KV26

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KV26
Isometria, planimetria e alzato di KV26
CiviltàAntico Egitto
Utilizzotitolare sconosciuto
EpocaNuovo Regno (XVIII dinastia)
Localizzazione
StatoBandiera dell'Egitto Egitto
LocalitàLuxor
Dimensioni
Superficie20,05 
Altezzamax 6 m circa[1]
Larghezzamax 2,84 m
Lunghezzamax 11,26 m
Volumenon noto
Scavi
Data scopertanota fin dall’antichità
Date scavi2010-2012
Amministrazione
PatrimonioTebe (Valle dei Re)
EnteMinistero delle Antichità
Sito webwww.thebanmappingproject.com/sites/browse_tomb_840.html
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 25°44′27″N 32°36′08″E / 25.740833°N 32.602222°E25.740833; 32.602222

KV26 (Kings' Valley 26)[N 1] è la sigla che identifica una delle tombe della Valle dei Re in Egitto; titolare sconosciuto.

Nota sin dall'antichità, nulla si sapeva di questa tomba che risale alla XVIII dinastia; era incerto, peraltro, anche se fosse o meno stata mai occupata[2].

Visitata da James Burton, nel 1825, e da Victor Loret, nel 1889, per quanto si sapeva era costituita da un pozzo rettangolare, da un corridoio e da una camera[3].

Scavi sistematici della KV26 sono stati eseguiti solo nel 2010-2012, nell'ambito del The University of Basel King’s Valley Project (trad. Progetto Valle dei Re dell’Università di Basilea) [N 2]; la struttura architettonica rilevata da Loret, rimossi i detriti, è stata confermata (pozzo, corridoio e una camera); tra il materiale di estrazione sono stati rinvenuti i frammenti di circa 10-15 giare in terracotta databili al periodo thutmoside e, segnatamente, di Thutmosi III [1].

Il materiale organico (legno, tessuti, ossa) era in pessime condizioni a causa delle inondazioni che hanno invaso la tomba nel corso del millenni, e di danni causati nel corso di saccheggi cui la tomba stessa fu sottoposta.

Nella tomba, che si ritiene possa aver contenuto sepolture multiple, venne rinvenuto solo un teschio in buone condizioni e fragili frammenti ossei.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Approfondimenti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Le tombe vennero classificate nel 1827, dalla numero 1 alla 22, da John Gardner Wilkinson in ordine geografico. Dalla numero 23 la numerazione segue l’ordine di scoperta.
  2. ^ Il progetto vede la collaborazione, oltre l’Università di Basilea, dell’Università Americana del Cairo –Dipartimento Egittologia- e dell’Università di Zurigo –Centro di medicina evolutiva: progetto mummie egizie-; prevede lo studio e l’analisi di varie tombe della Valle dei re: KV26, KV29, KV30, KV31, KV32, KV33, KV37, KV40, KV59, KV61 e la recentissima KV64.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Copia archiviata, su aegyptologie.unibas.ch. URL consultato il 3 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2017).
  2. ^ Nicholas Reeves e Richard Wilkinson, The Complete Valley of the King's, New York, Thames & Hudson, 2000, p. 182.
  3. ^ Theban Mapping Project.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]