Jim Crace
Jim Crace (St Albans, 1º marzo 1946) è uno scrittore inglese vincitore del National Book Critics Circle Award nel 2000 per il romanzo Una storia naturale dell'amore.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato nel 1946 a St Albans, vive e lavora a Birmingham[1].
Dopo gli studi all'Università di Londra si arruola nel VSO (Voluntary Services Overseas) e viene mandato in Sudan dove svolge l'incarico di assistente in una televisione locale[2].
Il suo esordio letterario avviene nel 1974 con il racconto Annie, California Plates uscito nel New Review[3].
Nella sua prolifica carriera di scrittore ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra i quali l'International IMPAC Dublin Literary Award nel 2015 e il National Book Critics Circle Award nel 2000 oltre ad essere arrivato tra i finalisti del Booker Prize in due occasioni, nel 1997 e nel 2013[4].
Dopo l'uscita della sua undicesima opera, Il raccolto (premiato con il James Tait Black Memorial Prize), ha annunciato il suo ritiro dalla scena letteraria[5], ma 5 anni dopo ha dato alle stampe un altro romanzo, The Melody[6].
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Racconti
[modifica | modifica wikitesto]- Settimo continente (Continent, 1986), Firenze, Giunti, 1992 ISBN 88-09-20247-3.
- The Slow Digestions of the Night (1995)
Romanzi
[modifica | modifica wikitesto]- The Gift of Stones (1988)
- Arcadia (1992)
- Signals of Distress (1994)
- Il diavolo nel deserto (Quarantine, 1997), Parma, Guanda, 1998 ISBN 88-8246-072-X.
- Una storia naturale dell'amore (Being Dead, 1999), Parma, Guanda, 2004 ISBN 88-8246-233-1.
- La dispensa del diavolo (The Devil's Larder, 2001), Parma, Guanda, 2002 ISBN 88-8246-402-4.
- La città dei baci (Six, 2003), Parma, Guanda, 2006 ISBN 88-8246-688-4.
- Tutto ciò che abbiamo amato (The Pesthouse, 2007), Parma, Guanda, 2010 ISBN 978-88-6088-085-7.
- On Heat (2008)
- All That Follows (2010)
- Il raccolto (Harvest, 2013), Parma, Guanda, 2016 ISBN 978-88-235-0921-4.
- The Melody (2018)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Scheda dell'autore, su guanda.it. URL consultato il 13 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2017).
- ^ Jim Crace - Literature, su literature.britishcouncil.org. URL consultato il 13 agosto 2017.
- ^ A writer's life: Jim Crace, su telegraph.co.uk. URL consultato il 13 agosto 2017.
- ^ Jim Crace has fun, su themanbookerprize.com. URL consultato il 13 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2017).
- ^ (EN) Stephanie Cross, Jim Crace, author of Booker-shortlisted Quarantine: 'I'm leaving Craceland', su independent.co.uk, 10 febbraio 2013. URL consultato il 13 agosto 2017.
- ^ (EN) Anthony Cummins, The Melody by Jim Crace review – a story with real bite, su theguardian.com, 13 febbraio 2018. URL consultato il 3 febbraio 2022.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Jim Crace
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su jim-crace.com.
- (EN) Jim Crace, su The Encyclopedia of Science Fiction.
- (EN) Opere di Jim Crace, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Bibliografia di Jim Crace, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- (EN) Jim Crace, su Goodreads.
- Intervista di Adam Begley, su theparisreview.org. URL consultato il 13 agosto 2017.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 66497143 · ISNI (EN) 0000 0001 0910 3784 · SBN VEAV020619 · Europeana agent/base/115367 · LCCN (EN) n86145824 · GND (DE) 115633219 · BNE (ES) XX923246 (data) · BNF (FR) cb121078146 (data) · J9U (EN, HE) 987007260098805171 · NSK (HR) 000149491 · NDL (EN, JA) 00843793 · CONOR.SI (SL) 103292771 |
---|