Ermenegildo Florit

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Ermenegildo Florit
cardinale di Santa Romana Chiesa
Incrementum dat Deus
 
Incarichi ricoperti
 
Nato5 luglio 1901 a Fagagna
Ordinato presbitero11 aprile 1925
Nominato arcivescovo12 luglio 1954 da papa Pio XII
Consacrato arcivescovo12 settembre 1954 dal cardinale Clemente Micara
Creato cardinale22 febbraio 1965 da papa Paolo VI
Deceduto8 dicembre 1985 (84 anni) a Firenze
 

Ermenegildo Florit (Fagagna, 5 luglio 1901Firenze, 8 dicembre 1985) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Fagagna il 5 luglio 1901 da Angelo e Regina Sello, fu ordinato sacerdote l'11 aprile 1925 a Udine e continuò i suoi studi teologici tra Roma e Udine. Dal 1929 al 1954 fu attivo come insegnante presso l'Università Lateranense a Roma, nella quale fu dal 1935 al 1939 e dal 1950 al 1954 decano della facoltà teologica e dal 1951 al 1954 anche pro rettore dell'ateneo lateranense. Nel 1951 divenne prelato domestico di papa Pio XII.

Ministero episcopale e cardinalato[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1954 venne nominato arcivescovo coadiutore di Firenze con il titolo di Gerapoli di Siria: venne consacrato il 12 settembre 1954 dal cardinale Clemente Micara.

Il 9 marzo 1962 succedette per coadiutoria alla medesima sede. Tra il 1962 e il 1965 partecipò al Concilio Vaticano II scegliendo padre Umberto Betti quale suo teologo personale, schierandosi con l'ala conservatrice del Coetus Internationalis Patrum. Diede un importante contributo ai lavori, e in particolare alla stesura della costituzione dogmatica Dei Verbum sulla Parola di Dio.

Papa Paolo VI lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 22 febbraio 1965 con il titolo della Regina Apostolorum. Il 3 giugno 1977 si ritirò dalla carica di arcivescovo, all'età di 75 anni. Nel 1978 partecipò in qualità di Cardinale elettore al conclave dell'agosto 1978 che elesse Giovanni Paolo I e al secondo conclave dell'ottobre 1978 che elesse Giovanni Paolo II.

Morì a Firenze l'8 dicembre 1985 per un blocco renale. I funerali furono celebrati il 10 dicembre, dal cardinale Silvano Piovanelli, nella cattedrale di Santa Maria del Fiore, nella cui cripta fu poi sepolto.[1]

In occasione delle celebrazioni del 50º anniversario dell'alluvione subita da Firenze il 4 novembre del 1966, il suo operato e quello della Chiesa fiorentina è stato messo più volte in risalto, soprattutto in due libri, avendo, all'epoca, attivato la stessa mattina del 4 novembre, in assoluto, il primo piano di intervento di protezione civile nella città di Firenze, quando ancora non si parlava di protezione civile in Italia, portando per diversi mesi assistenza di varia natura a tutte le zone alluvionate in città e negli altri comuni dell'arcidiocesi. Nelle sue mani giunsero da tutto il mondo oltre 2 miliardi di lire dell'epoca per aiutare gli alluvionati.[senza fonte]

Nonostante abbia dato impulso all'organizzazione dell'arcidiocesi fiorentina, Florit è stato al centro di alcune polemiche, in particolare entrò in conflitto con don Lorenzo Milani (soprattutto per la vicenda legata alla polemica intorno all'obiezione di coscienza documentata nel testo L'obbedienza non è più una virtù) e don Enzo Mazzi, preti della sua arcidiocesi.[1] Dopo la morte di Florit, don Mazzi si è rappacificato con il cardinale Silvano Piovanelli.

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b A Firenze i funerali del cardinale Florit, in La Repubblica, Firenze, 10 dicembre 1985. URL consultato il 2 dicembre 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • La chiesa fiorentina, Curia arcivescovile, Firenze 1970.
  • Il Cardinale Ermenegildo Florit: per grazia di Dio e della Sede Apostolica 86º Arcivescovo di Firenze, del giornalista vaticanista Franco Mariani, Edizioni Firenze Promuove, Firenze 1998.
  • Franco Mariani e Riccardo Bigi ...nel massimo sforzo di carità. La Chiesa fiorentina e l'alluvione del '66, edizioni Toscana Oggi-Caritas di Firenze, Firenze 2016.
  • Franco Mariani e Mattia Lattanzi Firenze 1966-l'Alluvione. Risorgere dal fango, Giunti Editore, Firenze 2016.
  • Bruna Bocchini Camaiani, FLORIT, Ermenegildo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 48, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1997. URL consultato il 22 ottobre 2015. Modifica su Wikidata

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Arcivescovo titolare di Gerapoli di Siria Successore
Rosalvo Costa Rêgo 12 luglio 1954 - 9 marzo 1962 Antonio del Giudice
Predecessore Arcivescovo metropolita di Firenze Successore
Elia Dalla Costa 9 marzo 1962 - 3 giugno 1977 Giovanni Benelli
Predecessore Cardinale presbitero della Regina Apostolorum Successore
- 25 febbraio 1965 - 8 dicembre 1985 Giuseppe Maria Sensi
Predecessore Presidente della Conferenza Episcopale Italiana Successore
Giuseppe Siri 1º settembre 1965 - 1º febbraio 1966 Giovanni Urbani
con Giovanni Urbani e Giovanni Colombo
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