thebanmappingproject.com/sites/browse_tomb_843.html
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 25°44′27″N 32°36′08″E / 25.740833°N 32.602222°E25.740833; 32.602222

KV29 (Kings' Valley 29)[N 1] è la sigla che identifica una delle tombe della Valle dei Re in Egitto; sconosciuto il titolare.

Priva di decorazioni, nota fin dall'antichità, venne mappata e rilevata da James Burton e John Gardner Wilkinson, nel 1825, e da Victor Loret, nel 1899[2].

Come confermato nel 2011 da scavi sistematici nell'ambito del The University of Basel King’s Valley Project (trad. Progetto Valle dei Re dell’Università di Basilea) [N 2], è costituita da un pozzo che è stato interamente liberato dai detriti e, verosimilmente, da un'unica camera per la quale non sono stati ancora eseguiti rilievi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Approfondimenti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Le tombe vennero classificate nel 1827, dalla numero 1 alla 22, da John Gardner Wilkinson in ordine geografico. Dalla numero 23 la numerazione segue l’ordine di scoperta.
  2. ^ Il progetto vede la collaborazione, oltre l'Università di Basilea, dell'Università Americana del Cairo –Dipartimento Egittologia- e dell’Università di Zurigo –Centro di medicina evolutiva: progetto mummie egizie-; prevede lo studio e l'analisi di varie tombe della Valle dei Re: KV26, KV29, KV30, KV31, KV32, KV33, KV37, KV40, KV59, KV61 e la recentissima KV64.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Copia archiviata, su aegyptologie.unibas.ch. URL consultato il 3 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2016).
  2. ^ Nicholas Reeves e Richard Wilkinson (2000), The complete valley of the Kings, New York, Thames & Hudson, p. 183.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]