Ildebrando Antoniutti

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Ildebrando Antoniutti
cardinale di Santa Romana Chiesa
In lumine tuo
 
Incarichi ricoperti
 
Nato3 agosto 1898 a Nimis
Ordinato presbitero5 dicembre 1920 dall'arcivescovo Antonio Anastasio Rossi (poi patriarca)
Nominato arcivescovo19 maggio 1936 da papa Pio XI
Consacrato arcivescovo29 giugno 1936 dal cardinale Pietro Fumasoni Biondi
Creato cardinale19 marzo 1962 da papa Giovanni XXIII
Deceduto1º agosto 1974 (75 anni) a Bologna
 
Busto del cardinale Antoniutti, opera dell'artista Rodolfo Zilli
nella chiesa dei santi Gervasio e Protasio a Nimis.

Ildebrando Antoniutti (Nimis, 3 agosto 1898Bologna, 1º agosto 1974) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano.

Nimis (UD) - Chiesa dei santi Gervasio e Protasio - Tomba del cardinale Antoniutti.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Nimis il 3 agosto 1898. Ordinato sacerdote il 5 dicembre 1920, entrò nel servizio diplomatico vaticano. Nella primavera del 1936 fu nominato arcivescovo titolare di Sinnada e delegato apostolico in Albania. Nel 1938 fu nominato delegato apostolico in Canada e, nel 1953, nunzio apostolico in Spagna.

Papa Giovanni XXIII lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 19 marzo 1962.

Nel conclave del giugno 1963, che elesse papa il cardinale Giovanni Battista Montini, fu fra i più votati assieme al cardinale Francesco Roberti.

Subito dopo, il 26 luglio 1963 il nuovo papa lo nominò prefetto della Congregazione per i religiosi, che governò per dieci anni.

Il 1º agosto 1974 lasciò Roma per recarsi nella sua nativa Nimis per trascorrere un periodo di riposo. Dopo una sosta a Firenze, sulla tangenziale di Bologna, l'auto su cui viaggiava, in sosta sulla corsia di emergenza per un guasto ad uno pneumatico, venne investita da un mezzo pesante. Nell'incidente il prelato perse la vita quasi immediatamente. Due giorni dopo, il suo corpo venne trasferito a Nimis per le solenni esequie presiedute dal cardinale Ermenegildo Florit, arcivescovo di Firenze e concelebrate dal cardinale Albino Luciani, patriarca di Venezia, nove vescovi, numerosi sacerdoti e una moltitudine di fedeli. I suoi resti sono sepolti all'interno della chiesa parrocchiale del paese natale.

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Arcivescovo titolare di Sinnada Successore
Giacomo Ghio 19 maggio 1936 - 19 marzo 1962 Marcel-François Lefebvre, C.S.Sp.
Predecessore Delegato apostolico in Albania Successore
Giovanni Battista della Pietra, S.I. 19 maggio - agosto 1936 Leone Giovanni Battista Nigris
Predecessore Delegato apostolico in Canada Successore
Andrea Cassulo 14 luglio 1938 - 21 ottobre 1953 Giovanni Panico
Predecessore Delegato apostolico in Spagna Successore
Gaetano Cicognani 21 ottobre 1953 - 19 marzo 1962 Antonio Riberi
Predecessore Cardinale presbitero di San Sebastiano alle Catacombe Successore
- 24 maggio 1962 - 13 settembre 1973 Sebastiano Baggio
Predecessore Prefetto della Congregazione per i Religiosi Successore
Valerio Valeri 26 luglio 1963 - 15 agosto 1967 -
Predecessore Prefetto della Congregazione per i Religiosi e gli Istituti Secolari Successore
- 15 agosto 1967 - 13 settembre 1973 Arturo Tabera Araoz, C.M.F.
Predecessore Camerlengo del Collegio Cardinalizio Successore
Giuseppe Antonio Ferretto 1º marzo 1973 - 1º agosto 1974 Franjo Šeper
Predecessore Cardinale vescovo di Velletri Successore
Fernando Cento 13 settembre 1973 - 1º agosto 1974 Sebastiano Baggio
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