Giovanni VI di Alessandria (copto)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Giovanni VI
Papa di Alessandria
Intronizzazione5 febbraio 1189
Fine patriarcato7 gennaio 1216
PredecessoreMarco III
SuccessoreCirillo III
 
NomeGiovanni Abu al-Majd ibn Abu Ghaleb ibn Sawiris
NascitaEgitto
XII secolo
MorteEgitto
7 gennaio 1216
SepolturaChiesa della Santa Vergine (Babylon El-Darag)

Papa Giovanni VI (in arabo egiziano يوانس الساتت; Egitto, XII secoloEgitto, 7 gennaio 1216), è stato il 74º Papa della Chiesa ortodossa copta.

Secondo una fonte, si chiamava Giovanni Abu al-Majd ibn Abu Ghaleb ibn Sawiris (يوحنا أبو المجد بن أبو غالب بن سويرس), era un laico che sarebbe stato vedovo e dopo la morte di sua moglie decise di rimanere celibe.[senza fonte] Secondo un'altra fonte, al secolo si chiamava Abulmeged, era il figlio di un mercante siriano di nome Abulgared e fu monaco del monastero di San Macario nella vallata di Habib.[1]

Succedette a Marco III il 5 febbraio 1189.[1]

Mantenne il quartier generale della chiesa copta nella Chiesa Sospesa nell'antico Cairo (الكنيسة المعلقة). Proclamò un canone secondo cui una chiesa non poteva accettare un prete a loro sconosciuto senza una dichiarazione di consenso del suo vescovo.

Durante il suo papato, un monaco apostata del monastero di San Macario denunciò al sultano Adel i suoi confratelli di tener nascosto un tesoro in un pozzo; una perquisizione trovò solo vasi sacri liturgici nascosti, che vennero trasportati al Cairo.[1] In riferimento a un episodio simile di calunnia alle orecchie del Saladino, Adel decise di restituirli al patriarca Giovanni, che li accolse con tutti gli onori insieme al proprio clero; racchiusi in una casa circondata di ceri accessi, vennero trasportati a dorso di un cammello nella chiesa di Misr.[1]

Durante il regno del sultano Kamel, i cristiani etiopi chiesero a Giovanni un metropolita e il patriarca inviò loro Kilus, vescovo di Fua, che fu accolto con tutti gli onori dall'imperatore d'Etiopia.[1] Quattro anni dopo, nel 1210, Kilus rientrò in Egitto lamentando maltrattamenti e fu desposto e sostituito da Giovanni.[1] Nello stesso anno, i suoi inviati raggiunsero la città di Lalibela in Etiopia, dove incontrarono l'imperatore Gebre Mesqel Lalibela.[2]

Fu l'ultimo papa della Chiesa copta ortodossa di Alessandria a consacrare un vescovo per la Pentapoli occidentale, mentre il popolo si convertiva all'Islam sotto il dominio degli arabi.

Giovanni morì il 12 tybi 932 del calendario copto, ovvero il 7 gennaio 1216.[1]

Fu seppellito nella chiesa del Darag (كنيسة الدرج) sotto la tomba di papa Zaccaria, il 64º Patriarca copto.

La sede papale rimase vacante per vent'anni.[1]

Note

  1. ^ a b c d e f g h Padri Benedettini della Congregazione di S.Mauro in Francia, L'Arte di verificare le date dei fatti storici delle inscrizioni delle cronache e di altri antichi monumenti dal principio dell'era cristiana fino all'anno 1770, traduzione di Giuseppe Pontini di Quero, vol. 2, Venezia, Tipografia Gatti, p. 304-305.
  2. ^ Taddesse Tamrat, Church and State in Ethiopia (Oxford: Clarendon Press, 1972), p. 62

Bibliografia

Predecessore Papa della Chiesa ortodossa copta Successore
Marco III 1189 - 1216 Cirillo III